Ustica, ministeri condannati a risarcire i parenti delle vittime


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Mikkio

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16 Gennaio 2009
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Sentenza del tribunale di Palermo a 31 anni dalla strage

MILANO - I parenti delle vittime della strage di Ustica saranno risarciti dai ministeri della Difesa e dei Trasporti. Lo ha deciso il giudice Paola Protopisani del Tribunale Civile di Palermo. Ad 81 parenti andranno oltre cento milioni di euro. Il Tribunale, ricostruendo i fatti accaduti la sera del 27 giugno 1980, ha ritenuto responsabili i ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Itavia, ma anche per l'occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti.

LA SENTENZA - L'istruttoria del processo civile, che ha seguito l'esito inconcludente delle inchieste penali, è durata tre anni: «La sentenza - spiegano gli avvocati delle famiglie delle vittime che hanno promosso l'azione civile - è stata depositata all'esito di una lunga ed articolata istruttoria, nella quale il Tribunale ha avuto modo di apprezzare e valutare tutte le emergenze probatorie già emerse nel procedimento penale». Secondo i legali, «il risultato della vicenda processuale rende giustizia per la ultratrentennale tortura che i parenti delle vittime hanno dovuto subire ogni giorno della loro vita anche a causa dei numerosi e comprovati depistaggi di alcuni soggetti deviati dello Stato».

LA TESI DEGLI AVVOCATI - La sentenza potrebbe inoltre aprire apre un nuovo percorso per la ricerca della verità. Infatti, sempre secondo i legali, fu un missile - probabilmente di nazionalità francese o statunitense - ad abbattere il volo del DC9 Itavia, come alcuni testimoni, tra cui l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, hanno affermato durante il processo. «Ci si auspica vivamente - proseguono gli avvocati - che chi di dovere, nell'ambito delle proprie attribuzioni parlamentari, avvii ogni opportuna, ed a questo punto indefettibile, azione nei confronti della Francia e degli Stati Uniti affinchè sia finalmente ammessa, dopo più di un trentennio, la responsabilità per il gravissimo attentato».


LA LIBIA PUO' FARE CHIAREZZA - Con la caduta del regime di Gheddafi, dagli archivi libici potrebbero emergere informazioni utili a chiarire il mistero. I legali auspicano inoltre che «in concomitanza della caduta del regime di Gheddafi, la nazione sia direttamente informata del contenuto degli archivi dei servizi segreti libici nei quali si ha ragione di ritenere che siano contenuti ulteriori documentazioni rilevanti sul fatto. E ciò consentendosi un accesso diretto da parte dell'Italia senza alcuna manomissione».

corriere.it
 
Si è deliberatamente scelto di non condannare le persone colpevoli, addossando responsabilità assurde ad entità dello stato: come se i ministeri si muovessero da soli. Così generosamente i contribuenti pagheranno anche il prezzo della vergogna. All'abisso politico-economico-morale nel quale sta precipitando l'Italia, sembra davvero non esserci fine.
 
Si è deliberatamente scelto di non condannare le persone colpevoli, addossando responsabilità assurde ad entità dello stato: come se i ministeri si muovessero da soli. Così generosamente i contribuenti pagheranno anche il prezzo della vergogna. All'abisso politico-economico-morale nel quale sta precipitando l'Italia, sembra davvero non esserci fine.

quoto, é una sconfitta.

m
 
qualcuno ha letto il dispositivo della sentenza?

Credo non siano ancora disponibili, se ti riferisci alle motivazioni. Sono curioso anche io di leggerle, perché mi pare di capire che l'esito della causa civile sia ben diverso di quello della penale. Ma vado a memoria e potrei sbagliarmi.
 
Sarebbe ora che saltasse fuori la verità e sarebbe ora che per esempio gli Usa forniscano alla magistratura italiana quanto celato negli archivi segreti rilevato dai militari americani quel tragico giorno.

Dopo 31 anni la verità non fa più male a nessun stato!
 
Sarebbe ora che saltasse fuori la verità e sarebbe ora che per esempio gli Usa forniscano alla magistratura italiana quanto celato negli archivi segreti rilevato dai militari americani quel tragico giorno.

Dopo 31 anni la verità non fa più male a nessun stato!

a quali rogatorie della magistratura italiana non hanno ancora risposto gli USA?
 
Credo non siano ancora disponibili, se ti riferisci alle motivazioni. Sono curioso anche io di leggerle, perché mi pare di capire che l'esito della causa civile sia ben diverso di quello della penale. Ma vado a memoria e potrei sbagliarmi.

sono curioso anche io. perchè le motivazioni non le ha lette ancora nessuno, ma le hanno già commentate tutti.
 
(ANSA) - ROMA, 13 SET - "Il Governo impugnerà una sentenza inaccettabile che butta a mare 31 anni di processi e perizie".

Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, commentando la pronuncia del tribunale di Palermo che ha condannato i ministeri dei Trasporti e della Difesa a pagare cento milioni ai familiari delle vittime della strage di Ustica. "E' stato dimostrato - ha sottolineato Giovanardi - che non c'era alcun altro aereo in volo quella sera vicino al Dc9 precipitato".

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a parte il CV che qualifica il ministro dei rapporti come merita, "dove" e' stato dimostrato e soprattutto "chi" ha dimostrato "che non c'era alcun altro aereo in volo quella sera vicino al Dc9 precipitato" ?
Stavolta senza ironia, qualcuno sa dirmi a cosa (sentenza? perizia?) si riferisce questa INOPPORTUNA (per non usare altri termini) dichiarazione ?
 
Sentenza del tribunale di Palermo a 31 anni dalla strage

MILANO - I parenti delle vittime della strage di Ustica saranno risarciti dai ministeri della Difesa e dei Trasporti. Lo ha deciso il giudice Paola Protopisani del Tribunale Civile di Palermo. Ad 81 parenti andranno oltre cento milioni di euro. Il Tribunale, ricostruendo i fatti accaduti la sera del 27 giugno 1980, ha ritenuto responsabili i ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Itavia, ma anche per l'occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti.

corriere.it

Non sapevo che in Italia avessimo introdotto il principio della sentenza "punitiva". Definire i giornalisti "ridicoli" sarebbe un eufemismo.
 
Ultima modifica da un moderatore:
MILANO - I parenti delle vittime della strage di Ustica saranno risarciti dai ministeri della Difesa e dei Trasporti. Lo ha deciso il giudice Paola Protopisani del Tribunale Civile di Palermo. Ad 81 parenti andranno oltre cento milioni di euro. Il Tribunale, ricostruendo i fatti accaduti la sera del 27 giugno 1980, ha ritenuto responsabili i ministeri per non avere garantito la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Itavia, ma anche per l'occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti.

Non ho letto il dispositivo della sentenza, come credo praticamente nessuno ancora. Trattando la stessa della responsabilità oggettiva dello Stato nell'assicurare la sicurezza del volo, con particolare riferimento all'area in cui all'epoca precipitò il DC-9 dell'Itavia, mi chiedo tuttavia se la frase in neretto sia estrapolata dalle motivazioni o se si tratti al contrario di una "licenza poetica" del giornalista.
 
Non entro del merito della vicenda, dico solo che è semplicemente scandaloso che dopo oltre 30 anni non si sia ancora scritta la parola fine a questa vicenda e che ancora si prosegua con ulteriori gradi di giudizio. Solo in Italia possono succedere queste cose.
 
Ti rendi conto di quello che hai scritto? No? Te lo riassumo.
Gli Stati Uniti hanno fornito quanto richiesto dalla magistratura nel corso del tempo, MA, non avendo fornito prove di una loro colpevolezza (che si ritiene certa, in base al fatto che l'America è sempre colpevole di qualcosa), o della loro conoscenza dei fatti (che nessuno ha appurato, né in sede giudiziale né altrove, ma che sappiamo tutti, in virtù di quel sesto senso che non sbaglia mai), chiediamo che vengano aperti gli "archivi segreti" (di cui tutti siamo a conoscenza, come dimostrato nel finale del primo Indiana Jones) e che vengano presentati i documenti che provano la colpevolezza o la collusione degli USA nella vicenda (che, repetita juvant, è provata al 100% dalla buonanima dello zio di TIGI e da innumerevoli altre fonti documentali, ahimè mai potute provare in sede giudiziale). Americani, non raccontateci barzellette, quindi, e denunciatevi spontaneamente dei vostri crimini.

Tu batti Pol Pot 6 a 0.



Il fatto che il tribunale civile ribalti (aspettiamo le motivazioni per capire bene) il giudizio di quello penale, senza che nessuna nuova indagine sia intervenuta per accertare i fatti, vedo che ti lascia assolutamente sereno ed indifferente. Come sempre non c'è nulla di ideologico nel tuo pensiero.

Io ho solo riportato i fatti. Due tribunali,uno civile e uno penale,si sono espressi in maniera diversa. Tutto quì.
Per quanto riguarda i tuoi interventi nei miei confronti,sappi che mi lasciano completamente indifferente.
 
Consentitemi una riflessione di carattere tecnico che può essere utile alla discussione.
Giudizio civile e giudizio penale possono giungere ad esiti diversi, stante il principio di autonomia dell'uno rispetto all'altro. Non c'e nulla di strano. E ciò accade anche in altri ordinamenti.
Qualcuno si ricorda della vicenda di O.J. Simpson in USA??
Assolto sul piano penale; condannato dal punto di vista civile.
Sono piani diversi che possono, ma non necessariamente, coincidere.
La condanna sul piano penale presuppone un accertamento ogni oltre ragionevole dubbio poiché ne consegue la limitazione della libertà. La condanna civile richiede un accertamento "più probabile che non", perché ne deriva solo il risarcimento del danno.
Non conosco la vicenda civile di Palermo, attendo le motivazioni per potermi fare una idea delle domande che sono state formulate e la decisione del giudice civile.
 
Grazie per la spiegazione tecnica. Rimango in attesa di leggere la sentenza per intero anche se, mi pare di capire, si basa fondamentalmente sulle istruttorie del penale.
 
Consentitemi una riflessione di carattere tecnico che può essere utile alla discussione.
Giudizio civile e giudizio penale possono giungere ad esiti diversi, stante il principio di autonomia dell'uno rispetto all'altro. Non c'e nulla di strano. E ciò accade anche in altri ordinamenti.
Qualcuno si ricorda della vicenda di O.J. Simpson in USA??
Assolto sul piano penale; condannato dal punto di vista civile.
Sono piani diversi che possono, ma non necessariamente, coincidere.
La condanna sul piano penale presuppone un accertamento ogni oltre ragionevole dubbio poiché ne consegue la limitazione della libertà. La condanna civile richiede un accertamento "più probabile che non", perché ne deriva solo il risarcimento del danno.
Non conosco la vicenda civile di Palermo, attendo le motivazioni per potermi fare una idea delle domande che sono state formulate e la decisione del giudice civile.

Ottimo intervento!
 
Stato
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