Livingston, tra offerte di acquisto e amministrazione straordinaria: aggiornamenti


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Si, ma faccio selezione all'ingresso...tu già sei troppo alto per stiparne 320 come te...

Hai ragione, la lamentela è il nostro sport nazionale, fine del mio OT.
 
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A parte i dipendenti (e le famiglie dei dipendenti), che vorrebbero avere un lavoro - possibilmente non a 10 ore di volo da casa, aggiungo io- ci sono i tour operator che rivorrebbero la qualità che sapeva dare Livingston.

La qualità te la sa dare anche la Concettinaairlines, basta che il TO pretenda dal vettore al quale appalta il servizio quello che si ha in mente per il proprio cliente e verificare che il vettore esegua.
Altrimenti si passa al prossimo.

La frase "i dipendenti vorrebbero un lavoro" è odiosa e tipica di questo paese assistenzialista fino al midollo. Anche il commesso del negozio sotto casa mia, che ha perso il lavoro perché l'azienda ha chiuso, vorrebbe avere un lavoro. Di certo non ha ne la CIGS (al contrario dei 600 privilegiati Livingston, solo perché sono tanti e lui invece è solo), ne un commissario che si occupa di lui e di certo si sbatte per trovarne un altro al più presto. Mentre qui si aspetta non so chi che compri non so quale assett inesistente solo perché Livingston "merita" di ripartire e assicura "qualità" o similari.

Vediamo di tornare sulla terra.
 
Nessuno poi fa notare che da quando è sparita LM, nessun vettore charter italiano ha espanso la propria flotta, ne sono entrati nuovi players sul mercato (anzi i due più grandi si sono fusi pur di non morire) e che il numero di voli charter operati da vettori stranieri con partenza Italia non è mai stato così basso.
 
Intende dire che 200 mila euro per una azienda che non vale nulla sono troppi. La congiuntura economica negativa è tale che le possibilità di ripartenza stand alone sono nulle e anche con l'iniezione di tanta liquidità (soldi veri, non fuffa) la possibilità di successo del vettore è bassa.

Mi meraviglio che qualcuno voglia dare 200 mila euro, quando ormai è evidente che nessuno farà contro offerte e che aspettando un pò i diritti saranno disponibili a costo zero. Tuttavia per non rischiare nulla 200 mila euro può essere visto con un buon investimento.

Quoto airblue in pieno e concordo con lui in tutti gli interventi postati.Se qualcuno ha voglia e tempo per andare a vedere i vecchi post delle defunte alpieagles italiatour volare myair etc etc leggera' le stesse cose trovera' gli stessi discorsi fatti e ripetuti le stesse rassicurazioni dei vari commissari e tutti i fondi di private equity interessati dell'ultimo minuto , che senza mezzo euro avevano intenzione di rièportare le compagnie ai fasti di un tempo.A parte qualche distorsione di natura politicha una volta che fermi gli aerei e' finita! me lo ha insegnato GG tanti anni fa ed aveva perfettamente ragione.
 
C O M U N I C A T O S T A M P A


Il presente comunicato per annunciare che ieri un nutrito gruppo di dipendenti
della società di trasposto aereo Livingston, posti in Cassa Integrazione da quasi
un anno a seguito della cessata operatività aziendale, ha inviato al
Commissario Straordinario formale manifestazione di interesse per l’acquisto
della Compagnia, o di un suo possibile ramo d’azienda.
I dipendenti si sono resi disponibili a congelare i propri crediti insinuati al
passivo ed il TFR lasciato in azienda per creare una linea di credito presso
istituti bancari, da affiancare alla garanzia fidejussoria deliberata dal Ministero
dello Sviluppo Economico, per rilanciare la compagnia in modo competitivo nel
mercato aereo nazionale, consentendo il mantenimento in vita di risorse
umane, capacità imprenditoriali e di un'azienda importante per il territorio
lombardo e per il trasporto aereo italiano.
Il buon fine dell'operazione consentirebbe inoltre il re-impiego in tempi
ragionevoli della quasi totalità del personale Livingston attualmente in cassa
integrazione.
Per la prima volta nel mondo aeronautico italiano una situazione di crisi
aziendale vede i dipendenti uniti nell’attaccamento alla propria azienda e
disposti a mettersi in gioco in prima persona per consentirne il riavvio.
La manifestazione di interesse dei dipendenti non vuole collocarsi come
avversa a proposte di soggetti terzi, al contrario vuole essere aperta al dialogo
con eventuali imprenditori che dovessero palesarsi con un serio progetto di più
ampio respiro, orientato alla valorizzazione delle professionalità che da sempre
hanno distinto Livingston.
Essendo le necessarie operazioni finanziarie ancora parzialmente incomplete,
anche a causa dello stretto lasso temporale concesso dal bando in oggetto, è
stata richiesta al Commissario Straordinario la concessione di una proroga, in
modo da poter perfezionare l'offerta irrevocabile e munirla delle garanzie
richieste.
Ci auguriamo che i precedenti, relativi a proroghe già concesse in passato a
proposte di acquisto a suo tempo avanzate, ci consentano di poter disporre del
tempo necessario.
Cardano al Campo, 1 Settembre 2011
 
"crediti insinuati al
passivo ed il TFR lasciato in azienda per creare una linea di credito presso
istituti bancari, da affiancare alla garanzia fidejussoria deliberata dal Ministero
dello Sviluppo Economico

Capisco benissimo la situazione del personale , ma qui ci vuole capitale... e tanto, troppo, non garanzie su crediti ormai inesigibili o "congelamenti di TFR2 che non vuol dire niente dal lato dei flussi di cassa o dell'impegno sul capitale.
Non so chi si sia inventato sta mossa a cui va tutta la mia comprensione e solidarieta' ma personalmente non vedo grandi sbocchi...
 
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gia vista anche questa..in Clubair 1°serie avevamo pensato ad una Cooperativa di dipendenti per l'affitto del ramo d'azienda..

cmq sia.. ci vogliono i soldi.. con i TFR, le linee di credito, etc etc... prolunghi solo l'agonia..
 
http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=212198

"La compagnia aerea ce la compriamo noi!"
Un gruppo di dipendenti Livingston si lancia in un'impresa affascinante e coraggiosa: "congelare" i crediti su stipendi arretrati e TFR per rilevare la compagnia


«La compagnia aerea ce la compriamo noi, piloti, hostess e tecnici. E la facciamo ripartire». È una scommessa senza precedenti, almeno in Italia: un gruppo di dipendenti di Livingston, messi in Cassa Integrazione da quasi un anno, ha inviato al commissario straordinario Daniele Discepolo una formale manifestazione di interesse per l’acquisto della compagnia, o di un suo possibile ramo d’azienda (nella foto sotto, una delle prime manifestazioni dei dipendenti, un anno fa).
I dipendenti si sono resi disponibili a congelare i propri crediti insinuati al passivo (essenzialmente, gli stipendi arretrati da mesi) ed il TFR lasciato in azienda, per creare una linea di credito presso istituti bancari, da affiancare alla garanzia fidejussoria (9,8 milioni di euro) deliberata dal Ministero dello Sviluppo Economico, "per rilanciare - dice il comunicato ufficiale - la compagnia in modo competitivo nel mercato aereo nazionale, consentendo il mantenimento in vita di risorse umane, capacità imprenditoriali e di un'azienda importante per il territorio lombardo e per il trasporto aereo italiano". Se l'operazione andasse a buon fine "consentirebbe inoltre il re-impiego in tempi ragionevoli della quasi totalità del personale Livingston" attualmente in cassa integrazione.
«Siamo almeno 130 dipendenti, di ogni settore, soprattutto di volo, piloti e assistenti, ma anche personale di terra» ci spiega ancora un pilota. «Da un lato ci sono i TFR che sono soldi reali dovuti dall'Inps, dall'altro dobbiamo raccogliere la disponibilità delle banche sui nostri crediti insinuati al passivo» La presenza di tante figure professionali consentirebbe di ripartire anche in tempi brevi, con le necessarie competenze per far funzionare in pieno la compagnia. L'esperimento è inedito in Italia, ma «a livello mondiale esistono dei precedenti di compagnie rilevate e gestite dai dipendenti. Il nostro obbiettivo è rendere davvero produttive e appetibile la compagnia». In questo modo si potrebbero trovare anche altri finanziatori, imprenditori convinti della bontà del progetto: essendo le necessarie operazioni finanziarie ancora parzialmente incomplete, anche a causa dello stretto lasso temporale concesso dal bando in oggetto, "è stata richiesta al Commissario Straordinario la concessione di una proroga, in modo da poter perfezionare l'offerta irrevocabile e munirla delle garanzie richieste. Ci auguriamo che i precedenti, relativi a proroghe già concesse in passato a proposte di acquisto a suo tempo avanzate, ci consentano di poter disporre del tempo necessario". I dipendenti sono convinti che la loro offerta possa anche convivere con altre (non a caso parlano di poter rilevare anche solo "un ramo d'azienda"), ad esempio con una offerta di Air Italy per solo una parte del lungo raggio.
 
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Saranno i caratteri piccoli dell'articolo, ma non sono riuscito a leggere se nella proposta dei dipendenti ci siano anche soldi veri, o soli quelli virtuali dei crediti.
 
Capisco che non ne sarai toccato, ma tu che tifavi per Toto e avevi visto i contratti proposti, che ne dici dei contratti in essere in Air Italy ?

discontinua
vickysplash

tu che sei informato, quanti soldi (di quelli veri) sono stati messi sul piatto dalla cordata degli ex dipendenti?
 
Stato
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