A Bologna la "sala amica" c'è da anni e funziona benissimo, basta farne richiesta e si viene accompagnati dagli addetti PRM. Un minimo di controllo dei fruitori c'è, ma a quanto ne so non vi sono stati mai grossi problemi.
E' un salotto confortevole e moderno attezzato con divani e tv, bagno a norma dedicato. Le assistenze vengono accompagnate lì dagli addetti PRM che assistono i pax già al loro arrivo, li portano al check in, con precedenza sugli altri e al momento dell'imbarco vrngono accompagnati ai controlli di sicurezza e al gate.
Quali cose?il lasciare a terra un passeggero che non vuole compilare la modulistica prevista dalla compagnia?no, lo fanno tutte le compagnie serie.Probabilmente Ryanair lo avrebbe imbarcato ugualmente.
Quali cose?il lasciare a terra un passeggero che non vuole compilare la modulistica prevista dalla compagnia?no, lo fanno tutte le compagnie serie.Probabilmente Ryanair lo avrebbe imbarcato ugualmente.
Oltre ad aver tempo da perdere (ti sei iscritto solo per replicare) sei anche pesante:ad una battuta ho solo risposto con un altra battuta.
ottimo primo post mindthetrolley, tu si che ce l'hai duro..... il cervello.
ottimo primo post mindthetrolley, tu si che ce l'hai duro..... il cervello.
io vorrei cercare di crescere, allargare le mie conoscenze tra queste paginette e righette (e non solo) ma, se ogni volta che accedo mi tocca leggere di screzi e dissapori gratuiti, tanto vale che diriga le mie attenzioni altrove.
ora, se questo sforzo lo facciamo tutti, faremo in modo che questo posto (e quello reale, in cui viviamo) abbia gudagnato qualcosa in più dalla riga che ci ha preceduti.
senza polemica, ma con accoramento.
e torniamo a parlare di cose inerenti l'aviazione.![]()
Io invece parlo per l'esperienza diretta a contatto con i passeggeri da circa 10 anni a questa parte, e trovo semplicemente vergognoso che in Europa nel 2011 non ci siano attrezzature e norme ad hoc per i passeggeri disabili.
Basterebbe talmente poco, dotare tutti gli scali di una sala amica in grado di ospitare una decina di persone la max, dotare ogni aeromobile di quattro sedili più larghi e più accessibili ai disabili (per esempio su un narrow configurato 3+3 basterebbe togliere due posti ed avere una fila intera 2+2 con sedili più larghi ed accessibili). Non credo che si tratti di ingenti investimenti di denaro, ma farebbe sicuramente la differenza nella giornata di una persona che da sola non è in grado spesso di andare nemmeno ai servizi igienici.
Provateci voi, per 24 ore di fila, a mettervi in condizione di dover chiedere aiuto a qualcuno per ogni singola necessità, a dover essere toccati e trasportati di peso da estranei dalla carrozzina al sedile, di dover sopportare gli sguardi di quelli che esprimono tutta una serie di emozioni, dalla compassione al fastidio. E basterebbe davvero poco.
Per la documentazione anche qui mi viene da ridere. Siamo nel 2011 e viaggiamo ancora con le carte di identità di carta straccia, non siamo in grado di avere un documento unico elettronico che comunichi agli erogatori di servizi che siamo disabili e che abbiamo bisogno, nostro malgrado, di un certo tipo di assistenza.
Però abbiamo tanti bei parcheggi per disabili in centro dove ogni amico di amico di amico di un qualsiasi tirapiedi di un qualsiasi assessore può lasciare la macchina in tutta serenità perchè ha il permesso farlocco da esporre sul parabrezza, poco importa se poi in prossimità di questi posti non esista una stupida colonnina per contattare l'assistenza in caso di bisogno, oppure ci sia un cartello stradare piazzato subito al limite che rende di fatto impossibile ad un disabile di aprire la portiera a sufficienza per far uscire la carrozzina.
Io sulle procedure di sicurezza non discuto, sono stra-felice di osservare tutte le regole per ogni servizio che vado a richiedere, ed i vari "lei non sa chi sono io" se li possono anche infilare sapete bene dove, disabili e non, però riflettendoci, siamo davvero indietro anni luce.
se sono andato ot chiedo venia.
Io invece parlo per l'esperienza diretta a contatto con i passeggeri da circa 10 anni a questa parte, e trovo semplicemente vergognoso che in Europa nel 2011 non ci siano attrezzature e norme ad hoc per i passeggeri disabili.
Basterebbe talmente poco, dotare tutti gli scali di una sala amica in grado di ospitare una decina di persone la max, dotare ogni aeromobile di quattro sedili più larghi e più accessibili ai disabili (per esempio su un narrow configurato 3+3 basterebbe togliere due posti ed avere una fila intera 2+2 con sedili più larghi ed accessibili). Non credo che si tratti di ingenti investimenti di denaro, ma farebbe sicuramente la differenza nella giornata di una persona che da sola non è in grado spesso di andare nemmeno ai servizi igienici.
Provateci voi, per 24 ore di fila, a mettervi in condizione di dover chiedere aiuto a qualcuno per ogni singola necessità, a dover essere toccati e trasportati di peso da estranei dalla carrozzina al sedile, di dover sopportare gli sguardi di quelli che esprimono tutta una serie di emozioni, dalla compassione al fastidio. E basterebbe davvero poco.
Per la documentazione anche qui mi viene da ridere. Siamo nel 2011 e viaggiamo ancora con le carte di identità di carta straccia, non siamo in grado di avere un documento unico elettronico che comunichi agli erogatori di servizi che siamo disabili e che abbiamo bisogno, nostro malgrado, di un certo tipo di assistenza.
Però abbiamo tanti bei parcheggi per disabili in centro dove ogni amico di amico di amico di un qualsiasi tirapiedi di un qualsiasi assessore può lasciare la macchina in tutta serenità perchè ha il permesso farlocco da esporre sul parabrezza, poco importa se poi in prossimità di questi posti non esista una stupida colonnina per contattare l'assistenza in caso di bisogno, oppure ci sia un cartello stradare piazzato subito al limite che rende di fatto impossibile ad un disabile di aprire la portiera a sufficienza per far uscire la carrozzina.
Io sulle procedure di sicurezza non discuto, sono stra-felice di osservare tutte le regole per ogni servizio che vado a richiedere, ed i vari "lei non sa chi sono io" se li possono anche infilare sapete bene dove, disabili e non, però riflettendoci, siamo davvero indietro anni luce.
se sono andato ot chiedo venia.