Disabile lasciato a terra da Alitalia


francesco1974

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TORINO.
volo Roma-Milano
Disabile lasciato a terra da Alitalia
«Rispettate tutte le normative»

Rifiutato l'imbarco a Pietro Barbieri, presidente della Federazione per il superamento dell'handicap (Fish) L'azienda: incompleta la documentazione richiesta volo Roma-Milano

Disabile lasciato a terra da Alitalia
«Rispettate tutte le normative»


Rifiutato l'imbarco a Pietro Barbieri, presidente della Federazione per il superamento dell'handicap (Fish) L'azienda: incompleta la documentazione richiesta


(Fotogramma)
ROMA - Un disabile si è visto rifiutare l'imbarco su un volo Alitalia Roma-Milano perchè i responsabili della compagnia hanno giudicato incompleta la dichiarazione richiesta per persone in carrozzina. È la denuncia che fa il presidente della Federazione italiana per il superamento dell'handicap (Fish), Pietro Barbieri, protagonista dell'episodio. Ma Alitalia replica spiegando che senza questa dichiarazione, nel rispetto della normativa italiana e internazionale, il passeggero non può essere accettato a bordo.

IMBARCO RIFIUTATO - L'associazione spiega che Barbieri si è presentato «alla reception di Alitalia per essere imbarcato sul volo per Milano» e ha «dichiarato di essere in carrozzina, non in grado di deambulare nemmeno per pochi passi, di essere accompagnato». E non ha chiesto servizi aggiuntivi, nè l'uso della barella. Ma «i responsabili di Alitalia hanno giudicato incompleta la dichiarazione di Barbieri e rifiutato l'imbarco, opponendo le proprie prassi interne secondo cui i dati sui servizi aggiuntivi e sull'uso della barella, oltre a quelli sanitari, vanno comunque dichiarati».

ESPOSTO - «Dopo un tentativo di spiegazione con la responsabile passeggeri speciali di Alitalia andato a vuoto - spiega Barbieri - ho formalmente presentato l'esposto alla stazione aeroportuale della Polizia di Stato. Ora farò seguire la segnalazione all'Enac nelle forme previste dal regolamento europeo. Poi valuteremo con i legali della Fish un'azione in giudizio con richiesta di danni».

MODULO MEDIF NECESSARIO - Interpellata sulla vicenda Alitalia spiega che «la compilazione del Medif (Medical Information Form) viene richiesta da anni a tutti i passeggeri che necessitano della sedia a rotelle in tutte le fasi dell'imbarco, dello sbarco, per muoversi nell'aerostazione e all'interno dell'aereo (WCHC - wheelchair cabin). La compilazione di questo modulo nasce da esigenze di sicurezza e di operativit… della compagnia e dei passeggeri definite nel rispetto delle Leggi italiane, della normativa internazionale sul trasporto aereo e della normativa IATA (International Air Transport Association)». «La mancata o parziale compilazione di questo modulo - prosegue la compagnia - fa sì che il passeggero non possa essere accettato a bordo dell'aereo».

fonte : http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_agosto_29/disabile-volo-alitalia-1901388374420.shtml


Non ho parole: troppa fiscalità.
 
Tutta la situazione è stata adeguatamente strumentalizzata. Il passeggero si è rifiutato di compilare alcun modulo perché, ha risposto di non aver mai compilato nulla e che non avrebbe dichiarato nulla ed ha aggiunto il "lei non sa chi sono io" di rito.
Ciò che indigna invece è che una persona disabile che dovrebbe tutelare i diritti (e la sicurezza!) dei disabili si comporti in questa maniera, altro che "troppa fiscalità" (che, qualora fosse successo qualcosa a bordo sarebbe stata invocata!)
 
...ed ha aggiunto il "lei non sa chi sono io" di rito. ...
[\QUOTE]

Eri presente per potere dire una cosa del genere? Capisco la legittima opinione sul fatto che determinate formalità vadano espletate, ma aggiungere un'affermazione del genere è del tutto gratuito.
 
...ed ha aggiunto il "lei non sa chi sono io" di rito. ...
[\QUOTE]

Eri presente per potere dire una cosa del genere? Capisco la legittima opinione sul fatto che determinate formalità vadano espletate, ma aggiungere un'affermazione del genere è del tutto gratuito.

Ho parlato personalmente con la persona di AZ coinvolta nel fatto, prima che la cosa avesse eco sui giornali, è sufficiente a non rendere gratuita la mia affermazione?
 
Dome non ha certo bisogno del mio intervento in suo aiuto, è un "giovinotto" grande che sa mettere a posto i "lei non sa chi sono io" di turno semplicemente ed esclusivamente sulla base della (profonda) conoscenza dei regolamenti che ha, non ultimo il buon senso, che non insegnano altrove (vedo, sigh!).
Ha putroppo la mia solidarietà, e sottolineo purtroppo, visto che tanto per fare qualcosa di diverso, se lo dice un passeggero qualunque è oro colato, se lo dice chi sta dall'altro lato del bancone, arrivato dove sta dopo ore innumerevoli di studio e di gavetta, è solo un rigurgito stizzito di improperi verso questi rompiscatole che vengono qua pretendendo di prendere un aereo.
Ci stiamo avviando sempre più verso un mondo gratuito, gratuitamente......
 
E' quantomeno sospetto che questo episodio sia accaduto proprio al presidente della Federazione italiana per il superamento dell'handicap. A pensar male... sembrerebbe quasi una provocazione.

Prima di attirarmi gli strali di qualcuno sulla mia insensibilità, vorrei solo aggiungere che conosco il problema, avendo mio padre purtroppo in queste condizioni. Conosco perfettamente il problema delle barriere architettoniche e del menefreghismo della gente verso chi vive in carrozzina, ma Alitalia mi è sempre sembrata all'avanguardia nella gestione di questi passeggeri.
 
nicolap, un po' di pubblicità gratuita in tempi di tagli e accantonamenti di sovvenzioni, e di inasprimenti di tasse e vessazioni, non fa mai male.... a pensar male, ma io sono mal-pensante
(opssss, soffrirò mica di una crisi di identità???)
 
Ultima modifica:
lo sapevo.......
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vabbè, vado a preparare la valigia, SIGH....:(
 
mi aggrego anche io al coro di quelli che pensano male.Di questi tempi un pò di sana pubblicità gratuita è sempre un toccasana.Se la procedura prevede la presentazione del modulo (cosa possibile da farsi anche ai banchi check in) ed il passeggero si è senza motivo rifiutato di compilarlo,la colpa è solo la sua.Qualsiasi compagnia aerea quando fa viaggiare un invalido ha bisogno dello scarico di responsabilità,a maggior ragione se il passeggero è totalmente immobilizzato e con sedia propria.
 
Tutta la situazione è stata adeguatamente strumentalizzata. Il passeggero si è rifiutato di compilare alcun modulo perché, ha risposto di non aver mai compilato nulla e che non avrebbe dichiarato nulla ed ha aggiunto il "lei non sa chi sono io" di rito.
Ciò che indigna invece è che una persona disabile che dovrebbe tutelare i diritti (e la sicurezza!) dei disabili si comporti in questa maniera, altro che "troppa fiscalità" (che, qualora fosse successo qualcosa a bordo sarebbe stata invocata!)
Non so perché ma ero praticamente certo che le cose fossero andate così...
 
Concordo sul fatto che AZ abbia un trattamento e sensibilità superiore rispetto ai passeggeri bisognosi di assistenza, siano essi WCHC, STCR ecc, basta vedere la configurazione dei 320 e simili e la loro comodità di accesso per chi non deambula del tutto o deambula poco (spazi larghi e quasi tutti i braccioli sollevabili).
A mio parere c'è stato uno scontro troppo fiscale tra i due attori della vicenda e, regolamenti a parte, bisogna considerare che un disabile può anche non essere un malato ed accanirsi a richiedere certificati per uno che visibilmente gira in carrozzina può essere a volte molto indisponente. Si era parlato addirittura di istituire una specie di documento di riconoscimento della disabilità per chi vola spesso (stile tessere di invalido civile) per superare il problema del certificato medico.
Molto spesso al check-in il problema viene superato anche per imbarchi last minute, così come spesso certi problemi si presentano quando il pax giunge a bordo e non riesce a muoversi e l'adetto non si era accorto prima della situazione.
Di sicuro il regolamento europeo PRM è molto avanzato e protettivo nei confronti del pax ridotta mobilità, se però vogliamo cavillare non la finiremo maie cmq penso che in ogni caso valgano di più le ragioni del più debole, anche se può essere indisponente.
 
Ho parlato personalmente con la persona di AZ coinvolta nel fatto, prima che la cosa avesse eco sui giornali, è sufficiente a non rendere gratuita la mia affermazione?

Sì. L'avessi detto prima sarebbe stato più corretto; è giusto dare l'informazione completa e scrivere quello che hai scritto, ma è opportuno anche dire come si è ottenuta l'informazione, altrimenti sembra rientri nella propria opinione personale.
Grazie per la precisazione, naturalmente. ;)
 
Concordo sul fatto che AZ abbia un trattamento e sensibilità superiore rispetto ai passeggeri bisognosi di assistenza, siano essi WCHC, STCR ecc, basta vedere la configurazione dei 320 e simili e la loro comodità di accesso per chi non deambula del tutto o deambula poco (spazi larghi e quasi tutti i braccioli sollevabili).
A mio parere c'è stato uno scontro troppo fiscale tra i due attori della vicenda e, regolamenti a parte, bisogna considerare che un disabile può anche non essere un malato ed accanirsi a richiedere certificati per uno che visibilmente gira in carrozzina può essere a volte molto indisponente. Si era parlato addirittura di istituire una specie di documento di riconoscimento della disabilità per chi vola spesso (stile tessere di invalido civile) per superare il problema del certificato medico.
Molto spesso al check-in il problema viene superato anche per imbarchi last minute, così come spesso certi problemi si presentano quando il pax giunge a bordo e non riesce a muoversi e l'adetto non si era accorto prima della situazione.
Di sicuro il regolamento europeo PRM è molto avanzato e protettivo nei confronti del pax ridotta mobilità, se però vogliamo cavillare non la finiremo maie cmq penso che in ogni caso valgano di più le ragioni del più debole, anche se può essere indisponente.

Esiste già il documento che dici tu: si chiama FREMEC.
Quanto alla maggiore sensibilità, è un concetto che vale per tutta l'aviazione civile italiana. Siamo indietro come le palle del cane su tutto (scusate l'espressione), ma sui PRM non ci batte nessuno. Ogni volta che all'estero mi caricano WCHC a spalla su per la scaletta ho i brividi.
Per gli spazi a bordo e i braccioli che si alzano, con tutto rispetto, sono dotazioni standard degli aerei. Ce li hanno tutti.

Premesso questo, fatto bene a lasciarlo a terra. Io lo dico senza mezzi termini, non ho problemi. Col il dovuto rispetto per le persone che per diversi motivi si trovano a vivere in questa situazione, troppo ne vedo ogni giorno che, magari giustamente incazzati con la vita o meno, "marciano" sulla loro condizione per pretendere l'impretendibile e alzando lo scudo della discriminazione al minimo accenno di una diversa accettazione della loro volontà di turno.
Si vede la differenza tra chi accetta la propria condizione e vive normalmente, come tutti proclamano di voler fare, e chi "sfrutta" la cosa invece. Non me le invento queste cose, sono stati gli stessi istruttori, disabili anche loro e alcuni gravi, dei corsi che si sostenevano una volta in AP a dire che un disabile che "fa i capricci" non va aiutato perché non è un comportamento corretto suo in primis.
 
Sul fatto che la legislazione italiana sia avanti rispetto a quella europea siamo d'accordissimo, ma sei proprio sicuro che in tutti gli aeroporti venga applicata? Ovvero che nessuno porti più a braccia wchs o stcr???
La dotazione standard sarà su A 32X AZ ma su altri velivoli o compagnie proprio no! Anzi spesso l'assitenza te la piazzano proprio dove il bracciolo non si solleva.......e sono sempre discussioni!! Una mappatura posti dovrebbe essere indispensabile e poi c'è sempre il regolamento europeo PRM che fatte salve normative di sicurezza, prevede la comoda sistemazione del passeggero (non sto parlando di posti non assegnabili ai PRM).
Visto che parliamo di addestramento, ti segnalo anche che molti, tanti AAVV di diverse compagnie di tutte le specie non sono in grado di sollevare o trovare lo sblocco dei braccioli, qualora mobili. Come la mettiamo in caso di emergenza??
 
Sul fatto che la legislazione italiana sia avanti rispetto a quella europea siamo d'accordissimo, ma sei proprio sicuro che in tutti gli aeroporti venga applicata? Ovvero che nessuno porti più a braccia wchs o stcr???
La dotazione standard sarà su A 32X AZ ma su altri velivoli o compagnie proprio no! Anzi spesso l'assitenza te la piazzano proprio dove il bracciolo non si solleva.......e sono sempre discussioni!! Una mappatura posti dovrebbe essere indispensabile e poi c'è sempre il regolamento europeo PRM che fatte salve normative di sicurezza, prevede la comoda sistemazione del passeggero (non sto parlando di posti non assegnabili ai PRM).
Visto che parliamo di addestramento, ti segnalo anche che molti, tanti AAVV di diverse compagnie di tutte le specie non sono in grado di sollevare o trovare lo sblocco dei braccioli, qualora mobili. Come la mettiamo in caso di emergenza??

Sarà, ma in tutte le compagnie in cui ho lavorato, braccioli rimovibili e seatmap erano la norma.

Se tanti non li sanno alzare, male! È compito dell'av preparare il posto dove andrà ad accomodarsi l'assistenza, rendendo l'accesso il più semplice possibile.
 
Ti confermo quanto detto, molte compagnie hanno pochi braccioli sollevabili o spesso non li hanno affatto! Però in sede di rinnovo arredi ho visto che finalmente stanno diventando la norma: per esempio su un 737 BPA i sedili avevano questa opzione.
 
Io invece parlo per l'esperienza diretta a contatto con i passeggeri da circa 10 anni a questa parte, e trovo semplicemente vergognoso che in Europa nel 2011 non ci siano attrezzature e norme ad hoc per i passeggeri disabili.
Basterebbe talmente poco, dotare tutti gli scali di una sala amica in grado di ospitare una decina di persone la max, dotare ogni aeromobile di quattro sedili più larghi e più accessibili ai disabili (per esempio su un narrow configurato 3+3 basterebbe togliere due posti ed avere una fila intera 2+2 con sedili più larghi ed accessibili). Non credo che si tratti di ingenti investimenti di denaro, ma farebbe sicuramente la differenza nella giornata di una persona che da sola non è in grado spesso di andare nemmeno ai servizi igienici.
Provateci voi, per 24 ore di fila, a mettervi in condizione di dover chiedere aiuto a qualcuno per ogni singola necessità, a dover essere toccati e trasportati di peso da estranei dalla carrozzina al sedile, di dover sopportare gli sguardi di quelli che esprimono tutta una serie di emozioni, dalla compassione al fastidio. E basterebbe davvero poco.
Per la documentazione anche qui mi viene da ridere. Siamo nel 2011 e viaggiamo ancora con le carte di identità di carta straccia, non siamo in grado di avere un documento unico elettronico che comunichi agli erogatori di servizi che siamo disabili e che abbiamo bisogno, nostro malgrado, di un certo tipo di assistenza.
Però abbiamo tanti bei parcheggi per disabili in centro dove ogni amico di amico di amico di un qualsiasi tirapiedi di un qualsiasi assessore può lasciare la macchina in tutta serenità perchè ha il permesso farlocco da esporre sul parabrezza, poco importa se poi in prossimità di questi posti non esista una stupida colonnina per contattare l'assistenza in caso di bisogno, oppure ci sia un cartello stradare piazzato subito al limite che rende di fatto impossibile ad un disabile di aprire la portiera a sufficienza per far uscire la carrozzina.
Io sulle procedure di sicurezza non discuto, sono stra-felice di osservare tutte le regole per ogni servizio che vado a richiedere, ed i vari "lei non sa chi sono io" se li possono anche infilare sapete bene dove, disabili e non, però riflettendoci, siamo davvero indietro anni luce.
se sono andato ot chiedo venia.
 
Altro aspetto "triste" di tutta questa vicenda: proprio grazie a questa gente che le ha definite "discriminatorie" sono state eliminate le "Sale Amiche" riservate ai disabili. A Fiumicino c'era una struttura di tutto rispetto, con spazi e personale dedicato e invece, per evitare la discriminazione...tutti in fila ai banchi check-in !!!
Complimenti !!!