I nove piccoli Comuni che vogliono fermare la «super Malpensa»

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Ryun

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30 Aprile 2007
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Puglia
Il caso «Inutile ampliare un aeroporto già sovradimensionato»
Al ministero gli atti contro la terza pista

I nove piccoli Comuni che vogliono fermare la «super Malpensa»


LONATE POZZOLO (Varese) - La prima battaglia di Tornavento venne combattuta dagli Spagnoli contro i Francesi, per il controllo di Milano, il 22 giugno del 1636; la seconda è cominciata ieri negli uffici del ministero dell'Ambiente: qui sono state depositate le motivazioni con le quali nove piccoli Comuni lombardi si oppongono al nuovo super ampliamento dell'aeroporto di Malpensa; progetto che comporterebbe la costruzione della terza pista, una maxi area cargo, il sacrificio di 600 ettari di bosco e anche quello, appunto, del paesino di Tornavento: 500 abitanti che vivono in riva al Ticino ma che dovrebbero sloggiare qualora il progetto andasse in porto.
I sindaci dei nove Comuni hanno illustrato ieri mattina le loro ragioni, supportati nella loro battaglia dall'ente Parco del Ticino (in cui Malpensa è compresa) e da un pool di associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra, Wwf e Fai. L'avversario ha le spalle grosse, perché a volere la terza pista è la Sea, la società di gestione degli aeroporti di Malpensa e Linate di cui il principale azionista è il Comune di Milano. Sea, tanto per dare un'idea degli interessi in gioco, ha annunciato di voler investire nell'aeroporto fino a un miliardo di euro e di portare il traffico dello scalo, entro il 2030, a 50 milioni di passeggeri l'anno.
«Ma ditemi voi come si può voler ampliare un aeroporto che già oggi ha una capacità di 30 milioni di passeggeri ma che nell'ultimo anno ne ha movimentati appena 18; noi non siamo certo per la chiusura di Malpensa ma il fatto che Alitalia prima e Lufthansa poi abbiano deciso di non scommettere su questo scalo qualcosa dovrebbe insegnare... »: Piergiulio Gelosa, sindaco di Lonate Pozzolo, sintetizza con efficacia il senso della battaglia intrapresa. Ieri, come detto, ha depositato al ministero dell'Ambiente 40 osservazioni contro il masterplan depositato da Sea per la super Malpensa, ma dietro Gelosa c'è una nutrita e composita compagine: lui è del Pdl, così come i suoi colleghi di Ferno e Somma Lombardo, mentre leghista è il primo cittadino di Samarate, del Pd quello di Cardano al Campo e espressione di liste civiche quelli di Vizzola Ticino, Casorate Sempione, Arsago Seprio e Golasecca, tutti i centri interessati al progetto. Milena Bertani presidente del Parco del Ticino, viene invece dall'Udc ma è sulla stessa linea dei sindaci: «Ci sono atti amministrativi e di indirizzo che dicono che la terza pista non può essere fatta senza una valutazione di impatto strategico sull'intera zona. Il progetto così come è stato presentato distruggerebbe una delle poche aree protette della Lombardia, ad altissimo valore faunistico e naturale».
Ma se gli svassi e le farfalle dei boschi attorno a Malpensa dovessero apparire un argomento troppo debole, ci pensa di nuovo Piergiulio Gelosa a scoprire le carte e a chiarire il vero nodo della questione: «I 50 milioni di passeggeri e i 2 milioni di tonnellate di merci ipotizzati, per noi sono un'utopia; in compenso il piano prevede insediamenti per 200 mila metri quadrati dentro la nuova area dell'aeroporto. Immobili che farebbero molto bene ai bilanci del Comune di Milano e della Sea che sta per quotarsi in Borsa».


Claudio Del Frate
Corriere della Sera 19 luglio 2011 10:16
 
Tornavento sarebbe "una delle poche aree protette della Lombardia, ad altissimo valore faunistico e naturale"???
Ma ci siete mai stati a Tornavento?
 
esattamente il milarduccio di euro di investimenti chi ce lo mette? Sea=comune di milano? non credo che abbiano in cassa tutti quei soldi là...
 
aree protette ad altissimo valore faunistico e naturale attorno a malpensa????????ma dove.....
 
esattamente il milarduccio di euro di investimenti chi ce lo mette? Sea=comune di milano? non credo che abbiano in cassa tutti quei soldi là...

Penso, come sempre, il contribuente...

Non mi sembra che comunque ci sia una congestione tale da avere una terza pista... nel 2010 con 2 piste Malpensa ha gestito (handled) 19 milioni di passeggeri, Gatwick 31 milioni con una pista sola...
 
esattamente il milarduccio di euro di investimenti chi ce lo mette? Sea=comune di milano? non credo che abbiano in cassa tutti quei soldi là...

Si tratta di un piano pluriennale, completamente autofinanziato. La cifra va ripartita su più anni: il piano prevedeva, ad esempio, 1,6 miliardi investiti tra 2008 e 2016.

Il comune di Milano non ci mette un euro, anzi, ne preleva a iosa, dato che SEA macina utili.

Penso, come sempre, il contribuente...

Proprio no.
 
^^

Se non lo avessi scritto tu lo avrei scritto io.

Comunque molti di questi vogliono solo soldi.


Dalle nostre parti il terreno pianeggiante o e' verde o e' sovrappopolato.

In quale delle due categorie e' meglio far crescere in futuro il traffico aereo?

Lasciando perdere tutte le altre considerazioni.....
 
Rimane il fatto che Malpensa si trova all'interno di un parco. A questo proposito ci sono leggi che prima di farti spostare una badilata di terra ti fanno fare tali e tanti studi, obblighi, relazioni, piani....
 
Il prezioso valore faunistico è da intendersi come quelle zanzare grandi come orsetti che stanno nei boschi attorno a MXP?
 
«Ma ditemi voi come si può voler ampliare un aeroporto che già oggi ha una capacità di 30 milioni di passeggeri ma che nell'ultimo anno ne ha movimentati appena 18;
Perchè visti i tempi biblici nel progettare e costruire qualcosa in Italia (vedi il ponte sul Ticino che collega MXP con Piemonte/Oleggio è da 20 anni che se ne parla...) per una volta si potrebbe lavorare su previsione e non mettere le pezze di fretta e furia quando è ora.

Il progetto così come è stato presentato distruggerebbe una delle poche aree protette della Lombardia, ad altissimo valore faunistico e naturale».
Ma dove? 4 alberi secchi e due pantegane sono il massimo della flora e fauna della zona...

«I 50 milioni di passeggeri e i 2 milioni di tonnellate di merci ipotizzati, per noi sono un'utopia
Immagino il fior fiore di esperti che hanno consultato per arrivare a tale affermazione.
 
Si è visto ieri sera nel TG regionale che l'unica voce che intendeva costruire era il consigliere regionale del PDL e la LEGA, asserendo che nella zona ci sono 500 cassaintegrati, e questo può creare posti di lavoro, immaginarsi se loro non costruiscono!!, dove c'è PDL e LEGA si costruisce logico!!
 
aree protette ad altissimo valore faunistico e naturale attorno a malpensa????????ma dove.....

Veramente è nel pieno del parco del Ticino,con boschi,sentieri,piste ciclabili anche molto frequentati e corsi d'acqua..
Direi una delle cose più carine in zona,prima di arrivare ai laghi..

Prima di asfaltare tutto in effetti perché non utilizzare pienamente quello che già c'è?

Ciao
Ali ce
 
Veramente è nel pieno del parco del Ticino,con boschi,sentieri,piste ciclabili anche molto frequentati e corsi d'acqua..
Direi una delle cose più carine in zona,prima di arrivare ai laghi..

Prima di asfaltare tutto in effetti perché non utilizzare pienamente quello che già c'è?

Ciao
Ali ce

Concordo. Attualmente Malpensa è estremamente sottoutilizzato! Anche ai tempi in cui c'era Alitalia non mi sembrava (da ignorante) che 2 piste la limitassero, più che altro forse non era organizzata un granchè bene...
E poi queste previsioni di aumento esagerato del traffico nei prossimi decenni, non la condivido molto, perlomeno in Europa e in particolar modo in Italia.
La nostra economia è in fase calante, e anche ammesso che migliori, la tecnologia porterà ad una continua diminuzione della necessità di viaggiare per lavoro, quindi a cosa sarà dovuto questo aumento?
 
Questa della tecnologia che fa diminuire la necessità di viaggiare per lavoro è una fandonia.
Da quando è stata inventata la videoconferenza/teleconferenza/ecc, il trasporto aereo mondiale sarà aumentato del 100% e più.

Comunque è sempre il solito discorso. Se fai la terza pista adesso, tutti a gridare "a cosa serve? è troppo presto". Se la fai tra 20 anni, tutti a gridare "i soliti italiani, non potevano pensarci prima?"
 
I comuni che protestano riceveranno congrui risarcimenti pecuniari e la protesta andrà a scemare come capita spesso in Italia quando si costruiscono nuove infrastrutture. Ai sindaci realmente interessano le casse comunali vuote non altro...