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83 milioni per il potenziamento degli aeroporti pugliesi
BARI – “Nell’ambito della programmazione che ieri è stata siglata” a Roma “ci sono 83 milioni per il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali: sono risorse che servono per accompagnare, con il potenziamento delle infrastrutture, lo sviluppo del traffico”. Lo ha sottolineato l'assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, oggi a Bari, a margine della presentazione dello studio Enac sul futuro della rete aeroportuale nazionale, e secondo il quale in Puglia il traffico passeggeri potrebbe raddoppiare nei prossimi 20 anni.
“I nostri aeroporti stanno crescendo – ha detto Minervini - e quindi c'è bisogno di adeguare le infrastrutture perchè poi non diventino un ostacolo a questa possibilità di crescita”. “Si tratta – ha spiegato – di interventi di ampliamento dell’aeroporto di Bari, ampliamento e potenziamento delle aree dell’aeroporto di Brindisi, di allungamento della pista del Gino Lisa di Foggia. Sono 83 milioni direttamente destinati ai quattro aeroporti, perchè ci sono anche interventi sulla mobilità dell’aeroporto di Grottaglie”.
“Infine – ha aggiunto – voglio citare un ulteriore intervento che riguarda l’aeroporto di Brindisi: con circa 40 milioni contiamo di realizzare un collegamento di metropolitana di linea tra l’aeroporto di Brindisi e i nodi ferroviari all’altezza dell’ospedale Perrino, e che interessano sia la rete delle ferrovie Sud-Est sia Trenitalia”. “Quindi – ha concluso - con questo collegamento consentiremo all’aeroporto di Brindisi di ottenere un’accessibilità molto rapida con Taranto, Lecce e Brindisi stesso, ma anche con Bari”.
DI PAOLA: OCCORRE PROPRIETA' UNICA – Per l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, “una pianificazione strategica degli aeroporti purtroppo non può prescindere dalla proprietà unica degli aeroporti: è difficile – ha rilevato - pianificare qualcosa che è nelle mani imprenditoriali di tanti soggetti diversi. Certamente bisognerà tornare a una logica di sistema”. Lo ha sottolineato oggi a Bari, parlando con i giornalisti a margine della presentazione di uno studio dell’Enac sul futuro degli aeroporti italiani, nell’ambito del quale è emersa la necessità di potenziare l’intermodalità degli aeroporti pugliesi.
“L'intermodalità – ha spiegato Di Paola – è senz'altro un concetto importante, però desidero sottolineare che l'intermodalità non è fatta solo da infrastrutture che si connettono, ma anche di servizi su queste infrastrutture che le rendono compatibili e funzionali”. “Noi – ha aggiunto – stiamo realizzando un progetto molto innovativo, insieme alla rete ferrotranviaria che sarà l’ente gestore del passante ferroviario dell’aeroporto di Bari, progettando un binario unico, un orario unico, una comunicazione unica. E non vediamo come ottimali i sistemi intermodali di Roma Fiumicino o di Milano Malpensa”. Quanto allo studio dell’Enac, Di Paola ha spiegato che, “a dire il vero, uno studio di questo genere noi l’abbiamo fatto nel 2003 per quanto riguarda la nostra regione”. E “poi – ha concluso – c'è da dire che le previsioni di sviluppo del trasporto aereo si realizzano se si fanno delle politiche di sistema. Cioè i 100 milioni di passeggeri che ci saranno in Italia nei prossimi anni, se non ci sarà un territorio che accompagnerà questi passeggeri, difficilmente potranno realizzarsi”.
“L'ampliamento dell’aeroporto di Bari è un progetto già finanziato e per il quale manca – e tarda ad arrivare – l'approvazione definitiva del progetto da parte dell’Enac”. Lo ha sottolineato l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, oggi a margine del workshop 'Piano volò.
“Noi – ha aggiunto – abbiamo consegnato il progetto nella prima metà di febbraio e aspettiamo questa autorizzazione per poter cominciare le opere. Abbiamo urgenza di farlo perchè gli incrementi del traffico che ancora oggi riscontriamo esigono un ampliamento dell’aeroporto”. “Quindi – ha concluso – non appena avremo questa approvazione procederemo con la consegna dei lavori”.
ENAC: OCCORRE MIGLIORARE L'INTERMODALITA' – Per il direttore centrale Infrastrutture aeroportuali dell’Enac, Alessandro Cardi, per rafforzare il ruolo strategico degli aeroporti pugliesi, così come sarà evidenziato nel piano che l’Ente nazionale per l'Aviazione civile proporrà al ministero dopo la fase di condivisione con le Regioni, “occorre potenziare l'intermodalità, ovvero le connessioni degli aeroporti con la rete del grande trasporto sul territorio: strade, autostrade e soprattutto ferrovie. Lo ha sottolineato, oggi a Bari, parlando con i giornalisti a margine della presentazione di uno studio sul futuro della rete aeroportuale nazionale, in occasione del workshop 'Piano volò.
Per Cardi, “quello che manca, ma su cui va investito in termini di impegno e mantenimento dei cronoprogrammi, è l'intermodalità, specificatamente con la parte ferroviaria che è quella che dovrebbe riuscire ad assorbire grandi quantità di persone e rispondere meglio alle necessità del trasporto di massa”.
“L'intermodalità – ha precisato – è un concetto che purtroppo ha avuto molte defaillance nel passato, ed è quindi carente su tutto il piano nazionale. La Puglia non fa eccezione e quindi presenta aree di miglioramento su tutti gli aeroporti pugliesi, nello specifico sia Taranto sia Brindisi e in aggiunta Bari hanno bisogno di questi interventi”. “Interventi – ha concluso Cardi – che in parte sono previsti e sui quali stanno lavorando Enac e Regione, e in parte vanno ancora messi in cantiere”.
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