Se posso permettermi, vorrei esporre la mia linea di pensiero sull'asse LIN-MXP.
È indubbio che la scelta della clientela milanese ricada su Linate, in quanto più comodo e con un network internazionale sovrapponibile a quello di Malpensa. Una chiusura totale di Linate avrebbe un contraccolpo notevole sulla clientela business che abitualmente sceglie il cityairport milanese per i suoi movimenti d'affari, mentre questo inconveniente potrebbe essere attutito, a mio avviso, mantenendo attive esclusivamente alcune rotte nazionali ad alto yield e senza un regime di monopolio del vettore di bandiera. Una limitazione simile a quella di DCA non sarebbe, sempre a mio avviso, una scelta oculata, in quanto il sistema aeroportuale europeo (e relative regolamentazioni) è ben diverso da quello americano e comunque porrebbe dei limiti notevoli ad un network che alla fine risulterebbe sbilanciato. Malpensa soffre anche della posizione sfavorevole nel nord Italia, in quanto è ormai nessun capoluogo medio-grande vuole rinunciare al proprio aeroporto, per quanto piccolo e inutile possa essere; se a questo si aggiunge anche la variabile di una manciata di collegamenti verso alcuni dei grandi hub europei, la fine del secondo aeroporto italiano è presto scritta. Prendo l'esempio, in quanto ligure, di Genova per spiegarmi meglio: l'utente medio genovese dispone di un aeroporto che, bene o male, assicura collegamenti verso gli hub di AF, IB, AZ e LH, ragion per cui spesso preferisce impiegare lo stesso tempo che utilizzerebbe per raggiungere MXP (in questo caso due ore traffico permettendo) in procedure di check in, attesa e imbarco. Malpensa ha poche attrattive dal punto di vista delle infrastrutture e dei collegamenti tali da farlo preferire ad altri aeroporti in ambito nazionale ed europeo, e se si include anche la mancanza negli anni di trovare un vero carrier di riferimento e la concorrenza spietata di Linate come offerta di destinazioni, il gioco è presto fatto. Malpensa è solo uno dei sintomi di un sistema aeroportuale malato, dove, con cadenza quasi mensile, si susseguono notizie di nuovi aeroporti fantasma o di nuovi collegamenti da essi e dove il sistema delle infrastrutture e dei trasporti (AV esclusa) è fermo da quasi trent'anni. Una parte della colpa potrà anche essere attribuita a SEA, al de-hubbing di AZ, alla concorrenza di LIN, ma siamo veramente sicuri, a fronte di numerosi proclami dell'importanza del mercato italiano, che il problema sia solo ed esclusivamente milanese?
FlyKing