La provincia di Forlì costretta a vendere immobili per ricapitalizzare l'aeroporto


belumosi

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Direi che ogni commento all'iniziativa è superfluo. Meritano uno sguardo anche le cifre del disavanzo.

Svendita della Provincia per pagare i conti Seaf

L'ente di piazza Morgagni non avrebbe alternative per ricapitalizzare la società che gestisce lo scalo forlivese

Forlì, 16 aprile 2011 - LA PROVINCIA di Forlì-Cesena costretta a vendere beni immobili a causa dei conti in rosso di Seaf. L’ente di piazza Morgagni possiede il 15% delle quote della società che gestisce l’aeroporto ‘Ridolfi’. A conferma di questo fatto esiste una recente delibera del consiglio provinciale.
Nel documento si legge infatti che se da un lato l’ente pubblico dà la sua disponibilità a versare 192.477 euro (174mila per la copertura della perdita) e 18mila euro per l’aumento del capitale sociale fino a 120mila euro, dall’altro, ‘a causa dell’attuale difficile situazione finanziaria, (la Provincia, ndr) non è in grado di finanziare nel bilancio del corrente esercizio la somma di 446.811 euro necessaria per la ricostituzione del capitale sociale fino a 3.098.748 e pertanto si riserva di partecipare all’aumento di capitale mediante conferimento di beni immobili’.
QUALI saranno questi immobili? Il consiglio sceglie di ‘rinviare a successivo atto l’individuazione, in accordo con la società, dei beni immobili da conferire nel capitale di Seaf e le relative modalità di conferimento’. L’assemblea dei soci di Seaf è stata convocata il 29 aprile. Nel periodo tra il primo novembre 2010 e il 28 febbraio di quest’anno la perdita maturata è stata di 4,2 milioni di euro.
L’ASSEMBLEA, semplificando, dovrà ricostituire il capitale sociale annullato dal disavanzo ‘pompando’ soldi freschi.
La perdita complessiva dei primi due mesi del 2011 ammonta invece a 1.387.263 euro. Spulciando i numeri contenuti nel bilancio (aggiornati al 28 febbraio) si nota l’esistenza di 16,2 milioni di euro di debiti (8,5 con scadenza a 12 mesi). Del totale debitorio 8,5 milioni di euro sono nei confronti di banche. È curioso poi scoprire come nel 2007 venne stipulato un contratto di finanziamento chirografario con due banche per 9 milioni di euro. A garantirlo (per il 63%) fu, con una lettera di patronage (cioè di garanzia), il nemico pubblico numero uno del ‘Ridolfi’: la Sab, che gestisce il ‘Marconi’ di Bologna.

di Luca Bertaccini

http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/cronaca/2011/04/16/491346-svendita_della_provincia.shtml
 
Postare solo articoli negativi dimostra che avete una bella paura della concorrenza veneziana, bene bene :D
Intanto la Save continua:

Forlì - Save procede sul "Ridolfi"


Blitz in aeroporto e formale proseguio con l'elaborazione di un'offerta economica

FORLI’ - Dopo la propria manifestazione d’interesse alla chiusura del bando promosso da Seaf per l’ingresso di privati nell’aeroporto "Ridolfi", il gruppo Società Aeroporti Venezia ha formalmente deciso di proseguire con l’elaborazione di un’offerta economica specifica. C’è già una bozza di massima, ma i soci di Seaf aspettano che si concluda la prima parte del lavoro che il tavolo tra Save e la commissione tecnica incaricata della trattativa a Forlì sta portando avanti. Ma che i veneziani vogliano fare sul serio pare provarlo pure un loro recentissimo - e segretissimo - sopralluogo (qualche giorno fa) all’aeroporto di Forlì proprio in compagnia con Seaf (assenti i soci): per la prima volta Save ha visitato in lungo e in largo il "Ridolfi" e le sue piste, è stata ricevuta negli uffici di Seaf e non è escluso abbia già consegnato qualche appunto informale sull’offerta da proporre (nel bando si prevede l’ingresso di un privato nella compagine societaria fino al 60%).

Intanto l’ipotesi parallela di una holding aeroportuale Forlì-Rimini rimane ferma: nessuna novità, nonostante la giornata di ieri fosse una data segnata in rosso. Entro il 15 aprile, infatti, avrebbe dovuto essere consegnata alla Regione la documentazione di fattibilità, sia da parte di Seaf che di Aeradria. E invece, nessuna significativa novità sulla società regionale degli scali, nel cui ambito viale Aldo Moro si è già detto pronto ad investire fino a tre milioni di euro - versamento che fa parte di precedenti impegni e che però va considerato alla luce della vera intenzione della Regione, cioè la vera e propria fusione dei due scali.

Fonte: Romagnanoi
 
Aldilà del vostro campalinismo è vergognoso come sono stati buttati i soldi dei cittadini.

FRL che venga privatizzato oppure chiuso, basta con lo sperpero di soldi pubblici.
 
Postare solo articoli negativi dimostra che avete una bella paura della concorrenza veneziana, bene bene :D
Non ci dormiamo la notte!:)
http://www.aviazionecivile.com/vb/s...daga-su-SEAF&p=1185384&viewfull=1#post1185384
Ho ritenuto che l'articolo su SAVE non contenesse novità tali da meritare un nuovo 3d.
Tornando alla news della vendita di immobili, che si somma alla holding delle partecipate dal comune, fatta solo per raccattare soldi ovunque per coprire i debiti di SEAF, mi meraviglio che a Forlì la gente non sia ancora scesa in piazza.
Vi state giocando il futuro e non penso all'aeroporto.
 
Dico solo che è una vergogna, e che i forlivesi dovrebbero cominciare a protestare, non è possibile buttare i soldi in questo modo, tanto più in un momento in cui tutti (amministrazioni) piangono miseria!
Per il resto meglio non commentare, per esprimere il mio parere rischierei di essere troppo "scurrile"...
 
e Bologna dista circa 30 minuti di viaggio...siamo sicuri che Ryanair abbia portato benefici all'economia locale di Forli??
Hanno speso soldi per "creare" un aeroporto civile
Hanno speso milioni di euro per avere i voli Ryanair
Hanno speso milioni di euro per mantenere i voli Ryanair
Hanno speso milioni di euro per la ricapitalizzazione
ed adesso devono spendere milioni di euro per sanare i debiti?
 
Forlì, altri soldi per la Seaf? L'Unicredit dice no. In scena la rottura tra PdL e Lega

18 Aprile 2011 - 18.31 (Ultima Modifica: 18 Aprile 2011)

FORLI' - La banca tesoriera del Comune dice "no": non saranno sostenuti dall'Unicredit gli ulteriori stanziamenti necessari per coprire i debiti accumulati dalla Seaf e per ricapitalizzare la società di gestione dell'aeroporto Ridolfi. Insomma, di fronte alle indagini della Procura e ai debiti ormai enormi, le banche si sono tirate indietro. "Un gesto di sfiducia nei confronti del Comune", lo bolla Alessandro Rondoni (PdL).

Di diverso avviso, invece, la capogruppo del Pd Veronica Zanetti: "Il mutuo ha avuto un iter in tempi contingentati, e il tesoriere non è riuscito a deliberare una fideiussione. Aspetto di capire da loro qual è il motivo del mancato finanziamento". Di fatto, la delibera approvata dal Consiglio comunale, nel corso della seduta di lunedì pomeriggio, prevede che i soldi per ripianare i debiti accumulati negli ultimi mesi dall'aeroporto non arrivino da un mutuo dell'Unicredit, ma dalla Bnl che, però, ha chiesto al Comune di vincolare, come garanzia, per sei mesi la somma di due milioni di euro, i dividendi di Hera. Questo darà via libera alla fideiussione di 4 milioni di euro che il Comune farà transitare alla Seaf attraverso la società 'Livia Tellus', in vista dell'assemblea dei soci del 29 aprile.

Al momento del voto, il PdL è uscito dall'aula (escluso il consigliere Nervegna), a favore Pd, Idv e Lega Nord, contrari l'Udc, Destinazione e il consigliere PdL rimasto in aula. La delibera è stata soprattutto un terreno di battaglia tra PdL e Lega Nord. Molto duro l'affondo di Fabrizio Ragni (PdL): "Non siamo per l'indebitamento della Seaf, che è nel mirino della Procura della Repubblica. Questa delibera verrà acquisita dagli investigatori. Non capisco come altri gruppi di opposizione (il riferimento è alla Lega Nord, ndr) possano essere favorevoli a sperperare il denaro pubblico".

Gli ha risposto a stretto giro Francesco Aprigliano, capogruppo della Lega Nord:
"Sull'aeroporto l'asse Pd-Lega è incrollabile e continueremo a sostenerlo, mentre per il PdL è meglio uscire dall'aula e far fallire l'aeroporto nel bel mezzo della privatizzazione. Per una manciata di consensi riesce a prendere decisioni così palesemente contro gli interessi della città e dell'economia forlivese? Continueremo a sostenere l'aeroporto anche a costo di far saltare alleanze presenti a livello nazionale. Noi non ci riconosciamo più in questa schiera di opposizione locale"

Mette il dito nella piaga Marcello Rosetti (Pd): "Noto con piacere una discontinuità del PdL locale rispetto a quello nazionale. Sentendo come è stato definita la magistratura negli ultimi tempi dai vertici nazionali del PdL sono contento che il consigliere Ragni tenga così in alto valore un'inchiesta della magistratura. L'uscire dall'aula la ritengo una posizione anche ammissibile, senza pregiudizi, ma la trovo un po' tirata come posizione di un intero partito. Si esce perché la Procura inizia un lavoro legittimo? Mi lascia perplesso. Da parte nostra, di fronte a questo la maggioranza non ha preoccupazione di tenere dritta la barra sulle scelte che ritiene giuste da sostenere".

Quindi Antonio Nervegna (PdL), che parla di "asse personale Aprigliano - sindaco Balzani, più che Lega-Pd" e riconosce: "Mi complimento col Pd che sta giocando su alcuni interessi personali dentro la Lega per spaccare l'opposizione. Finalmente il Pd sta facendo realmente politica, mi fa piacere, il risultato sarà che la Lega andrà per i fatti suoi alle elezioni in un momento in cui il divario tra i due schieramenti è minimo". Per Nervegna "qualcuno, a Bologna, cioé il presidente Vasco Errani, sta parlando col presidente della Regione Veneto Zaia per bloccare l'operazione con la Save, e per far rientrare la Sab di Bologna nella holding degli aeroporti".

Infine, per Gugnoni (Udc) "si fa passare la holding come qualcuna che non compie la funzione per cui era stata costituita, vale a dire la razionalizzazione dei costi. Costerà di più, e la sua funzione rischierà di essere temporanea: quella di tamponare i debiti della Seaf".

http://www.romagnaoggi.it/forli/2011/4/18/191224/

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Inchiesta per bancarotta sull’aeroporto di Forlì

La guardia di finanza ha già acquisito una serie di documenti. Ma sul fallimento dello scalo romagnolo si rompono gli equilibri tra Lega e Pdl: il Carroccio (che punta a far entrare nella società i veneziani di Save) ha votato in consiglio comunale insieme al centrosinistra una mozione per un ulteriore finanziamento per il "Ridolfi"

L’aeroporto di Forlì è a un passo dal fallimento. Ma spunterebbe anche l’ipotesi della bancarotta fraudolenta. La procura della repubblica sta infatti indagando nei confronti di ignoti su Seaf, la società che gestisce il Ridolfi. Un buco milionario, quello della società, che sarebbe arrivato a 9,5 milioni di euro. E’ così che la guardia di finanza, nei giorni scorsi, ha acquisito una serie di documenti che – secondo fonti investigative – farebbero pensare a una serie di reati commessi in fase di approvazione dei bilanci.

E proprio di fronte alle inchieste, Unicredit ha fatto marcia indietro, dicendo no allo stanziamento di nuovi soldi per coprire il buco milionario. È venuto però in soccorso il Comune di Forlì, che oggi ha approvato il rilascio di una fideiussione alla Bnl, anche grazie ai voti favorevoli della Lega. Pur di salvare l’aeroporto il Carroccio si è messo contro gli esponenti del Pdl, dando alla partita una connotazione più politica che economica.

Il Consiglio Comunale di Forlì infatti ha approvato oggi il rilascio di una garanzia fideiussoria non superiore a quattro milioni di euro alla banca, nell’interesse di Livia Tellus Governance, la holding delle partecipate che il sindaco di Forlì Roberto Balzani ha creato di recente anche per favorire gli ultimi stanziamenti di fondi per l’ aeroporto. Questo in attesa che il privato Save muova passi concreti nell’acquisizione delle quote.

Un provvedimento che oggi è stata all’origine di una vera e propria bagarre politica, che ha visto inaspettatamente unirsi Pd e Lega contro Pdl, che al momento del voto ha preferito uscire dall’aula. Il Carroccio alza gli scudi e difende a spada tratta il salvataggio di Seaf (come scritto nei giorni scorsi dal Fatto Quotidiano) forse anche per non perdere il favore dei veneziani di Save intenzionati ad acquistare le quote dello scalo romagnolo. “Sull’aeroporto – ha dichiarato Francesco Aprigliano, capogruppo della Lega Nord – l’alleanza Pd-Lega è un asse di ferro. Voteremo a favore di Seaf costi quel che costi, anche se si sacrificheranno i rapporti governativi con il Pdl”.

Da parte sua il Pdl, attraverso le parole del coordinatore provinciale del centrodestra Antonio Nervegna, ipotizza una “manovra” del presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani, finalizzata a scongiurare l’arrivo di Save. “Tutta Bologna – ha dichiarato Nervegna – e in particolare il presidente Errani, stanno lavorando contro l’approdo del gruppo Società Aeroporti Venezia a Forlì. Se si ritira Save entra la bolognese Sab, questo è il giochino”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/18/inchiesta-per-bancarotta-sullaeroporto-di-forli/105272/

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Notizia del 19/04/2011 - 09:58

Forlì - Seaf, per la Procura è bancarotta

Ipotizzato il crack fraudolento dell'aeroporto. Il pm vuol far luce anche sull'accesso illecito al credito

FORLI' - Legge fallimentare, articoli 216, 217 e 218: bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice, ricorso abusivo del credito. Sono queste le ipotesi di reato su cui la procura della Repubblica di Forlì sta indagando, nei confronti di ignoti, su Seaf, la società di gestione dell'aeroporto "Ridolfi". Le fattispecie sono indicate nell'ordine di esibizione di documenti eseguito dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, che il 15 marzo su mandato del pm Filippo Santangelo (l'ordine è del 3 marzo) si sono recati in comune a Forlì, tra le sedi dei soci di Seaf, per prelevare ogni documento utile all'indagine. In particolare, le Fiamme gialle hanno chiesto l'esibizione dei documenti in questione (delibere consiliari e di Giunta, bilanci e testi vari) al comune di Forlì, alla Provincia e alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, alla regione Emilia Romagna.

Nel corso della visita al Comune forlivese, fra l'altro, i dirigenti comunali Stefano Foschi (anche componente del consiglio di amministrazione di Seaf) e Lucia Sottoriva hanno consegnato ai finanzieri anche un cd-rom. Nel dettaglio, gli "addebiti provvisori" nei confronti di ignoti vengono riferiti alle disposizioni della legge fallimentare negli articoli 216, 217, 218, 219, 223 e 224. Va ricordato che lo stesso sindaco di Forlì, Roberto Balzani, nei mesi scorsi alla luce dei progressivi debiti di Seaf si era detto pronto ad esperire azioni di responsabilità nei confronti degli ex amministratori di Seaf (nel mirino l'ex presidente Franco Rusticali, silurato quest'inverno tra le polemiche).

I numeri, in ogni caso, non sono confortanti: nel 2010 si è saliti a circa 9,5 milioni di euro di passivo, mentre la perdita totale nei primi due mesi del 2011 ammonta a 1.387.263 euro; inoltre, sempre al 28 febbraio, i debiti risultavano di 16,2 milioni di euro di cui 8,5 con scadenza 12 mesi, mentre del totale debitorio, infine, 8,5 milioni di euro sono nei confronti degli istituti di credito. Nel corso dell'approvazione della delibera sull'apertura di credito con Bnl dopo il rifiuto del tesoriere comunale Unicredit, oggi in Consiglio comunale, è stato il consigliere Pdl Fabrizio Ragni ad aprire le danze: "La Procura contesta ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e voi (si è rivolto Ragni alla maggioranza, ndr) volete approvare una delibera del genere, che a sua volta verrà acquisita dai magistrati. Le fattispecie ipotizzate sono le stesse del caso Sapro, che è stata liquidata. Noi siamo a favore dell'aeroporto, voi dei carrozzoni". Diversi i toni del capogruppo leghista Francesco Aprigliano, che ha votato a favore della delibera con la maggioranza: "Sulle inchieste non abbiamo nulla da temere, dai consiglieri Pdl sentiamo invece che visto il lavoro dei magistrati dovremmo buttare via tutto. Diciamo no - ha rimarcato il capogruppo della Lega Nord - ad atteggiamenti vergognosi contro la città".

http://www.romagnanoi.it/News/Economia/Forli/articoli/284437/Seaf-per-la-Procura--bancarotta.asp
 
Questi sono fuori di testa....
Una banca non gli concede (giustamente) un prestito poichè sa già che non ci sono speranze che venga mai ripagato, come i precedenti, e loro si incaxxano dicendo che la banca non ha fiducia nel comune??????
Mamma mia, il livello dei nostri politici non ha limite (verso il basso)...
 
Lo avevo già affermato che quando ci entrano i politici in queste cose accadono due tipi di eventi:
1 se non ci sono casini li creano
2 se già ci sono li fanno diventare enormi.
Personalmente credo che tanto uno può chiacchierare quanto vuole, ma in quella zona, come in altre, ci sono troppi aeroporti, credo che Forlì è solo il precursore della problematica che prima o poi investirà altri scali. E' ovvio che spero di sbagliarmi!
 
Notizia del 19/04/2011 - 17:49

Forlì - C'è l'inchiesta ma Seaf tira dritto

Avanti con la ricapitalizzazione da 3milioni in attesa dell'offerta di Save (entro l'estate) e la legge per la holding (27 aprile)

FORLI’ – C’è un indagine in corso, ma Seaf guarda avanti e prosegue il cammino nei suoi progetti di contenimento della spesa e di sviluppo dell’aeroporto “Ridolfi”. Questo l’oggetto della conferenza stampa convocata dai vertici Seaf all’indomani della notizia delle indagini della procura sull’ipotesi di reato, al momento contro ignoti, per bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice e ricorso abusivo al credito. Reati indicati nell'ordine di esibizione di documenti eseguito dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, che il 15 marzo su mandato del pm Filippo Santangelo (l'ordine è del 3 marzo) si sono recati in comune a Forlì, tra le sedi dei soci di Seaf, per prelevare ogni documento utile all'indagine. In particolare, le Fiamme gialle hanno chiesto l'esibizione dei documenti in questione (delibere consiliari e di Giunta, bilanci e testi vari) al comune di Forlì, alla Provincia e alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, alla regione Emilia Romagna.

Fiducia nella magistratura, confermano in coro i soci, ma avanti tutta per le prossime tappe. La settimana dopo Pasqua si annuncia infatti molto calda per Seaf: mercoledì 27 aprile la Regione si appresterà a votare la legge per la costituzione della holding tra gli scali di Forlì e Rimini, mentre il 29 avrà luogo l’assemblea dei soci per la ricapitalizzazione e la presentazione del bilancio preventivo 2011.

La nuova ricapitalizzazione prevede un investimento pari al minimo consentito, 3milioni e 98mila euro, con il Comune pronto a mettere i dividendi Hera come garanzia temporanea per ottenere credito presso la Bnl. Necessità di liquidità anche per la Provincia, costretta a privarsi di beni immobili per la quota della ricapitalizzazione. A prescindere dal futuro dell’aeroporto, holding o Save, occorre risanare i debiti di Seaf.

Intanto dal corso della riunione è uscita la notizia che entro l’estate verrà formalizzata l’offerta di Save. A comunicarlo è stato Antonio Nannini, segretario generale Camera di commercio e presidente della commissione per il dialogo competitivo con la società aeroportuale veneta.
I vertici del terzo colosso aeroportuale italiano avrebbero già cominciato a lavorare ad un’offerta, ipotesi suffragata dal recente blitz dei vertici Save all’aeroporto “Ridolfi” e dall’acquisizione di tutti i dati necessari relativi ai passati bilanci di Seaf.

http://www.romagnanoi.it/News/Economia/Forli/articoli/284546/C-linchiesta-ma-Seaf-tira-dritto.asp


Forlì, aeroporto. Appello della Seaf: "Stop alle bordate, la fase è delicata"

FORLI' - "Chiediamo che nelle vicende della Seaf non entrino strumentalizzazioni politiche. La trattativa richiederebbe un basso profilo. In altre città riescono a fare di più squadra": è il "messaggio in bottiglia" che il consiglio di amministrazione della Seaf ha consegnato alla città con una conferenza stampa organizzata in fretta e furia in Comune martedì mattina. Le trattative con Save, in una fase delicata, richiedono di dare uno stop alle bordate.

Dopo il caos andato in scena in Consiglio comunale lunedì pomeriggio, la Seaf parla "esclusivamente come consiglio di amministrazione", ci tengono a precisare il presidente Fabio Castellari e i membri del cda Antonio Nannini (Camera di commercio), Stefano Foschi (Comune di Forlì) e Paolo Dacci (Provincia). Assente, solo per motivi di tempo (la conferenza stampa è stata organizzata in due ore, ndr) il rappresentante della Regione Saverio Di Ciommo. Difficile immaginare che la politica possa astenersi su un tema così caldo e cruciale per la città. Ma dopo lo scontro che è andato in scena lunedì in Consiglio comunale si tenta la strada del richiamo alla moderazione.

"Qui le parole sono pietre, l'importante è chiarire che, con gli atti, i soci continuano a sostenere la Seaf. E' un messaggio chiaro che va mandato ai lavoratori dell'aeroporto e ai creditori", commenta da parte sua il direttore generale del Comune di Forlì Maurizio Caristia. All'origine della conferenza stampa le dure parole di Fabrizio Ragni, consigliere PdL, che durante in Consiglio comunale di ieri ha sventolato presunti sviluppi dell'inchiesta sulla Seaf parlando di "distrazioni di denaro" e "abuso del ricorso al credito", oltre che di "bancarotta fraudolenta".

Prova a mettere ordine Castellari: "L'indagine è quella partita a inizio 2010, con le acquisizioni documentali di marzo-aprile 2010 negli uffici Seaf e nel marzo 2011 in Comune e Provincia. Noi da parte nostra rinnoviamo la fiducia nella magistratura, ma è importante anche chiarire che i soci seguiteranno a dare i necessari fondi per la capitalizzazione, mentre il Cda sta lavorando ad un piano con diverse opzioni per la razionalizzazione dei costi". Insomma, per i consiglieri Seaf l'inversione di tendenza è già iniziata e si tratta di fare l'ultima volata.

Entro le ferie estive, infatti, il dialogo competitivo con Save, la società di gestione dell'aeroporto di Venezia, il terzo gruppo aeroportuale più importante d'Italia, entrerà nel vivo. Inizieranno le contrattazioni con lo stesso amministratore delegato della Save, per la cessione di una quota che va da un minimo del 60% ad un massimo dell'80% della proprietà. "I soci metteranno risorse in grado di coprire i costi fino alla fine dell'anno - precisa Foschi -. Ci sono le risorse finanziarie per gestire in modo tranquillo entrambi i percorsi aperti per la Seaf".

Che sono o la privatizzazione, con l'ingresso di Sa.Ve, o l'holding con Rimini, il cui progetto di legge regionale approderà in Consiglio Regionale il 27 aprile, due giorni prima l'assemblea dei soci del 29 aprile che dovrà ricapitalizzare la società, o ancora: entrambe le cose assieme. Ipotesi concrete, tanto che, a detta dei soci, "c'è già stata una rottura con le gestioni passate. I soci (Comune, Provincia, Regione, Camera di commercio, dopo che si sono sfilati Comune di Cesena e Confindustria, ndr) non sono sprovveduti, altrimenti avrebbero già iniziato azioni di razionalizzazione", sempre Foschi.

Sul fronte della holding romagnola dei cieli sono in corso i contatti tra Ridolfi e Fellini. Forlì sta facendo una "due diligence" (una valutazione della società) su Rimini e Rimini la sta facendo su Forlì. Dopo l'approvazione della legge regionale, saranno questi i dati da cui si partirà per una trattativa tra le due società, sia nel caso che Sa.Ve si sfili dalla trattativa, sia che sia interessata a mantenere un rapporto di "buon vicinato" con Rimini.

http://www.romagnaoggi.it/forli/2011/4/19/191320/
 
Lo avevo già affermato che quando ci entrano i politici in queste cose accadono due tipi di eventi:
1 se non ci sono casini li creano
2 se già ci sono li fanno diventare enormi.

la categoria dei "politici" e´un po´ astratta. esiste ed e´piu´reale e concreta la categoria dei politici italici. copia carbone di chi li vota. cioe´noi.

perche´e´difficile potere credere alla storiella che siamo un popolo grande perfetto senza macchia, ma che paga purtroppo per l´incapacita´ dei "politici"
 
Ma come fanno a perdere più di 1M€ al mese? :astonished::astonished: Per la cronaca, nei 4 mesi considerati, ogni pax transitato a FRL è costato a SEAF 27€ di debito.

Forlì, aeroporto: la Provincia ricapitalizza. Stavolta ci mette un terreno

28 Aprile 2011 - 19.41 (Ultima Modifica: 28 Aprile 2011)

FORLI' - Il Consiglio Provinciale ha affrontato il nodo della copertura integrale delle perdite della società di gestione dell'aeroporto di Forlì Seaf Spa dal primo novembre 2010 al 28 febbraio scorso, pari ad 4.261.923 euro, e della ricostituzione del capitale sociale fino all'importo di 120mila euro. Tutto questo in vista dell'assemblea degli azionisti prevista per venerdì, che dovrà deliberare tra l'altro l'approvazione del bilancio di esercizio 2010.

Sarà discussa anche l'approvazione della situazione economica e patrimoniale al 28 febbraio scorso, l'azzeramento del capitale sociale ai sensi dell'art. 2447 c.c. e la contestuale ricostituzione, scindibile a pagamento, ad un importo non inferiore ad 3.098.748 euro. Attualmente la composizione del capitale sociale di Seaf SpA è la seguente: Comune di Forlì 49,1%; Camera di Commercio Forlì-Cesena 34,5%; Provincia di Forlì-Cesena 15,0%; Regione Emilia-Romagna 1,0%; Comune di Cesena 0,3% Confindustria Forlì-Cesena 0,1%.

In particolare, il bilancio Seaf evidenzia una perdita maturata dal primo novembre 2010 al 28 febbraio scorso di 4.261.923 euro, tale per cui nell'assemblea straordinaria si procederà alla copertura della perdita tramite annullamento del capitale sottoscritto e versato di 3.098.748 euro e per il residuo di 1.163.1758 euro con versamento da parte dei soci; nella medesima assemblea si procederà ad aumentare fino a 120.000 euro il capitale sociale andato a zero e a riportarlo con successivo versamento fino ad 3.098.748 euro.

Per la Provincia di Forlì-Cesena, col mantenimento dell'attuale quota di partecipazione in Seaf del 15%, la somma necessaria ammonta a 639.288 euro di cui 174.476 euro per la copertura perdite eccedenti il capitale sociale, 18.001 euro per la ricostituzione del capitale fino ad 120.000 euro e infine 446.811 euro per la sottoscrizione del 15% del capitale da ricostituire a 3.098.748 euro. La somma da versare a Seaf da parte della Provincia entro il 29 aprile è quindi di 192.477 euro, mentre per i successivi 446.811 euro necessari per la ricostituzione del capitale sociale, che andranno erogati in un secondo tempo, la Provincia si riserva di partecipare all'aumento di capitale anche mediante il conferimento di beni immobili. La delibera ha visto il voto favorevole dei gruppi Pd, Idv e Lega Nord, astenuta Rifondazione Comunista, escono dall'aula i gruppi consigliari di PdL, Udc e Gruppo Misto-Fli.

Ha presentato la delibera l'assessore alla Pianificazione territoriale Maurizio Castagnoli: "Auspichiamo che il processo di privatizzazione vada presto a termine: questa sarebbe la soluzione migliore per l'aeroporto. Ma resta un pregresso a cui dobbiamo far fronte, che deriva anche dall'uscita della compagnia aerea Wind Jet, con cui è stata concordata una rateatizzazione degli oneri del contratto. Questa situazione al momento rende necessario anche un eventuale conferimento di un terreno dell'area aeroportuale, che rientra nei progetti di sviluppo della Seaf, con destinazione scolastica. Si tratta di un terreno di 3.200 metri quadri adiacente all'istituto aeronautico. In questo modo intendiamo partecipare alla ricapitalizzazione, consapevoli che è un sacrificio molto forte per l'ente. Inoltre vogliamo dare maggiore respiro all'azione di Seaf, la società deve avere liquidità per tutto l'anno 2010, senza continue iniezioni di risorse. Infine, per quanto riguarda l'holding con Rimini, la disponibilità della Regione sul progetto deve essere considerato essenzialmente come un paracadute, se non andasse in porto la privatizzazione".

Ha preso la parola per primo Gian Luca Zanoni, capogruppo della Lega Nord: "Ribadiamo la nostra linea su Seaf, credendo che sia una struttura strategica del territorio. Quindi facciamo anche questo ulteriore passo, auspicando che i tempi per la privatizzazione siano i più brevi possibili. Sulle sinergie con Rimini, infine, possiamo anche ragionare sul confronto tra i due aeroporti, ma questo va fatto nella massima trasparenza e purché Forlì non vada suddita a Rimini"

Quindi Stefano Gagliardi, capogruppo del PdL, che cita un verbale del 28 febbraio 2011 del nuovo consiglio di amministrazione: " L'approvazione del regolamento sulle assunzioni di personale consentirà in futuro un agire di maggior trasparenza in una materia di estrema delicatezza; (...) risulta quindi evidente che il Consiglio di Amministrazione è tornato ad essere la "sede" delle decisioni, in perfetta sinergia con i soci, e che nel futuro proseguirà


la sua azione dedicandosi alle cose più normali e cioè massima attenzione alle regole ed ai ruoli delle persone. Crediamo che tutti i processi in atto porteranno in futuro la società ad avere un maggior valore sia etico che economico".

Tutto questo quasi a lasciar intendere che in passato vi sia stata poca trasparenza nelle assunzioni e che il vecchio Cda non fosse in sintonia con i soci e non avesse sufficiente valore etico. Altro che i tagli della finanziaria: circa 36 milioni in 6 anni, ecco quanto è costata la Seaf, e non è finita. Per 17 anni nessuno ci ha mai chiesto cosa ne pensavamo sulla gestione della Seaf e noi oggi dovremmo votare questa delibera? Infine vedo la fusione con Rimini come un ‘trappolone' ai danni di Forlì: il progetto attuale della Regione volto alla creazione di una società atta a gestire le quote societarie solo di Forlì e Rimini, quindi senza la presenza di Bologna, appare l'ultimo tentativo della Regione di affossare la Seaf. Sembra quasi il tentativo di affidare a Dracula la presidenza dell'Avis".

Conclude Gagliardi: "Il nostro gruppo non è mai stato coinvolto nel corso degli anni, né sulla definizione delle scelte strategiche, né sulla nomina dei consigli d'amministrazione, né sulla nomina dei sindaci revisori: sembra logico che coloro che hanno effettuato le scelte ed indicato gli uomini si assumano tutta la responsabilità di una gestione scandalosa che ha sottratto montagne di denaro alla collettività in un momento di grave crisi occupazionale e sociale".

E' intervenuto successivamente Luciano Minghini, capogruppo del Pd: "Questa nuova votazione è molto impegnativa, ma guardiamo la situazione con maggiore fiducia: diamo le risorse a Seaf per permetterle la conclusione del processo di privatizzazione. Tutti i percorsi che siamo riusciti a costruire stanno portando risultati si spera positivi. Inoltre, se vogliamo che la privatizzazione vada in porto sarà determinante il clima che si forma nel territorio, in tal senso il voto all'unanimità dell'ordine del giorno che si è discusso nei passati Consigli Provinciali, dopo la chiusura del bando, mostra lo spirito costruttivo di questo Consiglio. Infine, vorremmo che per la privatizzazione si accelerassero i tempi il più possibile: questa deve essere la massima attenzione in questo momento". Minghini fa riferimento anche alla proposta di holding degli aeroporti di Forlì e Rimini, in discussione in Regione: "Non dimentichiamo fino a ieri la Regione non si è sottratta a consistenti ripiani, ed ora comunque mette a disposizione tre milioni di euro per la realizzazione dell'holding. In particolare, l'holding è uno strumento che la Regione mette a disposizione, ma i cui fili restano nelle mani dei soci dei due aeroporti: dipende da loro se si vuole fare e cosa fare. La Regione non si mette quindi a dare condizioni".

Successivamente ha parlato Giovanna Perolari, capogruppo dell'Italia dei Valori: "Per quanto riguarda l'holding siamo dubbiosi sull'accelerazione della Regione. Per specificare meglio la priorità della privatizzazione il nostro gruppo consigliare in Regione ha presentato un emendamento alla proposta di legge, su diretto input del gruppo provinciale, non limitandoci quindi a dichiarazioni sui giornali. Con l'emendamento si chiede di agevolare gli investimenti privati all'interno delle società di gestione aeroportuali. Auspichiamo che vengano approvati sia la legge regionale, sia l'emendamento a tutela della privatizzazione dell'aeroporto di Forlì. Invece, il percorso con Rimini è per noi possibile, ma non prioritario. E' difficile convolare a nozze dopo le dichiarazioni fatte anche recentemente dai nostri potenziali partner".

L'ultima a intervenire è stata Maria Grazia Bartolomei, capogruppo dell'Udc: "Da parte nostra ancora una volta evidenziamo che la gestione di Seaf è stata pessima. Per questo speriamo ancora che ci sia da parte di questi amministratori di Seaf un'azione di responsabilità nei confronti dei loro predecessori. Sappiamo che la magistratura sta osservando attentamente cosa è accaduto e che ci sono i creditori alle calgagne. Non si può che constatare che questa società è in coma. Non è una patologia acuta, ma siamo oltre. Anche io, non essendo mai stata coinvolta, ritengo che chi governa debba assumersi fino in fondo la sua responsabilità".

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