http://travel.usatoday.com/flights/post/2011/01/united-ends-denver-london-route/138607/1
UA non opererá nel 2011 la rotta stagionale LHR-DEN che era stata operata da marzo ad ottobre a partire dal 2008.
Un paio di considerazioni in proposito:
- perché una rotta per DEN, destinazione sciistica di prima grandezza, venisse operata in estate e non in inverno é abbastanza curiosa.
- sembra consolidarsi il trend che sia piú facile per un vettore europeo che non per uno americano sostenere rotte verso la parte occidentale degli USA.
Il motivo a mio parere é da ricercarsi nelle possibilitá di hubbing: un vettore europeo con un feeding network decente in Europa riesce ad attirare traffico da tutto il continente verso il suo hub europeo per tutti quei passeggeri (soprattutto non americani) che vogliono evitare il transito in un aeroporto statunitense, con la via crucis di immigrazione-dogana-re check-in bagagli-cambio terminal-sicurezza. Al contrario, i vettori americani, che ovviamente hanno il feeding hub negli USA, probabilmente riescono ad attrarre traffico solamente dagli aeroporti ancora piú a ovest del proprio hub, in quanto quelli a est preferiranno connettere in uno degli hub della east coast (di solito serviti da frequenze giornaliere multiple) per andare in Europa invece di tornare indietro per avvalersi di un unico striminzito volo transatlantico, che in caso abbia problemi offre poche alternative praticabili.
UA non opererá nel 2011 la rotta stagionale LHR-DEN che era stata operata da marzo ad ottobre a partire dal 2008.
Un paio di considerazioni in proposito:
- perché una rotta per DEN, destinazione sciistica di prima grandezza, venisse operata in estate e non in inverno é abbastanza curiosa.
- sembra consolidarsi il trend che sia piú facile per un vettore europeo che non per uno americano sostenere rotte verso la parte occidentale degli USA.
Il motivo a mio parere é da ricercarsi nelle possibilitá di hubbing: un vettore europeo con un feeding network decente in Europa riesce ad attirare traffico da tutto il continente verso il suo hub europeo per tutti quei passeggeri (soprattutto non americani) che vogliono evitare il transito in un aeroporto statunitense, con la via crucis di immigrazione-dogana-re check-in bagagli-cambio terminal-sicurezza. Al contrario, i vettori americani, che ovviamente hanno il feeding hub negli USA, probabilmente riescono ad attrarre traffico solamente dagli aeroporti ancora piú a ovest del proprio hub, in quanto quelli a est preferiranno connettere in uno degli hub della east coast (di solito serviti da frequenze giornaliere multiple) per andare in Europa invece di tornare indietro per avvalersi di un unico striminzito volo transatlantico, che in caso abbia problemi offre poche alternative praticabili.