Ben Alì voleva venire in Italia. Ecco svelato il mistero del Falcon che si era fermato a Cagliari Elmas e che da lì è poi ripartito per l'Arabia Saudita. Il pilota tunisino quella sera non aveva permesso alla Polaria, la polizia dello scalo, di salire a bordo.
Silvio Berlusconi
Ben Alì che stava puntando inizialmente sulla Francia aveva già dovuto incassare il no francese, un no uscito al termine di un accalorato incontro tra Sarkozy e il suo premier Fillon (quest'ultimo contrarissimo all'arrivo di Ben Alì in Francia, per non avere problemi con i 600 mila immigrati). Allora Ben Alì aveva pensato all'amico Silvio Berlusconi.
Ma da Palazzo Chigi è giunto un altro no. Troppi problemi per il premier Berlusconi, proprio in questo momento. Ben Alì, sorto al potere attraverso una combine italiana gestita al tempo da Andreotti e Craxi, ha stretto amicizia con Berlusconi attraverso Tarak Ben Ammar, proconsole berlusconiano d'affari in Tunisia.
Tarak Ben Ammar e signora L'uomo sposato con l'attrice Nastassia Kinski è in affari con Berlusconi. Berlusconi in Tunisia possiede una televisione. La sera di Elmas però non se l'è sentita di aiutare l'amico in fuga. In Tunisia resta però Nessma TV, la televisione satellitare tunisina acquisita, lo scorso anno, per il 50 per cento, da Mediaset e da Quinta Communications, società di produzione di Tarak Ben Ammar di cui è socio di rilievo anche il gruppo Fininvest e nel cui capitale, alla fine di giugno, è entrata, tramite la Lafitrade, pure Tripoli.
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