Ora che la scelta è ufficiale posto le fasi del processo che ha portato poi alla decisione finale. Nessun tipo di valutazione economica/politica ma chiaramente analisi prettamente tecniche e non danno un responso definitivo su nessun tipo di aeromobile.
Tre voli per scegliere il nuovo “regional”
Uno staff tecnico ha testato in volo gli aeromobili Embraer 190, Sukhoi Superjet 100 e Bombardier CRJ900. Analizzate le presentazioni delle informazioni in cockpit, la
flight guidance e le varie fasi di volo
Un team della Direzione Operazioni Volo, costituito fra gli altri da piloti, assistenti di volo e personale del tecnico operativo, è stato incaricato di valutare i tre aeromobili. Le indicazioni raccolte dal team contribuiranno insieme alle valutazioni delle altre aree a scegliere l’aereo più adatto allo sviluppo della flotta “regional”. Il gruppo di lavoro ha assistito sia alle dimostrazioni in pista sia ai test in volo degli aeromobili Embraer 190, Sukhoi Superjet 100 e Bombardier CRJ900. L’equipe tecnica ha valutato alcune specifiche tecniche e commerciali in particolare il cockpit, la
cabina e le attività annesse. Oggetto di analisi sono state le presentazioni delle informazioni in cockpit, la flight guidance e le varie fasi di volo quali la messa in moto, il rullaggio, il decollo, la crociera, l’avvicinamento e l’atterraggio. Sul piano commerciale poi sono stati valutati i vari aspetti relativi alla cabina, quali la distribuzione degli spazi, la vivibilità, il galley, la toilette, l’intrattenimento e le postazioni assistenti di volo. Solo un ristretto numero di addetti ai lavori ha preso parte ai voli dimostrativi per vedere direttamente gli aerei candidati in azione. Chi vive a bordo di un aereo si misura con le tecnologie, la strumentazione e gli spazi che impattano sulla professione e sulla persona. Per questo motivo sono stati chiesti anche i pareri degli addetti ai lavori, oltre che le valutazioni più generali di tipo industriale ed economico. Nel demo day del 4 ottobre è stato presentato sulla pista di Fiumicino un Superjet 100 da 98 posti. È un aeromobile di linea regionale biturbina di nuova generazione realizzato da Sukhoi Civil Aircraft Company (SCAC), in collaborazione con Alenia Aeronautica, società del gruppo Finmeccanica. Il volo dimostrativo
è stato un vero e proprio “volo prova” confezionato “su misura” per Alitalia. Infatti, l’aeromobile è in realtà un prototipo poiché non ancora certificato per il trasporto passeggeri. Al volo hanno partecipato solamente i due piloti russi, il comandante F.L. e il primo ufficiale A.M., in qualità di coordinatore Flight Test Team.
Il 7 ottobre, sempre su Fiumicino, un equipaggio di due piloti più due assistenti di volo ha compiuto un demo flight del CRJ900 della canadese Bombardier. È durato circa 40 minuti simulando, con la presenza di circa 80 passeggeri, una tratta tipica di linea. I 10 CRJ che abbiamo in casa presso CityLiner sono esemplari del modello precedente. Quello presentato a Fiumicino con i colori della Libyan Airways è un aereo di linea bimotore utilizzato su rotte regionali, oppure di bassa affluenza di passeggeri. Infine, il 21 ottobre un Embraer 190 ha fatto un volo dimostrativo della durata di circa un’ora su Fiumicino. Conosciamo già questo aeromobile nella versione precedente l’E-170 che è in forza presso Cai First con 6 esemplari. Si differenzia per il numero dei passeggeri, un’ala più grande e un motore più potente, mentre per il resto è molto simile all’E-170.
Visti dall’interno.
Buono il pitch fra le poltrone su tutti e tre i modelli. I produttori sono passati a sistemi
di illuminazione degli interni basati sulla tecnologia LED. Maggiormente “abitabili”
l’E190 e il Superjet
Non è facile dare una valutazione comparativa sulla base di una semplice visita a bordo; il processo di valutazione e selezione di un aeromobile è complesso e deve tener conto di moltissimi aspetti, non solo connessi alle performance operative, alla flessibilità, alla logistica ed ai costi di esercizio, ma anche per quanto riguarda gli interni. Interessanti l’Embraer 190 e il Sukhoi Superjet 100 dove spiccano, rispetto al CRJ 900 Next Generation, le dimensioni della cabina. Il primo, trattandosi di fatto di una versione allungata del nostro 170 era ben noto per la sua “abitabilità” derivante dalle dimensioni generose della sua fusoliera “double bubble”, ma il Superjet, da questo punto di vista, è indubbiamente notevole. Il feeling che si riceve su questa macchina in termini di spazio è simile a quello percepito a bordo di macchine di classe superiore. Il CRJ ovviamente non consente un simile agio. La versione Lybian presentata dalla Bombardier, splendida per la cura e la ricchezza degli interiors in pelle e per il nuovo disegno dei finestrini più ampi ed alti, quindi più confortevoli per il passeggero, non riusciva a far dimenticare il plus dato dalle dimensioni. Fusoliere grandi consentono poi cappelliere grandi e questo sappiamo essere un valore essenziale per i passeggeri per cui, anche qui, Embraer e Sukhoi appaiono vincenti. Buono il pitch fra le poltrone su tutti e tre i modelli, mai inferiore a 31 pollici. Tale passo, complice anche la scelta di poltrone dal profilo slim, consente un adeguato comfort di seduta anche a passeggeri alti. Interessante il fatto che tutti i produttori siano passati a sistemi di illuminazione degli interni basati sulla tecnologia LED. Questi ultimi infatti rispetto ai vecchi sistemi consentono di beneficiare, oltre ad una affidabilità maggiore (i led non si rompono praticamente mai se comparati con le lampade) anche di temperature di colore differenti. La riduzioni o addirittura assenza di plafoniere plastiche contribuisce al mantenimento di un ambiente fresco evitando l’inevitabile effetto di ingiallimento causato dall’invecchiamento della plastica che copre le lampade e che restituisce la sensazione di una cabina vecchia. Un appunto al Superjet: la versione che abbiamo visitato era quella di un aeromobile di test, con un interno progettato in Russia per il mercato russo e quindi inevitabilmente un po’ spartano e meno appealing per quanto riguarda lo stile; ci è stato detto che è allo studio un nuovo design degli interiors, allineato con il gusto e le attese del mercato occidentale, per cui in futuro questo gap potrebbe ridursi. In sintesi, posso concludere che la vera novità dei “Demo Days” è stata rappresentata dal Superjet, anche se la domanda di fondo è legata all’opportunità della scelta di un prodotto appena nato e quindi inevitabilmente tutto da scoprire, anche per gli interni.
Visti dalla “linea".
Per quel che riguarda la manutenzione di linea per i “regional”, le attività richieste si equivalgono per tutti e tre i modelli. Infatti, Embraer, Bombardier e Sukhoi applicano un programma di manutenzione che prevede interventi in linea con intervalli superiori rispetto allo standard di flotta Alitalia. Per dare un ordine di idee,
noi in linea effettuiamo ogni 24 ore l’ispezione giornaliera (daily check) sulla flotta Alitalia, mentre per i tre modelli si ha: Embraer 190, ogni 48 ore (solo il controllo della pressione pneumatici); Bombardier CRJ900, ogni 72 ore; Sukhoi Superjet 100, ogni 8 giorni. Anche per la manutenzione di base gli intervalli di manutenzione si equivalgono, varia però il grounding per l’esecuzione dei controlli da modello a modello. Quello che li differenzia è la “dispatch reliabilty” (possibilità di rilasciare in servizio l’aeromobile avendo un impianto non operativo), che per alcuni modelli
è più penalizzante rispetto agli altri. Ad esempio la Bombardier ha diversi item “no dispatch “che gli altri due modelli, vuoi per la ridondanza degli impianti, non hanno.
Due volti noti e una sfida
I tre aeromobili proposti sono macchine di ultima generazione, equipaggiate con i più moderni apparati e studiate appositamente per conciliare confort e praticità nei voli a corto-medio raggio. Sebbene con qualche piccola differenza cercano di raggiungere la miglior combinazione di spazio a bordo, capacità di carico ed economicità di esercizio.
Abbiamo avuto modo di “provare” due macchine in volo (E190 e CRJ900), cosa piuttosto insolita e che ha sicuramente avuto un impatto diverso sulle modalità di giudizio. L’E190 di Embraer si presenta, così come ci ha abituato, con un grande stile e un’ottima abitabilità dal punto di vista del passeggero: gli spazi, gli allestimenti, l’ ambiente creato a bordo in generale ci mettono a nostro agio. In volo si ha la sensazione di stare su un aereo molto più grande per silenziosità e “morbidezza” nelle manovre. Il CRJ900 di Bombardier, già noto per la presenza di alcune macchine della stessa serie in Air One Cityliner, è stato ridisegnato negli interni per rendere ancora più agevole la permanenza a bordo dei passeggeri. Comunica una sensazione quasi di lusso, nonostante o forse grazie agli spazi un po’ più ridotti rispetto alle altre due macchine, ma dà sempre l’impressione di volare su un jet privato. L’SSJ100 di Sukhoi rappresenta una sfida in quanto è l’unica macchina per trasporto civile prodotta da questa azienda e non gode dell’esperienza pregressa che possono avere le altre due. Nonostante ciò ha raggiunto un ottimo livello di confort e di abitabilità sebbene con degli allestimenti un po’ più “spartani” (almeno nella versione che ci è stata presentata), ma sembra che l’attenzione sia stata mirata più agli spazi e alla funzionalità, che non sono secondi a nessuno. Senza dubbio la sfida tra questi produttori sarà serrata e ardua, ma al termine potremo garantirci l’ingresso in flotta di un aeromobile moderno, costruito in funzione dei criteri più avanzati in termini di propensione al passeggero, ergonomicità, rispetto per l’ambiente ed economicità di esercizio, e alla scelta del quale abbiamo partecipato anche noi dipendenti con i nostri commenti e le nostre osservazioni.