Vendola: "L´acqua resta pubblica ma sugli aeroporti spazio ai privati"
L´ipotesi di una società mista. Di Paola: un´opportunità. "E´ una disputa tutta ideologica e insopportabile. Ecco perché non è scandalosa l´idea"
di LELLO PARISE
Vendola: "L´acqua resta pubblica ma sugli aeroporti spazio ai privati" L'aeroporto di Bari
IL «GIOIELLO» - parola del governatore Nichi Vendola - Aeroporti di Puglia potrebbe essere privatizzato. «Non guardo al privato come se fosse il demonio» avverte, nel giorno in cui annuncia che invece si batterà con le unghie e con i denti perché Aqp sia "ripubblicizzato". Nonostante con una legge dello Stato, la società per azioni di via Cognetti era stata regalata al tacco d´Italia a patto che spalancasse le porte agli imprenditori. Niente da fare. C´è già un ddl predisposto dall´assessore ai Lavori pubblici Fabiano Amati che «entro quest´anno» trasformerà la spa in un soggetto di diritto pubblico. «Perché Vendola» si domanda il capogruppo del Pdl Rocco Palese «pur consapevole che anche questa legge sarà impugnata dal governo nazionale, si tuffa in questo ennesimo scontro istituzionale?». Il presidente della Regione replica, a distanza: «Milito dalla parte di chi è contrario all´acqua mercificata». I bastoni del ministero Berlusconi tra le ruote della giunta "rossa", non lo preoccupano. Del resto «nei confronti della Puglia e della sua malattia rivoluzionaria, c´è un accanimento terapeutico» da parte di Palazzo Chigi. E quando dice queste cose sorride, per metà amareggiato e per metà orgoglioso.
Ma tant´è. L´assemblea straordinaria di Aqp - assente il socio di minoranza: la Basilicata, che detiene il 13 per cento delle azioni; azioni che saranno acquisite da Lungomare Nazario Sauro per 12 milioni 200mila euro; una «operazione necessaria», questa, per attuare il ddl che verrà - nel frattempo modifica lo statuto della società. Il 5 per cento degli utili verrà destinato ad aiutare gli «utenti economicamente disagiati» e l´amministratore unico Ivo Monteforte assicura che «il bilancio 2010 sarà di grande soddisfazione»; inoltre, «la partecipazione dei soci è trasferibile unicamente ad altri enti pubblici».
L´acqua, insomma, è e deve restare un «bene comune» spiega Vendola, che esalta i «risultati miracolosi» ottenuti attraverso il metodo Monteforte, spalleggiato dal dg Massimiliano Bianco. E´ lo stesso Bianco che tra il 1997 e il 2005 lavorava alla Gallo & C., gruppo Meliorbanca, uno dei due advisor, insieme con Banca popolare di Bari, scelto dall´ex governatore Fitto per fissare i prezzi di Aqp e Seap, come si chiamava nel 2002 Aeroporti di Puglia, destinate ad essere date in pasto al mercato. L´operazione naufragò. Adesso Vendola potrebbe riprovare a metterla in pista: limitandola solo alla società che controlla gli scali aerei. Pure perché, fa sapere, «non penso che bisogna pubblicizzare tutto. E´ una disputa, quella tra pubblico e privato, tutta ideologica e insopportabile. Ecco perché non è scandalosa l´idea di una gestione mista per Adp».
Otto anni fa la ex Seap era stata valutata fra i 55 e i 75 milioni di euro. Amministratore unico era lo stesso dei tempi che corrono: Domenico Di Paola. Un manager esperto, Di Paola, che considera il ragionamento di Vendola come «un´opportunità» da prendere al volo. Nulla ancora è scritto nero su bianco. Ma nell´epoca delle vacche magre, il progetto potrebbe materializzarsi prima di subito. Di Paola non si sbottona, però nemmeno nasconde che l´occasione è ghiotta: «Si tratterebbe di avere tra le mani una carta in più per giocarsi il proprio futuro».
[http://bari.repubblica.it/cronaca/2...a_sugli_aeroporti_spazio_ai_privati-8724189/]
L´ipotesi di una società mista. Di Paola: un´opportunità. "E´ una disputa tutta ideologica e insopportabile. Ecco perché non è scandalosa l´idea"
di LELLO PARISE
Vendola: "L´acqua resta pubblica ma sugli aeroporti spazio ai privati" L'aeroporto di Bari
IL «GIOIELLO» - parola del governatore Nichi Vendola - Aeroporti di Puglia potrebbe essere privatizzato. «Non guardo al privato come se fosse il demonio» avverte, nel giorno in cui annuncia che invece si batterà con le unghie e con i denti perché Aqp sia "ripubblicizzato". Nonostante con una legge dello Stato, la società per azioni di via Cognetti era stata regalata al tacco d´Italia a patto che spalancasse le porte agli imprenditori. Niente da fare. C´è già un ddl predisposto dall´assessore ai Lavori pubblici Fabiano Amati che «entro quest´anno» trasformerà la spa in un soggetto di diritto pubblico. «Perché Vendola» si domanda il capogruppo del Pdl Rocco Palese «pur consapevole che anche questa legge sarà impugnata dal governo nazionale, si tuffa in questo ennesimo scontro istituzionale?». Il presidente della Regione replica, a distanza: «Milito dalla parte di chi è contrario all´acqua mercificata». I bastoni del ministero Berlusconi tra le ruote della giunta "rossa", non lo preoccupano. Del resto «nei confronti della Puglia e della sua malattia rivoluzionaria, c´è un accanimento terapeutico» da parte di Palazzo Chigi. E quando dice queste cose sorride, per metà amareggiato e per metà orgoglioso.
Ma tant´è. L´assemblea straordinaria di Aqp - assente il socio di minoranza: la Basilicata, che detiene il 13 per cento delle azioni; azioni che saranno acquisite da Lungomare Nazario Sauro per 12 milioni 200mila euro; una «operazione necessaria», questa, per attuare il ddl che verrà - nel frattempo modifica lo statuto della società. Il 5 per cento degli utili verrà destinato ad aiutare gli «utenti economicamente disagiati» e l´amministratore unico Ivo Monteforte assicura che «il bilancio 2010 sarà di grande soddisfazione»; inoltre, «la partecipazione dei soci è trasferibile unicamente ad altri enti pubblici».
L´acqua, insomma, è e deve restare un «bene comune» spiega Vendola, che esalta i «risultati miracolosi» ottenuti attraverso il metodo Monteforte, spalleggiato dal dg Massimiliano Bianco. E´ lo stesso Bianco che tra il 1997 e il 2005 lavorava alla Gallo & C., gruppo Meliorbanca, uno dei due advisor, insieme con Banca popolare di Bari, scelto dall´ex governatore Fitto per fissare i prezzi di Aqp e Seap, come si chiamava nel 2002 Aeroporti di Puglia, destinate ad essere date in pasto al mercato. L´operazione naufragò. Adesso Vendola potrebbe riprovare a metterla in pista: limitandola solo alla società che controlla gli scali aerei. Pure perché, fa sapere, «non penso che bisogna pubblicizzare tutto. E´ una disputa, quella tra pubblico e privato, tutta ideologica e insopportabile. Ecco perché non è scandalosa l´idea di una gestione mista per Adp».
Otto anni fa la ex Seap era stata valutata fra i 55 e i 75 milioni di euro. Amministratore unico era lo stesso dei tempi che corrono: Domenico Di Paola. Un manager esperto, Di Paola, che considera il ragionamento di Vendola come «un´opportunità» da prendere al volo. Nulla ancora è scritto nero su bianco. Ma nell´epoca delle vacche magre, il progetto potrebbe materializzarsi prima di subito. Di Paola non si sbottona, però nemmeno nasconde che l´occasione è ghiotta: «Si tratterebbe di avere tra le mani una carta in più per giocarsi il proprio futuro».
[http://bari.repubblica.it/cronaca/2...a_sugli_aeroporti_spazio_ai_privati-8724189/]