Ci siamo, si riparte per lavoro e questa volta la meta è Al Jubail ridente cittadina industriale in Arabia Saudita.
La scelta del volo è stata una vera odissea perché avevamo le date fissate in maniera rigida e quindi invece che scegliere la sempre valida Business Class di Qatar facendo scalo a Doha, siamo stati dirottati (per la regola aziendale ampiamente condivisibile che a parità di scali prevede l'emissione del biglietto meno caro) su KLM per un volo FCO-AMS-DMM che è l’aeroporto più vicino.
Si parte da FCO il 22 settembre: arrivo in aeroporto con sufficiente anticipo, già “cecchinato”, anche ai controlli fast track nel terminal 1 non c’è nessuno quindi mi avvio verso la sala Bernini. Ogni commento è superfluo, questa sala è piccola, grigia, con una offerta di cibi e bevande ridicola.
Mi faccio una doppia dose di espresso e mi procuro i quotidiani per i voli.
Mentre la sala si presenta come la metro nell’ora di punta.
Qualcuno guarda con interesse i fratelli maggiori di acciaio.
Ci siamo. Cambio gate da B08 a B06 e 35 minuti di ritardo per il ritardo del precedente volo.
Lui ci porterà a AMS
Imbarco all’italiana nonostante la stragrande maggioranza dei passeggeri sia non italiana.
Conquisto il mio posto 04A ovviamente finestrino.
Il volo è assolutamente full sia in economy che in business: questo è il pitch
E questa la cabina
Primo appunto sulla business europea di KLM: il posto centrale non è bloccato e il pitch è molto simile, se non lo stesso, dei sedili di economy. Il risultato è che il comfort è davvero basso e se non fosse legato ad un biglietto business per una tratta intercontinentale non meriterebbe davvero il suo prezzo. Non è un caso che una delle AV mi ha confermato che tutti i passeggeri di business hanno fatto transito ad AMS.
22 settembre 2010
FCO-AMS KL1598
Scheduled 10.05 – 12.35
Effettivo 10.40 – 12.55
Boeing 737/800 Posto 04A
Allineamento
Take off mentre lo scassone si porta in area partenza per gli USA
Classica foto del molo C
Classica panoramica di “Little river”
In volo sul Tirreno
Aeroporto che non ho avuto il tempo di cercare su Google Maps
Genova
Poco dopo è ora del pasto, altra nota dolente. Del piatto principale mangio solo un po’ di carne cui do voto 5, mentre al petto di tacchino affettato con insalatina do direttamente un 3. Salvo il dolce con le pesche sciroppate non tanto per la consistenza quanto per l’accostamento di sapori.
Malpensa
Lugano
E per la gioia di un noto utente del forum il suo aeroporto
Il volo a questo punto prosegue sopra le nuvole per un lungo tratto fino a quando non siamo in avvicinamento ad AMS.
Paesaggi tipicamente olandesi
Porto industriale quando manca poco all’atterraggio
Manca poco
Touch
E biancheria stesa
A questo punto si comincia a vedere la splendida fauna presente a Schipol
Una marea bianco blu!
Visto il ritardo non ho molto tempo per fare un giretto in aeroporto, quindi vado a recuperare un collega che mi aspetta nella lounge 52 di KLM (ho giusto il tempo di guardarla, andare in bagno e prendere un caffè volante, molto bella come sala!) e ci dirigiamo al gate D07 dove ci aspetta lui.
Come tutti gli imbarchi per destinazioni sensibili si rifanno i controlli al gate (molto più accurati di quelli di FCO). Imbarco in ogni caso molto più civile di quello fatto a FCO ed in pochissimo tempo guadagnamo il nostro posto: 03A. Questo è il pitch
Questa è la cabina nella parte anteriore di business
Questi i comandi delle poltrone
Amenity kit (abbastanza penoso) e cuffie. Nel kit sono presenti le calze, la mascherina, i tappi per le orecchie, un micro dentifricio uno spazzolino componibile e un burro di cacao, stop!
Spumantino di benvenuto
Vicino al gate D09
Si chiude il portellone e ci stacciamo dal finger.
22 settembre 2010
AMS-DMM KL439
Scheduled 14.10 – 21.10
Effettivo 14.15 – 21.00
Airbus A330/200 Posto 03A
Menu personalizzato
Il sempre bel MD11 che ancora resiste in flotta KLM
A330 Delta in uno dei due gate pronti ad accogliere l’Airbus 380 (e noi a FCO ancora aspettiamo)
Taxi breve preceduti da un 777 sempre KLM
Take off
Amsterdam Arena
IFE, semplice, con un solo film in italiano, con il flight tracking abbastanza obsoleto ma non si è mai impallato ed è semplice da utilizzare
Noccioline varie (buone anche se fredde) e aperitivo
Ed arriva il momento del pranzo: abbastanza deludente (il catering Alitalia in KLM se lo possono solo sognare di notte!)
Il “Crayfish” è comunque mangiabile
Del “Main course” mangio solo un po’ di agnello
Con ancora fame, visto quello mangiato fin qui, spazzolo il formaggio, la frutta e il cioccolatino (che sarebbe il dolce del pranzo!)
Entriamo nella zona del Mar Nero qui (anche in questo caso non ho avuto tempo di controllare il posto con precisione)
Qui siamo sopra un tappeto di nuvole sopra la Turchia
La luna e un altro aereo che ci ha fatto compagnia per qualche minuto
Arriva il momento dello spuntino indonesiano: l’involtino di carne era decisamente immangiabile. Faccio fuori solo il dolce a base di cocco. Anche in questo caso la delusione è forte.
Siamo sopra l’Iraq e dal finestrino si comincia a vedere lo scenario che ci accompagnerà per i successivi 10 giorni: piccole e grandi città caratterizzate da pozzi petroliferi e raffinerie ampiamente riconoscibili dalle fiamme sprigionate dalle torri dove si bruciano gli scarti della lavorazione del petrolio. Tra Iraq e Kuwait mi è sembrato di vedere (era buio, quindi non ne sono sicuro) ancora dei pozzi petroliferi in fiamme: possibile che dopo tanti anni ce ne siano ancora?
Atterriamo nella ridente Dammam: è notte e ogni foto sarebbe sprecata. Vi posto solo una foto di un ospite speciale che vi dovrebbe far intuire che razza di traffico business ci sia da queste parti.
Continua con la seconda parte ovvero l’OT, a breve, ……spero!
La scelta del volo è stata una vera odissea perché avevamo le date fissate in maniera rigida e quindi invece che scegliere la sempre valida Business Class di Qatar facendo scalo a Doha, siamo stati dirottati (per la regola aziendale ampiamente condivisibile che a parità di scali prevede l'emissione del biglietto meno caro) su KLM per un volo FCO-AMS-DMM che è l’aeroporto più vicino.
Si parte da FCO il 22 settembre: arrivo in aeroporto con sufficiente anticipo, già “cecchinato”, anche ai controlli fast track nel terminal 1 non c’è nessuno quindi mi avvio verso la sala Bernini. Ogni commento è superfluo, questa sala è piccola, grigia, con una offerta di cibi e bevande ridicola.
Mi faccio una doppia dose di espresso e mi procuro i quotidiani per i voli.
Mentre la sala si presenta come la metro nell’ora di punta.
Qualcuno guarda con interesse i fratelli maggiori di acciaio.
Ci siamo. Cambio gate da B08 a B06 e 35 minuti di ritardo per il ritardo del precedente volo.
Lui ci porterà a AMS
Imbarco all’italiana nonostante la stragrande maggioranza dei passeggeri sia non italiana.
Conquisto il mio posto 04A ovviamente finestrino.
Il volo è assolutamente full sia in economy che in business: questo è il pitch
E questa la cabina
Primo appunto sulla business europea di KLM: il posto centrale non è bloccato e il pitch è molto simile, se non lo stesso, dei sedili di economy. Il risultato è che il comfort è davvero basso e se non fosse legato ad un biglietto business per una tratta intercontinentale non meriterebbe davvero il suo prezzo. Non è un caso che una delle AV mi ha confermato che tutti i passeggeri di business hanno fatto transito ad AMS.
22 settembre 2010
FCO-AMS KL1598
Scheduled 10.05 – 12.35
Effettivo 10.40 – 12.55
Boeing 737/800 Posto 04A
Allineamento
Take off mentre lo scassone si porta in area partenza per gli USA
Classica foto del molo C
Classica panoramica di “Little river”
In volo sul Tirreno
Aeroporto che non ho avuto il tempo di cercare su Google Maps
Genova
Poco dopo è ora del pasto, altra nota dolente. Del piatto principale mangio solo un po’ di carne cui do voto 5, mentre al petto di tacchino affettato con insalatina do direttamente un 3. Salvo il dolce con le pesche sciroppate non tanto per la consistenza quanto per l’accostamento di sapori.
Malpensa
Lugano
E per la gioia di un noto utente del forum il suo aeroporto
Il volo a questo punto prosegue sopra le nuvole per un lungo tratto fino a quando non siamo in avvicinamento ad AMS.
Paesaggi tipicamente olandesi
Porto industriale quando manca poco all’atterraggio
Manca poco
Touch
E biancheria stesa
A questo punto si comincia a vedere la splendida fauna presente a Schipol
Una marea bianco blu!
Visto il ritardo non ho molto tempo per fare un giretto in aeroporto, quindi vado a recuperare un collega che mi aspetta nella lounge 52 di KLM (ho giusto il tempo di guardarla, andare in bagno e prendere un caffè volante, molto bella come sala!) e ci dirigiamo al gate D07 dove ci aspetta lui.
Come tutti gli imbarchi per destinazioni sensibili si rifanno i controlli al gate (molto più accurati di quelli di FCO). Imbarco in ogni caso molto più civile di quello fatto a FCO ed in pochissimo tempo guadagnamo il nostro posto: 03A. Questo è il pitch
Questa è la cabina nella parte anteriore di business
Questi i comandi delle poltrone
Amenity kit (abbastanza penoso) e cuffie. Nel kit sono presenti le calze, la mascherina, i tappi per le orecchie, un micro dentifricio uno spazzolino componibile e un burro di cacao, stop!
Spumantino di benvenuto
Vicino al gate D09
Si chiude il portellone e ci stacciamo dal finger.
22 settembre 2010
AMS-DMM KL439
Scheduled 14.10 – 21.10
Effettivo 14.15 – 21.00
Airbus A330/200 Posto 03A
Menu personalizzato
Il sempre bel MD11 che ancora resiste in flotta KLM
A330 Delta in uno dei due gate pronti ad accogliere l’Airbus 380 (e noi a FCO ancora aspettiamo)
Taxi breve preceduti da un 777 sempre KLM
Take off
Amsterdam Arena
IFE, semplice, con un solo film in italiano, con il flight tracking abbastanza obsoleto ma non si è mai impallato ed è semplice da utilizzare
Noccioline varie (buone anche se fredde) e aperitivo
Ed arriva il momento del pranzo: abbastanza deludente (il catering Alitalia in KLM se lo possono solo sognare di notte!)
Il “Crayfish” è comunque mangiabile
Del “Main course” mangio solo un po’ di agnello
Con ancora fame, visto quello mangiato fin qui, spazzolo il formaggio, la frutta e il cioccolatino (che sarebbe il dolce del pranzo!)
Entriamo nella zona del Mar Nero qui (anche in questo caso non ho avuto tempo di controllare il posto con precisione)
Qui siamo sopra un tappeto di nuvole sopra la Turchia
La luna e un altro aereo che ci ha fatto compagnia per qualche minuto
Arriva il momento dello spuntino indonesiano: l’involtino di carne era decisamente immangiabile. Faccio fuori solo il dolce a base di cocco. Anche in questo caso la delusione è forte.
Siamo sopra l’Iraq e dal finestrino si comincia a vedere lo scenario che ci accompagnerà per i successivi 10 giorni: piccole e grandi città caratterizzate da pozzi petroliferi e raffinerie ampiamente riconoscibili dalle fiamme sprigionate dalle torri dove si bruciano gli scarti della lavorazione del petrolio. Tra Iraq e Kuwait mi è sembrato di vedere (era buio, quindi non ne sono sicuro) ancora dei pozzi petroliferi in fiamme: possibile che dopo tanti anni ce ne siano ancora?
Atterriamo nella ridente Dammam: è notte e ogni foto sarebbe sprecata. Vi posto solo una foto di un ospite speciale che vi dovrebbe far intuire che razza di traffico business ci sia da queste parti.
Continua con la seconda parte ovvero l’OT, a breve, ……spero!
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