Quanto c`è da imparare dal caro Dome.... Quando parla lui sento il caro spirito vero alitalico,quello vecchio ma che funzionava....
concordo pienamente.. fossero e pensassero tutti così.
Quanto c`è da imparare dal caro Dome.... Quando parla lui sento il caro spirito vero alitalico,quello vecchio ma che funzionava....
Quanto c`è da imparare dal caro Dome.... Quando parla lui sento il caro spirito vero alitalico,quello vecchio ma che funzionava....
Si può discutere all'infinito sulla liceità di queste operazioni, ma il fatto è che sarà pratica comune per tutte le compagnie aeree e che per AZ CAI era previsto nei piani sin dall'inizio.
parli cosi perche' ovviamente tu sai di non essere esternizzato,ti posso dire che per esperienza personale essere ESTERNIZZATO e' dura molto dura,oggi sei comagnia aerea con tutte le agevolazioni domani fai lo stesso lavoro senza mezzi sociali senza agevolazioni lavori con societa che ti ricordano tutti i giorni che sei troppo costoso che vieni dall Alitalia quindi non sai cosa significa lavorare
pensa che bello, ti dimentichi di andare a lavorare con il sorriso e rimpiangi la cassaintegrazione ogni giorno
tutto naturalemnte con un piccolo taglio di stipendio,nel mio caso e' stato "solo" di 4mila euro su 27mila annuo
naturalmente senza riconoscerti il tuo livello o manzione
dammi retta e' DURA
parli cosi perche' ovviamente tu sai di non essere esternizzato,ti posso dire che per esperienza personale essere ESTERNIZZATO e' dura molto dura,oggi sei comagnia aerea con tutte le agevolazioni domani fai lo stesso lavoro senza mezzi sociali senza agevolazioni lavori con societa che ti ricordano tutti i giorni che sei troppo costoso che vieni dall Alitalia quindi non sai cosa significa lavorare
pensa che bello, ti dimentichi di andare a lavorare con il sorriso e rimpiangi la cassaintegrazione ogni giorno
tutto naturalemnte con un piccolo taglio di stipendio,nel mio caso e' stato "solo" di 4mila euro su 27mila annuo
naturalmente senza riconoscerti il tuo livello o manzione
dammi retta e' DURA
Non ho detto che non è dura, rileggiti bene il mio post.
Ho detto che però, purtroppo, questa è la strada che stanno intraprendendo tutte le compagnie aeree.
Anzi, non mi sorprenderei se in un futuro prossimo le compagnie non avessero più personale negli scali (nè capiscalo, nè tecnici etc...) e negli uffici in città (customer care, biglietterie, rappresentanza commerciale) ma fosse tutto gestito in outsourcing.
Neanche io mi sorprenderei, figurati! Però, ripeto... non voglio poi sentir parlare di "qualità" o di "attenzione al cliente", soprattutto mentre vado a gestire problemi generati dalla compagnia di cui io sono handler. Il problema è della compagnia, non certo mio. Così ragionano (giustamente) gli handler di TUTTO il mondo ed è un ragionamento che porta solo in basso i livelli di qualità e di standard di servizio. Come dice giustamente bezzeka, tu mi cacci via? Io faccio il minimo indispensabile (bene, con professionalità, con attenzione ma... faccio il minimo), mentre ora tutto si regge molto sulla buona volontà e sullo spirito di iniziativa a dare quel "qualcosa in più" che fa la differenza.
Francamente mi sembrano quei ragionamenti idioti che si limitano a vedere il numerino in fondo al bilancio e non ad altro. Aggiungo, infine, che in una società di servizi è risaputo che questi ultimi danno un ritorno economico molto molto basso
Neanche io mi sorprenderei, figurati! Però, ripeto... non voglio poi sentir parlare di "qualità" o di "attenzione al cliente", soprattutto mentre vado a gestire problemi generati dalla compagnia di cui io sono handler. Il problema è della compagnia, non certo mio. Così ragionano (giustamente) gli handler di TUTTO il mondo ed è un ragionamento che porta solo in basso i livelli di qualità e di standard di servizio. Come dice giustamente bezzeka, tu mi cacci via? Io faccio il minimo indispensabile (bene, con professionalità, con attenzione ma... faccio il minimo), mentre ora tutto si regge molto sulla buona volontà e sullo spirito di iniziativa a dare quel "qualcosa in più" che fa la differenza.
Francamente mi sembrano quei ragionamenti idioti che si limitano a vedere il numerino in fondo al bilancio e non ad altro. Aggiungo, infine, che in una società di servizi è risaputo che questi ultimi danno un ritorno economico molto molto basso
Sai come fanno: poche e semplici regole + controllo dell'operato dell'handler.Dome,
con tutta la stima che ho per te, ti devo dire che il tuo discorso non regge:
la Emirates, la Etihad o qualunque compagnia asiatica che opera in Europa non ha certo personale in house.
Nonostante tutto anche i servizi di terra, oltre a quelli di bordo, sono considerati unanimemente di standard superiori e sicuramente al top nel panorama mondiale.
E questo standard lo si trova a BCN così come a LHR, MXP o in un qualsiasi scalo africano.
Spesso le capacità si misurano più per come riesci a far lavorare i tuoi fornitori che facendo tu tutto il lavoro.
...grazie... sono giovane anagraficamente e "alitaliamente" ma, purtroppo, sono uno che crede in quello che fa e dove sta...
Qualche tempo addietro il sottoscritto e qualcun'altro di cui non ho memoria aveva riportato voci che vedevano allo studio un piano di alllungamento della CIGS piloti per altri due anni,per favorire l'uscita di altro personale.....
IL MESSAGGERO
ROMA (20 settembre) - Dimezzare le perdite operative nel 2010 a circa 135-140 milioni. Per raggiungere il break even (pareggio) operativo nel 2011. Rocco Sabelli ha ribadito qualche giorno fa la tabella di marcia di Alitalia che oltre tutto il 10 settembre scorso ha fatto il pienone di presenze da quando ha ripreso il volo (84.500 passeggeri).
Ma per centrare gli obiettivi bisognerà agire anche sui costi del personale attualmente oltre 14 mila unità, quindi più di 1.400 dipendenti rispetto al piano Fenice (12.600). Per questo il top manager di Cai e il capo del personale Giovanni Di Stefano (ex Eni) stanno mettendo a punto un piano di efficientamento. Da qualche giorno sarebbero in corso sondaggi presso i dipendenti di terra della compagnia a Fiumicino: lo scopo sarebbe di raccogliere adesioni per attivare una cassa integrazione (Cig) volontaria a partire da ottobre.
Finora i sì sarebbero pochissimi e il ricorso a questo ammortizzatore sociale potrebbe rappresentare una strada verso l’uscita nella quale avviare anche piloti e assistenti di volo che Di Stefano potrebbe contattare a breve. Sabelli comunque sta pensando a tagli di personale soprattutto attraverso la esternalizzazione di attività di terra (bagagli e check-in). Quanti? Ieri il Corriere ha parlato di 2 mila esuberi con tagli nei piccoli aeroporti. «Alitalia fa sapere che non conferma i contenuti dell’articolo», è stata l’unica replica ufficiale.
Che però non è servita a placare le prime reazioni politiche: oltre a Renata Polverini, per il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta «se fossero confermate le indiscrezioni sarebbero fondate le nostre preoccupazioni su una privatizzazione gestita malissimo dal Governo». Dello stesso tenore la posizione del responsabile Infrastrutture del Pd, Matteo Mauri. Sabelli non parla in linea con la vocazione alla riservatezza del manager che ha rimesso in orbita il vettore ma forse di fronte a queste indiscrezioni ufficialmente non confermate, sarebbe opportuno che il principale pilota facesse sapere la verità. Tanto più che autorevoli fonti dell’azionariato riferiscono che a fine luglio nel consiglio che ha approvato la semestrale e il piano strategico, il ricorso alla riduzione del personale sarebbe stato spiegato in modo molto generico.
Qualche azionista parlando con gli uomini di Sabelli ha appreso, però, che nel 2011 si vorrebbero dare in outsourcing, cioè all’esterno, tutte le attività di terra di alcuni aeroporti minori: in particolare Bari, Cagliari e Venezia per un totale di circa 1.400 dipendenti. Questo risultato potrebbe essere raggiunto cedendo a terzi queste attività (bagagli e check-in), come è già stato fatto a Palermo e Catania. I numeri però non tornano perché nei tre scali sono molto meno i dipendenti di terra.
Giovedì scorso a un convegno Sabelli ha detto che «siamo sopra ai livelli occupazionali e bisogna focalizzarsi sulle attività core». Quindi un’uscita, morbida, col paracadute della Cig, potrebbe riguardare anche Fiumicino e il personale di volo.
r. dim.
Qualche azionista parlando con gli uomini di Sabelli ha appreso, però, che nel 2011 si vorrebbero dare in outsourcing, cioè all’esterno, tutte le attività di terra di alcuni aeroporti minori: in particolare Bari, Cagliari e Venezia per un totale di circa 1.400 dipendenti. Questo risultato potrebbe essere raggiunto cedendo a terzi queste attività (bagagli e check-in), come è già stato fatto a Palermo e Catania. I numeri però non tornano perché nei tre scali sono molto meno i dipendenti di terra.
mi riferivo alla liceità di un eventuale passaggio ad AF.
Hai ragione....gli scali ancora in autoproduzione sono:
REG
BDS
BRI
CAG
AHO
LIN
LHR
CAI
Invece gli scali già "esternalizzati" da poco sono NAP, CTA, GOA, PMO e appunto SUF.
Riporto un thread di un annetto fa:
http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?t=99081&highlight=scali+autoproduzione
Si può discutere all'infinito sulla liceità di queste operazioni, ma il fatto è che sarà pratica comune per tutte le compagnie aeree e che per AZ CAI era previsto nei piani sin dall'inizio.