SAS ricerca coppia omosessuale che voglia sposarsi a bordo dei propri aeromobili


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Beh, fare causa no, perchè ognuno può fare ciò che crede nel proprio negozio.
Però è discriminante. Dicendo che cerco femmina, immediatamente individuo una categoria. Se tu (maschio) fossi in cerca di lavoro, non ti roderebbe un po'? E metti che la vogliono pure carina, non pensi che ci sarebbe qualcosa da ridire?

La parità (di occasione o di estrazione, se la mettiamo su un piano più accademico), significa uguale opportunità. In un contesto chiuso, perchè i soggetti abbiano tale requisito (parità di opportunità) occorre che facciano parte di un insieme indistinto.
Ergo, se operi una distinzione....

Ma direi di non andare avanti, mi sembra leggermente OT :D

Una sola risposta, che penso che penso il 90% del forum sia concorde con me,

Siamo in Italia
 
Mi era sfuggito, chiedo scusa allora.
Ciò non toglie, comunque, che qualsiasi iniziativa limitata ad una categoria di persone, inevitabilmente provoca l'estrazione di un gruppo da un insieme prima indistinto, e questo conferisce al gruppo estratto (o rimasto nell'insieme), proprio perchè rispondente a criteri "particolari" di estrazione, un carattere appunto singolare e perciò "diverso" (dagli altri).
IMHO

Credo che in realtà in questa restrizione ci sia poco di volutamente discriminatorio. Semplicemente essendo gli omosessuali statisticamente (molto) in minoranza, fosse rimasto "aperto" a tutti 9 probabilità su 10 si sarebbe festeggiato l'ennesimo matrimonio eterosessuale, che come già detto è già stato fatto altre volte sugli aeromobili SAS.
Sicuramente la compagnia avrà ristretto il campo, a sto giro, col fine di essere sicura di riuscire a celebrare la prima unione gay.
Può darsi che dalla prossima volta....sarà bandito il concorso in maniera aperta, indistintamente etero/omo.
 
Ma che omofobo ... il "Don't ask don't Tell" vuol dire fatevi i caxxi vostri e non rompeteci le paxxe con Gay Pride e simili.
Non ho replicato qualche settimana fa e lo faccio ora.
Il don't ask don't tell non riguarda i gay pride bensì più propriamente l'esercito americano,almeno prima dell'arrivo di Obama come capo supremo delle forze armate.
Genericamente non indica un vago "non rompeteci le palle coi gay pride" bensì è da riferirsi ad un atteggiamento nei confronti della società per cui la propria identità sessuale non viene espressamente e liberamente manifestata ignorando i dettami delle più o meno recenti lotte per i diritti delle persone glbtqi che prevedevano invece l'opposto del don't ask don't tell ovvero even if you don't ask I'll tell....
 
Certamente i diritti di tutti devono... dovrebbero... essere rispettati, ma credo che il problema di fondo sia il non rispetto di tutti coloro che non rientrino nella "normalità". Al di là di quanto avvenga negli altri Paesi, certamente in Italia c'è il non rispetto, o comunque la non attenzione neppure per malati, handicappati, e "diversi" sotto tanti punti di vista, i quali neppure hanno la possibilità di dire "a picco tutti quanti, io me ne vado in Svezia", o altrove. Non credo l'Italia sia omofoba, ma semplicemente arretrata e se paraplegici, ciechi, sordi... cominciassero a circolare molto di più, rivendicando giusti diritti, mezzi adeguati, facendo cortei e quant'altro, a tanti, troppi, risulterebbero insopportabili quanto gli omosessuali. Qui risulta insopportabile tutto ciò che devìa dal regolare percorso. Gli omosessuali picchiati per strada e i paraplegici allontanati dai locali. Credo che, in percentuale, i casi (pochi, ma già fin troppi), si equivalgano, o quasi.

La Sas è una grande compagnia e credo che abbia fatto bene a lanciare questa iniziativa: per chi è contrario al riconoscimento degli omosessuali, comunque non c'è maniera - seria o "faceta" - che vada mai bene, e allora chissene frega dei perbenisti e avanti con le iniziative. Non sempre felici, ma comunque certamente non dannose per i diritti di nessuno. Questo è certo.

Secondo me fai un paragone improprio dal momento che l'omosessualità non è da intendersi una disabilità e non può certamente essere inclusa in un insieme al pari di quelli che hai citato come ormai ampiamente assodato e certificato(seppure non unanimemente-Moige a parte)dalla comunità scientifica internazionale.
Un omosessuale(o frocio)che dir si voglia non ha certo bisogno di spazi dedicati,pre-imbarchi,posti a sedere dedicati(rosa con pelle di montone),briefing particolari e in caso di evacuazione(a parte togliere i tacchi come tutti)evacuerà come tutti gli altri passeggeri abili.
Per quanto invece riguarda la diversità è chiaro che è da intendersi come atto prettamente politico.Il rispetto va portato a tutte le persone a prescindere dalla condizione sociale,stato psico-fisico e via dicendo.
In Italia non è possibile riferirsi ad una comunità gay e parlare di minoranza ha poco senso dal momento che non è riconosciuta come tale.
La diversità è oggettiva nel senso che l' atto sesuale che differenzia un eterosessuale da un omosessuale è assai diverso(anche se alcune pratiche sono sempre più comuni) ma per il resto non riscontrerei grandi differenze.
Qui nasce un grande dubbio della comunità gay internazionale:sentendosi comunque minoranza in quanto espressione di una cultura e di valori maggiormente riconosciuti si sceglie di evidenziare e valorizzare la propria diversità al fine di migliorare la propria condizione.Salvo poi richiedere l'omologazione culturale a istituti estranei alla propria cultura e l'equiparazione giuridica alle coppie etero accedendo agli stessi diritti.
L'Italia è un paese omofobo.Inutile nasconderci dietro mille dita.
 
Nemmeno io, ma forse, se non ci si limitasse a guardare solo le immagini inviate dai media perche' colorate e perche' fanno parlare, si scoprirebbe un vasto pubblico(senza paillettes, se e' questo che intendi)marciare per il riconoscimento di alcuni semplici diritti, gli stessi poi che attendono migliaia di coppie eterosessuali non sposate; pensa nei pride in Germania; USA, Australia partecipa pure la polizia(poi mi piacerebbe che magari mi spiegassi quale tipo di protesta adottare, magari sobria e che possibilmente non sconvolga le testoline benpensanti di nessuno) ciao

Recentemente,in seguito ad una conferenza per decidere di decidere di decidere una piattaforma comune tra le varie e numerose associazioni nazionali rappresentanti i diritti glbtqi e tutti coloro i quali sono impegnati in tal senso si è arrivati alle prime ammissioni:i gay pride sono una piacevole e divertente baracca da rivedere perchè retaggio e strumento di lotta ormai appartenenti al passato.
La stessa Arcigay ha ammesso di dover rivedere le proprie posizioni.
In questo senso:non più solo sfilata e carri(che ci saranno counque)bensi incontro con la città dove si svolgerà.Potrà durare a lungo,deve coinvolgere le istituzioni e sarà una vetrina e un periodo di festa per il luogo dove si insedierà.
 
Salvo poi richiedere l'omologazione culturale a istituti estranei alla propria cultura e l'equiparazione giuridica alle coppie etero accedendo agli stessi diritti.

diritti che le coppie etero NON ortodosse non hanno: l'omologazione culturale e l'equiparazione giuridica di cui parli la stanno richiedendo a gran voce e da molti anni anche quelle coppie eterosessuali che hanno deciso di non sposarsi ma solo di convivere.
Però in un modo o nell'altro, che ci sia la destra o la sinistra al governo, nessun politico si sognerebbe mai di andare contro l'elettorato cattolico e peggio ancora, contro i porporati.

Sono però in fondo ottimista: non sarà domani, magari neppure dopodomani, ma prima o poi, anche per quanto riguarderà questo aspetto, arriverà l'Unione Europea a farci un fondoschioena a tarallo per queste discriminazioni di stampo medievale...



L'Italia è un paese omofobo.Inutile nasconderci dietro mille dita.


su questo non ci piove
 
La stessa Arcigay ha ammesso di dover rivedere le proprie posizioni.
In questo senso:non più solo sfilata e carri(che ci saranno counque)bensi incontro con la città dove si svolgerà.Potrà durare a lungo,deve coinvolgere le istituzioni e sarà una vetrina e un periodo di festa per il luogo dove si insedierà.

E cioè solo nelle città di sinistra...
 
Un omosessuale(o frocio)che dir si voglia non ha certo bisogno di spazi dedicati,pre-imbarchi,posti a sedere dedicati(rosa con pelle di montone),briefing particolari e in caso di evacuazione(a parte togliere i tacchi come tutti)evacuerà come tutti gli altri passeggeri abili.
Sulla facilità di evacuazione del frocio ti sei avventurato in un terreno minato
 
Secondo me fai un paragone improprio dal momento che l'omosessualità non è da intendersi una disabilità e non può certamente essere inclusa in un insieme al pari di quelli che hai citato come ormai ampiamente assodato e certificato(seppure non unanimemente-Moige a parte)dalla comunità scientifica internazionale.
Un omosessuale(o frocio)che dir si voglia non ha certo bisogno di spazi dedicati,pre-imbarchi,posti a sedere dedicati(rosa con pelle di montone),briefing particolari e in caso di evacuazione(a parte togliere i tacchi come tutti)evacuerà come tutti gli altri passeggeri abili.
[...]
L'Italia è un paese omofobo.Inutile nasconderci dietro mille dita.

Certamente no; personalmente non intendo l'omosessualità come una disabilità, ma senz'altro come una diversità, se confrontata con l'eterosessualità. Poi, chiaramente, dipende dal punto di vista: io, eterosessuale, posso essere vista come una diversa da un/una omosessuale... ma, in ogni caso, il mio pensiero quello resta: tutto ciò che è diverso rispetto a ciò che è reputato normale, nel nostro Paese (anche in altri, ma non mi interessa paragonarmi a chi è ancora più incivile di noi) viene assolutamente negato. Per chi la pensa così, mi dispiace, ma i gay sono persone "malate" e, come tutti i malati, condannati ad essere relegati e poco considerati. E' la mentalità: l'omosessuale picchiato e il sito di facebook che incoraggia a far fuori i bambini down. Quella Italia considera l'omosessualità una maladiversità ed è vero che lì ci trovi anche l'omofobo ma, mi ripeto, non lo considero rappresentativo dell'intero Paese. A mio giudizio, per lo più si tratta di arretratezza e chiusura mentale.
 
diritti che le coppie etero NON ortodosse non hanno: l'omologazione culturale e l'equiparazione giuridica di cui parli la stanno richiedendo a gran voce e da molti anni anche quelle coppie eterosessuali che hanno deciso di non sposarsi ma solo di convivere.
Però in un modo o nell'altro, che ci sia la destra o la sinistra al governo, nessun politico si sognerebbe mai di andare contro l'elettorato cattolico e peggio ancora, contro i porporati.

Sono però in fondo ottimista: non sarà domani, magari neppure dopodomani, ma prima o poi, anche per quanto riguarderà questo aspetto, arriverà l'Unione Europea a farci un fondoschioena a tarallo per queste discriminazioni di stampo medievale...






su questo non ci piove

Non sono un giurista quindi non posso trattare bene la materia ma anni fa Grillini presentò un emendamento in Finanziaria che prevedeva l'equiparazione dello sconto in materia successoria tra coniugi e conviventi perchè in Italia si è sempre detto di essere favorevoli a concedere diritti individuali ma evitando di riconoscere la coppia.Gli omofobi di turno si rifiutarono affermando che in questo modo si sarebbe aperta la strada al riconoscimento del matrimonio non considerando che in quell'emendamento si trattava di una coppia nella quale uno dei due era morto quindi un diritto decisamente individuale.
Io non sarei così fiducioso.
C'è una generale recrudescenza anche oltre confine per cui non mi cullerei troppo con i risultati raggiunti..
 
Certamente no; personalmente non intendo l'omosessualità come una disabilità, ma senz'altro come una diversità, se confrontata con l'eterosessualità. Poi, chiaramente, dipende dal punto di vista: io, eterosessuale, posso essere vista come una diversa da un/una omosessuale... ma, in ogni caso, il mio pensiero quello resta: tutto ciò che è diverso rispetto a ciò che è reputato normale, nel nostro Paese (anche in altri, ma non mi interessa paragonarmi a chi è ancora più incivile di noi) viene assolutamente negato. Per chi la pensa così, mi dispiace, ma i gay sono persone "malate" e, come tutti i malati, condannati ad essere relegati e poco considerati. E' la mentalità: l'omosessuale picchiato e il sito di facebook che incoraggia a far fuori i bambini down. Quella Italia considera l'omosessualità una maladiversità ed è vero che lì ci trovi anche l'omofobo ma, mi ripeto, non lo considero rappresentativo dell'intero Paese. A mio giudizio, per lo più si tratta di arretratezza e chiusura mentale.

Post offensivo, prima dici che i gay non sono viste come persone con disabilità , ma poi subito dopo gli dai dei malati. Un po controsenso non credi, tu sei uguale a quelli che dicono che i gay non devono avere diritti e che debbano esser curati.
Ciao, mi sei scaduta sotto 300 livelli del terreno.
 
Post offensivo, prima dici che i gay non sono viste come persone con disabilità , ma poi subito dopo gli dai dei malati. Un po controsenso non credi, tu sei uguale a quelli che dicono che i gay non devono avere diritti e che debbano esser curati.
Ciao, mi sei scaduta sotto 300 livelli del terreno.

Mi dispiace per l'equivoco; se rileggi il mio post con più attenzione realizzerai che esprimevo quello che, secondo me, è il pensiero dell'Italia perbenista e non certamente il mio.
Non ho nessun problema ad essere malconsiderata per le mie idee da chicchessia, omosessuale, etero o bisex, ma quando si tratta di un fraintendimento, senz'altro mi dispiace. Per favore, rileggi ciò che ho scritto...
 
Mi dispiace per l'equivoco; se rileggi il mio post con più attenzione realizzerai che esprimevo quello che, secondo me, è il pensiero dell'Italia perbenista e non certamente il mio.
Non ho nessun problema ad essere malconsiderata per le mie idee da chicchessia, omosessuale, etero o bisex, ma quando si tratta di un fraintendimento, senz'altro mi dispiace. Per favore, rileggi ciò che ho scritto...

No, mi spiace , ma è com'è scritto che e' errato, perche' il tuo post dice che tu pensi che siano "malati"..Poi mi fa piacere se mi dici che c'è stato un fraintendimento..ma il tuo post è scritto male.
 
Stato
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