Sviluppo PSA tra civile e Militare


DavidFLR

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13 Novembre 2006
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Firenze, Toscana.
dal tirreno Pisa




maxiscalo militare

«Per la realizzazione dell'hub nell'aeroporto militare - ha spiegato il generale Fort - è previsto un budget di 60 milioni di euro».
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PISA. In piena estate, il generale della 46ª aerobrigata, Stefano Fort, ha annunciato che Pisa diventerà entro il 2013 un hub per la logistica della movimentazione di mezzi e uomini delle forze armate in grado di gestire ed accogliere fino a 30mila militari, un numero questo che corrisponde circa ad 1/3 della popolazione di Pisa.

Ora che l'estate sta finendo, iniziano le proteste e le polemiche. «Per la realizzazione dell'hub nell'aeroporto militare - ha spiegato il generale Fort - è previsto un budget di 60 milioni di euro». Si tratta per lo più di investimenti strutturali interni all'aeroporto militare Dall'Oro, «interventi - come precisano dalla 46ª aerobrigata - che faranno di Pisa l'unico spazio per le forze armate italiane da cui si partirà per le diverse missioni internazionali». Il termine «hub» significa infatti snodo e Pisa è stata scelta non solo per avere uno snodo aeroportuale, ma anche perché è al centro di un reticolo infrastrutturale viario importante con la vicinanza del porto di Livorno, di autostrade e strada ferrata. «Quando nel 2013 sarà operativo l'hub pisano - ha detto il portavoce della 46ª aerobrigata Giorgio Mattia - la struttura funzionerà in maniera simile a quella di una moderna aerostazione civile con servizi di ceck-in, ceck- out, polizia doganale e movimentazione bagagli».

L'ingente investimento economico del Ministero della Difesa è in realtà un'ottimizzazione delle risorse del ministero stesso visto che il generale Fort ha dichiarato che «La Difesa ha deciso di investire su un unico aeroporto il convoglio di tutti i contingenti militari proiettati nei fuori area».
L'investimento economico è comunque notevole, tant'è che il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, e il presidente della Provincia, Andrea Pieroni, hanno detto a chiare lettere che si tratta di una importante occasione di sviluppo ed occupazionale.

Man mano che la città si ripopola del rientro dei vacanzieri, il movimento dei pacifisti ingrossa le sue fila e di conseguenza sale e si coordina la protesta contro questo «Mini-Dal Molin» pisano. Stamani alle 10, sotto la Torre di Pisa, arriveranno in bici da Vicenza, cento attiviste del movimento «Centodonnecentobici», un movimento questo collegato alla protesta dei pacifisti vicentini contro l'allargamento della base Dal Molin.

«Partiamo dalla Torre per andare in bicicletta a protestare contro la base militare di Camp Darby»: ha detto ieri, Vania De Preto, del movimento che è stato subito appoggiato dalle associazioni Rebeldìa, Un ponte per e La casa della donna. La sezione di Emergency di Pisa porterà poi la questione dell'hub pisano al forum nazionale previsto a Firenze la prossima settimana.

Mia considerazione!
Spero che tale forte sviluppo su sponda Militare non pregiudichi lo sviluppo civile ,intendo dire in termini di Slots ci saranno problemi?
Vorrei sapere cosa ne pensano gli amici del Forum e in particolare quelli di Pisa che secondo le Autorita' locali invece e' una occasione di sviluppo ..insomma che aria si respira in citta'?;)


Nota di colore;
non e' che alla SAT gli verra' in mente di conteggiare anche questi PAX?:cool:
 
Ultima modifica:
Uno sviluppo sinergico di entrambe le strutture aeroportuali oltre a convogliare investimenti su Pisa porterà sicuramente occupazione e ricchezza alla città, non ci vedo nulla di preoccupante.

Entro il medio-periodo PSA sarà dotato di due piste completamente rinnovate che, seppur non usabili contemporaneamente per decolli e atterraggi in parallelo, aumenteranno notevolmente la capacità oraria dello scalo.
PSA chiuderà il 2010 con ca. 4.000.000 di passeggeri civili (non 40.000.000 !) e ci sono scali come LIN che in tempi migliori hanno conosciuto picchi di 12-13 milioni di passeggeri civili con un'unica pista.

Se varchiamo 'La Manica' LGW gestisce un numero simile, a quello citato per LIN, di passeggeri con una (unica) pista!
E' difficile pensare ad una 'saturazione degli slots' del sistema civile+militare nel lungo periodo tale da pensare un nuovo disegno dello scalo ed un eventuale nuova pista.

Per quanto riguarda la creazione di nuove piazzole a/m nell'area sud del sedime lo spazio non manca di sicuro, anzi !!!
 
Anche io credo che questo sviluppo non porterà problemi al traffico pax: gli spazi dell'area militare a Pisa sono enormi e sfruttati dalle infrastrutture solo in parte.

Poi far diventare Pisa in hub militare non significa necessariamente che aumenterà di molto il traffico militare.
Sono anni che la aerobrigata logistica dell'ami ha sede a Pisa e l'anima civile e militare dell'aeroporto hanno sempre convissuto senza problemi.