Non so se l’avevate già capito ma l’Africa mi fa letteralmente impazzire.
Dopo Sud Africa, Botswana e Zimbabwe nel 2008 abbiamo deciso di ritornarci quest’anno. Troppo difficile restare lontano dai safari e da quegli esseri meravigliosi che sono gli animali.
Ero già stato nel vicino Kenya secoli fa ma la Tanzania mi incuriosiva parecchio. Un casuale acquisto in edicola di “Dove” a dicembre dove era descritta con minuzia di particolari la migrazione del Serengeti ci ha fatto innamorare.
Purtroppo la nostra proverbiale incapacità di fare le cose con dovuto anticipo (Caldi, ti invidio. Lo giuro) ci riduce praticamente all’ultimo minuto e non tutto quello che esattamente volevamo è disponibile. La mia pazientissima agente di viaggio riesce però a trovarci quasi tutto. Quindi si va.
Ah già, c’è da pensare a come arrivarci nel nord della Tanzania. KLM vola a Kilimangiaro da AMS senza scalo e sarebbe una soluzione perfetta se non costasse in business un terzo in più di Emirates (3900 contro i 2550 di EK). Non c’è gara. Anche questa volta quindi accetto il dumping per un MXP-DXB-DAR e proseguimento su JRO con la tanzaniana Precision Air.
All’inizio era stata in gara anche QR ma il volo di ritorno era un mezzo casino.
Si vola quindi in business, stavolta non ho avuto il coraggio di svenarmi per una First ma ho adottato un sistema molto intelligente -voluto all’andata, obbligatorio al ritorno- di stopover in albergo a Dubai per la notte. Certo, il viaggio si allunga, ma dormire in un letto vero non è paragonabile a nessuna First. Un buon compromesso se non si hanno i minuti contati.
Partenza da casa con la macchina offerta da EK (Classe E Mercedes) e alle 13e20 siamo a MXP. Non dover regalare 85+85 euro ai tassisti è una cosa che mi fa godere come un riccio.
Check-in tranquillo. Sbircio le destinazioni degli altri pax ai banchi adiacenti: Shanghai, Hong Kong e Bangalore. Poi mi sparo subito 2 Panini Giusti tanto per gradire.
Fast track e siamo dentro. Anche stavolta la marca da bollo non è stata controllata. Bene.
5 minuti in Pergolesi. Anche se è stata rinnovata, anche a Dar Es Salaam hanno lounge che offrono servizi migliori.
Per tutto luglio c’è l’A332 sulla EK 94. Tecnicamente non un cesso di aereo come l’atroce 343 ma configurato dentro uguale (stesse poltrone e soprattutto stesso IFE) e quindi una mezza schifezza. Rappresenta il basso della gamma della flotta Emirates rispetto ai tutti gli altri loro 772-772ER-773-773ER-345-388.
Sabato 24 luglio 2010
MXP-DXB
Flight: EK 94
Class: J
Seat: 07K
Eqp: Airbus A330-243
Reg: A6-EAD
c/n: 382
Delivered: 26/01/2001
Scheduled: 1530-2335
Block to block: 1523-2328
In air: 1538-2318
L’imbarco avviene dal gate B10 “all’italiana”; un modo elegante per dire “alla caxxo di cane”. Non è la prima volta che capita con EK.
Il load factor è buono. Zeppo in Y. Se non ricordo male massimo due posti liberi in J. La First sarà stata al 50% o leggermente di più.
Subito un Taittinger per cominciare.
Il satellite C -all’esterno- è a buon punto. Bello il tunnel doppio.
Libero!
Russo
Coreano
A ri-russo
Decollo da 35L con atterraggio in contemporanea di un 747 sulla 35R
Vergiate
Marpenza (e Cameri)
Bresso
Il Cancro!
L’equipaggio è buono ma non straordinario. A volte un po’ svagati. Con EK è sempre così, dipende troppo da che equipaggio trovi.
Nessun amenity kit. Solo mascherina e calze.
Vediamo che propone il menu:
E relativa carta dei vini. Scelte discrete.
Parte il servizio. Le noci sono buone ma se le riscaldavano un po’ era meglio.
Essendo dalla parte destra dell’aereo c’è un fastidioso riflesso del sole sulle foto.
Scelgo i prawns. Deliziosi. Una cosa che mi piace su EK sono i tantissimi tipi di pane a disposizione, compreso quello caldo all’aglio. Lo rivedi per giorni, ma è delizioso!
La mia ragazza prende il pollo.
Questa foto mi piace assai.
Siamo in Bulgaria, direzione Istanbul.
Di secondo opto per il filetto con gli gnocchi. Filetto meraviglioso, gnocchi improponibili.
Per lei ancora pollo!
L’IFE fa schifo. 16 programmi uno peggio dell’altro. Se poi lo si paragona all’ICE che c’è su altri loro aerei è come paragonare una tv in bianco e nero con un plasma HD…
Visto che non c’è niente guardo solo l’airshow intervallato dalle notizie BBC.
Istanbul-Ataturk
Ponte sul Bosforo
Istanbul-Sabiha Gokçen
Dolcetto. Buono. Il servizio è molto lento.
Tramonto sul Rolls-Royce Trent 772B
La poltrona è scomoda, specie se paragonata al 777 EK. E’ un recline e non un lie-flat.
Evitiamo l’Irak
Adoro le schermate che mostrano le coincidenze
Ci siamo
Ecco la pista
Attracchiamo al terminal 3
Siccome l’albergo me lo pago io, (EK prende a suo carico solo quello del ritorno perché il volo in coincidenza diretta è il MXP-DXB EK 92 serale e non il nostro) ho optato per il Dubai International Hotel http://www.dih-dca.com/dihnew/default.aspx situato sopra le lounges ed i gates. Comodissimo, senza lo sbattimento di dover uscire dall’aeroporto. Questi sono 100 anni avanti, niente da dire.
Camera un po’ psichedelica ma di gran comfort.
Con vista sulla lounge di business class.
Praticamente meno di 15 minuti da quando l’aereo si è fermato al gate ero già a letto. Figata.
Ci svegliamo con calma alle 8e30 e andiamo giù in lounge a far colazione. Poi torniamo in camera e la lasciamo 5 minuti prima dell’imbarco. Altro che 100 anni, questi sono avanti 500 anni. Camera a 3 minuti dal gate. Ma ve l’immaginate da noi una comodità del genere?
Domenica 25 luglio 2010
DXB-DAR
Flight: EK 725
Class: J
Seat: 07K
Eqp: Airbus A330-243
Reg: A6-EAO
c/n: 509
Delivered: 07/03/2003
Scheduled: 1050-1520
Block to block: 1110-1516
In air: 1124-1510
Il volo viene imbarcato con bus. Infatti il nostro 330 (doveva esserci il 345 ma è stato cambiato all’ultimo, molto probabilmente perché quel giorno avevano schedulato un volo extra con 77W che partiva 90 minuti prima) è posteggiato in capo al mondo.
Una coppia di ciccioni
Stavolta rinuncio allo champagne mattutino.
Il volo non è pieno. Saremo non più di 150 a bordo. J al 50%. Qualcuno in First c’era.
Riusciamo a seminare un marcione anche essendo ancora a terra…
Lavori per l’ennesimo ampliamento
Cabin crew be seated for take-off
L’equipaggio su questo volo sarà di gran lunga il migliore delle mie 4 tratte fatte con loro in questo viaggio.
Si ri-magna:
Lista dei vini identica al primo volo.
Questo stuzzichino è delizioso! Noccioline battute 6-0, 6-0
Questa è la lobster & crab timbale. Eccellente.
Mixed seafood. Discreto.
Grilled salmon steak per lei
Buon dessert con annessa Perrier e rutto libero.
Fuori è così: copertura nuvolosa costante.
Rotta
Volo abbastanza monotono con qualche classica turbolenza sull’equatore.
Finalmente si scende.
Costa Tanzaniana
Sorvoliamo la sterminata città di Dar Es Salaam
Eccoci sulla 23 del Julius Nyerere
A terra il cugino 77W (mannaggia, era meglio volare con lui!)
Sbarchiamo tramite finger. L’impatto con l’immigrazione tanzaniana è un incubo! Ovviamente non avevano i moduli a bordo e bisogna compilare una Divina Commedia in uno scantinato buio e maleodorante per ottenere il visto.
Tra l’altro non esiste una coda vera e propria ma si danno in mano i passaporti e 100 dollari a un poliziotto che li porta in uno sgabuzzo dove altri poliziotti lavorano. Ogni tanto chiamano per nome, senza microfono, con tutti che si accalcano davanti ad uno sportellino. Non avere il mio passaporto in mano in un contesto simile mi innervosisce parecchio.
Dopo 45 minuti ce lo rendono. Ritiriamo il bagaglio, dobbiamo uscire e rientrare per il check-in del volo Precision Air per Kilimangiaro.
L’aeroporto di DAR fa schifo forte. Un retaggio degli anni 70 veramente pessimo.
La zona check-in è –se possibile- ancora peggio di quella dell’immigrazione. Per entrarci metal detector e x-ray.
Poi c’è da rifare un altro controllo uguale prima dei gate. Un labirinto ad ostacoli.
Finalmente arriviamo nella zona imbarchi nazionali.
Non proprio comunissimo, Air Uganda.
Arriva il nostro ATR
Imbarco a piedi, aereo full in ogni ordine di posto. Molti inglesi, molti tedeschi, qualche italiano.
Domenica 25 luglio 2010
DAR-JRO
Flight: PW 434
Class: Y
Seat: 06D
Eqp: ATR 72-212A
Reg: 5H-PWD
c/n: 880
Delivered: 20/07/2009
Scheduled: 1830-1950
Block to block: 1833-1952
In air: 1839-1949
L’aereo è praticamente nuovo. Equipaggio oltremodo gentile e preciso. Ottima impressione questa Precision Air.
Pitch
Neighbour
Decolliamo dalla 23 al tramonto.
Rancio
Mai visti su un ATR gli schermetti per l’airshow!
Atterriamo in orario sulla 09 di HTKJ. Il nostro aereo prosegue per Nairobi.
Siamo gli unici a terra, ma poco dopo durante l’attesa per i bagagli atterrerà il 777-300ER PH-BVC di KLM proveniente da Amsterdam. L’avvenimento giornaliero per questo piccolo aeroporto.
Un’ora di macchina per raggiungere Arusha, la base di partenza per il nostro giro.
Alloggeremo per una notte all’Arusha Coffee Lodge. http://www.elewana.com/acl/arusha-coffee-lodge.html
Il posto merita, la camera è spaziale. Peccato restarci così poco, il giorno dopo alle 8 siamo già pronti a partire con un Caravan per il Serengeti…
CONTINUA…
Dopo Sud Africa, Botswana e Zimbabwe nel 2008 abbiamo deciso di ritornarci quest’anno. Troppo difficile restare lontano dai safari e da quegli esseri meravigliosi che sono gli animali.
Ero già stato nel vicino Kenya secoli fa ma la Tanzania mi incuriosiva parecchio. Un casuale acquisto in edicola di “Dove” a dicembre dove era descritta con minuzia di particolari la migrazione del Serengeti ci ha fatto innamorare.
Purtroppo la nostra proverbiale incapacità di fare le cose con dovuto anticipo (Caldi, ti invidio. Lo giuro) ci riduce praticamente all’ultimo minuto e non tutto quello che esattamente volevamo è disponibile. La mia pazientissima agente di viaggio riesce però a trovarci quasi tutto. Quindi si va.
Ah già, c’è da pensare a come arrivarci nel nord della Tanzania. KLM vola a Kilimangiaro da AMS senza scalo e sarebbe una soluzione perfetta se non costasse in business un terzo in più di Emirates (3900 contro i 2550 di EK). Non c’è gara. Anche questa volta quindi accetto il dumping per un MXP-DXB-DAR e proseguimento su JRO con la tanzaniana Precision Air.
All’inizio era stata in gara anche QR ma il volo di ritorno era un mezzo casino.
Si vola quindi in business, stavolta non ho avuto il coraggio di svenarmi per una First ma ho adottato un sistema molto intelligente -voluto all’andata, obbligatorio al ritorno- di stopover in albergo a Dubai per la notte. Certo, il viaggio si allunga, ma dormire in un letto vero non è paragonabile a nessuna First. Un buon compromesso se non si hanno i minuti contati.
Partenza da casa con la macchina offerta da EK (Classe E Mercedes) e alle 13e20 siamo a MXP. Non dover regalare 85+85 euro ai tassisti è una cosa che mi fa godere come un riccio.
Check-in tranquillo. Sbircio le destinazioni degli altri pax ai banchi adiacenti: Shanghai, Hong Kong e Bangalore. Poi mi sparo subito 2 Panini Giusti tanto per gradire.
Fast track e siamo dentro. Anche stavolta la marca da bollo non è stata controllata. Bene.
5 minuti in Pergolesi. Anche se è stata rinnovata, anche a Dar Es Salaam hanno lounge che offrono servizi migliori.

Per tutto luglio c’è l’A332 sulla EK 94. Tecnicamente non un cesso di aereo come l’atroce 343 ma configurato dentro uguale (stesse poltrone e soprattutto stesso IFE) e quindi una mezza schifezza. Rappresenta il basso della gamma della flotta Emirates rispetto ai tutti gli altri loro 772-772ER-773-773ER-345-388.
Sabato 24 luglio 2010
MXP-DXB
Flight: EK 94
Class: J
Seat: 07K
Eqp: Airbus A330-243
Reg: A6-EAD
c/n: 382
Delivered: 26/01/2001
Scheduled: 1530-2335
Block to block: 1523-2328
In air: 1538-2318
L’imbarco avviene dal gate B10 “all’italiana”; un modo elegante per dire “alla caxxo di cane”. Non è la prima volta che capita con EK.

Il load factor è buono. Zeppo in Y. Se non ricordo male massimo due posti liberi in J. La First sarà stata al 50% o leggermente di più.
Subito un Taittinger per cominciare.

Il satellite C -all’esterno- è a buon punto. Bello il tunnel doppio.


Libero!

Russo

Coreano

A ri-russo

Decollo da 35L con atterraggio in contemporanea di un 747 sulla 35R




Vergiate

Marpenza (e Cameri)

Bresso

Il Cancro!


L’equipaggio è buono ma non straordinario. A volte un po’ svagati. Con EK è sempre così, dipende troppo da che equipaggio trovi.
Nessun amenity kit. Solo mascherina e calze.
Vediamo che propone il menu:



E relativa carta dei vini. Scelte discrete.




Parte il servizio. Le noci sono buone ma se le riscaldavano un po’ era meglio.

Essendo dalla parte destra dell’aereo c’è un fastidioso riflesso del sole sulle foto.

Scelgo i prawns. Deliziosi. Una cosa che mi piace su EK sono i tantissimi tipi di pane a disposizione, compreso quello caldo all’aglio. Lo rivedi per giorni, ma è delizioso!

La mia ragazza prende il pollo.

Questa foto mi piace assai.

Siamo in Bulgaria, direzione Istanbul.

Di secondo opto per il filetto con gli gnocchi. Filetto meraviglioso, gnocchi improponibili.

Per lei ancora pollo!

L’IFE fa schifo. 16 programmi uno peggio dell’altro. Se poi lo si paragona all’ICE che c’è su altri loro aerei è come paragonare una tv in bianco e nero con un plasma HD…
Visto che non c’è niente guardo solo l’airshow intervallato dalle notizie BBC.

Istanbul-Ataturk

Ponte sul Bosforo

Istanbul-Sabiha Gokçen


Dolcetto. Buono. Il servizio è molto lento.

Tramonto sul Rolls-Royce Trent 772B

La poltrona è scomoda, specie se paragonata al 777 EK. E’ un recline e non un lie-flat.


Evitiamo l’Irak

Adoro le schermate che mostrano le coincidenze



Ci siamo

Ecco la pista

Attracchiamo al terminal 3

Siccome l’albergo me lo pago io, (EK prende a suo carico solo quello del ritorno perché il volo in coincidenza diretta è il MXP-DXB EK 92 serale e non il nostro) ho optato per il Dubai International Hotel http://www.dih-dca.com/dihnew/default.aspx situato sopra le lounges ed i gates. Comodissimo, senza lo sbattimento di dover uscire dall’aeroporto. Questi sono 100 anni avanti, niente da dire.
Camera un po’ psichedelica ma di gran comfort.

Con vista sulla lounge di business class.

Praticamente meno di 15 minuti da quando l’aereo si è fermato al gate ero già a letto. Figata.
Ci svegliamo con calma alle 8e30 e andiamo giù in lounge a far colazione. Poi torniamo in camera e la lasciamo 5 minuti prima dell’imbarco. Altro che 100 anni, questi sono avanti 500 anni. Camera a 3 minuti dal gate. Ma ve l’immaginate da noi una comodità del genere?
Domenica 25 luglio 2010
DXB-DAR
Flight: EK 725
Class: J
Seat: 07K
Eqp: Airbus A330-243
Reg: A6-EAO
c/n: 509
Delivered: 07/03/2003
Scheduled: 1050-1520
Block to block: 1110-1516
In air: 1124-1510
Il volo viene imbarcato con bus. Infatti il nostro 330 (doveva esserci il 345 ma è stato cambiato all’ultimo, molto probabilmente perché quel giorno avevano schedulato un volo extra con 77W che partiva 90 minuti prima) è posteggiato in capo al mondo.
Una coppia di ciccioni

Stavolta rinuncio allo champagne mattutino.

Il volo non è pieno. Saremo non più di 150 a bordo. J al 50%. Qualcuno in First c’era.
Riusciamo a seminare un marcione anche essendo ancora a terra…

Lavori per l’ennesimo ampliamento

Cabin crew be seated for take-off





L’equipaggio su questo volo sarà di gran lunga il migliore delle mie 4 tratte fatte con loro in questo viaggio.
Si ri-magna:


Lista dei vini identica al primo volo.
Questo stuzzichino è delizioso! Noccioline battute 6-0, 6-0

Questa è la lobster & crab timbale. Eccellente.

Mixed seafood. Discreto.

Grilled salmon steak per lei

Buon dessert con annessa Perrier e rutto libero.

Fuori è così: copertura nuvolosa costante.

Rotta


Volo abbastanza monotono con qualche classica turbolenza sull’equatore.
Finalmente si scende.


Costa Tanzaniana



Sorvoliamo la sterminata città di Dar Es Salaam


Eccoci sulla 23 del Julius Nyerere

A terra il cugino 77W (mannaggia, era meglio volare con lui!)

Sbarchiamo tramite finger. L’impatto con l’immigrazione tanzaniana è un incubo! Ovviamente non avevano i moduli a bordo e bisogna compilare una Divina Commedia in uno scantinato buio e maleodorante per ottenere il visto.
Tra l’altro non esiste una coda vera e propria ma si danno in mano i passaporti e 100 dollari a un poliziotto che li porta in uno sgabuzzo dove altri poliziotti lavorano. Ogni tanto chiamano per nome, senza microfono, con tutti che si accalcano davanti ad uno sportellino. Non avere il mio passaporto in mano in un contesto simile mi innervosisce parecchio.
Dopo 45 minuti ce lo rendono. Ritiriamo il bagaglio, dobbiamo uscire e rientrare per il check-in del volo Precision Air per Kilimangiaro.
L’aeroporto di DAR fa schifo forte. Un retaggio degli anni 70 veramente pessimo.
La zona check-in è –se possibile- ancora peggio di quella dell’immigrazione. Per entrarci metal detector e x-ray.
Poi c’è da rifare un altro controllo uguale prima dei gate. Un labirinto ad ostacoli.
Finalmente arriviamo nella zona imbarchi nazionali.

Non proprio comunissimo, Air Uganda.

Arriva il nostro ATR

Imbarco a piedi, aereo full in ogni ordine di posto. Molti inglesi, molti tedeschi, qualche italiano.
Domenica 25 luglio 2010
DAR-JRO
Flight: PW 434
Class: Y
Seat: 06D
Eqp: ATR 72-212A
Reg: 5H-PWD
c/n: 880
Delivered: 20/07/2009
Scheduled: 1830-1950
Block to block: 1833-1952
In air: 1839-1949
L’aereo è praticamente nuovo. Equipaggio oltremodo gentile e preciso. Ottima impressione questa Precision Air.

Pitch

Neighbour

Decolliamo dalla 23 al tramonto.
Rancio

Mai visti su un ATR gli schermetti per l’airshow!

Atterriamo in orario sulla 09 di HTKJ. Il nostro aereo prosegue per Nairobi.
Siamo gli unici a terra, ma poco dopo durante l’attesa per i bagagli atterrerà il 777-300ER PH-BVC di KLM proveniente da Amsterdam. L’avvenimento giornaliero per questo piccolo aeroporto.
Un’ora di macchina per raggiungere Arusha, la base di partenza per il nostro giro.
Alloggeremo per una notte all’Arusha Coffee Lodge. http://www.elewana.com/acl/arusha-coffee-lodge.html



Il posto merita, la camera è spaziale. Peccato restarci così poco, il giorno dopo alle 8 siamo già pronti a partire con un Caravan per il Serengeti…

CONTINUA…