Flotta long range Alitalia


Non è il numero di abitanti che deve determinare le dimensioni dell'industria aerea di un paese, ma il bacino d'utenza di cui può disporre. In Italia stimo che sia sui 35/40 mln più l'utenza business originante da altri Paesi, più il traffico "Leisure" da tutto il mondo, più le comunità di origine italiana presenti in Nord e Sud America e altrove, che periodicamente visitano l'Italia,più i "Nuovi italiani"che non tralasciano di recarsi al Paese d'origine almeno una volta all'anno. Credo che, in linea teorica, l'Italia dovrebbe disporre di un Vettore a 360 gradi. Purtroppo è un problema di cultura industriale e aeronautica che da noi manca.

Forse ci manca anche il vil dinero...
 
Il mondo aeronautico insegna che una compagnia aerea puo' "vivere" anche solo di transiti, questo è il caso di KLM oppure EK, dove la componente p2p è ridotta all'osso. Concordo con il fatto che in Olanda ci siano le sedi di molte multinazionali, ma tutto cio' nn è sufficiente per rendere KLM una delle piu' grandi aviolinee del pianeta. Per fare grande una compagnia, occorrono numerosi fattori: 1) ottima posizione geografica, 2) bacino di utenza rilevante (non importano i km di distanza dall'apt, ma il tempo impiegato per raggiungerlo, Schipol Docet) 3) flotta corto raggio consistente, per attingere ai mercati limitrofi. 4) vocazione business e turistica della nazione.

Tutto questo l'Italia ce l'ha o potrebbe averlo, ma non sfrutta assolutamente il suo potenziale. Abbiamo perso terreno con i migliori da anni e rientrare in corsa in questo momento risulta davvero complicato, ma non impossibile
 
non dimenticarti che roma è, insieme a parigi e londra, la principale destinazione nordamericana (e se tutte le major USA hanno un sacco di voli,addirittura ora anche da Charlotte, un motivo ci sarà!)

il problema che il flusso è prettamente stagionale estivo (quindi turistico)
se ci fai caso, i voli calano drasticamente a ottobre rispetto agosto/settembre

(AC, Air Transat spariscono con la winter, idem AA da quest'anno, US riduce CLT a 3xw dal 31 ottobre al 12 dicembre, (daily dal 15 dicembre al 2 agosto) e dal 1° marzo al 30 aprile (sospeso a gennaio e febbraio), UA sospende ORD, CO scende dai 14xw di agosto ai 4xw della winter)

il problema è che manca una solida compagnia che sia in grado di crearsi un suo mercato, perchè le potenzialità ci sarebbero, ma non vengono sfruttate
 
è ovvio che la popolazione da sola non conta niente, ma se la metti insieme al PIL, ai vari business, alla vocazione turistica italiana ed altro.......la mia logica continua a non capirci niente!:sconfortato:
non dimenticarti che roma è, insieme a parigi e londra, la principale destinazione nordamericana (e se tutte le major USA hanno un sacco di voli,addirittura ora anche da Charlotte, un motivo ci sarà!)

Sul turismo non si costruisce un network di lungo raggio: sia per la sua stagionalità (pur attenuata - Roma è bella tutto l'anno) che per gli yield piuttosto bassi che produce. Il lungo raggio ha bisogno - in ordine decrescente di importanza - di business class piene di passeggeri che pagano full fare, volumi notevoli di belly cargo, ed economy piene di quello che si raccatta.
Francoforte è uno degli hub più importanti d'Europa ma dubito che ci arrivino turisti da altri continenti. E' la città delle banche e della finanza (vi ha sede anche la BCE). Parigi ha molto turismo, ma è anche una delle capitali mondiali della moda, è la sede di molte organizzazioni mondiali (UNESCO e la Camera Internazionale del Commercio, per dirne due), e di molte aziende multinazionali.
Roma è comparabile a Parigi solo per il turismo. Molte delle granzi aziende italiane che muovono traffico d'affari lucrativo - spesso solo continentale - sono al Nord (Assicurazioni Generali a Trieste, FIAT a Torino, Unicredit a Milano - a Roma l'unico colosso è ENI). Poche multinazionali estere hanno sedi regionali a Roma: in genere hanno solo uffici per l'Italia, non sedi di riferimento europee. General Electric Oil & Gas ha la sede centrale mondiale a Firenze (da dove coordinano 26 stabilimenti in giro per il mondo), non a Roma.
Il tessuto economico italiano non premia il business delle linee aeree: il Nordest, una delle zone più prospere d'Italia, è fatto di piccole e medie imprese - dinamiche e intraprendenti, ma non sono multinazionali e, quando muovono qualcuno, non sempre lo fanno in business class e non sempre lo fanno pagando full fare.
 
E' vero che il 90% delle aziende italiane sono medio piccole e i grandi colossi che hanno sede in Italia magari sono meno però sono aziende molto dinamiche con ramificazioni commerciali in tutto il mondo.
I dirigenti o gli agenti si muovono, si spostano.
Il problema è storico nel senso che KLM ha una rete intercontinentale ben radicata da anni con un buon servizio e una rete feeder che gli permette di riempire i voli.
In Italia servirebbero destinazioni e almeno una decina in piu di LR per soddisfare al minimo la clientela.
Certo che se a livello di tariffe sono concorrenziali se il servizio è buono il cliente si indirizza verso l'estero invece che verso il nazionale.
Milano è capitale della moda del design e dell'economia, Roma molto piu turistica.
I flussi ci sarebbero bisogna convogliarli...
 
Sul turismo non si costruisce un network di lungo raggio: sia per la sua stagionalità (pur attenuata - Roma è bella tutto l'anno) che per gli yield piuttosto bassi che produce. Il lungo raggio ha bisogno - in ordine decrescente di importanza - di business class piene di passeggeri che pagano full fare, volumi notevoli di belly cargo, ed economy piene di quello che si raccatta.
Francoforte è uno degli hub più importanti d'Europa ma dubito che ci arrivino turisti da altri continenti. E' la città delle banche e della finanza (vi ha sede anche la BCE). Parigi ha molto turismo, ma è anche una delle capitali mondiali della moda, è la sede di molte organizzazioni mondiali (UNESCO e la Camera Internazionale del Commercio, per dirne due), e di molte aziende multinazionali.
Roma è comparabile a Parigi solo per il turismo. Molte delle granzi aziende italiane che muovono traffico d'affari lucrativo - spesso solo continentale - sono al Nord (Assicurazioni Generali a Trieste, FIAT a Torino, Unicredit a Milano - a Roma l'unico colosso è ENI). Poche multinazionali estere hanno sedi regionali a Roma: in genere hanno solo uffici per l'Italia, non sedi di riferimento europee. General Electric Oil & Gas ha la sede centrale mondiale a Firenze (da dove coordinano 26 stabilimenti in giro per il mondo), non a Roma.
Il tessuto economico italiano non premia il business delle linee aeree: il Nordest, una delle zone più prospere d'Italia, è fatto di piccole e medie imprese - dinamiche e intraprendenti, ma non sono multinazionali e, quando muovono qualcuno, non sempre lo fanno in business class e non sempre lo fanno pagando full fare.

A Roma c'è anche Finmeccanica e poi c'è la FAO (che non è un'azienda ma comunque vanta scambi con l'estero degni di nota).

Comunque il Nord Est (da Verona/Mantova a Trieste passando per la zona di Trento, Vicenza, Padova e Venezia) è probabilmente la zona italiana che ha il più alto numero di scambi con l'estero.
 
sono aziende molto dinamiche con

Proprio perché sono dinamiche non offrono grandi yield ai vettori. Sono i colossi pieni di controllori, auditor, burocrati, commerciali, ingegneri che muovono cento persone in business class per andare a cambiare una lampadina da qualche parte. Ovviamente esagero, ma un fondo di verità c'è: guarda il nostro AZ1774 - imprenditore dinamico che viaggia sempre comodo - quante volte paga un biglietto in business la tariffa piena? Prenderà una tariffa scontata ogni volta che potrà. E quanta gente si tira dietro in giro per il mondo ogni anno? Poca, penso.
Poi osservo la S.p.A. per la quale lavoro: per ogni dipendente produttivo (un commerciale, un operativo, un ingegnere) che si muove, se ne spostano altri tre che si occupano di auditing, controllo di gestione, risorse umane. Tutti in economy scontata meno i dirigenti (business scontata) perché è comunque una S.p.A. piuttosto piccola.
Infine osservo la mia ragazza, che si occupa di auditing per una grande multinazionale: è sempre in giro (economy full fare sul breve raggio, business full fare per tutto il resto) a controllare scartoffie, incasellare numeri, produrre carta per certificare l'autenticità della carta che certifica l'attendibilità di altra carta.
Le medie imprese dinamiche sono troppo efficienti per arricchire le linee aeree.
 
A Roma c'è anche Finmeccanica e poi c'è la FAO (che non è un'azienda ma comunque vanta scambi con l'estero degni di nota).

La FAO sì. Finmeccanica non è un'azienda poi così grande: quelle che ho citato in precedenza sono tutte fra le 100 più grandi del mondo; Finmeccanica credo non sia nemmeno nella top 200. Comunque immagino che muova un bel po' di gente.
 
Ovviamente esagero, ma un fondo di verità c'è: guarda il nostro AZ1774 - imprenditore dinamico che viaggia sempre comodo - quante volte paga un biglietto in business la tariffa piena? Prenderà una tariffa scontata ogni volta che potrà. E quanta gente si tira dietro in giro per il mondo ogni anno? Poca, penso.

Perfetto. Rarissimamente prendo una J piena, salvo quando so già che ci saranno grane e dovrò cambiare date durante il viaggio.

In effetti, quando non viaggio solo, siamo sempre 2 massimo 3.
 
ringrazio tutti per le risposte, ora mi è un pò più chiara la situazione, soprattutto in relazione ad altre compagnie europee. comunque, continuo a considerare ridicola la flotta long range della principale compagnia italiana, soprattutto alla luce che i maggiori LF e guadagni ci sono proprio in quel settore.

volevo comunque fare una domanda: se nn ho capito male da altra discussione, era pari a 24 la flotta LR della vecchia Alitalia, al momento del default?

inoltre, quale è stato il numero massimo di aerei LR nella storia della compagnia?
grazie:)
 
A Roma c'è anche Finmeccanica e poi c'è la FAO (che non è un'azienda ma comunque vanta scambi con l'estero degni di nota).

Comunque il Nord Est (da Verona/Mantova a Trieste passando per la zona di Trento, Vicenza, Padova e Venezia) è probabilmente la zona italiana che ha il più alto numero di scambi con l'estero.
A Roma c'è anche il Vaticano, secondo me non sono da poco le visite religiose.
 
Ci sono anche le maggiori perdite nel long range.

è vero, ma visto che i LF sono così alti....so bene che nn dipende solo da LF, però per la gran parte delle compagnie major i guadagni ci sono proprio in quel settore, o mi sbaglio?
ne approfitto per rifare una domdanda:
quale è stato il numero massimo di aerei LR nella storia di Alitalia?
grazie:)
 
I load factor alti non sono una cosa automatica - non c'è nessuna garanzia che siano alti. I guadagni principali delle major sono nelle classi premium. AZ non ha un traffico premium molto elevato rispetto alle major, e ha iniziato da poco a rendere il prodotto equiparabile a quello delle major.
Ci sarebbe poi il discorso del belly cargo - non so come sia messa AZ.
 
ho spesso letto nel forum alcuni dati circa il traffico tra FCO (e più in generale Italia, se non ricordo male) con i principali aeroporti mondiali. su quali siti è possibile recuperare questo dati?? grazie
 
volevo tornare su questo aspetto, perchè davvero mi è poco chiaro. come mai, sia la vecchia che la nuova alitalia hanno pochissimi aerei long range?
non lo capisco....
faccio un confronto con una compagnia potenzialmente simile, ossia l'IBERIA.

aerei long range alitalia : 18 + 2 appena arrivati;
aerei long range iberia: 32 Airbus 340 (fonte: ultimo numero di Ronda, luglio2010)

popolazione italia: 60 milioni
popolazione spagna: 40 milioni (ossia, italia +50%)
PIL procapite: nettamente a favore dell'italia
(si presuppone quindi che via sia più clientela busisess)

esistenza in Spagna di altre città non meno importanti della capitale (penso alla rilevanza di Barcelona, la Milano spagnola, oppure dei paesi baschi, di Valencia etc) tutto questo per dire che anche la spagna non ha un hub naturale economico come Londra o Parigi.

quindi tutte le varie giustificazioni del caso sulla "diversità italiana" non hanno molto senso.

tantomeno parlare di posizone geografica, visto che l'italia è al centro del mediterraneo e in posizione nettamente migliore per asia e africa.

conclusione: non trovo risposte, semplicemente mi vien da pensare che l'invadenza della politica ha rovinato compeltamente il nostro paese

devi avere davvero una pessima conoscenza della storia per poter anche solo pensare di paragonare la Spagna all'Italia. Ti "sfugge" forse il fatto che ad esclusione del Brasile l'intero centro e sud america furono colonie spagnole, e lì si parla spagnolo. Di fatto IB è leader nei collegamenti per il sud america, quindi ampiamente giustificata una flotta di tali dimensioni. Non ha nessuno senso fare dei paragoni con l'Italia e AZ :)
 
ho spesso letto nel forum alcuni dati circa il traffico tra FCO (e più in generale Italia, se non ricordo male) con i principali aeroporti mondiali. su quali siti è possibile recuperare questo dati?? grazie

Sono dati di traffico che si comprano da IATA o Sabre, specialisti nel settore. Costano migliaia di dollari ergo molto difficilmente li troverai in fonti pubbliche.
 
devi avere davvero una pessima conoscenza della storia per poter anche solo pensare di paragonare la Spagna all'Italia. Ti "sfugge" forse il fatto che ad esclusione del Brasile l'intero centro e sud america furono colonie spagnole, e lì si parla spagnolo. Di fatto IB è leader nei collegamenti per il sud america, quindi ampiamente giustificata una flotta di tali dimensioni. Non ha nessuno senso fare dei paragoni con l'Italia e AZ :)

veramente sono stato in messico (ho volato anche con un 727 Mexicana...), guatemala, belize (ex GB), Perù, Bolivia, Venezuela, e forse qualcunaltro....

ma forse ti scordi dei forti legami che l'italia ha con alcuni paesi del sudamerica, forse sei tu che non sai che le 2 città italiane più grandi al mondo sono Sao Paolo e B.Aires....e non Roma o Milano. oppure che in molti di quei paesi il 2 partner commerciale è l'italia (dopo la Spagna). cosi come che per i sudamericani l'Italia è, dopo la spagna, la principale terra di emigrazione europea.
Eppure Lima, Guayaquil e Quito sono collegati con AMS, non con l'italia!!!

a questo punto, cercando sempre giustificazioni, mi sembra in fondo giusto accontentarci di una compagnia piccola, con 20 aerei, che ha comunque alle spalle la 5 economia mondiale.

NELLA VITA CI VUOLE ANCHE UN PO' DI GRANDEUR, VEDI AL FRANCIA AD ESEMPIO.....:D