ENAC: "Brescia è da chiudere"


danusa86

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28 Settembre 2008
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Dal Giornale Bresciaoggi del 20/07/2010

«Aeroporto non strategico»
Bufera sullo studio dell'Enac


MONTICHIARI. Il rapporto realizzato da One Works, Kpmg e Nomisma prevede la cancellazione del «D'Annunzio». Il presidente Bettinsoli: «È solo carta che non lascia traccia». Bettoni: «Si guarda al passato senza vedere presente e futuro»


Bacino di traffico insufficiente e carenze infrastrutturali: per l'Enac, Montichiari è da chiudere

Montichiari. L'aeroporto di Montichiari non ha futuro. A dirlo è il «Rapporto sulle strategie di programmazione per il sistema aeroportuale italiano» stilato per l'Enac (l'Ente nazionale dell'aviazione civile) da One Works, Kpmg e Nomisma e pubblicato domenica scorsa da «Il sole 24 ore», un documento che analizza lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano nell'arco dei prossimi vent'anni e traccia delle linee guida per il futuro piano nazionale degli aeroporti cui starebbe lavorando il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Altero Matteoli.

Partendo dall'idea della necessità di operare delle scelte razionali in linea con gli altri paesi europei, il rapporto punta a ridurre la dispersione aeroportuale e a concentrare le attività di volo intorno a pochi scali strategici (14 in tutto, con Fiumicino, Malpensa e Venezia che faranno la parte del leone ), recuperandone altri (10, tra cui Viterbo) e chiudendone invece un'ampia compagine (complessivamente 24, l'esatta metà di quelli ad oggi esistenti).
Ebbene, il «Gabriele D'Annunzio», suo malgrado, domina la classifica degli aeroporti destinati alla chiusura o al drastico ridimensionamento perché con un bacino di traffico insufficiente o insanabili carenze infrastrutturali (al suo fianco altre «vittime» illustri come Cuneo, Foggia o Roma Ciampino), aeroporti che non dovranno più ricevere dallo Stato aiuto o sostegno finanziario e che vedranno il loro traffico «dirottato» su scali più efficienti. Naturalmente alla compagine bresciana da anni schierata a favore del rilancio del nostro aeroporto l'ipotesi adombrata dallo studio in questione non piace affatto. Il presidente della «D'Annunzio Spa» Vigilio Bettinsoli replica con toni molto accesi, dichiarando che si tratta «di una grande quantità di carta destinata ad accumularsi senza lasciare alcun segno».

«Questi rapporti sono talmente credibili che sino a poco tempo fa uno studio analogo definiva il nostro aeroporto di Montichiari come speculare a quello di Malpensa» commenta Bettinsoli con non poca ironia, ricordando anche il lavoro commissionato nel 2005 dalla Regione Lombardia ad una società americana nel quale addirittura per Montichiari si prospettavano tre piste di atterraggio («una enormità» commenta Bettinsoli) ed un una potenzialità di passeggeri pari a 20/25 milioni all'anno. La tesi del presidente della «D'Annunzio», in sostanza, è che questi studi «dicano tutto e il contrario di tutto» e «servano solo ed esclusivamente a far guadagnare dei soldi a chi li fa», cadendo poi nel dimenticatoio.

MENO DRASTICO, ma non molto dissimile, è il commento del presidente della Provincia Daniela Molgora, che senza esitazioni dichiara che «la Provincia andrà avanti per la sua strada, continuando a muoversi in direzione di un accordo tra Brescia e Verona per un effettivo rilancio dello scalo monteclarense». Secondo Daniele Molgora, infatti, il rapporto «One Works, Kpmg e Nomisma» non tiene in alcun conto «nè dei piani di sviluppo in essere, nè degli aeroporti che confidano in Montichiari nell'ottica della creazione di un grande scalo destinato principalmente al cargo», e definisce il documento come «un progetto sviluppato a tavolino e assolutamente avulso dalla realtà».
Sulla medesima lunghezza d'onda si muove anche il presidente della Camera di Commercio e storico sostenitore di Abem Francesco Bettoni, che senza mezzi termini parla di un «piano che non guarda al presente e al futuro ma solo al passato». «Ancora una volta credo che l'Enac esprima una posizione estremamente prevenuta», dice Bettoni, che ribadisce come questo documento costituisca solo l'ultimo atto di un comportamento ostile manifestato dall'ente nei confronti della cordata bresciana.
«Per quanto ci sarà possibile continueremo a combattere e ci opporremo in tutti i modi a questo eventuale piano di riorganizzazione» conclude, evidenziando come si tratti a suo parere di una indagine che non tiene conto di troppi fattori strategici, da quelli legati alla location dello scalo monteclarense alle infrastrutture ad esso collegate, dalle indicazioni fornite dai driver di volo all'Expo 2015, importantissimo volano economico ormai alle porte.
 
Dal Giornale Bresciaoggi del 20/07/2010

«Aeroporto non strategico»
Bufera sullo studio dell'Enac


Partendo dall'idea della necessità di operare delle scelte razionali in linea con gli altri paesi europei, il rapporto punta a ridurre la dispersione aeroportuale e a concentrare le attività di volo intorno a pochi scali strategici (14 in tutto, con Fiumicino, Malpensa e Venezia che faranno la parte del leone ), recuperandone altri (10, tra cui Viterbo) e chiudendone invece un'ampia compagine (complessivamente 24, l'esatta metà di quelli ad oggi esistenti).


Buongiorno..
 
uhauhau ormai i giornali locali si stanno divertendo...
non hanno ancora capito che quel piano è ancora tale...nessuno ha deciso nulla...tantomeno ENAC
 
Si parla di ben 24 aeroporto da chiudere, in pratica quali chiuderebbero e quali sovravviverebbero?
 
Si parla di ben 24 aeroporto da chiudere, in pratica quali chiuderebbero e quali sovravviverebbero?

Aeroporti 'strategici': Malpensa, Venezia, Fiumicino Bergamo, Firenze, Pisa, Cagliari, Palermo, Napoli, Catania, Lamezia Terme, Bari e Bologna

Aeroporti 'primari': Verona, Torino, Treviso, Trieste, Genova, Viterbo, Brindisi, Trapani, Alghero e Olbia.

Tutti gli scali che non sono nella lista sopra vanno chiusi.
 
Aeroporti 'strategici': Malpensa, Venezia, Fiumicino Bergamo, Firenze, Pisa, Cagliari, Palermo, Napoli, Catania, Lamezia Terme, Bari e Bologna

Aeroporti 'primari': Verona, Torino, Treviso, Trieste, Genova, Viterbo, Brindisi, Trapani, Alghero e Olbia.

Tutti gli scali che non sono nella lista sopra vanno chiusi.

LIN ?
 
Aeroporti 'strategici': Malpensa, Venezia, Fiumicino Bergamo, Firenze, Pisa, Cagliari, Palermo, Napoli, Catania, Lamezia Terme, Bari e Bologna

Aeroporti 'primari': Verona, Torino, Treviso, Trieste, Genova, Viterbo, Brindisi, Trapani, Alghero e Olbia.

Tutti gli scali che non sono nella lista sopra vanno chiusi.

Interessante, TRN aeroporto primario non strategico, qualcuno conosce i criteri con cui è stata stilata la lista sopra?
 
ora che leggo la lista, comincio a pensare che Bettinsoli abbia ragione..
Firenze può essere strategico nel mondo dei sogni, con le infrastrutture attuali, qualche dubbio mi viene..
come poi possa essere solo ipotizzato come "primario" un aeroporto che non esiste come Viterbo, proprio non riesco a capirlo..
ma si, fa caldo stasera...
 
Aeroporti 'strategici': Malpensa, Venezia, Fiumicino Bergamo, Firenze, Pisa, Cagliari, Palermo, Napoli, Catania, Lamezia Terme, Bari e Bologna

Aeroporti 'primari': Verona, Torino, Treviso, Trieste, Genova, Viterbo, Brindisi, Trapani, Alghero e Olbia.

Tutti gli scali che non sono nella lista sopra vanno chiusi.


nel versante adriatico in pratica si passa da Bari a Venezia cancellando foggia pescara ancona rimini e forli

secondo me 2 tra questi avrebber margini per potere operare, specialmente in un assetto rivisto
 
Rapporto sul tavolo del ministro «Montichiari deve essere chiuso»
Studio per conto dell’Enac: bacino di traffico insufficiente

VERONA — Montichiari? Un aeroporto da chiudere. Il più in fretta possibile. Senza spendere più neanche un euro per tenerlo in piedi. La sentenza è contenuta nel «Rapporto sulle strategie di programmazione per il sistema aeroportuale italiano», realizzato da One Works, Kpmg e Nomisma per conto dell’Enac che l’ha già fatto arrivare sulla scrivania del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Montichiari è lo scalo su cui, nei mesi scorsi, si è scatenata la «guerra d’indipendenza » dei bresciani contro la Catullo Spa, tra cause legali, ricorsi, battaglie politiche e colpi di scena a ripetizione. Ma il Rapporto (di cui Il Sole 24 Ore ha pubblicato alcuni stralci) sembra suggerire che non valeva la pena di spendere tante energie. Secondo lo studio coordinato da Giulio De Carli (One Works) quello di Brescia Montichiari è tra i 24 scali che vanno chiusi in quanto hanno un bacino di traffico decisamente insufficiente, oppure hanno vincoli infrastrutturali insuperabili.

Inutile «buttarci» altri milioni, sostiene il Rapporto: meglio spostare il traffico verso aeroporti più efficienti. Quanto a Verona, conquista la serie B.

In serie A ci sono tre aeroporti definiti «strategici», attorno ai quali va costruito, secondo lo studio, il futuro dell’Italia in questo settore: Fiumicino, Malpensa e Venezia.
Dietro questo tris d’assi, ecco la serie A (aeroporti strategici) che comprende Bergamo, Firenze, Pisa, Cagliari, Palermo, Napoli, Catania, Lamezia Terme, Bari e Bologna.

Seguono gli aeroporti di serie B (definiti «scali primari»): Verona, Torino, Treviso, Trieste, Genova, Viterbo, Brindisi, Trapani, Alghero e Olbia. Infine, la serie C, con ben 24 scali che vanno chiusi.

E tra essi, appunto, Montichiari. Dal Catullo, per ora, arrivano solo rigidi no comment. Il direttore generale Massimo Soppani spiega che intende «esprimere un parere in merito solo dopo aver ricevuto informazioni ufficiali dagli enti istituzionali competenti. Fino ad ora a quanto ci risulta, nulla di quanto riportato sulla stampa risulta supportato da alcuna comunicazione ufficiale ». Ufficiosamente, il mondo politico ed economico comincia però a fare i conti con quella spietata «sentenza». C’è chi ricorda gli 82 milioni di deficit di Montichiari, decisamente «pesanti» per il bilancio complessivo della Catullo Spa. C’è invece chi sottolinea che gli investimenti previsti per Brescia, per sviluppare il settore cargo, potrebbero aprire nuove prospettive.

corriere.it
 
Visto che nell' altro 3d qualcuno non lo ha letto, lo riposto anche qui.
Scusate la qualità infima, ma ho avuto tra le mani il giornale per 30 secondi e ho potuto fare solo una foto al volo con il cellulare (scarso). Nella mappa, gli aeroporti blu sono quelli strategici, quelli gialli sono primari, quelli rossi sono secondari. Se qualche mago del fotoritocco riuscisse a modificare la foto per renderla leggibile, farebbe un' ottima cosa. Se qualcuno potesse scannerizzare l' articolo, ne farebbe una ancora migliore.
immag317.jpg
 
assurda la situazione della costa adriatica....almeno Forli o Rimini devo rimanere, poi si parla di sviluppo del turismo.
A parere mio sto studio sono stati altri soldi buttati, non ci volevano gli scienziati per capire certe cose....
Ma va be diamo vita all'economia...
In ogni caso il "caso" Montichiari non mi sembra neanche esistere allo stato dell'arte.
Quanti milioni di ton di cargo dovrebbe muovere per stare in piedi da solo?
A livello infrastrutture come è messo? accesso alla eternamente congestionata autostrada, ferrovie ( si conosce il concetto di intermodale?) ecc...
Al momento che che ne dica la Catullo non ha nessun senso tenerlo aperto.
Scusate amici bresciani, nulla di personale, ce ne sono di commenti anche per gli altri aeroporti....
 
Dati assoaeroporti giugno

Brescia mvt 1118 -5% pax 15.499 -24% cargo 2729 -6.4
Rimini mvt 1109 +19% pax 60.961 +22.6 cargo nessun valore significativo

Dati assoaeroporti progressivi da gennaio

Brescia mvt 5471 -4.7% pax 92.299 -2.1% cargo 16.989 -8.1%
Rimini mvt 3923 +20% pax 192.195 + 50.4% cargo non significativo

Mi sembrerebbe piu lecito che si tenesse aperti RMI che VBS considerando il tasso di incremento sul semestre.
VBS ha solo dati in perdita, e non penso 4 charter in piu possano r portarlo in attivo, mentre RMI vuoi per un incrementi di linea che di charter sta dando dei risultati piu incoraggianti con 100.000 pax piu di VBS.
A meno che intervenga Fly Oristano che con LF da paura riesca a risanare entrambi gli scali.....
 
Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Aostra e Bolzano comunque dovrebbero rimanere, anche perchè in alcuni casi si traterebbe di lasciare sguarnite regioni intere, che comunque non hanno aeroporti comodi, a distanze ragionevoli. E una chance la darei anche a Perugia e Rimini.