Sagat: tensione con Benetton dopo l'assemblea dei soci sugli utili di TRN


Michele-TRN

Bannato
7 Novembre 2005
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Torino
[Corriere fiorentino, 30/05/2010]

Aria di divorzio fra Benetton e gli enti pubblici torinesi che sono soci in Sagat, la società che attraverso Aeroporti Holding controlla il 33,4% di Adf, Aeroporto di Firenze spa. Le divergenze sembrano ormai inconciliabili, e si profila una spartizione per mettere fine al rapporto: Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino concentrerebbero la loro presenza sullo scalo di Caselle, «liquidando» i soci trevigiani con la permuta della loro quota (indiretta) nella società fiorentina. In questo modo crescerebbe il peso di Benetton in Adf.
Barbara Bonino, assessore ai trasporti della Regione Piemonte, conferma la richiesta di un tavolo fra soci pubblici e privati per parlare di un eventuale riassetto di Sagat. «Abbiamo chiesto— ha spiegato— di rivedere l’impostazione dell’assetto societario e delle strategie industriali di Sagat. Per noi è prioritario ragionare sullo sviluppo di Caselle, che ha buoni margini di crescita: tutte le azioni vengono prese in considerazione rispetto a questo obiettivo».
La priorità Caselle è argomento bipartisan: «L’input dei soci pubblici è chiaro e netto, gli utili prodotti a Torino devono essere investiti a Torino», dice Stefano Lo Russo, consigliere comunale e coordinatore della segreteria del Pd piemontese. Nessuna certezza sui tempi dell’operazione, in attesa del tavolo: soci pubblici e privati di Sagat sono vincolati a una gestione concordata dal patto parasociale che, come l’intero Cda, è in scadenza nel 2011.
Il divorzio non avrebbe conseguenze radicali sulla governance di Peretola: Biagio Marinò, a capo del comitato esecutivo nominato nei giorni scorsi, è stato designato come Ad di Sagat proprio da Benetton, che attraverso la holding Sintonia detiene il 24,39% della società torinese. Il consolidamento della posizione di Benetton in Adf, se avvenisse, «non sarebbe un fatto negativo», dice il presidente di Confindustria Firenze, Giovanni Gentile: «Probabilmente è più vicino ai nostri interessi un socio industriale, anziché un socio che fa capo a enti pubblici lontani da questo territorio».
La nuova pista, desiderata anche dal socio privato per accrescere le potenzialità di Peretola, rimane per Gentile «l’obiettivo principale, determinante, la chiave non solo dello sviluppo dello scalo, ma della competitività del territorio: e questo è condiviso da tutti nella compagine societaria di Adf».
I rapporti fra Torino e Treviso da tempo non sono idilliaci. Gli eventi sono precipitati con la presentazione del bilancio 2009 di Sagat, che registrava utili per 4,9 milioni di euro. Il management ha proposto che 4 milioni fossero distribuiti come dividendo, ma Benetton ha chiesto a sorpresa anche un extradividendo di 6 milioni. Di fronte all’opposizione dei soci pubblici, durante un’audizione in Consiglio comunale, Marinò ha rivelato l’esistenza di un «tesoretto» da 40 milioni di riserve, definendo l’extradividendo «compatibile con i piani finanziari dell’impresa». Impresa che nel 2009, lamenta l’associazione Fly Torino, oltre ai mancati investimenti per lo sviluppo dei voli, ha registrato 40 esuberi.
Il Consiglio comunale è insorto: dopo la levata di scudi contro l’extradividendo, è stata approvata all’unanimità una mozione che chiedeva di non distribuire nemmeno i 4 milioni originariamente previsti, per poterli investire nello sviluppo. Una posizione simile a quella dei soci pubblici di Adf, pronti a congelare per tre anni il dividendo proprio in nome dello sviluppo.
Benetton, dal canto suo, ha disertato l’assemblea degli azionisti Sagat, dove è stato approvato il dividendo da 4 milioni. Il vicesindaco Tom Dealessandri, che ha espresso voto favorevole tra le polemiche, ha ammesso che nei prossimi mesi si potrà discutere «sia sul progetto di sviluppo, sia sugli assetti societari» di Caselle, inclusa la partecipazione indiretta del Comune in Aeroporti Holding.

di Leonardo Testai
 
Speriamo bene...

Forse modificherei il titolo del 3d mettendo il riferimento a questo scambio di azioni sagat vs Adf...così sembra un 3d solo dedicato a TRN quando invece interessa anche gli amici fiorentini
 
Benetton crescere in AdF? NO, GRAZIE!
Che contributo hanno dato alla crescita del Vespucci? E non commentiamo il loro comportamento in altre utilities. Purtroppo, a Firenze nessuno sembra in grado di farsi avanti con i quattrini per liquidarli ed estrometterli.
 
Sintonia SA possiede il 24,38 % di Sagat SpA
Sagat SpA detiene il 55,45 % di Aeroporti Holding Srl
Aeroporti Holding Srl detiene il 31 % di Aeroporto di Firenze SpA

Pare di capire che il comune di Torino attraverso la partecipazione del 38% del capitale di Sagat SpA, detiene indirettamente il 21,07 % di Aeroporti Holding Srl e il 6,53 % di Aeroporto di Firenze Spa.

Giocando con le quote della Provincia di Torino e della Regione Piemonte si ottiene che:

- La regione Piemonte detiene l'8% di Sagat SpA, cioè indirettamente detiene il 4,44 % di Aeroporti Holding Srl e l'1,38% di Aeroporto di Firenze SpA
- La provincia di Torino detiene il 5% di Sagat SpA, cioè indirettamente detiene il 2,77 % di Aeroporti Holding e 0,86 % di Aeroporto di Firenze Spa


Se ho fatto bene i conti, attualmente, gli enti locali piemontesi pesano in AdF Aeroporto di Firenze SpA rispettivamente il 6,53 % il comune di Torino, l'1,38 la Regione Piemonte e lo 0,86 % la provincia di Torino.
Per un totale di 6,53 + 1,38 + 0,86 = 8,77 %

Se ho fatto bene i conti gli enti territoriali piemontesi impiegano un bel gruzzoletto milionario in Aeroporto di Firenze SpA, giusto?
 
Certo... a che pro?
...forse che Torino intesa come municipalità e provincia detengono quote assai più alte dell azionariato di ADF rispetto al comune di Firenze !!!! senza contare la quota della regione Piemonte .....una sola parola per definire chi ci governa in Toscana e a Firenze in particolare :VERGOGNA!!!
 
La vera vergogna e' che in Italia gli enti locali continuino a fare gli imprenditori.Abbiamo smantellato IRI ed EFIM e ci ritroviamo con 20 miniiri regionali, 110 provinciali e 9000 comunali.Abbiamo fatto proprio un affare.
 
Ci sono compagnie aereoportuali in mano ad enti pubblici che vanno bene e distribuiscono dividendi, altre in mano privata che vanno maluccio.

Oltretutto almeno gli enti pubblici non hanno interessi specifici non coincidenti con quelli del territorio. Mentre di alcuni degli azionisti privati citati in questo 3d non si puo' dire la stessa cosa.

L'apt e' una infrastruttura che deve poter essere usata da tutti gli attori senza distorsioni.

Tanto per fare un esempio in un altro settore trasportistico, quanto sarebbe meglio che la rete RFI fosse in mano pubblica, mentre le compagnie che vi operano possono essere private?

Anzi.

Se fosse per me io preferirei di gran lunga che anche le autostrade, essendo monopoli strutturali, continuino ad essere in mano pubblica invece che dei signori di cui sopra, mentre magari il pubblico puo' appaltarne la sola manutenzione e gestione.
 
In linea di principio generale sono daccordissimo con te, ma come sai meglio di me siamo in Italia, ho seri dubbi che la cosa pubblica venga gestita nell'interesse generale e dei territori.
Le reti dovrebbero essere sempre pubbliche ma gestite con un minimo di criterio, se vedo com'e' gestita RFI e FS in generale, semplicemente inorridisco.
Le autostrade rimangono pubbliche, lo Stato ha affidato ai privati appunto gestione e manutenzione, ma le continua a costruire lo Stato, ovvero le spese allo Stato, gli incassi ai privati, siamo in Italia.
 
infatti in Toscana e a Firenze in particolare chi governa ormai da sempre ha chiari interessi imprenditoriali e anche personali su un certo apt e meno in un altro !!!! questa è la realtà il resto sono chiacchere altrimenti era da mò che avevamo l aeroporto che una città da 8 milioni di presenze turistiche annue merita ....