Windjet cessa tutte le attività


Dr Gio

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Ma anche l'ipotesi Air Berlin, come e forse più delle altre, che senso avrebbe dal punto di vista industriale, giunti a questo punto? Allocare risorse per definizione scarse in un'aerolinea a terra da ormai quasi 2 mesi, senza asset di proprietà e senza nemmeno più una flotta, con un mercato ormai eroso dalla concorrenza.
Secondo me si continuano solo ad alimentare false speranze nei dipendenti ancora non ricollocati.
Quando l'ho detto io, mi e' stato detto che non avevo a cuore le sorti dei dipendenti e che non me ne fregava niente del loro destino. La verita' e' che qui si continuano ad alimentare false speranze, WJ e' morta e sepolta, e queste sono speculazioni (credo elettorali, viste le elezioni in vista). Poi se arriva il mago Otelma a resuscitare la compagnia, tanto di cappello, ma come ha detto Ghibli1978 prima di me, prima vedere cammello...
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Quando l'ho detto io, mi e' stato detto che non avevo a cuore le sorti dei dipendenti e che non me ne fregava niente del loro destino. La verita' e' che qui si continuano ad alimentare false speranze, WJ e' morta e sepolta, e queste sono speculazioni (credo elettorali, viste le elezioni in vista). Poi se arriva il mago Otelma a resuscitare la compagnia, tanto di cappello, ma come ha detto Ghibli1978 prima di me, prima vedere cammello...
Credo che ormai lo abbiamo spiegato alla sfinimento, ma le ragioni di alimentare fiabe e false speranze sono molteplici e non sono solo di WJ.
inutile perdere tempo tanto qualche genio che scrive che la WJ del momento e' pronta a ripartire a giorni lo trovi sempre e comunque...
 

Bianconigliolo74

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28 Aprile 2008
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sono senza parole.
e tutti i creditori di WJ?
possibile che si permetta alla stessa persona di fondare una nuova azienda che rilevi quella che lui stesso ha portato al fallimento?
 

asterix

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20 Gennaio 2012
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ROMA - Tornano a volare gli aerei della Windjet di Nino Pulvirenti. Dal 5 dicembre, quattro airbus con nuovi colori «sociali», bianco, rosso e azzurro ma con la scritta di sempre «Windjet» e la classica «W» stilizzata sulla coda, della nuova compagnia low cost nata dalle ceneri della Windjet, copriranno tratte nazionali. Il nome della Newco sarà Aero linee siciliane e dentro, oltre al patron del Catania, che nei prossimi giorni verserà la maggioranza del capitale sociale, ci sarà quasi sicuramente anche la Regione Sicilia, come sabato aveva annunciato lo stesso governatore uscente Raffaele Lombardo, attraverso l'Irfis-FinSicilia.

Per ristrutturare e rilanciare il settore aereo in Sicilia, Lombardo ha dato incarico alla finanziaria regionale di valutare una forma di partecipazione al capitale sociale della Newco di Windjet, ovvero un'altra forma di finanziamento, nel rispetto delle norme anche comunitarie, e comunque «sulla base del piano industriale predisposto nell'ambito della procedura di concordato preventivo attualmente pendente presso il tribunale competente». «Stiamo cercando di evitare - ha detto il presidente siciliano dimissionario - che vi sia il monopolio del trasporto aereo per quanto riguarda la Windjet e abbiamo affidato all'Irfis, com'era giusto che fosse, il mandato di valutare la possibilità di entrare con un contributo nel capitale della compagnia».

Sembra dunque che finisca bene la lunga vicenda della compagnia aerea di Pulvirenti, in cattive acque da tempo, che aveva accumulato 140 milioni di debiti e che poi è stata costretta a fermarsi quest'estate, in agosto, dopo che le trattative con Alitalia si erano definitivamente interrotte e l'Enac aveva intimato alla società di bloccare ogni operazione di volo, a partire dall'emissione dei biglietti.

Pulvirenti promise che «un giorno si saprà come sono andate veramente le cose, e si saprà anche chi è il responsabile di tutto questo», facendo riferimento alla marcia indietro del vettore di Roberto Colaninno. L'Alitalia si era fatta avanti in aprile e Colaninno aveva annunciato che avrebbe acquistato l'attività della compagnia siciliana per espandersi nel settore dei voli a basso costo. Ma non aveva poi concluso perché, ha sostenuto in agosto, aveva chiesto a Pulvirenti precise garanzie rispetto ai debiti. Garanzie che non sarebbero mai arrivate.

La Windjet il 13 agosto chiuse il sito web e fermò tutto. Centinaia di migliaia di viaggiatori imbufaliti si videro cancellare voli già acquistati, i vettori restarono a terra e tutto il personale della compagnia low cost, oltre 500 dipendenti, è stato messo progressivamente in cassa integrazione. Partì subito il meccanismo della «riprotezione» che tuttavia è avvenuto nel caos totale. In moltissimi casi i passeggeri ci hanno rimesso del denaro o hanno addirittura dovuto ricomprare per intero il biglietto per volare con altra compagnia.

Ecco perché adesso che l'Enac, con un fax inviato nei giorni scorsi alla società, ha riassegnato in via provvisoria per la stagione 2012-2013, i diritti di traffico che erano stati temporaneamente sospesi, le associazioni dei consumatori chiedono i rimborsi. «La notizia non può che far piacere - hanno detto i presidenti di Federconsumatori e di Adusbef, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti - sia per i lavoratori coinvolti, sia per il servizio, utile a chi vuole recarsi in Sicilia con basse tariffe», però dovranno «essere rispettati i diritti dei viaggiatori, e fatto tutto il necessario per soddisfare i rimborsi ed i risarcimenti di tutti quelli che sono rimasti coinvolti nei blocchi dei mesi scorsi». I rimborsi, per la verità, sono partiti lo scorso 22 settembre con il pagamento di un passeggero rimasto a terra nel periodo estivo. «È solo il primo di una lunga serie», ha commentato il Codacons.

corriere.it
 

i-ffss

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30 Agosto 2010
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LIMF
ENAC li deve far volare solo a fronte del risarcimento dei costi extra sostenuti da chi è rimasto a terra: succederà mai?
 

Micky_pa

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9 Maggio 2012
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PMO
Wind Jet: Enac, nessuna richiesta di riavvio attivita' o di newco

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 01 ott - L'Enac, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, non ha ad oggi ricevuto alcuna istanza ne' per la ripresa delle operazioni ne' per il rilascio di una nuova licenza e di un nuovo certificato di operatore aereo per il possibile riavvio delle attivita' della compagnia aerea Wind Jet o per la costituzione di una newco. Lo afferma l'Enac in una nota nella quale aggiunge che "qualora Wind Jet presentasse una domanda per la ripresa delle operazioni, o per la costituzione di una nuova compagnia, l'Enac effettuera' le verifiche approfondite previste dai Regolamenti europei sulla sussistenza dei requisiti economico-finanziari e tecnico-operativi a garanzia della sostenibilita' del vettore. Come previsto dalla vigente normativa europea, l'Enac, come coerentemente fatto fino ad ora in attuazione del proprio mandato istituzionale - conclude il comunicato - continuera' ad operare esercitando la propria attivita' di vigilanza e controllo a tutela della sicurezza delle operazioni e dei diritti dei passeggeri".

com-rro

(RADIOCOR) 01-10-12 10:49:18 (0140) 5 NNNN

Mi sembra tanto una giostra!!!
 

rommel

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31 Luglio 2008
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241
Chia
Non ci sono più gli aerei; non ci sono più i requisiti e , sopratutto , non ci sono più i passeggeri per una nuova Compagnia......
 

danusa86

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28 Settembre 2008
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Nuovo articolo in merito


Da Linkiesta (30/09/2012)

Pulvirenti salva la Windjet con l’aiutino della Regione Sicilia


Nino Pulvirenti è l'esempio siciliano del «self made man». E dopo il caos dei voli di agosto, sembra esser anche riuscito a risollevare le sorti della sua Windjet, raccattando i fondi della Regione Sicilia. Da dicembre quattro airbus messi a nuovo torneranno a volare con il nome Aero linee siciliane.

La rivista Capital e Class Editori nel 2006 lo avevano eletto «miglior imprenditore dell'anno in Sicilia» per la sua «capacità di innovazione in termini di idee, modelli di business e tecnologie». Nino Pulvirenti, patron della compagnia aerea low cost Windjet, è l'esempio siciliano del «self made man», come lo aveva definito Pippo Baudo. E dopo il caos estivo del blocco degli aerei, sembra esser riuscito a trovare il lieto fine anche per una società con 140 milioni di debiti, raccattando i fondi della Regione Sicilia che parteciperà al capitale sociale della Newco. Dal 5 dicembre quattro airbus rimessi a nuovo torneranno a volare nei cieli italiani con un nuovo nome: Aero linee siciliane.

L'impero di Pulvirenti nasce a Belpasso, piccolo comune catanese alle pendici dell'Etna. Qui, Antonino Pulvirenti, classe '62 e figlio di piccoli imprenditori agricoli, dopo aver conseguito il diploma in ragioneria, comincia a soli 22 anni la sua attività commerciale gestendo un punto vendita alimentare, che poi diventeranno tre, del gruppo Standa. In seguito diviene prima socio e poi amministratore del gruppo “Punto Convenienza”, una catena che all'epoca controllava 30 supermercati in Sicilia, che alcuni anni dopo rivende alla Standa per fondare la Meridi Srl. «Ho creato un'impresa mentre gli altri facevano la spesa», dichiarerà in seguito, in effetti la sua nuova società costituita nel '93 inizia la scalata nella distribuzione alimentare discount con il marchio Forté, che a distanza di diciannove anni dispone di una novantina di punti vendita dalla Sicilia fino a Roma.

Ma la grande passione di Pulvirenti è il calcio. Anche in questo caso la scalata inizia da Belpasso, con il piccolo club che militava nel campionato Interregionale, poi nel '98 passa all'Acireale in serie C1. Due anni più tardi prova senza esito ad acquistare il Catania Calcio, anticipato però da Luciano Gaucci. Ci riuscirà solamente nel 2004. Con il club etneo raggiunge la promozione in serie A, arriva in semifinale di Coppa Italia e ad un passo dall'Europa League. Realizza anche un centro sportivo polifunzionale, il “Torre del Grifo Village”, una struttura che si estende per 130.000 mq, il costo stimato dell'operazione si aggira attorno ai 50 milioni di euro, di cui 20 finanziati a capitale privato dal Credito Sportivo. Ma con il calcio arrivano anche i primi guai giudiziari.

Durante l'acquisizione del club viene indagato dalla Procura di Catania per evasione e frode fiscale. A Pulvirenti veniva contestato l'acquistato fittizio del marchio Papizzo che a sua volta serviva per comprare il Calcio Catania da Gaucci. Per non parlare del dirottamento del denaro in diverse quote del pacchetto azionario delle altre società satellite dello stesso presidente. Verrà assolto, perché il fatto non sussiste. Altra vicenda sgradevole riguarda l'accusa di mobbing nei confronti del giornalista Gianni D'Urso al quale nel 2007 veniva ripetutamente impedito l'accesso in sala stampa, mix zone e tribuna perché “persona poco gradita” alla società. Il giornalista seguiva per la Gazzetta dello Sport le vicende dei calciatori Biso, Falsini e Pantanelli che il club etneo aveva estromesso dalla rosa. Alla fine del processo, Pulvirenti verrà assolto. A pagare sarà l'ex ad Pietro Lo Monaco. Desideroso di emulare Giampaolo Pozzo, nel 2010 prova persino ad acquistare il Cordoba Fc, club della serie B spagnola, ma la trattativa non ha buon esito.

Nel corso degli anni Pulvirenti ha diversificato le sue innumerevoli attività imprenditoriali. Prima costituisce la Sedes, un'industria chimica con sede a Gela, che realizza prodotti per la pulizia della casa. Crea la holding UDA Finaria SpA, di cui detiene il 90% mentre il restante 10% è affidato alla moglie Antonella Moschetto. Con la compagnia controllata Platinum Hotels & Resorts Srl, che ha un capitale sociale di € 100.000,00, acquista alberghi di lusso. Ci sono le cinque stelle delux dell'Atlantis Bay e del Mazzarò Sea Palace di Taormina, le quattro stelle del La Fenice di Belpasso e l'Etna Golf Resort a Castiglione di Sicilia, con un campo da golf da 18 buche e 98 camere.

Qualche anno prima, nel 2003, dalle ceneri dell'Air Sicilia, Pulvirenti aveva dato vita alla Wind Jet, una compagnia che da Catania forniva voli “low cost” per tutta Europa. Parigi, Mosca, Amsterdam, Barcellona, Bucarest erano solo alcune delle mete che si possono raggiungere con voli scontati dall'aeroporto di Fontanarossa. Tutto sembrava andare per il meglio, nonostante le lamentele dei viaggiatori per i ritardi durante le tratte o dei dipendenti che accusavano la compagnia di minacce e atteggiamenti antisindacali. Nel 2009 il bilancio segna un rosso di 1,8 milioni di euro e la situazione peggiora l'anno successivo con un meno 3,1. Il passivo aumenta nel 2011 raggiungendo quota 10 milioni, mentre oggi il debito viene stimato intorno ai 180 milioni di euro. La speranza doveva essere l'accordo con Alitalia, che salta inesorabilmente a ridosso di ferragosto. A Catania è il caos. Milioni di viaggiatori restano bloccati per ore nell'aeroporto di Fontanarossa, per poi essere costretti a comprare nuovi biglietti con altre compagnie. «La Wind jet non è fallita, ma è finita in un vicolo cieco», spiega lo stesso Pulvirenti che nei prossimi giorni prevede nuovi piani e sviluppi per la società.

Eppure il calcio, gli hotel e i supermercati sono solo alcuni degli interessi economici del polivalente imprenditore catanese. A questi si aggiunge la catena di ristorazione Sorsy & Morsy, con diverse location a Palermo, Catania e Caltanissetta, e la Logene Srl che si occupa di trasporto su strada. C'è persino la coltivazione di agrumeti, con l'Azienda Agricola Biorossa Srl, che risulta co-partecipata al 10% da Vitalini Angelo, vicepresidente del Catania Calcio.

Può sembrare un caso, ma in concomitanza con il tracollo della WindJet, il club etneo ha cambiato sponsor, passando dalla Sp Energia Siciliana, che per 16 anni ha accompagnato il Catania Calcio, all'IGP Arancia Rossa di Sicilia, consorzio che tutela, produce e distribuisce l'agrume. «I nostri colori si legano ad un prodotto della nostra terra», ha spiegato presidente Pulvirenti. Alla presentazione delle maglie c'era anche Raffaele Lombardo, catanese ed ex presidente della Regione. Chissà se questo sarà l'inizio di un nuovo sodalizio.
 

AZ209

Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,944
71
Londra.
Ecco perché adesso che l'Enac, con un fax inviato nei giorni scorsi alla società, ha riassegnato in via provvisoria per la stagione 2012-2013, i diritti di traffico che erano stati temporaneamente sospesi
Secondo quanto dichiarato oggi dall'Enac (#1230), questo passaggio di Mariolina Iossa sul corriere sarebbe quindi assolutamente un falso?
 

Nibbio

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5 Dicembre 2008
1,357
0
Francia/Ginevra
Ma per cortesia.. Io da siciliano mi vergogno per loro..
Quoto! In alcuni comuni non ci sono i soldi per l illuminazione notturna o per pagare le società che raccolgono la spazzatura, le strade fanno schifo, le ferrovie non esistono... E la regione osa spendere milioni per far ripartire una compagnia morta e sepolta, senza passeggeri, senza network e senza aerei....più che solo in Italia , solo in Sicilia esistono queste cose
 

I-DADO

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17 Agosto 2007
1,919
286
Milano - Brianza, Lombardia.
Quoto! In alcuni comuni non ci sono i soldi per l illuminazione notturna o per pagare le società che raccolgono la spazzatura, le strade fanno schifo, le ferrovie non esistono... E la regione osa spendere milioni per far ripartire una compagnia morta e sepolta, senza passeggeri, senza network e senza aerei....più che solo in Italia , solo in Sicilia esistono queste cose


Quotissimo, qua c'è da indignarsi al massimo per non dire altro.

Povera Sicilia.