V libertà EK: accolti ricorso ASSAEREO al TAR e appello EK al Consiglio di Stato


classic289

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Posso sapere perché ci tenete così tanto a EK? A me sinceramente non me ne frega niente. Anzi, se per caso la presenza di EK caccia via uno degli altri player sulla rotta la considero una perdita secca per il sistema Italia. EK su una rotta già abbondantemente servita non apporta niente.
Questa la vedo, ma forse mi sbaglio, una posizione da "appassionato" più che da consumatore.

Da consumatore più offerta ho più basso sarà il prezzo e migliore il servizio.
Il che è un grandissimo apporto.

Per di più non capisco perchè affermate che la presenza di ek su una unica rotta vada a pregiudicare tutto il network delle altre compagnie da malpensa.
 

Mobius

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Certo che considerare le riduzioni di AA sulla MXP-JFK come qualcosa di marginale di fronte alla First di UA e alle offerte di EK denota non poca lungimiranza. Vorrei farvi "umilmente" notare che AA a JFK ha un network di tutto rispetto al quale bisogna aggiungere il merger con US, che è work in progress. Sono stato di recente al T8 di JFK e posso garantire che va alla grande.

La jetBlue è una buona compagnia per le coincidenze, ma non dimentichiamo che per prendere una coincidenza con B6 bisogna andare al T5 e che il network della LCC americana si limita agli USA continentali e ad alcune destinazioni in America centrale, mentre AA si spinge fino al Sud America. Inoltre, considerando l'andazzo generale per il globo, mi sa che tra un po' B6 diventerà un'affiliata di EY e quando questo accadrà, addio C/S con EK. Si passerà al p2p puro.

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BAlorMXP

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Certo che considerare le riduzioni di AA sulla MXP-JFK come qualcosa di marginale di fronte alla First di UA e alle offerte di EK denota non poca lungimiranza. Vorrei farvi "umilmente" notare che AA a JFK ha un network di tutto rispetto al quale bisogna aggiungere il merger con US, che è work in progress. Sono stato di recente al T8 di JFK e posso garantire che va alla grande.

La jetBlue è una buona compagnia per le coincidenze, ma non dimentichiamo che per prendere una coincidenza con B6 bisogna andare al T5. Inoltre, considerando l'andazzo generale per il globo, mi sa che tra un po' B6 diventerà un'affiliata di EY e quando questo accadrà, addio C/S con EK. Si passerà al p2p puro.

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Per nulla marginale, ma parlare di lungimiranza davanti alla schifo nella quale versa il sistema aeroportuale milanese fa sorridere. La lungimiranza nboi italiani la utilizziamo solo quando ci fa comodo e, molto spesso, neppure in quei casi.
 

londonfog

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Certo che considerare le riduzioni di AA sulla MXP-JFK come qualcosa di marginale di fronte alla First di UA e alle offerte di EK denota non poca lungimiranza. Vorrei farvi "umilmente" notare che AA a JFK ha un network di tutto rispetto al quale bisogna aggiungere il merger con US, che è work in progress. Sono stato di recente al T8 di JFK e posso garantire che va alla grande.

La jetBlue è una buona compagnia per le coincidenze, ma non dimentichiamo che per prendere una coincidenza con B6 bisogna andare al T5 e che il network della LCC americana si limita agli USA continentali e ad alcune destinazioni in America centrale, mentre AA si spinge fino al Sud America. Inoltre, considerando l'andazzo generale per il globo, mi sa che tra un po' B6 diventerà un'affiliata di EY e quando questo accadrà, addio C/S con EK. Si passerà al p2p puro.

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Stando a quello che mi hanno raccontato amici milanesi e americani, AA aveva il peggior prodotto su MXP-JFK. Per questo a parita' di ogni condizione a perso terreno quando e' arrivata EK. Mentre il resto ha tenuto.

Lo so che AA ha coincidenze, ma mi pare mettesse un B767 senza IFE in Economy, ancora con lo schermo centrale.
EK entrando nel ptp MXP-JFK forse si e' portata via quelli che non avevano bisogno di coincidenze. UA non ha cambiato l'offerta, ne' mi sembra lo abbia fatto DL (JV a parte). AA aveva gia' il peggiore prodotto hard, hanno scelto una parziale ritirata.

Da consumatore (anche se non 'consumo' piu' MXP-JFK da almeno ventiquattro anni) non puo' che farmi piacere.
 

AZ209

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Londra.
Stando a quello che mi hanno raccontato amici milanesi e americani, AA aveva il peggior prodotto su MXP-JFK. Per questo a parita' di ogni condizione a perso terreno quando e' arrivata EK. Mentre il resto ha tenuto.

Lo so che AA ha coincidenze, ma mi pare mettesse un B767 senza IFE in Economy, ancora con lo schermo centrale.
EK entrando nel ptp MXP-JFK forse si e' portata via quelli che non avevano bisogno di coincidenze. UA non ha cambiato l'offerta, ne' mi sembra lo abbia fatto DL (JV a parte). AA aveva gia' il peggiore prodotto hard, hanno scelto una parziale ritirata.

Da consumatore (anche se non 'consumo' piu' MXP-JFK da almeno ventiquattro anni) non puo' che farmi piacere.
Ma infatti ti do pienamente ragione.
Chissa' che AA non decida di lasciare la JFK ed aprire la ORD...
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Ma infatti ti do pienamente ragione.
Chissa' che AA non decida di lasciare la JFK ed aprire la ORD...
Secondo me AA piuttosto lascerà Milano e si concentrerà su altro. Non commettiamo l'errore di considerare Milano indispensabile nonostante si facciano stupidaggini continue.
ORD o altre destinazioni andavano richieste a EK che aveva/ha la necessità di una autorizzazione, non è che si può sperare che AA vada a operare ORD (che nessuno opera perché difficilmente sostenibile) perché da JFK è costretta a chiudere per troppa concorrenza.
 

BAlorMXP

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Secondo me AA piuttosto lascerà Milano e si concentrerà su altro. Non commettiamo l'errore di considerare Milano indispensabile nonostante si facciano stupidaggini continue.
ORD o altre destinazioni andavano richieste a EK che aveva/ha la necessità di una autorizzazione, non è che si può sperare che AA vada a operare ORD (che nessuno opera perché difficilmente sostenibile) perché da JFK è costretta a chiudere per troppa concorrenza.
Su Belgrado, Dusseldorf o Berlino.
 

Dr Gio

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Secondo me AA piuttosto lascerà Milano e si concentrerà su altro. Non commettiamo l'errore di considerare Milano indispensabile nonostante si facciano stupidaggini continue.
ORD o altre destinazioni andavano richieste a EK che aveva/ha la necessità di una autorizzazione, non è che si può sperare che AA vada a operare ORD (che nessuno opera perché difficilmente sostenibile) perché da JFK è costretta a chiudere per troppa concorrenza.
100% d'accordo.
 

Edoardo

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16 Settembre 2011
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Il volo Milano New York è il più redditizio in Italia (ma è operato da Emirates): in dieci anni 1,5 miliardi di ricavi
di Leonard Berberi

Alitalia ci ha provato in tutti i modi — anche per via giudiziaria — a vietare i suoi voli. Gli italiani hanno scoperto un nuovo vettore, mediorientale, su una rotta verso gli Usa. E Malpensa, lo scalo lombardo «sacrificato» dalla politica nazionale per non danneggiare Roma Fiumicino, ha potuto accogliere un aereo a due piani e una clientela di fascia alta e altissima, intenzionata a spendere anche seimila euro per viaggiare in Prima classe. Dieci anni fa decollava il primo collegamento diretto Milano-New York di Emirates. Ancora oggi una delle poche tratte al mondo a essere operata in regime di «Quinta libertà», l’opzione che consente un’aviolinea di un Paese terzo di operare voli (passeggeri e cargo) tra due altri Stati.


I numeri

«Nessuno se la sentiva di infilarsi nel monopolio Alitalia-Delta Air Lines su quel mercato, noi ci abbiamo creduto e ci abbiamo visto giusto», dice durante una chiacchierata Flavio Ghiringhelli, country manager in Italia del vettore di Dubai. Dal 1° ottobre 2013 Emirates ha trasportato più di 1,8 milioni di passeggeri sui 6.068 voli della Malpensa-New York, comunica il vettore. Mentre i ricavi — secondo i calcoli del Corriere — ammontano a circa 1,5 miliardi di euro, ai quali andrebbero aggiunti quelli del cargo caricato nelle «pance» dei velivoli, in particolare gli Airbus A380, i più grandi jet passeggeri in servizio.

L’arrivo della quarta classe
«Da allora è una delle nostre destinazioni di punta in Italia — sottolinea Ghiringhelli —, assieme al nostro hub di Dubai utilizzato come scalo per le prosecuzioni verso Asia, Africa e Oceania». Non solo perché «New York è una città che piace e perché ha forti legami con Milano, ma anche perché durante la stagione estiva (che nel settore va da fine marzo a fine ottobre, ndr) usiamo gli Airbus A380». D’inverno il volo sarà operato con i Boeing 777 «anche perché stiamo introducendo la classe Premium economy — tra la Business e l’Economy — e lo facciamo nel periodo dove si viaggia meno». Come mai? «C’è una richiesta maggiore delle persone che di solito volano Economy di avere ulteriore spazio e più servizi e la Premium risponde a questa richiesta».

Tra business e turismo
In questi dieci anni un paio sono in realtà azzoppati dalla pandemia che ha portato alla chiusura delle frontiere. «Dopo il Covid è tornata la richiesta di viaggio degli italiani, ma ancora di più degli americani — prosegue Ghiringhelli —. Una cosa che un po’ sorprende perché loro sono molto attaccati ai propri vettori che a Milano volano tutti i giorni e anche più volte al giorno». «Tutti i voli Emirates da/per l’Italia registravano prima della pandemia un 50% di passeggeri business e l’altro 50% di clientela turistica o in viaggio per visitare parenti e amici. Dopo il Covid vediamo un 40% di componente business e il resto al 60% — calcola il manager —. Ma sulla rotta Milano-New York la proporzione è tornata ad essere 50 e 50».

Come volano i passeggeri
I tassi di riempimento «sono alti, siamo sull’80% in media, metà italiani, metà americani», continua il country manager. Sulla tratta Milano-New York «un terzo prosegue verso Boston, Los Angeles, Miami, Atlanta, Toronto e San Francisco, gli altri si fermano a New York». Ghiringhelli non fornisce i dati finanziari, del resto sono un segreto industriale. Secondo i calcoli del Corriere — sulla base dei numeri forniti dalla piattaforma specializzata Airline Data Inc — tra il 78 e l’80% dei passeggeri a bordo dei voli Milano-New York viaggia in Economy, il 17-19% in Business e il 2-3% in Prima classe. Se, però, si va a vedere l’impatto sui ricavi ecco che, preso il periodo gennaio 2017-giugno 2023 la Business rappresenta la metà dei ricavi passeggeri, la Prima un sesto, l’Economy un terzo.


La scommessa nel 2013
L’autorizzazione Enac a operare in regime di «Quinta libertà» è stata una vittoria, anche legale, per Emirates. Eppure è un tema ancora sensibile oggi, con diversi amministratori delegati europei e americani che ritengono un errore strategico aver concesso a un colosso come quello di Dubai di operare sulla rotta aerea business per eccellenza tra il nostro Paese e gli Usa, la Milano-New York appunto. «Ma dieci anni fa la situazione era diversa — ricorda Ghiringhelli —. Non c’era concorrenza, volava di fatto solo Delta con Alitalia. Il governo di allora ha cercato di capire se ci fosse qualche altro vettore interessato a operare la rotta, così da aumentare la connettività a Malpensa». Gli altri, sottolinea il manager, «hanno detto “no”, noi invece ci abbiamo scommesso e tanto. E alla fine avevamo ragione noi: l’area lombarda è un mercato forte, con molta domanda e ampi margini di crescita».


Gli esordi
A spaventare, quegli anni, era anche il prodotto del tutto diverso e di qualità, tanto da attirare le gelosie dei colossi di Europa e Usa perché Emirates — secondo le accuse — poteva beneficiare dei «petrodollari» del governo emiratino. «Quando siamo entrati è stato un successo grazie all’offerta a bordo di alto livello, con un aereo, l’A380, che a Milano non si vedeva, mentre Delta metteva sul campo il vecchio Boeing 767», rivendica Ghiringhelli. «Con la “Quinta libertà” abbiamo colmato un vuoto, anche se sappiamo di dare fastidio. Abbiamo anche fatto da trendsetter e abbiamo aperto la strada agli altri».


Sette vettori sulla Malpensa-New York
Oggi la tratta Milano-New York (considerando gli scali JFK e Newark) vede confrontarsi sette vettori: Delta, American Airlines, United Airlines, Emirates, Ita Airways, Neos e La Compagnie, società che offre solo sedili in Business. Secondo l’analisi del Corriere sui dati di traffico forniti da Enac e il Dipartimento Usa dei Trasporti il collegamento tra il capoluogo lombardo e la «Grande mela» vede Emirates con circa un terzo dei passeggeri trasportati, ma oltre il 40% dei ricavi. Da vedere l’impatto che avrà l’accordo tra il vettore di Dubai e United per i voli in prosecuzione: «Loro volano su Newark, noi atterriamo sul JFK, quindi le persone dovrebbero cambiare aeroporto. Vedremo come fare».


Il cargo
L’altra voce importante è il cargo. «In dieci anni abbiamo trasportato nelle stive degli aerei passeggeri 37,2 milioni di tonnellate di merce — snocciola Ghiringhelli —, cosa rilevante perché assieme ai ricavi passeggeri rende la rotta ancora più profittevole». Cosa viene trasportato? Dall’Italia «soprattutto tessuti, resine, verdure, formaggi, frutta secca, cosmetici, piastrelle/ceramiche, preziosi». Dagli Usa «in particolare parti di ricambio degli aerei». La sfida, nei prossimi dieci anni, secondo il manager è «continuare a offrire un prodotto di bordo migliore degli altri, al passo coi tempi, puntando sugli elementi forti: il sistema di intrattenimento, il Wi-Fi, la lounge in alta quota e il servizio clienti».
Possiamo calcolare la media dei pax a bordo come 1.8 milioni pax / 6.068 voli (circa 296 pax/volo) o qualcuno si risente per il metodo matematico utilizzato?

Fonte
 

belumosi

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Mi sono divertito a ricavare qualche dato.
Premesso che:

-gli oltre 1.8M di pax li ho contabilizzati come 1.85M
-per comodità ho simulato gli stessi valori del mix F/J/Y per l'intero periodo dal 2013
-per comodità ho calcolato i pax medi nelle varie classi partendo da un riempimento del volo con 300 pax
-che letto quanto sopra l'idea è quella di fornire un ordine di grandezza senza altre pretese

ecco qualche dato interessante:

1.85M di pax suddivisi su 6.068 voli, portano ad un riempimento medio per volo di 304.9 pax.

Questo è il fatturato complessivo suddiviso per classi:

F 250M €
J 750M €
Y 500M €

Questo è il numero medio dei posti occupati in ogni singola classe per ogni volo (300 pax):

F 6-9
J 51-57
Y 234-240

Utilizzando come valori fissi per ogni volo 9 pax F, 54 pax J e 237 pax Y, questo è il revenue medio per pax:

F 4.578 €
J 2.289 €
Y 348 €

Queste cifre si riferiscono alla singola tratta, per cui per un volo AR vanno raddoppiate.