Trapani Birgi, la crisi dell'Airgest e il bilancio ancora in rosso


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aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
È sotto gli occhi di tutti il bilancio dell'aeroporto, drogato dall'acquisto di traffico che non lo fa stare in piedi, obbligandolo sistematicamente a farsi sovvenzionare dalla collettività.
Di tutti i soldi mai spesi dalla collettività, il sottoscritto (ormai ex, ma per lunghi anni) contribuente é contentissimo dell'investimento fatto a Birgi. Magari tutti gli investimenti pubblici portassero a simili risultati.

Sopratutto da parte di una regione nella quale UN QUARTO del PIL è generosamente passato dallo stato centrale.
Non voglio disturbare nessuno su AC su questo argomento qui completamente OT, qua ci sono i dati ufficiali, http://www.agenziacoesione.gov.it/it/cpt/, leggitili, se rimani ancora della stessa idea invitami in un altro forum dove la discussione possa essere in tema (e.g. https://www.facebook.com/groups/adessobasta2015/), e vediamo se l'affermazione é vera, non lo é, oppure no.
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Tifo e realismo sono due concetti antitetici. Qua prevale il secondo, dati alla mano.
A me pare prevalga invece una incomprensibile ideologia che non comprendo.
Non comprendo perché su un forum dedicato all'Aviazione Civile ci sia una evidente maggioranza di utenti contrari ad utilizzare lo sviluppo degli aeroporti come volano dello sviluppo economico e sociale delle comunità di riferimento.
Quale sarebbe non dico per la comunità siciliana in generale, ma per la comunità italiana il beneficio della chiusura di Birgi al traffico civile?
Birgi é un esempio paradigmatico. Investendo 4 copechi in croce, perché 6 milioni di Euro sono 4 copechi in croce, dove abito io non ci si compra nemmeno una villetta, si é riusciti ad esprimere fino a 1,8 milioni di pax, tutto traffico precedentemente latente.
Bisogna prendere esempio dalla storia di Birgi, in tutto il territorio nazionale, e cercare di applicarne le lezioni.
La prima cosa da fare é togliere le imposte aeroportuali, la famigerata addizionale "comunale".
Idealmente, in tutti gli aeroporti, e se proprio non fosse possibile (ma per quanti anni ancora i pax dovranno pagare questa cassa integrazione straordinaria?), almeno soltanto per i piccoli aeroporti, perché é una imposta non solo regressiva, ma che frena lo sviluppo di tutta l'aviazione civile italiana.
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
L'ho detto anch'io che i dati a disposizione sono pochi. Ma come detto sopra dovremmo avere altri dati di tipo quali-quantitativo per capire se è opportuno tenere operativo Birgi oppure no.
Per affermare una frase simile, uno non deve avere la minima idea di cosa era la zona a nord dell'aeroporto nel 1998, e di come é diventata oggi.
A San Vito, Favignana, Trapani, Custonaci, Erice, Castellammare del Golfo, ma anche Paceco o Valderice, lo sviluppo dell'aeroporto ha avuto un impatto trasformativo.
E volendo anche in posti piú lontani come Menfi o Castelvetrano, in parte anche Mazara e Marsala, anche se per queste due l'impatto é fino ad ora stato minore di quello visto altrove (ma immagino che Marsala con il porto turistico e la seconda nave a Baglio Anselmi potrebbe fare il salto di qualitá).
 

Dancrane

Amministratore AC
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10 Febbraio 2008
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A me pare prevalga invece una incomprensibile ideologia che non comprendo.
Non comprendo perché su un forum dedicato all'Aviazione Civile ci sia una evidente maggioranza di utenti contrari ad utilizzare lo sviluppo degli aeroporti come volano dello sviluppo economico e sociale delle comunità di riferimento.
Quale sarebbe non dico per la comunità siciliana in generale, ma per la comunità italiana il beneficio della chiusura di Birgi al traffico civile?
Milioni e milioni di euro risparmiati. E non vale solo per TPS, ma per tutti quegli aeroporti INUTILI perché con altro scalo ad un tiro di schioppo.

Birgi é un esempio paradigmatico. Investendo 4 copechi in croce, perché 6 milioni di Euro sono 4 copechi in croce, dove abito io non ci si compra nemmeno una villetta, si é riusciti ad esprimere fino a 1,8 milioni di pax, tutto traffico precedentemente latente.
1.800.000 pax lo devi dividere per 2, tanto per cominciare. Perché chi arriva parte anche. Quindi 900.000. Togliamo anche i trapanesi che ne approfittano per andare a stocazzemburg a 1 €. Quel che rimane, potrebbe anche essere tutto turismo. Che adeguatamente gestito, puó andare a Palermo ed essere portato a Trapani con adeguati mezzi. Il paradigma di Birgi é che tutti gli investimenti non sono serviti minimamente ad evitarne i conti perennemente in profondo, profindissimo rosso.

Bisogna prendere esempio dalla storia di Birgi, in tutto il territorio nazionale, e cercare di applicarne le lezioni.
La prima cosa da fare é togliere le imposte aeroportuali, la famigerata addizionale "comunale".
Idealmente, in tutti gli aeroporti, e se proprio non fosse possibile (ma per quanti anni ancora i pax dovranno pagare questa cassa integrazione straordinaria?), almeno soltanto per i piccoli aeroporti, perché é una imposta non solo regressiva, ma che frena lo sviluppo di tutta l'aviazione civile italiana.
L'esempio é stato giá preso, il nostro debito pubblico sta lí a dimostrarlo. E piantala col tuo mantra sull'addizionale di 2,50 euro che tiene lontani millemila miliardi di turisti: é una minkiata, cavalcata sistematicamente da FR che non vuole scucire un solo cent di quanto le entra, e che nonostante l'addizionale muove ogni anno qualche milione di pax in piú rispetto al'anno precedente, altro che mannaia sull'aviazione italiana! La realtá é che TPS ha palesemente dimostrato di essere uno scalo inutile, che non é in grado di stare in piedi, che se non paga non vedrebbe un solo volo perché non ha domanda minimamente sufficiente a permettergli di campare.

Con un po' di intelligenza, i soldi per fare sopravvivere l'aeroporto li si potrebbe fare comodamente pagare a quanti effettivamente lo usano, come (giustamente) fanno in tanti, ma nemmeno quella strada si vuole cercare. Cosa é stato fatto in questi anni per migliorare la redditivitá dello scalo? Per fare in modo di ridurre l'intervento pubblico? Per giustificare l'indispensabilitá della propria esistenza?
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
Aldo Cazzullo oggi su Lo dico al Corriere:

Se molti siciliani abitano case abusive, fanno lavori precari e campano di sussidi, se il diritto diventa favore, è difficile esercitare una libera scelta democratica. Centomila ragazzi hanno lasciato l’isola negli ultimi anni, e non sono i disperati: sono i figli di famiglie che hanno potuto mandarli all’estero a studiare e adesso a cercare il lavoro che a casa non trovano. Dobbiamo creare le condizioni per cui chi lo desidera possa tornare, o restare. E il lavoro si crea con gli investimenti, pubblici e privati. A cominciare dal turismo di qualità: infrastrutture, voli diretti con il Nord Europa, spettacolo, cultura, arte, restauri.
da http://www.corriere.it/lodicoalcorriere/index/30-11-2017/index.shtml

Quando dico che l'esperienza dello sviluppo di Birgi e dello sviluppo che ha creato nel territorio circostante è paradigmatico. 10 o 20 anni fa queste cose non le scrivevano e forse nemmeno le capivano nei media mainstream italiani. Oggi sono date per scontate.
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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ale.riolo.co.uk
il nostro debito pubblico sta lí a dimostrarlo. .. FR che non vuole scucire un solo cent di quanto le entra,
I soldi del co-marketing servono a scontare l'addizionale, che giustamente Ryanair non vuole pagare.

Sostanzialmente sono una imposta aggiuntiva che i contribuenti della provincia di Trapani pagano allo stato centrale, per ottenere il privilegio di provare a sviluppare la propria economia.
 

Farfallina

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I soldi del co-marketing servono a scontare l'addizionale, che giustamente Ryanair non vuole pagare.

Sostanzialmente sono una imposta aggiuntiva che i contribuenti della provincia di Trapani pagano allo stato centrale, per ottenere il privilegio di provare a sviluppare la propria economia.
In realtà pagano come gli altri contribuenti italiani per garantire i servizi comuni e visto che in Italia solo 4/6 (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e a seconda degli anni Lazio e Toscana che sono sostanzialmente in pareggio) regioni a seconda degli anni pagano più di quello che ricevono direi che non c'è da lamentarsi. Anzi sarebbe ora di ridurre certi sprechi perchè la situazione nazionale è sempre più insostenibile.
 

AZ209

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Londra.
L'addizionale dal 1 Settembre 2016 è €6,50 più IVA 10% che fanno €7,25 a imbarco.
Nei primi 8 mesi del 2016 era €9,00 più IVA 10% che fanno €9,90 a imbarco, quasi il 20% del prezzo medio per posto offerto di Ryanair.
I soldi del co-marketing servono a scontare l'addizionale, che giustamente Ryanair non vuole pagare.

Sostanzialmente sono una imposta aggiuntiva che i contribuenti della provincia di Trapani pagano allo stato centrale, per ottenere il privilegio di provare a sviluppare la propria economia.
Ma basta. Piantiamola con sta lagna dell'addizionale.
Sei solo tu ed il tuo compare che state facendo questa battaglia personale sapendo che tanto con i se e con i ma si riescono a garantire articoli di giornale ed arringare tifosi aeroportuali.
Questa tua battaglia contro lo Stato e' offensiva all'intelligenza del forum intero. Francamente se non ci fosse stato lo Stato che continua ad assistere quella zona da oltre mezzo secolo a questa parte, la situazione a Trapani ricorderebbe molto situazioni poco piu' a sud nel mediterraneo. Inutile girarci troppo intorno.
Ringrazia il cielo che lo Stato esiste e che garantisce una presenza a livello militare.
 

Paolo_61

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[omissis]
Bisogna prendere esempio dalla storia di Birgi, in tutto il territorio nazionale, e cercare di applicarne le lezioni.
[omissis]
Per una volta hai ragione. Bisogna prendere esempio da Birgi e smetterla di sperperare soldi pubblici in aeroporti che non hanno alcun senso. Dopo vent'anni di investimenti il traffico interessato a TPS a "costo pieno" è pari a zero, occorre farsene una ragione e tagliare il cordone ombelicale.
 

aless

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12 Settembre 2006
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Ripeto: una comunità è libera di decidere di pagarsi una infrastruttura a patto però di farlo a condizioni di mercato, cioè mantenendo il bilancio di quella infrastruttura in pareggio o in attivo. Se riuscite a mantenere Birgi in attivo (o in pareggio), siete cioè liberissimi di fare quel che più vi aggrada con i vostri soldi e la vostra terra.

Se invece il pareggio o l'utile non li riuscite a raggiungere, e se la sopravvivenza economica dell'infrastruttura dipende da investimenti pubblici, allora dovete sottostare a delle regole. Queste regole esistono per tutelare il funzionamento complessivo del mercato e per evitare sperperi di preziose e scarse risorse pubbliche. Sempre le suddette regole, infine, nel caso degli aeroporti dicono che un aeroporto sovvenzionato non può sovrapporsi a un'altra infrastruttura simile, e Birgi si sovrappone a PMO.

Di quanto sei contento di investire nel tuo territorio non me ne potrebbe fregare di meno. Mi frega invece di dove finiscono i miei, di soldi. E se c'è tutta sta cagnara significa che Birgi coi soldi dei trapanesi non si regge in piedi, e ha bisogno dei soldi degli italiani.

Il che, tradotto in linguaggio più semplice, è una paraculata.

Pax et bonum.
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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Wimbledon
ale.riolo.co.uk
E se c'è tutta sta cagnara significa che Birgi coi soldi dei trapanesi non si regge in piedi, e ha bisogno dei soldi degli italiani.
Birgi si reggeva perfettamente con il supporto della ex provincia di Trapani. Il signor Crocetta ed il governo del PD hanno soppresso la provincia di Trapani, e si sono portati il budget altrove, scaricando il problema sui comuni.

A mio avviso tutto chiaramente per mere questioni elettorali e clientelari, dacché immagino per motivi storici (nel 2012 presero il 12%, spesso in passato anche peggio) fossero certi che quei soldi investiti altrove avrebbero garantito più voti, ed il PD trapanese non contava molto. Ad un certo punto, dopo le Europee dove il PD ha preso in provincia di Trapani un risultato storico, oltre il 33%, sono arrivate vittorie alle amministrative, risultati elettorali che ha contribuito a dare più peso al PD trapanese, il vento ha iniziato a cambiare, ed anche se Crocetta ha continuato a mettere Airgest tra le partecipazioni non strategiche e da dismettere, alla fine si é dovuto arrendere e andare a ritrovare il budget, o almeno una parte, precedentemente dirottato altrove. Permettendo tra l'altro al PD un risultato più che decente alle ultime regionali, il 20%, secondo soltanto a quello di Enna.

Quanto ai soldi degli italiani, benedetto il giorno in cui i CPT si faranno su base provinciale, non regionale.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Birgi si reggeva perfettamente con il supporto della ex provincia di Trapani.
Ho evidentemente preteso troppo da te. Errore mio.

Riformulo in versione pedagogica e illustrativa: se Birgi stava a galla grazie ai soldi della ex provincia vuol dire che non stava a galla, e una provincia (cioè un ente pubblico) non può avvallare delle distorsioni del mercato tenendo a galla qualcosa che non sa galleggiare. Lo potrebbe fare nel caso di territori svantaggiati e/o nel caso dei servizi pubblici essenziali, e nessuno dei due è il caso di Birgi perché c'è PMO a meno di 100km di distanza.

Da siciliano (tu, non io), se proprio vuoi cercare una colpa la puoi trovare nella incapacità della ex provincia di Trapani, della provincia di Palermo e infine della Regione Siciliana di "mettere a sistema" l'infrastruttura palermitana.

Benissimo ha fatto la Regione a levare i fondi per TPS. Suppongo l'abbia fatto tra l'altro in autotutela, perché a lungo andare si sarebbe finiti per far aprire una procedura d'infrazione presso la DG COMP (aiuti di Stato).

Infine, quando dico che una comunità può usare a piacimento i propri soldi intendo proprio la comunità coi soldi suoi, quindi associazioni datoriali, associazioni di categoria, privati investitori, elargizioni spontanee dei cittadini, etc. Eppure molti (tutti?) di questi mi sembra si siano guardati bene dal coprire quei 4 copechi che servivano a far fare soldoni a palate a tutto il territorio.

Continuo?
 

AZ209

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Londra.
Birgi si reggeva perfettamente con il supporto della ex provincia di Trapani.
Tralasciando i bilanci disastrosi 2014. 2015 e 2016, qui sotto quelli altrettanto disastrosi di quando Airgest era ancora sotto l'ex provincia che tanto decanti:

RISULTATO DI BILANCIO 2013-------------(omesso) probabilmente una caporetto
RISULTATO DI BILANCIO 2012 € -2.605.493
RISULTATO DI BILANCIO 2011 € -2.608.385
RISULTATO DI BILANCIO 2010 € -2.355.084
Fonte Camera di Commercio di Trapani

Dobbiamo continuare?
 

aledeniz

Bannato
12 Marzo 2010
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Wimbledon
ale.riolo.co.uk
Tralasciando i bilanci disastrosi 2014. 2015 e 2016, qui sotto quelli altrettanto disastrosi di quando Airgest era ancora sotto l'ex provincia che tanto decanti:

RISULTATO DI BILANCIO 2013-------------(omesso) probabilmente una caporetto
RISULTATO DI BILANCIO 2012 € -2.605.493
RISULTATO DI BILANCIO 2011 € -2.608.385
RISULTATO DI BILANCIO 2010 € -2.355.084
Fonte Camera di Commercio di Trapani

Dobbiamo continuare?
A me sembrano ottimi bilanci per una startup, una impresa in avviamento che serve a sviluppare un territorio in via di sviluppo.

Ovviamente, non ha senso chiedere a dei privati di farsi carico di una simile impresa.

Affermare che il pubblico non possa fare questo genere di investimenti significa prendere una posizione ideologica.

Che condividerei quando si tratta di BreBeMi, Mose, Expo, o altri investimenti plurimiliardari nelle aree più sviluppate del paese.

Ma che trovo impossibile condividere quando applicata alle parti meno sviluppate del paese.

Soprattutto quando lo stato potrebbe semplicemente togliere una imposta, come suggerito recentemente dal Sig. O'Brien sul Corriere, per rendere quella classe di aeroporti molto più appetibili.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
A me sembrano ottimi bilanci per una startup, una impresa in avviamento
Aridaje.

Airgest non e' una startup. Ha 27, v e n t i s e t t e, anni.
Sono bilanci disastrosi. Affermare il contrario significa prendere in giro gli utenti.
I tuoi paragoni con BreBeMi, Expo ecc. sono totalmente irrealistici e frutto della tua fantasia.

Inutile insistere.
 

totocrista

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tps - Psa
Aridaje.

Airgest non e' una startup. Ha 27, v e n t i s e t t e, anni.
Sono bilanci disastrosi. Affermare il contrario significa prendere in giro gli utenti.
I tuoi paragoni con BreBeMi, Expo ecc. sono totalmente irrealistici e frutto della tua fantasia.

Inutile insistere.
+1
Ma quale.start up?

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aless

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12 Settembre 2006
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A me sembrano ottimi bilanci per una startup, una impresa in avviamento che serve a sviluppare un territorio in via di sviluppo.

Ovviamente, non ha senso chiedere a dei privati di farsi carico di una simile impresa.

Affermare che il pubblico non possa fare questo genere di investimenti significa prendere una posizione ideologica.

Che condividerei quando si tratta di BreBeMi, Mose, Expo, o altri investimenti plurimiliardari nelle aree più sviluppate del paese.

Ma che trovo impossibile condividere quando applicata alle parti meno sviluppate del paese.

Soprattutto quando lo stato potrebbe semplicemente togliere una imposta, come suggerito recentemente dal Sig. O'Brien sul Corriere, per rendere quella classe di aeroporti molto più appetibili.
È la stessa completa miopia che non considera regole, strategie e sinergie che ha portato il sud a rimanere lo zimbello che è. Sono sicuro che la tua carriera politica sarà fulminante.
 
Stato
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