Cosa si può fare con 190 euro? Si può andare lontano per un fine settimana? Due cose che sembrano inconciliabili, e probabilmente, per i meno squilibrati del sottoscritto, lo sono pure. Ma talvolta, osare l'impossibile risulta utile a sconfiggere il logorìo della vita moderna (cit.) senza sorseggiare un amaro in mezzo al traffico.
Tutto inizia il 19 gennaio...
Orbene, il volo è il primo del mattino, quello delle 6.40: come ci si va? Escluso il treno (non ne arrivano diretti, e le coincidenze sono sempre un terno al lotto), si opta per la macchina: si chiude l'ufficio verso le 23.00 e ci si mette in moto, si arriva al parcheggio aeroportuale intorno alle 2 e, memore delle avventure di un nostro forumista di vecchia data, meno del fatto di non avere più 20 anni ma quasi 50, "dormo" in macchina sino alle 5.00! Vi risparmio le prese per i fondelli di mezzo forum, che credo interessino poco.
Ci siamo, inizia il viaggio! Alle 6.00 c'è una sola compagnia che fa partire l'intera flotta



Preso posto sul topolino di AZ, decolliamo, lasciandoci alle spalle la nebbia estiva delle colline toscane

"Data la brevità del volo, informiamo i signori passeggeri che non verrà effettuato alcun servizio". Considerato che al ritorno nei 37 minuti di volo le bevande sono state servite, mi chiedo se le due città si siano allontanate.

Arriviamo a FCO, per le prime due ore e fischia di transito

Ora, confesso l'incoffessabile: ho partecipato alla consueta asta per l'upgrade in J di AZ, e l'offerta minima, quella che ti dicono non avere sostanzialmente possibilità di essere accettata, quella da pezzenti, da miserabili, alla fine viene accolta. Quindi, andando al molo E (tra l'altro, bellissimo!), andiamo a rilassarci a Casa Alitalia prima di ripartire (foto fatte col cellulare)


Non ho fatto fotografie all'interno, anche perchè era abbastanza piena: è molto bella e spaziosa, buona l'offerta di cibo e bevande, servizio bar con personale cortesissimo, con l'unico neo della mancanza di luce naturale, ma certamente anni luce avanti rispetto al passato.
Preso posto a bordo del 320, andiamo a rullare per la seconda tappa... ah, già, che sbadato! Se non vi dico che si passa per CAI risulta difficile capire. Partiamo dopo di lui

Loro invece stanno dietro di noi


Imbrocchiamo la 25

Bye bye FCO

Lo stato dell'arte del pranzo è il seguente

Discrete le lasagne, discutibile l'insalata con le strisce di tacchino (almeno, così pareva) e formaggio, pane nella media, dolce passabile. Non fotografati, il torroncino (è nascosto dalle lasagne) e l'amaretto (servito al termine del pasto). A chiudere, possibilità di liquore a scelta tra grappa e limoncello

Panorama, che include il finestrino lurido e aeroporti non meglio identificati



Siamo già in avvicinamento








Moments before landing

Taxiing lunghissimo, ma almeno si vede qualche avione




E parcheggiamo alfine accanto all'ex proprietario. Pardon, partner di minoranza.

Ora, ho una breve sosta di 7 (sette) ore, e nessuna voglia di uscire dall'apt. Con comodo, seguo le indicazioni per i transiti, nella ingenua speranza che funzionino come più o meno ovunque. Invece, arrivato al banco, l'addetto mi chiede il passaporto e la carta di imbarco, smanetta un po' sul PC e, passati una decina di minuti, si fa una certa ora, quindi acchiappa lo stuoino poggiato sullo schienale della poltroncina, lo dispone amorevolmente a terra nella giusta direzione, si toglie le scarpe ed inizia a pregare. Se avete una connessione corta, meglio sperare di trovare un infedele, sappiatelo. Terminato il quarto d'ora di imprecazioni - mie - e implorazioni -sue -, raccolto lo stuoino e riposizionato sullo schienale, riprende a smanettare. Nel frattempo arrivano tre mezzi energumeni che si presentano con il loro inconfondibile accento de li castelli: "Ciao, polizia italiana!", gli consegnano passaporti e carte di imbarco e nel giro di 3 (TRE!!!) minuti passano. Finalmente, dopo soli 45 minuti, anche la mia pratica sembra disbrigata, quindi possiamo seguire il sodale che ci fa scendere, ci apre un'uscita, ci fa accomodare su un pulmino, che ci porta a 300 metri di distanza, dove entriamo e dobbiamo passare un metal detector: dei 3 in servizio, nessuno che degni di uno sguardo monitor, bagagli o transitanti (eravamo solo in due, per fortuna). Finito il cinema, dopo un'ora finalmente il sacro rito giunge al termine.
Pascolo su e giù per l'aeroporto, l'aria condizionata ha una temperatura talmente bassa da farmi rischiare una polmonite, da fotografare c'è poco o nulla, il wifi è gratuito per solo mezz'ora poi, pur volendolo acquistare, il sito per il pagamento non funziona.
Finalmente arriva l'ora di imbarcare per JNB: gente col bagaglio a mano

Panoramica dell'A330-300 di MS


Pitch veramente stretto, e con sedili che avanzano quando si reclina lo schienale. 8 ore di sofferenza a venire, già lo so, ma con quel che ho pagato il biglietto ogni lamentela è inutile



Il rancio prevede l'opzione carne o pollo: opto per la seconda, e devo dire che il tutto era molto gradevole. Insalata passabile, dolce buono anche lui. Posate in ferro e tovagliolo in stoffa completano un buon servizio.

Per quanto in Y, MS fornisce anche un signor amenity kit, completo di tutto

Unica programmazione che seguo in volo (quando non dormo)

All'alba, arriva la colazione


Siamo in avvicinamento, e questa dovrebbe essere una miniera

Si vede l'aeroporto

Panorama di Jozi e A380 di BA che ci precede in atterraggio

Finalmente, intorno alle 8.30, atterriamo anche noi. Vista durante il taxiing

Dedicata a quel forumista che continua a scassare gli zebedei con le riviste di bordo

Angolo della rottamazione


Tu aspettami che, tempo di sbarcare e fare l'immigrazione, arrivo anche da te

Immigrazione che, al contrario di CAI, è rapidissima, senza troppe complicazioni, e mi permette di andare a prendere l'ultimo volo. Ah, già, non vi ho detto il programma: ho 61 ore a disposizione, le prime 3 passano in attesa del prossimo volo per Nelspruit (MQP), aeroporto Mpunalanga, ad uno degli ingressi del Kruger Park, il costo del quale è superiore alla spesa sostenuta per l'A/R di JNB! Ci voliamo sull'E190 di Airlink, sussidiaria interna di South African Airways. Panorama del breve (50 minuti scarsi) volo


Ed eccoci all'aeroporto



Qua è mezzogiorno, le ultime due notti le ho passate come un disperato, prima in macchina e poi in aereo, ma sono contento di avere ancora qualche ora da passare da queste parti: 26 per essere precisi!
L'amica che approfitto di passare a trovare mi attende fuori, si va a pranzare, poi raggiungo il B&B ove potrò finalmente farmi una doccia ed una pennica prima di una sana cena casalinga italiana. L'indomani, si va al Kruger!
Tutto inizia il 19 gennaio...
Per quanto fallata, la tariffa aveva un suo perchè per essere così bassa: partenza da città "periferiche" (senza offesa per nessuno!), compagnie in interline e non in code sharing, per giunta di alleanze diverse, e lunghi layover (in pratica, anzichè le 12 ore del diretto, si starà in ballo per 24!). E allora, appassionatomi alla saga del Pisa mover, e bramando di poterlo un giorno almeno vedere, decido di partire dalla città toscana, più vicina da raggiungere dalla capitale economica del regno italico... cioè, forse sarebbe stato meglio partire da Catania, che almeno era raggiungibile comodamente in aereo, ma l'orario di partenza obbligava a passare una notte in terra sicula, ergo un giorno in più. Niente, partiamo da Pisa.PSA/CTA Johannesburg a prezzi da 110 a 190€, su momondo da maggio a metà luglio.
Orbene, il volo è il primo del mattino, quello delle 6.40: come ci si va? Escluso il treno (non ne arrivano diretti, e le coincidenze sono sempre un terno al lotto), si opta per la macchina: si chiude l'ufficio verso le 23.00 e ci si mette in moto, si arriva al parcheggio aeroportuale intorno alle 2 e, memore delle avventure di un nostro forumista di vecchia data, meno del fatto di non avere più 20 anni ma quasi 50, "dormo" in macchina sino alle 5.00! Vi risparmio le prese per i fondelli di mezzo forum, che credo interessino poco.
Ci siamo, inizia il viaggio! Alle 6.00 c'è una sola compagnia che fa partire l'intera flotta



Preso posto sul topolino di AZ, decolliamo, lasciandoci alle spalle la nebbia estiva delle colline toscane

"Data la brevità del volo, informiamo i signori passeggeri che non verrà effettuato alcun servizio". Considerato che al ritorno nei 37 minuti di volo le bevande sono state servite, mi chiedo se le due città si siano allontanate.

Arriviamo a FCO, per le prime due ore e fischia di transito

Ora, confesso l'incoffessabile: ho partecipato alla consueta asta per l'upgrade in J di AZ, e l'offerta minima, quella che ti dicono non avere sostanzialmente possibilità di essere accettata, quella da pezzenti, da miserabili, alla fine viene accolta. Quindi, andando al molo E (tra l'altro, bellissimo!), andiamo a rilassarci a Casa Alitalia prima di ripartire (foto fatte col cellulare)


Non ho fatto fotografie all'interno, anche perchè era abbastanza piena: è molto bella e spaziosa, buona l'offerta di cibo e bevande, servizio bar con personale cortesissimo, con l'unico neo della mancanza di luce naturale, ma certamente anni luce avanti rispetto al passato.
Preso posto a bordo del 320, andiamo a rullare per la seconda tappa... ah, già, che sbadato! Se non vi dico che si passa per CAI risulta difficile capire. Partiamo dopo di lui

Loro invece stanno dietro di noi


Imbrocchiamo la 25

Bye bye FCO

Lo stato dell'arte del pranzo è il seguente

Discrete le lasagne, discutibile l'insalata con le strisce di tacchino (almeno, così pareva) e formaggio, pane nella media, dolce passabile. Non fotografati, il torroncino (è nascosto dalle lasagne) e l'amaretto (servito al termine del pasto). A chiudere, possibilità di liquore a scelta tra grappa e limoncello

Panorama, che include il finestrino lurido e aeroporti non meglio identificati



Siamo già in avvicinamento








Moments before landing

Taxiing lunghissimo, ma almeno si vede qualche avione




E parcheggiamo alfine accanto all'ex proprietario. Pardon, partner di minoranza.

Ora, ho una breve sosta di 7 (sette) ore, e nessuna voglia di uscire dall'apt. Con comodo, seguo le indicazioni per i transiti, nella ingenua speranza che funzionino come più o meno ovunque. Invece, arrivato al banco, l'addetto mi chiede il passaporto e la carta di imbarco, smanetta un po' sul PC e, passati una decina di minuti, si fa una certa ora, quindi acchiappa lo stuoino poggiato sullo schienale della poltroncina, lo dispone amorevolmente a terra nella giusta direzione, si toglie le scarpe ed inizia a pregare. Se avete una connessione corta, meglio sperare di trovare un infedele, sappiatelo. Terminato il quarto d'ora di imprecazioni - mie - e implorazioni -sue -, raccolto lo stuoino e riposizionato sullo schienale, riprende a smanettare. Nel frattempo arrivano tre mezzi energumeni che si presentano con il loro inconfondibile accento de li castelli: "Ciao, polizia italiana!", gli consegnano passaporti e carte di imbarco e nel giro di 3 (TRE!!!) minuti passano. Finalmente, dopo soli 45 minuti, anche la mia pratica sembra disbrigata, quindi possiamo seguire il sodale che ci fa scendere, ci apre un'uscita, ci fa accomodare su un pulmino, che ci porta a 300 metri di distanza, dove entriamo e dobbiamo passare un metal detector: dei 3 in servizio, nessuno che degni di uno sguardo monitor, bagagli o transitanti (eravamo solo in due, per fortuna). Finito il cinema, dopo un'ora finalmente il sacro rito giunge al termine.
Pascolo su e giù per l'aeroporto, l'aria condizionata ha una temperatura talmente bassa da farmi rischiare una polmonite, da fotografare c'è poco o nulla, il wifi è gratuito per solo mezz'ora poi, pur volendolo acquistare, il sito per il pagamento non funziona.
Finalmente arriva l'ora di imbarcare per JNB: gente col bagaglio a mano

Panoramica dell'A330-300 di MS


Pitch veramente stretto, e con sedili che avanzano quando si reclina lo schienale. 8 ore di sofferenza a venire, già lo so, ma con quel che ho pagato il biglietto ogni lamentela è inutile



Il rancio prevede l'opzione carne o pollo: opto per la seconda, e devo dire che il tutto era molto gradevole. Insalata passabile, dolce buono anche lui. Posate in ferro e tovagliolo in stoffa completano un buon servizio.

Per quanto in Y, MS fornisce anche un signor amenity kit, completo di tutto

Unica programmazione che seguo in volo (quando non dormo)

All'alba, arriva la colazione


Siamo in avvicinamento, e questa dovrebbe essere una miniera

Si vede l'aeroporto

Panorama di Jozi e A380 di BA che ci precede in atterraggio

Finalmente, intorno alle 8.30, atterriamo anche noi. Vista durante il taxiing

Dedicata a quel forumista che continua a scassare gli zebedei con le riviste di bordo

Angolo della rottamazione


Tu aspettami che, tempo di sbarcare e fare l'immigrazione, arrivo anche da te

Immigrazione che, al contrario di CAI, è rapidissima, senza troppe complicazioni, e mi permette di andare a prendere l'ultimo volo. Ah, già, non vi ho detto il programma: ho 61 ore a disposizione, le prime 3 passano in attesa del prossimo volo per Nelspruit (MQP), aeroporto Mpunalanga, ad uno degli ingressi del Kruger Park, il costo del quale è superiore alla spesa sostenuta per l'A/R di JNB! Ci voliamo sull'E190 di Airlink, sussidiaria interna di South African Airways. Panorama del breve (50 minuti scarsi) volo


Ed eccoci all'aeroporto



Qua è mezzogiorno, le ultime due notti le ho passate come un disperato, prima in macchina e poi in aereo, ma sono contento di avere ancora qualche ora da passare da queste parti: 26 per essere precisi!
L'amica che approfitto di passare a trovare mi attende fuori, si va a pranzare, poi raggiungo il B&B ove potrò finalmente farmi una doccia ed una pennica prima di una sana cena casalinga italiana. L'indomani, si va al Kruger!