Tecnicamente un RTW, questo viaggio e’ in realta’ un viaggio in Australia con stopover in Europa.
Le compagnie sono un mix Star Alliance (TAP/ANZ) con in mezzo KL e EY, con due connessioni LATAM, piu’ un buon numero di voli interni in Australia. L’itinerario infatti sara’ piu’ meno un giro completo dell’isola/continente.
Si inizia in direzione GRU con LATAM.
LA8027
Santiago SCL-Sao Paulo GRU
PT-MOD
767-316ER
ETD: 12.25 (ATD 12.30)
ETA: 16.25 (ATA 16.15)
In the air: 12.53-16.07 (3h14)
CHECK-IN e LOUNGE
La zona premium al piano superiore e’ tranquilla ed ha il suo varco sicurezza/immigrazione. Tuttavia con circa 20 persone in fila, ci vorranno 40 minuti per superare il controllo passaporti, probabilmente quanto o piu’ avrei impiegato nella corsia normale al piano di sotto. Il vantaggio e’ che sei a un passo dalla lounge.

Poco e’ cambiato nella lounge dall’ultima visita, forse il catering e’ peggiorato (almeno a quest’ora, 11am) e consiste in questi mini snacks confezionati da scaldare.
Il 767 di LATAM Brasil, oggi PT-MOD, che opera questa rotta oggi arriva puntuale da GRU.

POLTRONA
Non sono un grande fan del 767 LATAM. Sei poltrone per fila nella fusoliera di un 767 sono molte e lo spazio e’ decisamente strettino. Va detto che questo aereo e’ solo nella flotta di LATAM Brasil, LATAM Peru e LATAM Argentina.
I braccioli millimetrici di LATAM (gli stessi anche sul 787 di LATAM Chile) li trovo particolarmente scomodi. La poltrona comunque reclina completamente ed ha il vantaggio di avere praticamente un campo da calcio davanti.



IFE
L’Airshow non ha ben chiaro dove stiamo andando, inizialmente. Poi si corregge. Molta buona la scelta di film anche se finisco per vedere una cagata pazzesca, John Wick, che poi riproporranno tutte le altre compagnie di questo viaggio.
Lo schermo e’ di buone dimensioni.


IL VOLO
Quest’inverno non ha praticamente mai piovuto e se ne vedono gli effetti attraversando la Cordigliera, meno innevata del solito per essere inizio settembre.

L’atterraggio a GRU in compenso regala questa vista sulla sconfinata distesa di cemento e smog.

Arriviamo al T2 di GRU che con gli anni si e’ imbruttito all’inverosimile.
SERVIZIO
Impeccabile come sempre su LATAM il servizio, gli AV sempre attentissimi e professionali. E’ un po’ cambiato il catering, hanno tolto l’insalata di antipasto per sostituirla con un piatto di formaggi e una scelta di dessert al cucchiaio.
La carta dei vini propone un mix di etichette cilene e argentine.


TP84
Sao Paulo (GRU)-Lisbona (LIS)
A330-941 NEO
CS-TUA
ETD: 00.40 (01.50)
ETA: 14.20 (15.10)
In the air: 02.04-15.06 (9h02)
CHECK-IN & LOUNGE
Atterrato a GRU ricevo un SMS con cui mi informano che il volo ha circa un’ora di ritardo. Tenuto conto che a LIS ho 1h15 di connessione, non si mette benissimo.
Ad alleviare l’attesa nella lounge Star Alliance ci pensa il Pao de queijo, in compenso il Tavernello e’ stato sostituito da un altrettanto pregiato Vino Bianco Armonico Loretto.


POLTRONA
Il volo e’ operato da un nuovissimo A330-900 con poltrone Recaro di ultima generazione, comodissime e funzionali.
Promossi anche gli allestimenti, con colore grigio e verde oliva.





IFE
Lo schermo e’ ad altissima definizione, l’interfaccia comodo ed intuitivo. Sulla carta d’imbarco a GRU e’ indicato un misterioso PIN che l’addetta non mi ha saputo spiegare. A bordo scopro che va inserito nell’IFE per personalizzare il sistema (anche se non mi risulta particolarmente utile).
Durante i pasti ne approfittero’ per vedere Our Brand is Crisis, messo in pausa durante la notte, classico film da aereo senza arte ne’ parte.

IL VOLO
Decolliamo con 1h20 di ritardo, che si mangia l’intera coincidenza che avevo a LIS. Gia’ mi preparo a prendere il volo successivo, 4 ore piu’ tardi.
Dopo cena reclino completamente la poltrona e dormo benissimo senza interruzioni fino a 1h40 dall’arrivo, quando inizia il servizio della colazione. Abbiamo recuperato un po’ di ritardo in volo e arriveremo con circa 50 minuti di ritardo.




SERVIZIO
Prima del decollo viene servito lo spumante con mix salato, mentre l’amenity kit e il menu sono gia’ sul posto.
La cena viene servita molto rapidamente dopo il decollo, tenuto conto che sono quasi le 3 di mattina. Scelgo il pollo che mi pare l’opzione piu’ leggera, accompagnato da zuppa e frutta. Diciamo che siamo intorno alla sufficienza. Molto buono il vino in compenso.
La colazione prima dell’arrivo e’ fredda ma abbondante. Voto sul 7.
Il servizio e’ abbastanza apatico e indifferente.



TRANSITO A LIS
25 minuti non sono molti. Per fortuna TAP ha organizzato tutto. Ogni 20 metri c’e’ un addetto TAP che chiede a gran voce “Roma?” per dare indicazioni (e mettere fretta), mentre al controllo sicurezza e passaporti lo stesso personale fa saltare la fila. Raggiungo il gate in zona Schengen dopo una decina di minuti e le addette mi dicono che vi sono altri 25 passeggeri da Sao Paolo su questo volo.
Anche TAP aspira, si direbbe, e parecchio (ha 3 voli al giorno solo su GRU, piu’ una pletora per altre destinazioni in Brasile).
L’imbarco e’ con autobus.
TP842
Lisbona (LIS)-Roma (FCO)
A319-111
CS-TTB
ETD: 15.45 (15.55)
ETA: 19.35 (19.57)
In the air: 16.15-19.47 (2h32)
POLTRONA
Standard business europea con sedile di mezzo bloccato. Vi sono tre file per 12 posti in totale.
IL VOLO
Arrivati gli ultimi passeggeri da GRU chiudiamo le porte e partiamo con 10 minuti di ritardo. Poco prima avevo visto con la coda dell’occhio un van bagagli arrivare di gran corsa.
Arriviamo a FCO con 20 minuti di ritardo e il mio bagaglio e’ per fortuna tra i primi ad uscire.
SERVIZIO
Non c’e’ molto da dire su questo volo. Lo snack e’ un po’ troppo dietetico per chi e’ sul fuso orario dell’ora di pranzo. Sempre ottimo il vino cosi’ come il pastel de nata.
Il servizio e’ piu’ gentile rispetto al volo precedente.

***
Qualche giorno dopo e’ la volta del secondo stopover europeo, stavolta a Londra. Peccato che la partenza con BA e’ la mattina del giorno dopo lo sciopero, e finisco per ricevere la famosa mail inviata (si dice) per errore con cui mi comunicano che il volo e’ cancellato, per poi scoprire che in realta’ scherzavano.
AZ ha eliminato l’AZ212 quindi il primo volo utile arriva alle 16. Opto allora per una combinazione con KLM con orario di partenza disumano ma che mi porta a Heathrow a meta’ mattina.
KL1596
Roma (FCO)-Amsterdam (AMS)
B737-8K2
PH-BXY
ETD: 06.30 (06.40)
ETA: 09.00 (09.00)
In the air: 6.51-8.51 (2h00)
CHECK-IN & LOUNGE
Tutto molto tranquillo a FCO a quest’ora, nulla da eccepire. La lounge e’ la ex-Dolce Vita di AZ.
POLTRONA
Il volo e’ operato da un 737 vecchiotto. La business non e’ piena.
IL VOLO
Nonostante siamo pronti a partire gia’ dalle 6.10am, per restrizioni di traffico decolleremo poco prima delle 7, arrivando ad AMS comunque puntuali per effetto dell’orario gonfiato.
SERVIZIO
Viene servita una colazione fredda una volta in volo. A terra nada. KLM e’ una delle poche compagnie assieme ad AF a stampare i menu sui voli europei.
L’equipaggio e’ efficiente e sorridente, come spesso capita su KL, nonostante l’ora.


TRANSITO AD AMS
Annunciano un lieve ritardo al volo per LHR e quindi ho un po’ di tempo per visitare la Crowne Lounge, piena a tappo come sempre. Nessuna foto ma la conosciamo tutti.
KL1011
Amsterdam (AMS)-Londra (LHR)
B737-9K2
PH-BXP
ETD: 10.15 (10.30)
ETA: 10.45 (10.44)
In the air: 10.43-10.39 (0h56)
IL VOLO
Nonostante la partenza in ritardo da AMS a causa del tempo atroce arriviamo a LHR con 1 minuto di anticipo.
Ancora prima di avvicinarmi al nastro bagagli ricevo un SMS con cui mi viene detto che i bagagli non arriveranno a LHR su questo volo.
Uno dei bagagli verra’ consegnato nel tardo pomeriggio, l’altro (la tenda da campeggio) lo rivedro’ a SCL un mese dopo e, a giudicare dagli sticker, sembra che abbia fatto una sorta di RTW pure lui.
SERVIZIO
Questa volta il volo e’ completamente pieno.
Nonostante la durata di meno di un’ora, il servizio e’ eccellente. La colazione e’ simile a quella del volo precedente; stesso dicasi per il servizio di bordo.

EY12
Londra (LHR)-Abu Dhabi (AUH)
A380-841
A6-APB
ETD: 9.35 (09.35)
ETA: 19.55 (19.34)
In the air: 10.08-19.26 (6h18)
CHECK-IN & LOUNGE
Il check-in non e’ particolarmente affollato nonostante EY abbia due voli per AUH in partenza a 5 minuti di distanza uno dall’altro (un 380 e un 787) in modo da occupare i preziosi slot di Jet Airways.
La lounge invece, per lo stesso motivo, si riempira’ in fretta.
E’ la mia prima visita dopo l’outsourcing a No.1 della lounge ma a parte il nuovo nome (The House) non vi sono grandi cambiamenti. La zona buffet e’ stata convertita a zona ristorante (cosa abbastanza logica, tra l’altro), mentre l’ex zona ristorante a lounge.
Il Menu per la colazione e’ migliorato e scelgo il shakshouka (buonissimo).





LA POLTRONA
Sono seduto al 3A, rear-facing. La poltrona e’ identica al volo dello scorso anno, quindi non mi dilungo. E’ cambiato l’amenity kit, che ora e’ di Acqua di Parma, e il pigiama, che e’ di un designer emiratino. Entrambi di ottima fattura.

IFE
Ottima come sempre la selezione di E-box. Scelgo di vedere un film, Tolkien, si rivelera’ il migliore dei tanti film visti in questo viaggio.
Gli auricolari sono gli stessi che ha TAP in biz (punto a favore di TAP).

IL VOLO
Il taxi e la coda per la partenza sono tediosi e interminabili ma, nella mischia, c’e’ anche il 747 di BA in retrolivery BOAC. Il volo e’ assolutamente tranquillo senza turbolenze.
La cabina di F ha un posto libero.
Arriveremo ad AUH in anticipo.



IL SERVIZIO
Lo chef australiano chiede come voglia organizzare il volo e, vista la maratona aerea che mi aspetta, scelgo di pranzare subito.

Sul versante catering, e’ tornato il caviale, tra l’altro di ottima qualita’. Per il resto il menu consente di scegliere e combinare tra loro un lungo elenco di piatti. Scelgo l’insalata di invidia con gamberoni, la zuppa di lenticchie, il filetto e il dessert. Le foto complete sono caricate nell’apposito thread.

Tutto assai buono con menzione speciale per il filetto cotto alla perfezione (una garanzia su EY,) e il dolce, definito “chocolate marquis bar, yoghurt mousse, aero crisp e salsa di arancia rossa”).



Per passare il tempo dopo il pranzo andro’ a bermi un secondo te’ nel Lobby dove trovero’ altri due passeggeri altrettanto annoiati.

Data la brevita’ del volo non c’e’ un secondo servizio. Prima dell’arrivo chiedo una Coca Cola e l’AV che me la porta si ferma per fare due chiacchiere. Dice che il volo da/per LHR e’ il piu’ difficile del network perche’ e’ sempre pieno e a Londra tra un volo e l’altro l’equipaggio ha solo 17 ore di stop.

TRANSITO AD AUH
Ho due ore abbondanti e se ne vanno in un baleno nella lounge tra una corsa sul tapis roulant, la doccia e un massaggio di 15 minuti. Neanche faccio in tempo ad entrare nella zona bar/ristorante. Quando arrivo al Gate l’imbarco e’ praticamente ultimato.
EY454
Abu Dhabi (AUH)-Sydney (SYD)
A380-841
A6-APB
ETD: 21.50 (ATD 21.55)
ETA: 17.50 (ATA 18.10)
In the air: 22.22-18.03 (13h41)
LA POLTRONA
E’ lo stesso aereo del volo precedente ma stavolta sono al 4A, forward-facing. Dopo cena, quando si e’ fatta una certa, viene preparato un vero e proprio letto che e’ separato dalla poltrona.


IFE
Su questo volo vedro’ Invictus, un bel film che spiega il Sud Africa post-apartheid. Magistrale l’interpretazione di Morgan Freeman.

IL VOLO
Partiamo in orario ma dopo il push back siamo fermi per una decina di minuti prima di ripartire. Il volo e’ completamente pieno compresa, per la prima volta, The Residence. Infatti si vede l’AV vestito da pinguino con i guanti bianchi che fa avanti e indietro dal galley.

Piu’ o meno sullo Sri Lanka iniziano fortissime turbolenze che durano almeno mezz’ora, per poi calmarsi e riprendere ad intermittenza. In ogni caso dormo per circa 6 ore.
Entriamo nello spazio aereo australiano, piu’ o meno all’altezza di Lexmouth e da li’ tagliamo l’intera isola.


Tra cena, dormita, snack, film, doccia e colazione, le 14 ore si sono appena sentite.

In avvicinamento a SYD viene proiettato il video sulla dogana australiana, ben fatto in maniera simpatica.
https://www.youtube.com/watch?v=-fXC2NPgD-w
Stavolta atterriamo da sud, quindi a nulla e’ valso sedersi sul lato sinistro.


Sbarchiamo subito dopo la coppia di passeggeri in The Residence.
Gli italiani possono usare le smart gates all’arrivo a SYD, una procedura in due tempi (prima ottieni un biglietto dalla postazione che legge i dati del passaporto, e poi superi il controllo vero e proprio) rapidissima.
IL SERVIZIO
Lo chef su questo volo e’ italiano. Come sul volo precedente, il menu consente di confezionare il pasto secondo proprie preferenze, con ancora piu’ scelte vista la lunghezza del volo (14 ore). Lo chef prende anche le prenotazioni per la doccia.
Il servizio sara’ gentile e attento, anche se un po’ piu’ riservato e formale del solito, mentre la cabina piena influisce sui tempi. In ogni caso poco o nulla da eccepire.
Per cena opto per caviale, zuppa di pomodoro e cocco, capesante, petto di pollo e dessert. La media e’ un filo piu’ alta del volo da LHR, diciamo 9.5 rispetto a 8.5.
Per apetitivo chiedo il Bellini di Cipriani.

Menzione speciale stavolta per l’antipasto, che starebbe bene in un ottimo ristorante giapponese (“Hokkaido scallop, daikon, cucumber, seaweed, yuzu”) e di nuovo per il dolce, “dark chocolate and orange tart”. Yum.



A circa 9 ore dalla partenza, ordino lo steak sandwich e riprendo il film, interrotto.

Finito il film e’ l’ora della doccia. Lo spazio e’ circa un terzo del bagno di Emirates ma la pressione dell’acqua e’ sorprendetemente buona. I prodotti sono anch’essi Aqua di Parma.

Tornato al posto viene servita la colazione, cosi’ come ordinata, con uovo in camicia, hummous, smoothie alla curcuma e te’.

E 24 ore dopo aver lasciato Heathrow, rieccomi a Sydney, e finalmente passiamo all’OT.
**************
SYDNEY
E’ da non so quanto che mi sogno i ricotta hotcakes, che da soli meriterebbero le 24 ore di volo (e le giornate di palestra per smaltirli). Il viaggio comincia quindi da Bills a Bondi Beach.

Fa un po’ senso vedere Bondi beach d’inverno cosi’ vuota di sabato mattina.


L’Opera House.


Il traghetto da Circular Quay per Manly e’ uno spettacolo.

Di sabato l’Opera House si integra perfettamente con le barche a vela nella baia.



Una delle cene e’ da Aria, il ristorante di Matt Moran, davanti all’Opera House. Gli highlights del menu degustazione sono: Moreton bay bug con funghi, e di dolce soufflé di latte di capra al rabarbaro. Il resto un po’ una delusione.

Si riparte alla volta di Broome, praticamente dall’altra parte dell’Australia. In assenza del volo diretto, l’itinerario e’ SYD-PER-BME con Virgin Australia.
Sydney (SYD)-Perth (PER)
VA553
737-8FE
VH-YIA
ETD: 8.35 (ATD 8.35)
ETA: 11.45 (ATA 11.42)
In the air: 8.54-11.39 (4h45)
CHECK-IN & LOUNGE
Non c’e’ molta fila a quest’ora di domenica mattina e la lounge e’ subito dopo i controlli di sicurezza, sulla destra.
LA POLTRONA
Sui voli transcon VA ha un mix di 737 e 330. Essendo domenica, il primo volo del giorno e’ operato da un 737 con poltrone molto simili a quelle di una F americana sui voli domestici. La cabina ha 8 posti in totale ed e’ piena a meta’.
Il design e’ classico Virgin.

IFE
L’aereo non e’ dotato di schermi ma vengono distribuiti gli ipads con la possibilita’ di vedere un numero limitato di programmi in streaming. Film #5 del viaggio e’ Richard says goodbye, altro film abbastanza mediocre.
Il wifi e’ gratuito ed ha una buona velocita’, anche se si interrompera’ a tratti.


IL VOLO
Partiamo spaccando il minuto e voleremo praticamente tagliando l’Australia in orizzontale.
All’arrivo a Perth viene ricordato che e’ in vigore la quarantena tra il NSW e WA e nel finger vi sono i contenitori per generi di cui e’ proibita l’importazione.


SERVIZIO
Prima del decollo viene offerta una scelta tra succo e acqua, e sono distribuiti i menu’ (unico volo su tutti quelli domestici in questo viaggio).
Una volta in volo l’AV chiede quando si desideri mangiare ed inizia con un servizio di bevande calde, per poi passare alla colazione, che e’ a scelta tra muesli e un piatto caldo. Scelgo quest’ultimo che pero’ e’ un filo troppo creativo per i miei gusti (sorta di pasticcio di salsiccia, patate, cheddar, kale e ricotta). Siamo sul 6-.
Il servizio e’ eccellente, l’AV bravissimo.


Perth (PER)-Broome (BME)
VA1487
F100
VH-FZO
ETD: 15.10 (ATD 15.08)
ETA: 17.45 (ATA 17.47)
In the air 15.18-17.39 (2h21)
CHECK-IN & LOUNGE
La lounge di VA a Perth e’ accessibile a chi ha status con Etihad, vantaggio non indifferente tenuto conto delle 3 ore di transito a PER. La lounge e’ enorme ma pare un kindergarten, almeno per le prime due ore.
POLTRONA & IFE
E’ da molto tempo che non viaggio su un Fokker. La fusoliera e’ abbastanza stretta ma il posto l’ho trovato molto comodo, con un buon legroom.
Non e’ installato l’IFE e neppure il wifi.
IL VOLO
Partiamo ed arriviamo in orario.
La vista all’atterraggio a BME, con le dune rossastre al tramonto, e’ uno spettacolo.


SERVIZIO
Viene servito uno snack con bevande analcoliche gratis. Dormiro’ per tutto il resto del volo.

***********
[OT] BROOME & THE KIMBERLEY
Il Kimberley e’ una delle regioni piu’ remote e disabitate dell’Australia.
Settembre e’ la stagione limite per visitarla: da ottobre iniziano le piogge e le strade diventano inagibili. A parte il caldo e le mosche (nelle zone dell’outback), si rivelera’ un ottimo periodo per visitare.
Iniziamo con una visita a Cape Leveque, famoso per le rocce rosse che arrivano direttamente sul mare, e il primo bagno nell’oceano Indiano.



A seguire un tour con idrovolante fino alle Horizontal Falls, sorvolando un arcipelago (Bucaneers Archipelago) totalmente disabitato.



Le Horizontal Falls sono create dal cambio di marea tra la laguna e l’oceano attraverso due aperture e viste dall’alto somigliano a due cascate orizzontali. Una, quella piu’ larga, ha un dislivello di circa un metro e si attraversa facilmente con la lancia, mentre l’altra, molto piu’ stretta, da un dislivello di 3-4 metri (e puo’ arrivare fino a 8) ed e’ ovviamente impossibile da attraversare.



on Flickr
Lo stesso velivolo ci riporta a BME.

I giorni successivi ci portano a ricorrere circa 2.000km, principalmente per visitare le Bungle Bungles, una catena di formazioni rocciose striate molto particolare e forse uno degli spettacoli della natura piu’ belli visti di recente.
Il sorvolo in elicottero consente di apprezzarne ancora meglio la bellezza.




Qui la spiega

Scavata tra le Bungle Bungles, Cathedral Gorge e’ una gola naturale con un’acustica abbastanza unica e straordinaria.



Dall’alto (raccomandato)






Panorami vari, tra cui Geikie Gorge, Echidna Chasm, Prison Baobab (i tanti Baobab ricordano molto l’Africa, oltre al caldo)









Dulcis in fundo, la meravigliosa Cable Beach di Broome, soprattutto dopo una settimana di caldo, polvere e mosche dell’outback


Tra le altre cose, e’ lontana partente di Maho Beach

Consigli per gli acquisti.
Le compagnie sono un mix Star Alliance (TAP/ANZ) con in mezzo KL e EY, con due connessioni LATAM, piu’ un buon numero di voli interni in Australia. L’itinerario infatti sara’ piu’ meno un giro completo dell’isola/continente.
Si inizia in direzione GRU con LATAM.
LA8027
Santiago SCL-Sao Paulo GRU
PT-MOD
767-316ER
ETD: 12.25 (ATD 12.30)
ETA: 16.25 (ATA 16.15)
In the air: 12.53-16.07 (3h14)
CHECK-IN e LOUNGE
La zona premium al piano superiore e’ tranquilla ed ha il suo varco sicurezza/immigrazione. Tuttavia con circa 20 persone in fila, ci vorranno 40 minuti per superare il controllo passaporti, probabilmente quanto o piu’ avrei impiegato nella corsia normale al piano di sotto. Il vantaggio e’ che sei a un passo dalla lounge.

Poco e’ cambiato nella lounge dall’ultima visita, forse il catering e’ peggiorato (almeno a quest’ora, 11am) e consiste in questi mini snacks confezionati da scaldare.

Il 767 di LATAM Brasil, oggi PT-MOD, che opera questa rotta oggi arriva puntuale da GRU.

POLTRONA
Non sono un grande fan del 767 LATAM. Sei poltrone per fila nella fusoliera di un 767 sono molte e lo spazio e’ decisamente strettino. Va detto che questo aereo e’ solo nella flotta di LATAM Brasil, LATAM Peru e LATAM Argentina.
I braccioli millimetrici di LATAM (gli stessi anche sul 787 di LATAM Chile) li trovo particolarmente scomodi. La poltrona comunque reclina completamente ed ha il vantaggio di avere praticamente un campo da calcio davanti.



IFE
L’Airshow non ha ben chiaro dove stiamo andando, inizialmente. Poi si corregge. Molta buona la scelta di film anche se finisco per vedere una cagata pazzesca, John Wick, che poi riproporranno tutte le altre compagnie di questo viaggio.
Lo schermo e’ di buone dimensioni.


IL VOLO
Quest’inverno non ha praticamente mai piovuto e se ne vedono gli effetti attraversando la Cordigliera, meno innevata del solito per essere inizio settembre.

L’atterraggio a GRU in compenso regala questa vista sulla sconfinata distesa di cemento e smog.

Arriviamo al T2 di GRU che con gli anni si e’ imbruttito all’inverosimile.
SERVIZIO
Impeccabile come sempre su LATAM il servizio, gli AV sempre attentissimi e professionali. E’ un po’ cambiato il catering, hanno tolto l’insalata di antipasto per sostituirla con un piatto di formaggi e una scelta di dessert al cucchiaio.
La carta dei vini propone un mix di etichette cilene e argentine.


TP84
Sao Paulo (GRU)-Lisbona (LIS)
A330-941 NEO
CS-TUA
ETD: 00.40 (01.50)
ETA: 14.20 (15.10)
In the air: 02.04-15.06 (9h02)
CHECK-IN & LOUNGE
Atterrato a GRU ricevo un SMS con cui mi informano che il volo ha circa un’ora di ritardo. Tenuto conto che a LIS ho 1h15 di connessione, non si mette benissimo.
Ad alleviare l’attesa nella lounge Star Alliance ci pensa il Pao de queijo, in compenso il Tavernello e’ stato sostituito da un altrettanto pregiato Vino Bianco Armonico Loretto.


POLTRONA
Il volo e’ operato da un nuovissimo A330-900 con poltrone Recaro di ultima generazione, comodissime e funzionali.
Promossi anche gli allestimenti, con colore grigio e verde oliva.





IFE
Lo schermo e’ ad altissima definizione, l’interfaccia comodo ed intuitivo. Sulla carta d’imbarco a GRU e’ indicato un misterioso PIN che l’addetta non mi ha saputo spiegare. A bordo scopro che va inserito nell’IFE per personalizzare il sistema (anche se non mi risulta particolarmente utile).
Durante i pasti ne approfittero’ per vedere Our Brand is Crisis, messo in pausa durante la notte, classico film da aereo senza arte ne’ parte.

IL VOLO
Decolliamo con 1h20 di ritardo, che si mangia l’intera coincidenza che avevo a LIS. Gia’ mi preparo a prendere il volo successivo, 4 ore piu’ tardi.
Dopo cena reclino completamente la poltrona e dormo benissimo senza interruzioni fino a 1h40 dall’arrivo, quando inizia il servizio della colazione. Abbiamo recuperato un po’ di ritardo in volo e arriveremo con circa 50 minuti di ritardo.




SERVIZIO
Prima del decollo viene servito lo spumante con mix salato, mentre l’amenity kit e il menu sono gia’ sul posto.
La cena viene servita molto rapidamente dopo il decollo, tenuto conto che sono quasi le 3 di mattina. Scelgo il pollo che mi pare l’opzione piu’ leggera, accompagnato da zuppa e frutta. Diciamo che siamo intorno alla sufficienza. Molto buono il vino in compenso.
La colazione prima dell’arrivo e’ fredda ma abbondante. Voto sul 7.
Il servizio e’ abbastanza apatico e indifferente.



TRANSITO A LIS
25 minuti non sono molti. Per fortuna TAP ha organizzato tutto. Ogni 20 metri c’e’ un addetto TAP che chiede a gran voce “Roma?” per dare indicazioni (e mettere fretta), mentre al controllo sicurezza e passaporti lo stesso personale fa saltare la fila. Raggiungo il gate in zona Schengen dopo una decina di minuti e le addette mi dicono che vi sono altri 25 passeggeri da Sao Paolo su questo volo.
Anche TAP aspira, si direbbe, e parecchio (ha 3 voli al giorno solo su GRU, piu’ una pletora per altre destinazioni in Brasile).
L’imbarco e’ con autobus.
TP842
Lisbona (LIS)-Roma (FCO)
A319-111
CS-TTB
ETD: 15.45 (15.55)
ETA: 19.35 (19.57)
In the air: 16.15-19.47 (2h32)
POLTRONA
Standard business europea con sedile di mezzo bloccato. Vi sono tre file per 12 posti in totale.
IL VOLO
Arrivati gli ultimi passeggeri da GRU chiudiamo le porte e partiamo con 10 minuti di ritardo. Poco prima avevo visto con la coda dell’occhio un van bagagli arrivare di gran corsa.
Arriviamo a FCO con 20 minuti di ritardo e il mio bagaglio e’ per fortuna tra i primi ad uscire.
SERVIZIO
Non c’e’ molto da dire su questo volo. Lo snack e’ un po’ troppo dietetico per chi e’ sul fuso orario dell’ora di pranzo. Sempre ottimo il vino cosi’ come il pastel de nata.
Il servizio e’ piu’ gentile rispetto al volo precedente.

***
Qualche giorno dopo e’ la volta del secondo stopover europeo, stavolta a Londra. Peccato che la partenza con BA e’ la mattina del giorno dopo lo sciopero, e finisco per ricevere la famosa mail inviata (si dice) per errore con cui mi comunicano che il volo e’ cancellato, per poi scoprire che in realta’ scherzavano.
AZ ha eliminato l’AZ212 quindi il primo volo utile arriva alle 16. Opto allora per una combinazione con KLM con orario di partenza disumano ma che mi porta a Heathrow a meta’ mattina.
KL1596
Roma (FCO)-Amsterdam (AMS)
B737-8K2
PH-BXY
ETD: 06.30 (06.40)
ETA: 09.00 (09.00)
In the air: 6.51-8.51 (2h00)
CHECK-IN & LOUNGE
Tutto molto tranquillo a FCO a quest’ora, nulla da eccepire. La lounge e’ la ex-Dolce Vita di AZ.
POLTRONA
Il volo e’ operato da un 737 vecchiotto. La business non e’ piena.
IL VOLO
Nonostante siamo pronti a partire gia’ dalle 6.10am, per restrizioni di traffico decolleremo poco prima delle 7, arrivando ad AMS comunque puntuali per effetto dell’orario gonfiato.
SERVIZIO
Viene servita una colazione fredda una volta in volo. A terra nada. KLM e’ una delle poche compagnie assieme ad AF a stampare i menu sui voli europei.
L’equipaggio e’ efficiente e sorridente, come spesso capita su KL, nonostante l’ora.


TRANSITO AD AMS
Annunciano un lieve ritardo al volo per LHR e quindi ho un po’ di tempo per visitare la Crowne Lounge, piena a tappo come sempre. Nessuna foto ma la conosciamo tutti.
KL1011
Amsterdam (AMS)-Londra (LHR)
B737-9K2
PH-BXP
ETD: 10.15 (10.30)
ETA: 10.45 (10.44)
In the air: 10.43-10.39 (0h56)
IL VOLO
Nonostante la partenza in ritardo da AMS a causa del tempo atroce arriviamo a LHR con 1 minuto di anticipo.
Ancora prima di avvicinarmi al nastro bagagli ricevo un SMS con cui mi viene detto che i bagagli non arriveranno a LHR su questo volo.
Uno dei bagagli verra’ consegnato nel tardo pomeriggio, l’altro (la tenda da campeggio) lo rivedro’ a SCL un mese dopo e, a giudicare dagli sticker, sembra che abbia fatto una sorta di RTW pure lui.
SERVIZIO
Questa volta il volo e’ completamente pieno.
Nonostante la durata di meno di un’ora, il servizio e’ eccellente. La colazione e’ simile a quella del volo precedente; stesso dicasi per il servizio di bordo.

EY12
Londra (LHR)-Abu Dhabi (AUH)
A380-841
A6-APB
ETD: 9.35 (09.35)
ETA: 19.55 (19.34)
In the air: 10.08-19.26 (6h18)
CHECK-IN & LOUNGE
Il check-in non e’ particolarmente affollato nonostante EY abbia due voli per AUH in partenza a 5 minuti di distanza uno dall’altro (un 380 e un 787) in modo da occupare i preziosi slot di Jet Airways.
La lounge invece, per lo stesso motivo, si riempira’ in fretta.
E’ la mia prima visita dopo l’outsourcing a No.1 della lounge ma a parte il nuovo nome (The House) non vi sono grandi cambiamenti. La zona buffet e’ stata convertita a zona ristorante (cosa abbastanza logica, tra l’altro), mentre l’ex zona ristorante a lounge.
Il Menu per la colazione e’ migliorato e scelgo il shakshouka (buonissimo).





LA POLTRONA
Sono seduto al 3A, rear-facing. La poltrona e’ identica al volo dello scorso anno, quindi non mi dilungo. E’ cambiato l’amenity kit, che ora e’ di Acqua di Parma, e il pigiama, che e’ di un designer emiratino. Entrambi di ottima fattura.


IFE
Ottima come sempre la selezione di E-box. Scelgo di vedere un film, Tolkien, si rivelera’ il migliore dei tanti film visti in questo viaggio.
Gli auricolari sono gli stessi che ha TAP in biz (punto a favore di TAP).

IL VOLO
Il taxi e la coda per la partenza sono tediosi e interminabili ma, nella mischia, c’e’ anche il 747 di BA in retrolivery BOAC. Il volo e’ assolutamente tranquillo senza turbolenze.
La cabina di F ha un posto libero.
Arriveremo ad AUH in anticipo.



IL SERVIZIO
Lo chef australiano chiede come voglia organizzare il volo e, vista la maratona aerea che mi aspetta, scelgo di pranzare subito.

Sul versante catering, e’ tornato il caviale, tra l’altro di ottima qualita’. Per il resto il menu consente di scegliere e combinare tra loro un lungo elenco di piatti. Scelgo l’insalata di invidia con gamberoni, la zuppa di lenticchie, il filetto e il dessert. Le foto complete sono caricate nell’apposito thread.

Tutto assai buono con menzione speciale per il filetto cotto alla perfezione (una garanzia su EY,) e il dolce, definito “chocolate marquis bar, yoghurt mousse, aero crisp e salsa di arancia rossa”).



Per passare il tempo dopo il pranzo andro’ a bermi un secondo te’ nel Lobby dove trovero’ altri due passeggeri altrettanto annoiati.

Data la brevita’ del volo non c’e’ un secondo servizio. Prima dell’arrivo chiedo una Coca Cola e l’AV che me la porta si ferma per fare due chiacchiere. Dice che il volo da/per LHR e’ il piu’ difficile del network perche’ e’ sempre pieno e a Londra tra un volo e l’altro l’equipaggio ha solo 17 ore di stop.

TRANSITO AD AUH
Ho due ore abbondanti e se ne vanno in un baleno nella lounge tra una corsa sul tapis roulant, la doccia e un massaggio di 15 minuti. Neanche faccio in tempo ad entrare nella zona bar/ristorante. Quando arrivo al Gate l’imbarco e’ praticamente ultimato.

EY454
Abu Dhabi (AUH)-Sydney (SYD)
A380-841
A6-APB
ETD: 21.50 (ATD 21.55)
ETA: 17.50 (ATA 18.10)
In the air: 22.22-18.03 (13h41)
LA POLTRONA
E’ lo stesso aereo del volo precedente ma stavolta sono al 4A, forward-facing. Dopo cena, quando si e’ fatta una certa, viene preparato un vero e proprio letto che e’ separato dalla poltrona.


IFE
Su questo volo vedro’ Invictus, un bel film che spiega il Sud Africa post-apartheid. Magistrale l’interpretazione di Morgan Freeman.

IL VOLO
Partiamo in orario ma dopo il push back siamo fermi per una decina di minuti prima di ripartire. Il volo e’ completamente pieno compresa, per la prima volta, The Residence. Infatti si vede l’AV vestito da pinguino con i guanti bianchi che fa avanti e indietro dal galley.


Piu’ o meno sullo Sri Lanka iniziano fortissime turbolenze che durano almeno mezz’ora, per poi calmarsi e riprendere ad intermittenza. In ogni caso dormo per circa 6 ore.
Entriamo nello spazio aereo australiano, piu’ o meno all’altezza di Lexmouth e da li’ tagliamo l’intera isola.


Tra cena, dormita, snack, film, doccia e colazione, le 14 ore si sono appena sentite.

In avvicinamento a SYD viene proiettato il video sulla dogana australiana, ben fatto in maniera simpatica.
https://www.youtube.com/watch?v=-fXC2NPgD-w
Stavolta atterriamo da sud, quindi a nulla e’ valso sedersi sul lato sinistro.


Sbarchiamo subito dopo la coppia di passeggeri in The Residence.
Gli italiani possono usare le smart gates all’arrivo a SYD, una procedura in due tempi (prima ottieni un biglietto dalla postazione che legge i dati del passaporto, e poi superi il controllo vero e proprio) rapidissima.
IL SERVIZIO
Lo chef su questo volo e’ italiano. Come sul volo precedente, il menu consente di confezionare il pasto secondo proprie preferenze, con ancora piu’ scelte vista la lunghezza del volo (14 ore). Lo chef prende anche le prenotazioni per la doccia.
Il servizio sara’ gentile e attento, anche se un po’ piu’ riservato e formale del solito, mentre la cabina piena influisce sui tempi. In ogni caso poco o nulla da eccepire.
Per cena opto per caviale, zuppa di pomodoro e cocco, capesante, petto di pollo e dessert. La media e’ un filo piu’ alta del volo da LHR, diciamo 9.5 rispetto a 8.5.
Per apetitivo chiedo il Bellini di Cipriani.

Menzione speciale stavolta per l’antipasto, che starebbe bene in un ottimo ristorante giapponese (“Hokkaido scallop, daikon, cucumber, seaweed, yuzu”) e di nuovo per il dolce, “dark chocolate and orange tart”. Yum.



A circa 9 ore dalla partenza, ordino lo steak sandwich e riprendo il film, interrotto.

Finito il film e’ l’ora della doccia. Lo spazio e’ circa un terzo del bagno di Emirates ma la pressione dell’acqua e’ sorprendetemente buona. I prodotti sono anch’essi Aqua di Parma.

Tornato al posto viene servita la colazione, cosi’ come ordinata, con uovo in camicia, hummous, smoothie alla curcuma e te’.

E 24 ore dopo aver lasciato Heathrow, rieccomi a Sydney, e finalmente passiamo all’OT.
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SYDNEY
E’ da non so quanto che mi sogno i ricotta hotcakes, che da soli meriterebbero le 24 ore di volo (e le giornate di palestra per smaltirli). Il viaggio comincia quindi da Bills a Bondi Beach.

Fa un po’ senso vedere Bondi beach d’inverno cosi’ vuota di sabato mattina.


L’Opera House.


Il traghetto da Circular Quay per Manly e’ uno spettacolo.

Di sabato l’Opera House si integra perfettamente con le barche a vela nella baia.



Una delle cene e’ da Aria, il ristorante di Matt Moran, davanti all’Opera House. Gli highlights del menu degustazione sono: Moreton bay bug con funghi, e di dolce soufflé di latte di capra al rabarbaro. Il resto un po’ una delusione.


Si riparte alla volta di Broome, praticamente dall’altra parte dell’Australia. In assenza del volo diretto, l’itinerario e’ SYD-PER-BME con Virgin Australia.
Sydney (SYD)-Perth (PER)
VA553
737-8FE
VH-YIA
ETD: 8.35 (ATD 8.35)
ETA: 11.45 (ATA 11.42)
In the air: 8.54-11.39 (4h45)
CHECK-IN & LOUNGE
Non c’e’ molta fila a quest’ora di domenica mattina e la lounge e’ subito dopo i controlli di sicurezza, sulla destra.
LA POLTRONA
Sui voli transcon VA ha un mix di 737 e 330. Essendo domenica, il primo volo del giorno e’ operato da un 737 con poltrone molto simili a quelle di una F americana sui voli domestici. La cabina ha 8 posti in totale ed e’ piena a meta’.
Il design e’ classico Virgin.

IFE
L’aereo non e’ dotato di schermi ma vengono distribuiti gli ipads con la possibilita’ di vedere un numero limitato di programmi in streaming. Film #5 del viaggio e’ Richard says goodbye, altro film abbastanza mediocre.
Il wifi e’ gratuito ed ha una buona velocita’, anche se si interrompera’ a tratti.


IL VOLO
Partiamo spaccando il minuto e voleremo praticamente tagliando l’Australia in orizzontale.
All’arrivo a Perth viene ricordato che e’ in vigore la quarantena tra il NSW e WA e nel finger vi sono i contenitori per generi di cui e’ proibita l’importazione.


SERVIZIO
Prima del decollo viene offerta una scelta tra succo e acqua, e sono distribuiti i menu’ (unico volo su tutti quelli domestici in questo viaggio).
Una volta in volo l’AV chiede quando si desideri mangiare ed inizia con un servizio di bevande calde, per poi passare alla colazione, che e’ a scelta tra muesli e un piatto caldo. Scelgo quest’ultimo che pero’ e’ un filo troppo creativo per i miei gusti (sorta di pasticcio di salsiccia, patate, cheddar, kale e ricotta). Siamo sul 6-.
Il servizio e’ eccellente, l’AV bravissimo.


Perth (PER)-Broome (BME)
VA1487
F100
VH-FZO
ETD: 15.10 (ATD 15.08)
ETA: 17.45 (ATA 17.47)
In the air 15.18-17.39 (2h21)
CHECK-IN & LOUNGE
La lounge di VA a Perth e’ accessibile a chi ha status con Etihad, vantaggio non indifferente tenuto conto delle 3 ore di transito a PER. La lounge e’ enorme ma pare un kindergarten, almeno per le prime due ore.
POLTRONA & IFE
E’ da molto tempo che non viaggio su un Fokker. La fusoliera e’ abbastanza stretta ma il posto l’ho trovato molto comodo, con un buon legroom.
Non e’ installato l’IFE e neppure il wifi.
IL VOLO
Partiamo ed arriviamo in orario.
La vista all’atterraggio a BME, con le dune rossastre al tramonto, e’ uno spettacolo.


SERVIZIO
Viene servito uno snack con bevande analcoliche gratis. Dormiro’ per tutto il resto del volo.

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[OT] BROOME & THE KIMBERLEY
Il Kimberley e’ una delle regioni piu’ remote e disabitate dell’Australia.
Settembre e’ la stagione limite per visitarla: da ottobre iniziano le piogge e le strade diventano inagibili. A parte il caldo e le mosche (nelle zone dell’outback), si rivelera’ un ottimo periodo per visitare.
Iniziamo con una visita a Cape Leveque, famoso per le rocce rosse che arrivano direttamente sul mare, e il primo bagno nell’oceano Indiano.



A seguire un tour con idrovolante fino alle Horizontal Falls, sorvolando un arcipelago (Bucaneers Archipelago) totalmente disabitato.



Le Horizontal Falls sono create dal cambio di marea tra la laguna e l’oceano attraverso due aperture e viste dall’alto somigliano a due cascate orizzontali. Una, quella piu’ larga, ha un dislivello di circa un metro e si attraversa facilmente con la lancia, mentre l’altra, molto piu’ stretta, da un dislivello di 3-4 metri (e puo’ arrivare fino a 8) ed e’ ovviamente impossibile da attraversare.




Lo stesso velivolo ci riporta a BME.

I giorni successivi ci portano a ricorrere circa 2.000km, principalmente per visitare le Bungle Bungles, una catena di formazioni rocciose striate molto particolare e forse uno degli spettacoli della natura piu’ belli visti di recente.
Il sorvolo in elicottero consente di apprezzarne ancora meglio la bellezza.




Qui la spiega

Scavata tra le Bungle Bungles, Cathedral Gorge e’ una gola naturale con un’acustica abbastanza unica e straordinaria.



Dall’alto (raccomandato)






Panorami vari, tra cui Geikie Gorge, Echidna Chasm, Prison Baobab (i tanti Baobab ricordano molto l’Africa, oltre al caldo)












Dulcis in fundo, la meravigliosa Cable Beach di Broome, soprattutto dopo una settimana di caldo, polvere e mosche dell’outback


Tra le altre cose, e’ lontana partente di Maho Beach

Consigli per gli acquisti.
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