Dopo la prima puntata del TR, dedicata al viaggio di andata verso Singapore (che trovate qui: http://www.aviazionecivile.com/vb/showthread.php?t=94966 ) proseguo con qualche voletto nei "paraggi".
Seguirà, sempre separatemente, la terza puntata con il viaggio di ritorno sempre EK ed una tratta in A380.
Come noterete facilmente sono diventato quasi istantaneamente un fan dell'aeroporto di SIN, quindi troverete molte foto ed in tutte le salse.
Ma riprendiamo il racconto: dopo neanche una settimana dal mio arrivo a Singapore è già ora di partire per un week-end lungo in Malesia. Originariamente dovevano essere solo due giorni a Kuala Lumpur (qui si dice KL –“keiel”), ma poi ho modificato i piani aggiungendo due giorni al mare a Langkawi.
L’andata è con AirAsia che oltre a costare poco è anche il volo più tardi nella giornata, alle 21.40
Sono partito dal centro alle 19.10 con il metro, mezz’ora di viaggio al costo di neanche 0,80 € !!! Si deve cambiare ad un paio di stazioni dall’arrivo ma l’interscambio è sullo stesso marciapiede, con i treni da e per l’aeroporto sul binario centrale della stazione; molto comodo, anche perché ho solo il bagaglio a mano.
A Changi la stazione del metrò è imponente ed ha uscite per il T2 ed il T3.
Mi dirigo verso il T3 per poi passare al T1, lo stesso dove ero anche con EK, utilizzato anche da AirAsia per i suoi voli.
Il T3 è il più nuovo dei terminal di SIN ed è semplicemente magnifico: enorme, ma accogliente, e con una note di verde (vere piante) sempre presente.
Sotto di noi gli arrivi sono ancora meglio e mi ripropongo di tornare a guardarlo con calma.
I tre terminal sono collegati da un sistema di navette su gomma che operano sia airside che landside; la pianta dei teminal è molto razionale.
Per raggiungere il T1 ci sono voluti sì e no 10’; non sarà all’altezza del T3, ma comunque non sfigura. E’ addobbato per Natale, qui a Singapore è molto sentito anche se sono quasi tutti cinesi.
Il check-in è veloce e i posti non sono assegnati; la carta d’imbarco è fatta da due grossi scontrini, uno verrà staccato all’imbarco e l’altro rimane al passeggero.
Manca quasi un’ora all’imbarco quindi c’è il tempo per mangiare qualcosa, solo uno snack perché ho prenotato un pasto a bordo. Con AirAsia i pasti a bordo si possono prenotare e pagare al momento della prenotazione (forse risparmiando qualcosa); sono piatti tipici locali a prezzi davvero competitivi (qualche Euro). E’ un anticipo di quanto economica si rivelerà la vita in Malesia.
Zero coda anche all’immigration che separa dal lato airside con negozi e duty free; un tocco di classe sono le caramelle offerte dall’aeroporto, disponibili sui banchi dell’immigration.
Il controllo di sicurezza è al gate, c’è un po’ di coda ma è normale, gli addetti sono veloci e precisi; gli eccessi di Gatwick un lontano ricordo.
Ecco il mio aereo che arriva al gate; è in livrea speciale Manchester United:
Per primi s’imbarcano i pax con “Xpress Boarding”, salgo poco dopo e c’è ancora disponibile un posto all’uscita d’emergenza: ottimo, visto che il 320 è configurato “denso” a 180 posti.
Dentro l’aereo è pulito ed in ordine, nelle tasche ci sono le riviste di bordo e i cataloghi per gli acquisti (2 e 2).
Anche gli interni riportano la sponsorizzazione del Manchester United, cosa che a me sembra proprio strana: Manchester è lontanissima dalla Malesia e mi chiedo che legami ci possano essere.
Poco dopo il condizionamento regala una bella immagine di “nebbia a bordo”, difficile da fotografare …
A quest’ora da SIN ci sono diversi aerei in partenza, oltre a quelli visti dietro il nostro aereo più sopra (QF e KL) a fianco abbiamo questo Air India nei nuovi colori:
Partiamo puntualissimi e la prima cosa che noto è che l’isola di Singapore di notte è tutta illuminata, evidentemente oltre a centro città in cui sto, ci sono molti quartieri residenziali e aree urbanizzate:
Del volo non c’è molto da dire: siamo stati per aria poco più di mezz’ora, la SIN-KUL è circa lunga come la LIN-FCO e le hostess hanno fatto alcuni giri. Il primo per distribuire i pasti prenotati, il secondo per le vendite del resto del cibo ed un terzo per il duty free, veloci ma senza fretta.
La prima impressione è stata quella di una compagnia aerea low cost di buon livello, diciamo simile alla nostra Easyjet, con tariffe basse ma non stracciate ed una grande professionalità.
Non ricordo quando abbiano distribuito le landing card per la Malesia, ma le loro dimensioni mi hanno colpito: oltre un terzo di A4 con le info da riportare in caratteri minuscoli e fino a tre volte.
Quella di Singapore era più o meno grossa uguale ma si riusciva a compilare velocemente, questa richiede molto tempo e pazienza, ma serve anche per la Dogana. Deludente il fatto che a destinazione l’abbiano appena guardata.
Atterriamo al KLIA (KL Intenational Airport) che sembra molto grosso e rulliamo fino al LCCT (low cost carrier terminal), la “casa” di Air Asia.
Il terminal accoglie gli aerei in stand che i passeggeri possono raggiungere a piedi; economico ma efficace, visto che la maggior parte del percorso per i pax è coperto da tettoie, per l’ultimo breve tratto fino all’aereo se piove distribuiscono ombrelli (ci sono appositi raccoglitori in giro).
La brevissima coda all’Immigration (i più a bordo erano malesi) ed il fatto di non aver bagagli da ritirare rende l’attraversamento del terminal una questione di pochi minuti.
Siamo fuori e continuano le tettoie, utili sia per il sole che per le violente piogge tropicali; sempre al coperto si arriva fino ai bus che portano in città. Il percorso dura un’ora: siamo a 80 km circa dal centro e la tariffa è “popolare” (2 €).
Seguirà, sempre separatemente, la terza puntata con il viaggio di ritorno sempre EK ed una tratta in A380.
Come noterete facilmente sono diventato quasi istantaneamente un fan dell'aeroporto di SIN, quindi troverete molte foto ed in tutte le salse.
Ma riprendiamo il racconto: dopo neanche una settimana dal mio arrivo a Singapore è già ora di partire per un week-end lungo in Malesia. Originariamente dovevano essere solo due giorni a Kuala Lumpur (qui si dice KL –“keiel”), ma poi ho modificato i piani aggiungendo due giorni al mare a Langkawi.
L’andata è con AirAsia che oltre a costare poco è anche il volo più tardi nella giornata, alle 21.40
Sono partito dal centro alle 19.10 con il metro, mezz’ora di viaggio al costo di neanche 0,80 € !!! Si deve cambiare ad un paio di stazioni dall’arrivo ma l’interscambio è sullo stesso marciapiede, con i treni da e per l’aeroporto sul binario centrale della stazione; molto comodo, anche perché ho solo il bagaglio a mano.
A Changi la stazione del metrò è imponente ed ha uscite per il T2 ed il T3.

Mi dirigo verso il T3 per poi passare al T1, lo stesso dove ero anche con EK, utilizzato anche da AirAsia per i suoi voli.

Il T3 è il più nuovo dei terminal di SIN ed è semplicemente magnifico: enorme, ma accogliente, e con una note di verde (vere piante) sempre presente.

Sotto di noi gli arrivi sono ancora meglio e mi ripropongo di tornare a guardarlo con calma.

I tre terminal sono collegati da un sistema di navette su gomma che operano sia airside che landside; la pianta dei teminal è molto razionale.

Per raggiungere il T1 ci sono voluti sì e no 10’; non sarà all’altezza del T3, ma comunque non sfigura. E’ addobbato per Natale, qui a Singapore è molto sentito anche se sono quasi tutti cinesi.

Il check-in è veloce e i posti non sono assegnati; la carta d’imbarco è fatta da due grossi scontrini, uno verrà staccato all’imbarco e l’altro rimane al passeggero.
Manca quasi un’ora all’imbarco quindi c’è il tempo per mangiare qualcosa, solo uno snack perché ho prenotato un pasto a bordo. Con AirAsia i pasti a bordo si possono prenotare e pagare al momento della prenotazione (forse risparmiando qualcosa); sono piatti tipici locali a prezzi davvero competitivi (qualche Euro). E’ un anticipo di quanto economica si rivelerà la vita in Malesia.
Zero coda anche all’immigration che separa dal lato airside con negozi e duty free; un tocco di classe sono le caramelle offerte dall’aeroporto, disponibili sui banchi dell’immigration.
Il controllo di sicurezza è al gate, c’è un po’ di coda ma è normale, gli addetti sono veloci e precisi; gli eccessi di Gatwick un lontano ricordo.
Ecco il mio aereo che arriva al gate; è in livrea speciale Manchester United:

Per primi s’imbarcano i pax con “Xpress Boarding”, salgo poco dopo e c’è ancora disponibile un posto all’uscita d’emergenza: ottimo, visto che il 320 è configurato “denso” a 180 posti.
Dentro l’aereo è pulito ed in ordine, nelle tasche ci sono le riviste di bordo e i cataloghi per gli acquisti (2 e 2).
Anche gli interni riportano la sponsorizzazione del Manchester United, cosa che a me sembra proprio strana: Manchester è lontanissima dalla Malesia e mi chiedo che legami ci possano essere.

Poco dopo il condizionamento regala una bella immagine di “nebbia a bordo”, difficile da fotografare …

A quest’ora da SIN ci sono diversi aerei in partenza, oltre a quelli visti dietro il nostro aereo più sopra (QF e KL) a fianco abbiamo questo Air India nei nuovi colori:

Partiamo puntualissimi e la prima cosa che noto è che l’isola di Singapore di notte è tutta illuminata, evidentemente oltre a centro città in cui sto, ci sono molti quartieri residenziali e aree urbanizzate:

Del volo non c’è molto da dire: siamo stati per aria poco più di mezz’ora, la SIN-KUL è circa lunga come la LIN-FCO e le hostess hanno fatto alcuni giri. Il primo per distribuire i pasti prenotati, il secondo per le vendite del resto del cibo ed un terzo per il duty free, veloci ma senza fretta.
La prima impressione è stata quella di una compagnia aerea low cost di buon livello, diciamo simile alla nostra Easyjet, con tariffe basse ma non stracciate ed una grande professionalità.
Non ricordo quando abbiano distribuito le landing card per la Malesia, ma le loro dimensioni mi hanno colpito: oltre un terzo di A4 con le info da riportare in caratteri minuscoli e fino a tre volte.
Quella di Singapore era più o meno grossa uguale ma si riusciva a compilare velocemente, questa richiede molto tempo e pazienza, ma serve anche per la Dogana. Deludente il fatto che a destinazione l’abbiano appena guardata.
Atterriamo al KLIA (KL Intenational Airport) che sembra molto grosso e rulliamo fino al LCCT (low cost carrier terminal), la “casa” di Air Asia.
Il terminal accoglie gli aerei in stand che i passeggeri possono raggiungere a piedi; economico ma efficace, visto che la maggior parte del percorso per i pax è coperto da tettoie, per l’ultimo breve tratto fino all’aereo se piove distribuiscono ombrelli (ci sono appositi raccoglitori in giro).
La brevissima coda all’Immigration (i più a bordo erano malesi) ed il fatto di non aver bagagli da ritirare rende l’attraversamento del terminal una questione di pochi minuti.

Siamo fuori e continuano le tettoie, utili sia per il sole che per le violente piogge tropicali; sempre al coperto si arriva fino ai bus che portano in città. Il percorso dura un’ora: siamo a 80 km circa dal centro e la tariffa è “popolare” (2 €).