Buona parte dell’ispirazione per questo breve giro è venuta dalla voglia di provare un wb su una rotta domestica; dato che BA li utilizza abitualmente da/per EDI e GLA, da Heathrow, e visto che con lo stesso numero di Avios si può aggiungere anche una rotta interna, la scelta è presto fatta. Ovviamente, sotto Pasqua, non vi erano molte opzioni disponibili, per cui l’unica è stata un volo la mattina di domenica.
Avere l’hotel vicino a LHR mi permette una comoda sveglia alle 7 per un volo alle 9.30 circa; colazione, check-out e via. Uno dei bus mi avrebbe portato direttamente a LHR T5, ma ho preferito prendere il primo che fosse passato e cambiare a Hatton Cross.
Arrivato a LHR, con c-in già fatto da smartphone, devo solo lasciare il bagaglio ad uno dei tanti banchi di drop-off. A proposito del c-in dall’app di BA, di cui si può solo dire cose buone, mi arriva, insieme alla carta d’imbarco, anche la password per il wifi della lounge. Sono piuttosto perplesso, dato che sono prenotato in UK Domestic e non sono status holder, quindi non dovrei avere accesso. Chiedo comunque al banco, depositando la valigia, e la bellissima ragazza bionda mi conferma che l’accesso è solo per UK Business e status holder.

200 by dskaccomatto, on Flickr

201 by dskaccomatto, on Flickr
L’atrio del T5, arioso, bello, luminoso, è sempre un piacere. Ai due varchi la coda è simile e scorrevole, la mattina è tranquilla, quindi mi dirigo verso quelli North. Scansiono il codice a barre sulla carta, mi posizione per farmi fotografare e attendo l’apertura del cancelletto, prima di entrare in coda per il controllo di sicurezza. Mi preparo e tutto, passo sotto il varso e... suono! Com’è possibile? Semplice, quando uno si dimentica del telefonino in tasca. Mi viene chiesto di svuotare completamente le tasche, togliere le scarpe e posizionarmi per la perquisizione. Forse sembro sospetto perché mi perquisiscono due volte, oltre alla passata con il metal detector portatile. Comunque poco dopo mi rilasciano con tanto di ringraziamento per la cooperazione. Sempre ottimi gli addetti al T5.
Come da brutta abitudine, il gate appare sugli schermi sono 20 minuti prima del volo, così gironzolo un po’. L’umanità dei grandi aeroporti è sempre molto affascinante. Ovviamente, quando il gate è disponibile, mi trovo dalla parte opposta del terminal.

202 by dskaccomatto, on Flickr
Il gate è ancora chiuso, tutti sono seduti tranquilli senza isterici in piedi in coda da un’ora; mi siedo anche io, strategicamente di fronte al musone del 767.

203 by dskaccomatto, on Flickr
Ho sempre trovato il 76 un po’ sgraziato e goffo; nonostante condivida molti elementi stilistici con il 757 (che, al contrario, è il mio preferito), come il culo basso e il design del muso, il peso aggiuntivo lo rende piuttosto tarchiato e massiccio, nonostante non sia esattamente enorme. Poi è venuto il Dreamliner e l’ho rivalutato tantissimo. Sia come sia, sono molto ansioso di volarci per la prima volta, ancora più all’idea di averlo su una rotta dove, a queste latitudini, è più abituale trovare un noioso 737 o 320.
Il gate viene aperto; prima vengono chiamati i passeggeri con bambini e difficoltà motorie; poi UK Business, status holder Gold e Silver e OneWorld Emerald; infine i passeggeri di UK Domestic suddivisi per file, con tanto di indicazione sui monitor dei gate. Avendo un finestrino abbastanza in fondo, scelto di proposito per vedere bene l’ala
, sono tra i primi di economy ad imbarcare. Il sistema, molto sicuro ma abbastanza dispersivo, prevede un controllo della foto fatta al security check, e una seconda postazione dove viene scansionata la carta d’imbarco. La fila è ad ogni modo davvero ordinata e quindi si procede molto velocemente tra tutte le varie fasi.
Tratta: LHR-EDI
Volo: BA 1438
Aereo: Boeing 767-336ER
MSN: 25832 L/N: 529
Reg: G-BNWX
Primo volo: 17/01/1994
Consegnato: 01/03/1994
Età: 21.2 anni
Posto: 32A
Gate:
Sched/Actual: 910-1030/924-1041
Durata volo: 1h 17’

204 by dskaccomatto, on Flickr
Si imbarca solo dalla L2; due aa/vv sono alla porta per indirizzare i passeggeri a seconda del posto. La prima impressione è... che widebody piccolo! La cabina non dà l’impressione di essere molto più grossa di un narrow qualsiasi. La prima sezione di economy è configurata con i vecchi sedili di Club Europe (quelli col porta bicchiere, per intenderci) in configurazione 2-3-2. La seconda cabina è sempre 2-3-2 ma con sedili diversi. Il pitch mi pare lo stesso; purtroppo è presente una fastidiosa scatoletta dell’IFE che toglie un bel po’ di spazio per i piedi, la cosa strana è che non ci sono PTV. La cabina è lercia. Per terra ci sono briciole, avanzi di precedenti colazioni, i sedili sono macchiati e sporchi. Sembra che non abbiano avuto tempo di far salire, del tutto, una squadra di pulitori.

207 by dskaccomatto, on Flickr

208 by dskaccomatto, on Flickr

209 by dskaccomatto, on Flickr
L’imbarco viene completato in fretta e la cabina, mezza vuota, mi regala il posto a fianco vuoto. Poco dopo inizia il pushback, di fronte ad un 777. La demo di sicurezza viene presentata dagli schermi a soffitto (LCD). Il comandante si presenta, chiacchiera un po’ e ci dice che oggi è “una splendida giornata per volare” e che troveremo tempo magnifico sia in rotta che ad Edimburgo.

205 by dskaccomatto, on Flickr

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210 by dskaccomatto, on Flickr

211 by dskaccomatto, on Flickr
Gironzoliamo un po’ per l’aeroporto prima di arrivare in testata 27R.

212 by dskaccomatto, on Flickr

214 by dskaccomatto, on Flickr

216 by dskaccomatto, on Flickr

217 by dskaccomatto, on Flickr
Arriviamo in testata (prendendo un raccordo diverso rispetto ai narrow body prima di noi), ci allineiamo e viene data manetta. La spinta non è nulla di impressionante, ma immagino che i due RR non vengano esattamente messi alla frusta per un volo di un’ora e con un carico modesto. Li immaginavo anche più rumorosi, da dentro, ma in realtà sembra di essere su un 737 classic, solo un po’ più grosso. La partenza da 27R, combinata con il finestrino lato sinistro, invece regalano uno spettacolo fantastico:

218 by dskaccomatto, on Flickr

219 by dskaccomatto, on Flickr

220 by dskaccomatto, on Flickr

221 by dskaccomatto, on Flickr
Il tempo sopra Londra è grigio, ma appena sopra lo strato nuvoloso splende il sole e il cielo è di un magnifico blu scuro. Le nubi si diraderanno solo verso il Lake District.

222 by dskaccomatto, on Flickr
Dopo circa mezzora dalla partenza, viene servito l’hot breakfast, che dovrebbe essere lo stesso dei voli di lungo raggio. Sono pronto per la seconda colazione della mattina

224 by dskaccomatto, on Flickr

225 by dskaccomatto, on Flickr
Le uova strapazzate erano un po’ mollicce ma il resto era davvero buono. Una decina di minuti dopo passano per servire te o caffè.
Resto del volo uneventful, c’è chi dorme, chi gioca col tablet e chi fa foto fuori dal finestrino (o dentro l’aereo).

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230 by dskaccomatto, on Flickr

231 by dskaccomatto, on Flickr
appena lasciata terra sopra il Firth of Forth, viriamo per allinearci col sentiero di discesa di EDI; passiamo un po’ al largo della città, ma il porto e l’Arthur’s Seat sono chiaramente visibili

232 by dskaccomatto, on Flickr
C’è un po’ di vento ma nulla che il nostro ciccioso 767 non possa gestire senza problemi.

235 by dskaccomatto, on Flickr
Ci viene assegnato uno air bridge a poca distanza dall’uscita che abbiamo imboccato; il purser dà il benvenuto a Edimburgo e ci comunica che lo sbarco avverrà sia dalla L1 che dalla L2, per abbreviare la discesa dall’aeromobile visto il (lieve) ritardo in arrivo.

233 by dskaccomatto, on Flickr

234 by dskaccomatto, on Flickr
L’aeroporto di Edimburgo è un po’ contorto e non particolarmente piacevole, fatta eccezione per il corridoio di uscita che porta verso il capolinea del tram; l’unica cosa bella è la torre di controllo, nuova, di cui però non ho foto.
Due OT di Edimburgo, la giornata era davvero spettacolare:

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DaV
Avere l’hotel vicino a LHR mi permette una comoda sveglia alle 7 per un volo alle 9.30 circa; colazione, check-out e via. Uno dei bus mi avrebbe portato direttamente a LHR T5, ma ho preferito prendere il primo che fosse passato e cambiare a Hatton Cross.
Arrivato a LHR, con c-in già fatto da smartphone, devo solo lasciare il bagaglio ad uno dei tanti banchi di drop-off. A proposito del c-in dall’app di BA, di cui si può solo dire cose buone, mi arriva, insieme alla carta d’imbarco, anche la password per il wifi della lounge. Sono piuttosto perplesso, dato che sono prenotato in UK Domestic e non sono status holder, quindi non dovrei avere accesso. Chiedo comunque al banco, depositando la valigia, e la bellissima ragazza bionda mi conferma che l’accesso è solo per UK Business e status holder.

200 by dskaccomatto, on Flickr

201 by dskaccomatto, on Flickr
L’atrio del T5, arioso, bello, luminoso, è sempre un piacere. Ai due varchi la coda è simile e scorrevole, la mattina è tranquilla, quindi mi dirigo verso quelli North. Scansiono il codice a barre sulla carta, mi posizione per farmi fotografare e attendo l’apertura del cancelletto, prima di entrare in coda per il controllo di sicurezza. Mi preparo e tutto, passo sotto il varso e... suono! Com’è possibile? Semplice, quando uno si dimentica del telefonino in tasca. Mi viene chiesto di svuotare completamente le tasche, togliere le scarpe e posizionarmi per la perquisizione. Forse sembro sospetto perché mi perquisiscono due volte, oltre alla passata con il metal detector portatile. Comunque poco dopo mi rilasciano con tanto di ringraziamento per la cooperazione. Sempre ottimi gli addetti al T5.
Come da brutta abitudine, il gate appare sugli schermi sono 20 minuti prima del volo, così gironzolo un po’. L’umanità dei grandi aeroporti è sempre molto affascinante. Ovviamente, quando il gate è disponibile, mi trovo dalla parte opposta del terminal.

202 by dskaccomatto, on Flickr
Il gate è ancora chiuso, tutti sono seduti tranquilli senza isterici in piedi in coda da un’ora; mi siedo anche io, strategicamente di fronte al musone del 767.

203 by dskaccomatto, on Flickr
Ho sempre trovato il 76 un po’ sgraziato e goffo; nonostante condivida molti elementi stilistici con il 757 (che, al contrario, è il mio preferito), come il culo basso e il design del muso, il peso aggiuntivo lo rende piuttosto tarchiato e massiccio, nonostante non sia esattamente enorme. Poi è venuto il Dreamliner e l’ho rivalutato tantissimo. Sia come sia, sono molto ansioso di volarci per la prima volta, ancora più all’idea di averlo su una rotta dove, a queste latitudini, è più abituale trovare un noioso 737 o 320.
Il gate viene aperto; prima vengono chiamati i passeggeri con bambini e difficoltà motorie; poi UK Business, status holder Gold e Silver e OneWorld Emerald; infine i passeggeri di UK Domestic suddivisi per file, con tanto di indicazione sui monitor dei gate. Avendo un finestrino abbastanza in fondo, scelto di proposito per vedere bene l’ala

Tratta: LHR-EDI
Volo: BA 1438
Aereo: Boeing 767-336ER
MSN: 25832 L/N: 529
Reg: G-BNWX
Primo volo: 17/01/1994
Consegnato: 01/03/1994
Età: 21.2 anni
Posto: 32A
Gate:
Sched/Actual: 910-1030/924-1041
Durata volo: 1h 17’


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Si imbarca solo dalla L2; due aa/vv sono alla porta per indirizzare i passeggeri a seconda del posto. La prima impressione è... che widebody piccolo! La cabina non dà l’impressione di essere molto più grossa di un narrow qualsiasi. La prima sezione di economy è configurata con i vecchi sedili di Club Europe (quelli col porta bicchiere, per intenderci) in configurazione 2-3-2. La seconda cabina è sempre 2-3-2 ma con sedili diversi. Il pitch mi pare lo stesso; purtroppo è presente una fastidiosa scatoletta dell’IFE che toglie un bel po’ di spazio per i piedi, la cosa strana è che non ci sono PTV. La cabina è lercia. Per terra ci sono briciole, avanzi di precedenti colazioni, i sedili sono macchiati e sporchi. Sembra che non abbiano avuto tempo di far salire, del tutto, una squadra di pulitori.

207 by dskaccomatto, on Flickr

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209 by dskaccomatto, on Flickr
L’imbarco viene completato in fretta e la cabina, mezza vuota, mi regala il posto a fianco vuoto. Poco dopo inizia il pushback, di fronte ad un 777. La demo di sicurezza viene presentata dagli schermi a soffitto (LCD). Il comandante si presenta, chiacchiera un po’ e ci dice che oggi è “una splendida giornata per volare” e che troveremo tempo magnifico sia in rotta che ad Edimburgo.

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206 by dskaccomatto, on Flickr

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Gironzoliamo un po’ per l’aeroporto prima di arrivare in testata 27R.

212 by dskaccomatto, on Flickr

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216 by dskaccomatto, on Flickr

217 by dskaccomatto, on Flickr
Arriviamo in testata (prendendo un raccordo diverso rispetto ai narrow body prima di noi), ci allineiamo e viene data manetta. La spinta non è nulla di impressionante, ma immagino che i due RR non vengano esattamente messi alla frusta per un volo di un’ora e con un carico modesto. Li immaginavo anche più rumorosi, da dentro, ma in realtà sembra di essere su un 737 classic, solo un po’ più grosso. La partenza da 27R, combinata con il finestrino lato sinistro, invece regalano uno spettacolo fantastico:

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219 by dskaccomatto, on Flickr

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Il tempo sopra Londra è grigio, ma appena sopra lo strato nuvoloso splende il sole e il cielo è di un magnifico blu scuro. Le nubi si diraderanno solo verso il Lake District.

222 by dskaccomatto, on Flickr
Dopo circa mezzora dalla partenza, viene servito l’hot breakfast, che dovrebbe essere lo stesso dei voli di lungo raggio. Sono pronto per la seconda colazione della mattina

224 by dskaccomatto, on Flickr

225 by dskaccomatto, on Flickr
Le uova strapazzate erano un po’ mollicce ma il resto era davvero buono. Una decina di minuti dopo passano per servire te o caffè.
Resto del volo uneventful, c’è chi dorme, chi gioca col tablet e chi fa foto fuori dal finestrino (o dentro l’aereo).

227 by dskaccomatto, on Flickr

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230 by dskaccomatto, on Flickr

231 by dskaccomatto, on Flickr
appena lasciata terra sopra il Firth of Forth, viriamo per allinearci col sentiero di discesa di EDI; passiamo un po’ al largo della città, ma il porto e l’Arthur’s Seat sono chiaramente visibili

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C’è un po’ di vento ma nulla che il nostro ciccioso 767 non possa gestire senza problemi.

235 by dskaccomatto, on Flickr
Ci viene assegnato uno air bridge a poca distanza dall’uscita che abbiamo imboccato; il purser dà il benvenuto a Edimburgo e ci comunica che lo sbarco avverrà sia dalla L1 che dalla L2, per abbreviare la discesa dall’aeromobile visto il (lieve) ritardo in arrivo.

233 by dskaccomatto, on Flickr

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L’aeroporto di Edimburgo è un po’ contorto e non particolarmente piacevole, fatta eccezione per il corridoio di uscita che porta verso il capolinea del tram; l’unica cosa bella è la torre di controllo, nuova, di cui però non ho foto.
Due OT di Edimburgo, la giornata era davvero spettacolare:

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DaV