Come (quasi) ogni anno, oramai da tradizione, il mese di novembre porta con sé l'occasione di fare un viaggio verso una meta particolare con amici conosciuti, ormai oltre dieci anni fa, qui su queste pagine virtuali.
Dopo i giri alle Azzorre ed alle Faroe degli anni precedenti, anche per quest'anno l'idea è di seguire il filone isole, ed in particolare di andare a Visby, ma complice l'apertura della nuova rotta Ryanair da Bergamo decidiamo, alla fine, di andare in Georgia, visti anche gli orari ottimali per un week end (cit. Cesare Caldi).
Complici impegni del resto della ciurma, per questo viaggio ci schiereremo solamente in quattro, il sottoscritto e tre compagni di viaggio che convenzionalmente chiameremo Lambrate, Piacenza e Forlanini, per proteggere il loro preziosissimo anonimato.
Il programma è il seguente: partenza venerdì 8 novembre alle ore 15:10 da BGY, arrivo, complice il fuso orario, alle ore 22:20 locali a Tbilisi, ritorno domenica sera con partenza da TBS alle 23:00 ed arrivo poco dopo mezzanotte ora locale di Bergamo.
Dopo aver letto della guida garibaldina dei locali decidiamo di appoggiarci ad un autista\guida locale, che si rivelerà veramente super in gamba (il gentilissimo Kakha), che ci verrà a prendere direttamente in aeroporto al nostro arrivo.
Il viaggio dunque inizia in quel di Bergamo, aeroporto noto a tutti e che anno dopo anno è migliorato sempre di più sotto ogni profilo, garantendo una buona esperienza nonostante i grandi numeri sviluppati. Ottima la possibilità di avere due accessi al fast track dei controlli di sicurezza utilizzando il posteggio coperto.
Vengo mio malgrado coinvolto, nonostante forti mie ritrosie, in una robusta merenda pre imbarco a suon di Big Tasty – patatine maxi e Coca da litro, ed arriva l'ora di imbarcarci non senza prima una capatina in area fumatori con Lambrate.
Solito 738 in una novembrina Bergamo.
Geor1 by Enrico ......, su Flickr
Geor1 by Enrico ......, su Flickr
Aereo lercio ogni oltre misura, vicino di posto tendente ad allargarsi, VIP a bordo, Forlanini seduto dietro di me che per tutte le quasi 4 ore di volo tenta invano di comprendere quello che gli dico parlando dal sedile davanti, facendomi cenni di sì con la testa del tutto a caso.
Appena si spengono gli avvisi delle cinture di sicurezza ci facciamo un giro di gin tonic, sempre dopo miei ripetuti, ma vani, tentativi di sottrarmi, ed il volo corre via, non senza qualche incontro ad alta quota.
Geor1 by Enrico ......, su Flickr
Il nostro volo è di fatto la seconda rotazione da Bergamo verso Tbilisi, che è la prima rotta della Love Coast irlandese verso la Georgia. Ciononostante, non chiedetemi il perché, all'aeroporto di TBS hanno deciso che la prima rotazione era quella di prova, ed hanno festeggiato per nostra fortuna l'inaugurazione della tratta proprio il giorno del nostro volo, con tanto di water cannon all'arrivo e festicciola con musiche georgiane nonché ampie libagioni e torta, offerte a tutti i passeggeri.
Tutto molto gradito, bella sorpresa.
Cliccare sulla prima foto per video.
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Anche la prossima foto è l'anteprima di un video.
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Sin da subito due cose ci sono chiare:
1) I georgiani sono un popolo decisamente accogliente e cordiale (impressione conservata per tutto il viaggio);
2) I vini georgiani, nonostante la relativa fama che si portano dietro, fanno decisamente pena (impressione rafforzata durante il viaggio).
La nostra guida Kakha ci aspetta landside come da accordi (mi permetto di fare una marchetta perché se lo merita davvero, un ragazzo carinissimo, disponibile, molto preparato, puntuale e con un ottimo inglese: www.georgiatraveladventure.com – georgiatraveladventure@gmail.com – WA +995599911202), nonostante il nostro ritardo dovuto alla anzidetta festicciola.
Appena ci vede scorgiamo uno sguardo di terrore nei suoi occhi, ma stoicamente decide di non darsi alla fuga, e ci fa salire sul suo Vito importato dal Giappone, anche dopo che Piacenza tenta in ogni modo di metterci in cattiva luce attribuendoci - falsamente - le più turpi abitudini e costumi.
Cambiamo un po' di moneta locale e siamo pronti per andare in albergo, non dopo un breve giro per la città, con Khaka che ci inizia ad introdurre alla scoperta della bella Tiblisi ed io sul sedile in fondo che come un alcolizzato mi bevo alla canna la bottiglia di vino rosso che ci hanno regalato in aeroporto.
Nota curiosa, lo stradone che collega l'aeroporto al centro città è il George W. Bush Street, come riconoscenza per l'intervento del Presidente americano durante la crisi con la Russia.
Dopo che Lambrate aveva proposto le peggiori bettole della città per risparmiare 2,50 euri, abbiamo deciso di prenotare all'Hotel Kisi, anche in questo caso scelta azzeccatissima e che mi sento caldamente di consigliare, nel pieno del centro storico della città.
Georgia by Enrico ......, su Flickr
Rer by Enrico ......, su Flickr
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Ancora meglio, poi, se prenoterete tramite Booking con il nostro link, per voi non cambierà assolutamente nulla, ma ci farete felici!
https://www.booking.com/index.html?aid=1204748
Di riffa e di raffa si è fatta mezzanotte passata (che poi per il fuso orario italiano sarebbero le 21) ed usciamo per andare a cena.
Avevo già verificato da casa che proprio vicino all'hotel c'è un ristorante aperto 24h, tale Maspindzelo, sul quale riceviamo feedback positivi anche da Khaka, dunque, andiamo!
Rer by Enrico ......, su Flickr
Il ristorante nonostante l'ora tarda è pieno zeppo.
Complice anche il fatto che in Georgia tutto costi praticamente nulla, almeno secondo i nostri standard, ordiniamo praticamente tutto il menù.
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Il piatto tipico georgiano per eccellenza, i khinkali.
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Ottimi, alla modica cifra di 8 centesimi l'uno.
La cucina georgiana è decisamente piacevole, unico grosso limite la presenza ubiqua del coriandolo (problema che si fa sentire soprattutto il giorno dopo).
Dolce di una pesantezza inaudita, ma talmente buono da farmelo quasi finire da solo. Lo sto digerendo ancora adesso (miele e noci).
Rer by Enrico ......, su Flickr
Sebbene controllando i singoli prezzi avevamo capito che avremmo speso poco, il conto è addirittura inferiore alle attese, tipo 18 euro per quattro comprese una buona dozzina di birre medie.
Ci spiegherà il giorno dopo Khaka, vedendo lo scontrino, che ci hanno dato il conto di un altro tavolo, da due, ma lo scontrino esclusivamente in alfabeto georgiano ed il fatto che non parlassero inglese aveva fatto sì che la sera prima “ce ne stessimo".
Si fanno le due di notte passate ed andiamo in branda, al mattino Khaka ci sarebbe passato a prendere alle nove in punto.
E dopo una notte difficile causa digestione, si fa mattina.
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L'hotel, piccolino e molto curato, non delude nemmeno sotto il profilo della colazione, ottima.
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Siamo di fatto gli unici clienti, assieme ad una coppia di americani, e ci viene spiegato che novembre è proprio alla fine della stagione turistica, anche se di fatto è un mese ancora gradevole per girare, non fa freddo per nulla ed anzi abbiamo trovato ottime giornate, addirittura pranzando sempre all'aperto.
Rer by Enrico ......, su Flickr
Arriva la nostra guida, e si parte.
La tappa di giornata è il Monastero di David Gareia, proprio al confine con l'Azeirbaigian, attraversando in auto luoghi veramente magici.
Piccola anteprima del prosieguo, che conto di postare a breve.
Georgia by Enrico ......, su Flickr
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Georgia by Enrico ......, su Flickr
Georgia by Enrico ......, su Flickr
Grazie a tutti per l'attenzione, e to be continued....
Dopo i giri alle Azzorre ed alle Faroe degli anni precedenti, anche per quest'anno l'idea è di seguire il filone isole, ed in particolare di andare a Visby, ma complice l'apertura della nuova rotta Ryanair da Bergamo decidiamo, alla fine, di andare in Georgia, visti anche gli orari ottimali per un week end (cit. Cesare Caldi).
Complici impegni del resto della ciurma, per questo viaggio ci schiereremo solamente in quattro, il sottoscritto e tre compagni di viaggio che convenzionalmente chiameremo Lambrate, Piacenza e Forlanini, per proteggere il loro preziosissimo anonimato.
Il programma è il seguente: partenza venerdì 8 novembre alle ore 15:10 da BGY, arrivo, complice il fuso orario, alle ore 22:20 locali a Tbilisi, ritorno domenica sera con partenza da TBS alle 23:00 ed arrivo poco dopo mezzanotte ora locale di Bergamo.
Dopo aver letto della guida garibaldina dei locali decidiamo di appoggiarci ad un autista\guida locale, che si rivelerà veramente super in gamba (il gentilissimo Kakha), che ci verrà a prendere direttamente in aeroporto al nostro arrivo.
Il viaggio dunque inizia in quel di Bergamo, aeroporto noto a tutti e che anno dopo anno è migliorato sempre di più sotto ogni profilo, garantendo una buona esperienza nonostante i grandi numeri sviluppati. Ottima la possibilità di avere due accessi al fast track dei controlli di sicurezza utilizzando il posteggio coperto.
Vengo mio malgrado coinvolto, nonostante forti mie ritrosie, in una robusta merenda pre imbarco a suon di Big Tasty – patatine maxi e Coca da litro, ed arriva l'ora di imbarcarci non senza prima una capatina in area fumatori con Lambrate.
Solito 738 in una novembrina Bergamo.


Aereo lercio ogni oltre misura, vicino di posto tendente ad allargarsi, VIP a bordo, Forlanini seduto dietro di me che per tutte le quasi 4 ore di volo tenta invano di comprendere quello che gli dico parlando dal sedile davanti, facendomi cenni di sì con la testa del tutto a caso.
Appena si spengono gli avvisi delle cinture di sicurezza ci facciamo un giro di gin tonic, sempre dopo miei ripetuti, ma vani, tentativi di sottrarmi, ed il volo corre via, non senza qualche incontro ad alta quota.

Il nostro volo è di fatto la seconda rotazione da Bergamo verso Tbilisi, che è la prima rotta della Love Coast irlandese verso la Georgia. Ciononostante, non chiedetemi il perché, all'aeroporto di TBS hanno deciso che la prima rotazione era quella di prova, ed hanno festeggiato per nostra fortuna l'inaugurazione della tratta proprio il giorno del nostro volo, con tanto di water cannon all'arrivo e festicciola con musiche georgiane nonché ampie libagioni e torta, offerte a tutti i passeggeri.
Tutto molto gradito, bella sorpresa.
Cliccare sulla prima foto per video.



Anche la prossima foto è l'anteprima di un video.






Sin da subito due cose ci sono chiare:
1) I georgiani sono un popolo decisamente accogliente e cordiale (impressione conservata per tutto il viaggio);
2) I vini georgiani, nonostante la relativa fama che si portano dietro, fanno decisamente pena (impressione rafforzata durante il viaggio).
La nostra guida Kakha ci aspetta landside come da accordi (mi permetto di fare una marchetta perché se lo merita davvero, un ragazzo carinissimo, disponibile, molto preparato, puntuale e con un ottimo inglese: www.georgiatraveladventure.com – georgiatraveladventure@gmail.com – WA +995599911202), nonostante il nostro ritardo dovuto alla anzidetta festicciola.
Appena ci vede scorgiamo uno sguardo di terrore nei suoi occhi, ma stoicamente decide di non darsi alla fuga, e ci fa salire sul suo Vito importato dal Giappone, anche dopo che Piacenza tenta in ogni modo di metterci in cattiva luce attribuendoci - falsamente - le più turpi abitudini e costumi.
Cambiamo un po' di moneta locale e siamo pronti per andare in albergo, non dopo un breve giro per la città, con Khaka che ci inizia ad introdurre alla scoperta della bella Tiblisi ed io sul sedile in fondo che come un alcolizzato mi bevo alla canna la bottiglia di vino rosso che ci hanno regalato in aeroporto.
Nota curiosa, lo stradone che collega l'aeroporto al centro città è il George W. Bush Street, come riconoscenza per l'intervento del Presidente americano durante la crisi con la Russia.
Dopo che Lambrate aveva proposto le peggiori bettole della città per risparmiare 2,50 euri, abbiamo deciso di prenotare all'Hotel Kisi, anche in questo caso scelta azzeccatissima e che mi sento caldamente di consigliare, nel pieno del centro storico della città.



Ancora meglio, poi, se prenoterete tramite Booking con il nostro link, per voi non cambierà assolutamente nulla, ma ci farete felici!
https://www.booking.com/index.html?aid=1204748
Di riffa e di raffa si è fatta mezzanotte passata (che poi per il fuso orario italiano sarebbero le 21) ed usciamo per andare a cena.
Avevo già verificato da casa che proprio vicino all'hotel c'è un ristorante aperto 24h, tale Maspindzelo, sul quale riceviamo feedback positivi anche da Khaka, dunque, andiamo!

Il ristorante nonostante l'ora tarda è pieno zeppo.
Complice anche il fatto che in Georgia tutto costi praticamente nulla, almeno secondo i nostri standard, ordiniamo praticamente tutto il menù.





Il piatto tipico georgiano per eccellenza, i khinkali.


Ottimi, alla modica cifra di 8 centesimi l'uno.
La cucina georgiana è decisamente piacevole, unico grosso limite la presenza ubiqua del coriandolo (problema che si fa sentire soprattutto il giorno dopo).
Dolce di una pesantezza inaudita, ma talmente buono da farmelo quasi finire da solo. Lo sto digerendo ancora adesso (miele e noci).

Sebbene controllando i singoli prezzi avevamo capito che avremmo speso poco, il conto è addirittura inferiore alle attese, tipo 18 euro per quattro comprese una buona dozzina di birre medie.
Ci spiegherà il giorno dopo Khaka, vedendo lo scontrino, che ci hanno dato il conto di un altro tavolo, da due, ma lo scontrino esclusivamente in alfabeto georgiano ed il fatto che non parlassero inglese aveva fatto sì che la sera prima “ce ne stessimo".
Si fanno le due di notte passate ed andiamo in branda, al mattino Khaka ci sarebbe passato a prendere alle nove in punto.
E dopo una notte difficile causa digestione, si fa mattina.



L'hotel, piccolino e molto curato, non delude nemmeno sotto il profilo della colazione, ottima.



Siamo di fatto gli unici clienti, assieme ad una coppia di americani, e ci viene spiegato che novembre è proprio alla fine della stagione turistica, anche se di fatto è un mese ancora gradevole per girare, non fa freddo per nulla ed anzi abbiamo trovato ottime giornate, addirittura pranzando sempre all'aperto.

Arriva la nostra guida, e si parte.
La tappa di giornata è il Monastero di David Gareia, proprio al confine con l'Azeirbaigian, attraversando in auto luoghi veramente magici.
Piccola anteprima del prosieguo, che conto di postare a breve.




Grazie a tutti per l'attenzione, e to be continued....
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