Ormai lanciato sul tripreportismo navale d’annata, approfitto di un viaggio negli Emirati Arabi Uniti per trascorrere una notte a bordo della Queen Elizabeth II, di recente trasformata in hotel a Dubai.
Si tratta di un transatlantico enorme, che ha letteralmente fatto la storia, e il cui nome riecheggia come una leggenda tra gli appassionati del mare delle navi.
Giusto qualche dato, prima di iniziare il nostro viaggio. La Queen Elizabeth II fu commissionata dalla Cunard ai cantieri Clydebank nel 1964, nel momento in cui il servizio di linea sulle rotte del nord Atlantico iniziava il declino, ma, a differenza di molte navi contemporanee europee, venne progettata con una struttura più flessibile, capace di gestire il servizio di linea nei mesi estivi e quello crocieristico nei mesi invernali.
Lunga 293,5 metri, larga 32 e con un pescaggio di circa 10 metri, la QE II ha una stazza di lorda di 70.273 tonnellate, mentre il più recente apparato motore era costituito da un sistema diesel-elettrico MAN capace di 10,5 MW di potenza.
Consegnata alla Cunard nel 1969, entrò subito dopo in servizio, con una vita operativa civile e militare di tutto rispetto. “Richiamata alle armi” per la guerra delle Falkland/Malvinas del 1982, servì con la Marina Militare dal 12 maggio all’11 giugno, subendo poi lavori di modifica e ammodernamento (di cui parleremo dopo).
Dopo anni di onorato servizio, con l’ingresso della Queen Mary 2 in servizio nel 2004, la QEII perse il suo scettro in seno alla compagnia e venne successivamente venduta nel 2007 per 100 milioni di dollari al fondo di Dubai Istihmar.
Qui, a causa della crisi economica globale e di numerosi mutamenti di progetto, restò inutilizzata per quasi un decennio, venendo infine definitivamente trasformata in Hotel nel 2018.
L’Hotel si trova oggi a Port Rashid, a Dubai, e ne consiglio veramente una visita e un pernottamento. Al lusso della nave si abbina la l’interessante visita storica compresa nel pernottamento, e la sensazione di alloggiare a bordo di un vero transatlantico del secolo scorso è impagabile.
Per chi volesse prenotare una visita, questo è il sito web: https://www.qe2.com/
Ebbene, il viaggio inizia come – quasi – sempre a Roma Fiumicino, questa volta con un B-737-800 di KLM, in direzione Amsterdam, dove prenderò poi un B-777-200 della stessa compagnia alla volta di Abu Dhabi.
Faccio le solite due o tre foto di rito per soddisfare i rigidi criteri di ammissibilità imposti dall’arpia di Lambrate, rimirando in questa foto il Lago di Bracciano …
… e in questa le Alpi.
Finita la copiosa parte aeronautica, giungiamo a destinazione, contemplando a Port Rashid la maestosità della Queen Elizabeth II
Un vero colosso dei mari, nella sua tradizionale colorazione bianca e nera (o blu scurissimo). Veramente imponente.
Due interi ponti Promenade coperti, come si addice ad un transatlantico di nome e di fatto!
Gli oblò dei ponti più bassi, all’epoca adibiti ad alloggio dell’equipaggio.
La reception è esterna alla nave, in una palazzina appositamente costruita sul molo del porto, mentre l’accesso è possibile sia da uno dei ponti più bassi quanto da quello centrale, dove un tempo accedevano i passeggeri di prima classe.
Fumaiolo iconico, senza dubbio, ma nulla a che vedere con Raffaello e Michelangelo
La reception e la lounge d’accoglienza sono, come detto, in una bellissima palazzina appositamente realizzata sul molo, davanti alla nave.
All’ingresso è stata realizzata una struttura che ricorda idealmente la prua della nave e la sua silhouette, con sopra il caratteristico fumaiolo.
La Reception è al centro della grande hall.
Mentre sul lato opposto la Concierge è sovrastata da dipinti di navi storiche della Cunard.
Un’ala del padiglione è occupata da una sala lettura e da una caffetteria, molto elegante.
la sala lettura/hall è adornata con memorabilia della nave, quadri e modelli in scala.
Interessante il lampadario.
Sulle pareti, in alto, sono state realizzate delle pitture con la carta delle rotte percorse della QEII …
… dati e curiosità sulla nave …
… e ancora curiosità.
Gli arredi originali della nave sono stati utilizzati solo in parte, mentre di nuovi ne sono stati commissionati, seguendo tuttavia uno stile che richiamasse quello delle suppellettili un tempo a bordo.
Un po’ sfocata, ma tanto per rendere l’idea.
Visione d’insieme dell’ala con la hall/biblioteca e la caffetteria.
I libri a disposizione sugli scaffali sono quelli originariamente ospitati a bordo della QEII, nella biblioteca di bordo, che conteneva circa 3.000 volumi.
Generi vari
Uno dei modellini
La campana della nave, esposta nella hall.
Più da vicino.
Un’antica armatura giapponese, un tempo esposta a bordo …
… donata alla nave in occasione di un viaggio della regina in Giappone.
Nell’altra ala della lobby è stato adibito un piccolo ma interessante museo storico, su cui torneremo dopo. Una delle guide che organizzano le numerose visite giornaliere alla nave illustra la storia di questi arazzi, raffiguranti l’inaugurazione della nave al suo varo, un tempo rivestiti di una patina dorata e poi danneggiati durante una pulizia.
Il tizio dietro la regina che saluta, se ho capito bene, era l’ex presidente della Cunard, che, per nulla presenzialista, volle farsi raffigurare tra i VIP presenti al varo.
Secondo arazzo.
Terzo arazzo.
Salvagente.
I lavori di restauro della QEII non permettono di accedere ancora a tutti i locali della nave, e soprattutto alla plancia di comando e alla sala macchine, che saranno aperte nel prossimo futuro. Per sopperire a questa temporanea mancanza è stata realizzata una falsa plancia con monitor su cui scorrono immagini storiche e dati.
Altri dettagli su una replica di timone.
La guida illustra la storia della nave, arricchendo il racconto con episodi di vita a bordo, gossip e curiosità. Veramente molto bravo.
Questi sono invece gli arredi originali di una cabina di classe turistica, rimontati per dare un’idea di come fosse effettivamente il primo allestimento della nave.
Cassettiera con specchio e sistema di radiodiffusione. La nave aveva la sua stazione radio interna, cui si aggiungevano quelle locali una volta giunta in porto. Pare fosse un’innovazione di un certo rilievo alla fine degli anni Sessanta.
Fatto il check-in, e ricevuto gentilmente un upgrade della mia cabina, mi avvicino agli ascensori che mi portano al piano di ingresso della prima classe.
Anche da qui, la vista della nave è impressionante. Veramente grande.
All’ingresso, il vecchio stemma della Cunard accoglie i passeggeri.
Il vestibolo di ingresso è particolare e al tempo stesso iconico. Il pilastro in vetroresina che vedete al centro è un elemento architettonico di rivestimento delle travi maestre che si troverà molto spesso nelle aree comuni della nave. Una sorta di segno distintivo. La curiosità della sala è invece quella di essere rotonda e caratterizzata da un corridoio circolare con murales pittorici della storia della Cunard, e quattro divani circolari dove i passeggeri di prima classe un tempo attendevano di essere serviti dai camerieri del piano e portati alle loro cabine.
Dev’essere stato meraviglioso viaggiare ai tempi del servizio di linea. Posso immaginare quanto daffare in questa stanza tra camerieri, facchini, governanti e ufficiali di bordo!
I murales raffigurano diverse fasi della storia della Cunard. Qui la più recente, con la QEII …
… qui gli anni ’30 e ’40, con la Queen Elizabeth I …
… e lo slogan “See America this year!”
… e qui la vecchia Mauretania …
… un dettaglio …
… e qui un omaggio alla navigazione a cavallo tra il XIX e il XX secolo …
… un ultimo dettaglio.
Lascio il vestibolo di ingresso e mi dirigo verso gli ascensori, per raggiungere la mia cabina.
Una statua (Calypso?) in una teca.
E ci si inizia ad immergere negli arredi e nelle architetture tipiche del transatlantico. Un tuffo nel passato ancora una volta per me, nel ricordo dei miei viaggi sui nostri transatlantici.
Con l’ascensore salgo al mio piano …
e non posso fare a meno di notare i sontuosi loghi della Cunard un po’ dappertutto.
Particolare
poi arrivo al mio piano e mi incanto nell’ammirare l’architettura degli interni. Che meraviglia! Trovo meravigliose queste soluzioni architettoniche e questi colori, pur nella loro tutto sommato semplicità.
Mi incammino nel corridoio in direzione della mia cabina …
… cercando di capire dove sia …
… e alla fine ci siamo! La 1050, esterna, vista mare esterna.
FINE PRIMA PARTE - Continua
Si tratta di un transatlantico enorme, che ha letteralmente fatto la storia, e il cui nome riecheggia come una leggenda tra gli appassionati del mare delle navi.
Giusto qualche dato, prima di iniziare il nostro viaggio. La Queen Elizabeth II fu commissionata dalla Cunard ai cantieri Clydebank nel 1964, nel momento in cui il servizio di linea sulle rotte del nord Atlantico iniziava il declino, ma, a differenza di molte navi contemporanee europee, venne progettata con una struttura più flessibile, capace di gestire il servizio di linea nei mesi estivi e quello crocieristico nei mesi invernali.
Lunga 293,5 metri, larga 32 e con un pescaggio di circa 10 metri, la QE II ha una stazza di lorda di 70.273 tonnellate, mentre il più recente apparato motore era costituito da un sistema diesel-elettrico MAN capace di 10,5 MW di potenza.
Consegnata alla Cunard nel 1969, entrò subito dopo in servizio, con una vita operativa civile e militare di tutto rispetto. “Richiamata alle armi” per la guerra delle Falkland/Malvinas del 1982, servì con la Marina Militare dal 12 maggio all’11 giugno, subendo poi lavori di modifica e ammodernamento (di cui parleremo dopo).
Dopo anni di onorato servizio, con l’ingresso della Queen Mary 2 in servizio nel 2004, la QEII perse il suo scettro in seno alla compagnia e venne successivamente venduta nel 2007 per 100 milioni di dollari al fondo di Dubai Istihmar.
Qui, a causa della crisi economica globale e di numerosi mutamenti di progetto, restò inutilizzata per quasi un decennio, venendo infine definitivamente trasformata in Hotel nel 2018.

L’Hotel si trova oggi a Port Rashid, a Dubai, e ne consiglio veramente una visita e un pernottamento. Al lusso della nave si abbina la l’interessante visita storica compresa nel pernottamento, e la sensazione di alloggiare a bordo di un vero transatlantico del secolo scorso è impagabile.
Per chi volesse prenotare una visita, questo è il sito web: https://www.qe2.com/
Ebbene, il viaggio inizia come – quasi – sempre a Roma Fiumicino, questa volta con un B-737-800 di KLM, in direzione Amsterdam, dove prenderò poi un B-777-200 della stessa compagnia alla volta di Abu Dhabi.

Faccio le solite due o tre foto di rito per soddisfare i rigidi criteri di ammissibilità imposti dall’arpia di Lambrate, rimirando in questa foto il Lago di Bracciano …

… e in questa le Alpi.

Finita la copiosa parte aeronautica, giungiamo a destinazione, contemplando a Port Rashid la maestosità della Queen Elizabeth II

Un vero colosso dei mari, nella sua tradizionale colorazione bianca e nera (o blu scurissimo). Veramente imponente.

Due interi ponti Promenade coperti, come si addice ad un transatlantico di nome e di fatto!

Gli oblò dei ponti più bassi, all’epoca adibiti ad alloggio dell’equipaggio.

La reception è esterna alla nave, in una palazzina appositamente costruita sul molo del porto, mentre l’accesso è possibile sia da uno dei ponti più bassi quanto da quello centrale, dove un tempo accedevano i passeggeri di prima classe.

Fumaiolo iconico, senza dubbio, ma nulla a che vedere con Raffaello e Michelangelo

La reception e la lounge d’accoglienza sono, come detto, in una bellissima palazzina appositamente realizzata sul molo, davanti alla nave.

All’ingresso è stata realizzata una struttura che ricorda idealmente la prua della nave e la sua silhouette, con sopra il caratteristico fumaiolo.

La Reception è al centro della grande hall.

Mentre sul lato opposto la Concierge è sovrastata da dipinti di navi storiche della Cunard.

Un’ala del padiglione è occupata da una sala lettura e da una caffetteria, molto elegante.

la sala lettura/hall è adornata con memorabilia della nave, quadri e modelli in scala.

Interessante il lampadario.

Sulle pareti, in alto, sono state realizzate delle pitture con la carta delle rotte percorse della QEII …

… dati e curiosità sulla nave …

… e ancora curiosità.

Gli arredi originali della nave sono stati utilizzati solo in parte, mentre di nuovi ne sono stati commissionati, seguendo tuttavia uno stile che richiamasse quello delle suppellettili un tempo a bordo.

Un po’ sfocata, ma tanto per rendere l’idea.

Visione d’insieme dell’ala con la hall/biblioteca e la caffetteria.

I libri a disposizione sugli scaffali sono quelli originariamente ospitati a bordo della QEII, nella biblioteca di bordo, che conteneva circa 3.000 volumi.

Generi vari

Uno dei modellini

La campana della nave, esposta nella hall.

Più da vicino.

Un’antica armatura giapponese, un tempo esposta a bordo …

… donata alla nave in occasione di un viaggio della regina in Giappone.

Nell’altra ala della lobby è stato adibito un piccolo ma interessante museo storico, su cui torneremo dopo. Una delle guide che organizzano le numerose visite giornaliere alla nave illustra la storia di questi arazzi, raffiguranti l’inaugurazione della nave al suo varo, un tempo rivestiti di una patina dorata e poi danneggiati durante una pulizia.

Il tizio dietro la regina che saluta, se ho capito bene, era l’ex presidente della Cunard, che, per nulla presenzialista, volle farsi raffigurare tra i VIP presenti al varo.

Secondo arazzo.

Terzo arazzo.

Salvagente.

I lavori di restauro della QEII non permettono di accedere ancora a tutti i locali della nave, e soprattutto alla plancia di comando e alla sala macchine, che saranno aperte nel prossimo futuro. Per sopperire a questa temporanea mancanza è stata realizzata una falsa plancia con monitor su cui scorrono immagini storiche e dati.

Altri dettagli su una replica di timone.

La guida illustra la storia della nave, arricchendo il racconto con episodi di vita a bordo, gossip e curiosità. Veramente molto bravo.

Questi sono invece gli arredi originali di una cabina di classe turistica, rimontati per dare un’idea di come fosse effettivamente il primo allestimento della nave.

Cassettiera con specchio e sistema di radiodiffusione. La nave aveva la sua stazione radio interna, cui si aggiungevano quelle locali una volta giunta in porto. Pare fosse un’innovazione di un certo rilievo alla fine degli anni Sessanta.

Fatto il check-in, e ricevuto gentilmente un upgrade della mia cabina, mi avvicino agli ascensori che mi portano al piano di ingresso della prima classe.

Anche da qui, la vista della nave è impressionante. Veramente grande.

All’ingresso, il vecchio stemma della Cunard accoglie i passeggeri.

Il vestibolo di ingresso è particolare e al tempo stesso iconico. Il pilastro in vetroresina che vedete al centro è un elemento architettonico di rivestimento delle travi maestre che si troverà molto spesso nelle aree comuni della nave. Una sorta di segno distintivo. La curiosità della sala è invece quella di essere rotonda e caratterizzata da un corridoio circolare con murales pittorici della storia della Cunard, e quattro divani circolari dove i passeggeri di prima classe un tempo attendevano di essere serviti dai camerieri del piano e portati alle loro cabine.

Dev’essere stato meraviglioso viaggiare ai tempi del servizio di linea. Posso immaginare quanto daffare in questa stanza tra camerieri, facchini, governanti e ufficiali di bordo!

I murales raffigurano diverse fasi della storia della Cunard. Qui la più recente, con la QEII …

… qui gli anni ’30 e ’40, con la Queen Elizabeth I …

… e lo slogan “See America this year!”

… e qui la vecchia Mauretania …

… un dettaglio …

… e qui un omaggio alla navigazione a cavallo tra il XIX e il XX secolo …

… un ultimo dettaglio.

Lascio il vestibolo di ingresso e mi dirigo verso gli ascensori, per raggiungere la mia cabina.

Una statua (Calypso?) in una teca.

E ci si inizia ad immergere negli arredi e nelle architetture tipiche del transatlantico. Un tuffo nel passato ancora una volta per me, nel ricordo dei miei viaggi sui nostri transatlantici.

Con l’ascensore salgo al mio piano …

e non posso fare a meno di notare i sontuosi loghi della Cunard un po’ dappertutto.

Particolare

poi arrivo al mio piano e mi incanto nell’ammirare l’architettura degli interni. Che meraviglia! Trovo meravigliose queste soluzioni architettoniche e questi colori, pur nella loro tutto sommato semplicità.

Mi incammino nel corridoio in direzione della mia cabina …

… cercando di capire dove sia …

… e alla fine ci siamo! La 1050, esterna, vista mare esterna.

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