TR Aeronavale 2: a bordo di Sua Maestà la Queen Elizabeth II


nicolap

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10 Novembre 2005
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Ormai lanciato sul tripreportismo navale d’annata, approfitto di un viaggio negli Emirati Arabi Uniti per trascorrere una notte a bordo della Queen Elizabeth II, di recente trasformata in hotel a Dubai.

Si tratta di un transatlantico enorme, che ha letteralmente fatto la storia, e il cui nome riecheggia come una leggenda tra gli appassionati del mare delle navi.
Giusto qualche dato, prima di iniziare il nostro viaggio. La Queen Elizabeth II fu commissionata dalla Cunard ai cantieri Clydebank nel 1964, nel momento in cui il servizio di linea sulle rotte del nord Atlantico iniziava il declino, ma, a differenza di molte navi contemporanee europee, venne progettata con una struttura più flessibile, capace di gestire il servizio di linea nei mesi estivi e quello crocieristico nei mesi invernali.
Lunga 293,5 metri, larga 32 e con un pescaggio di circa 10 metri, la QE II ha una stazza di lorda di 70.273 tonnellate, mentre il più recente apparato motore era costituito da un sistema diesel-elettrico MAN capace di 10,5 MW di potenza.
Consegnata alla Cunard nel 1969, entrò subito dopo in servizio, con una vita operativa civile e militare di tutto rispetto. “Richiamata alle armi” per la guerra delle Falkland/Malvinas del 1982, servì con la Marina Militare dal 12 maggio all’11 giugno, subendo poi lavori di modifica e ammodernamento (di cui parleremo dopo).
Dopo anni di onorato servizio, con l’ingresso della Queen Mary 2 in servizio nel 2004, la QEII perse il suo scettro in seno alla compagnia e venne successivamente venduta nel 2007 per 100 milioni di dollari al fondo di Dubai Istihmar.
Qui, a causa della crisi economica globale e di numerosi mutamenti di progetto, restò inutilizzata per quasi un decennio, venendo infine definitivamente trasformata in Hotel nel 2018.



L’Hotel si trova oggi a Port Rashid, a Dubai, e ne consiglio veramente una visita e un pernottamento. Al lusso della nave si abbina la l’interessante visita storica compresa nel pernottamento, e la sensazione di alloggiare a bordo di un vero transatlantico del secolo scorso è impagabile.
Per chi volesse prenotare una visita, questo è il sito web: https://www.qe2.com/

Ebbene, il viaggio inizia come – quasi – sempre a Roma Fiumicino, questa volta con un B-737-800 di KLM, in direzione Amsterdam, dove prenderò poi un B-777-200 della stessa compagnia alla volta di Abu Dhabi.


Faccio le solite due o tre foto di rito per soddisfare i rigidi criteri di ammissibilità imposti dall’arpia di Lambrate, rimirando in questa foto il Lago di Bracciano …


… e in questa le Alpi.


Finita la copiosa parte aeronautica, giungiamo a destinazione, contemplando a Port Rashid la maestosità della Queen Elizabeth II


Un vero colosso dei mari, nella sua tradizionale colorazione bianca e nera (o blu scurissimo). Veramente imponente.


Due interi ponti Promenade coperti, come si addice ad un transatlantico di nome e di fatto!


Gli oblò dei ponti più bassi, all’epoca adibiti ad alloggio dell’equipaggio.


La reception è esterna alla nave, in una palazzina appositamente costruita sul molo del porto, mentre l’accesso è possibile sia da uno dei ponti più bassi quanto da quello centrale, dove un tempo accedevano i passeggeri di prima classe.


Fumaiolo iconico, senza dubbio, ma nulla a che vedere con Raffaello e Michelangelo


La reception e la lounge d’accoglienza sono, come detto, in una bellissima palazzina appositamente realizzata sul molo, davanti alla nave.


All’ingresso è stata realizzata una struttura che ricorda idealmente la prua della nave e la sua silhouette, con sopra il caratteristico fumaiolo.


La Reception è al centro della grande hall.


Mentre sul lato opposto la Concierge è sovrastata da dipinti di navi storiche della Cunard.


Un’ala del padiglione è occupata da una sala lettura e da una caffetteria, molto elegante.


la sala lettura/hall è adornata con memorabilia della nave, quadri e modelli in scala.


Interessante il lampadario.


Sulle pareti, in alto, sono state realizzate delle pitture con la carta delle rotte percorse della QEII …


… dati e curiosità sulla nave …


… e ancora curiosità.


Gli arredi originali della nave sono stati utilizzati solo in parte, mentre di nuovi ne sono stati commissionati, seguendo tuttavia uno stile che richiamasse quello delle suppellettili un tempo a bordo.


Un po’ sfocata, ma tanto per rendere l’idea.


Visione d’insieme dell’ala con la hall/biblioteca e la caffetteria.


I libri a disposizione sugli scaffali sono quelli originariamente ospitati a bordo della QEII, nella biblioteca di bordo, che conteneva circa 3.000 volumi.


Generi vari


Uno dei modellini


La campana della nave, esposta nella hall.


Più da vicino.


Un’antica armatura giapponese, un tempo esposta a bordo …


… donata alla nave in occasione di un viaggio della regina in Giappone.


Nell’altra ala della lobby è stato adibito un piccolo ma interessante museo storico, su cui torneremo dopo. Una delle guide che organizzano le numerose visite giornaliere alla nave illustra la storia di questi arazzi, raffiguranti l’inaugurazione della nave al suo varo, un tempo rivestiti di una patina dorata e poi danneggiati durante una pulizia.


Il tizio dietro la regina che saluta, se ho capito bene, era l’ex presidente della Cunard, che, per nulla presenzialista, volle farsi raffigurare tra i VIP presenti al varo.


Secondo arazzo.


Terzo arazzo.

Salvagente.


I lavori di restauro della QEII non permettono di accedere ancora a tutti i locali della nave, e soprattutto alla plancia di comando e alla sala macchine, che saranno aperte nel prossimo futuro. Per sopperire a questa temporanea mancanza è stata realizzata una falsa plancia con monitor su cui scorrono immagini storiche e dati.


Altri dettagli su una replica di timone.


La guida illustra la storia della nave, arricchendo il racconto con episodi di vita a bordo, gossip e curiosità. Veramente molto bravo.


Questi sono invece gli arredi originali di una cabina di classe turistica, rimontati per dare un’idea di come fosse effettivamente il primo allestimento della nave.


Cassettiera con specchio e sistema di radiodiffusione. La nave aveva la sua stazione radio interna, cui si aggiungevano quelle locali una volta giunta in porto. Pare fosse un’innovazione di un certo rilievo alla fine degli anni Sessanta.


Fatto il check-in, e ricevuto gentilmente un upgrade della mia cabina, mi avvicino agli ascensori che mi portano al piano di ingresso della prima classe.


Anche da qui, la vista della nave è impressionante. Veramente grande.


All’ingresso, il vecchio stemma della Cunard accoglie i passeggeri.


Il vestibolo di ingresso è particolare e al tempo stesso iconico. Il pilastro in vetroresina che vedete al centro è un elemento architettonico di rivestimento delle travi maestre che si troverà molto spesso nelle aree comuni della nave. Una sorta di segno distintivo. La curiosità della sala è invece quella di essere rotonda e caratterizzata da un corridoio circolare con murales pittorici della storia della Cunard, e quattro divani circolari dove i passeggeri di prima classe un tempo attendevano di essere serviti dai camerieri del piano e portati alle loro cabine.


Dev’essere stato meraviglioso viaggiare ai tempi del servizio di linea. Posso immaginare quanto daffare in questa stanza tra camerieri, facchini, governanti e ufficiali di bordo!


I murales raffigurano diverse fasi della storia della Cunard. Qui la più recente, con la QEII …


… qui gli anni ’30 e ’40, con la Queen Elizabeth I …


… e lo slogan “See America this year!”


… e qui la vecchia Mauretania …


… un dettaglio …


… e qui un omaggio alla navigazione a cavallo tra il XIX e il XX secolo …


… un ultimo dettaglio.


Lascio il vestibolo di ingresso e mi dirigo verso gli ascensori, per raggiungere la mia cabina.


Una statua (Calypso?) in una teca.


E ci si inizia ad immergere negli arredi e nelle architetture tipiche del transatlantico. Un tuffo nel passato ancora una volta per me, nel ricordo dei miei viaggi sui nostri transatlantici.


Con l’ascensore salgo al mio piano …


e non posso fare a meno di notare i sontuosi loghi della Cunard un po’ dappertutto.


Particolare


poi arrivo al mio piano e mi incanto nell’ammirare l’architettura degli interni. Che meraviglia! Trovo meravigliose queste soluzioni architettoniche e questi colori, pur nella loro tutto sommato semplicità.


Mi incammino nel corridoio in direzione della mia cabina …


… cercando di capire dove sia …


… e alla fine ci siamo! La 1050, esterna, vista mare esterna.



FINE PRIMA PARTE - Continua
 

ILM4rcio

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Dovresti andare al The Hatch, la discoteca che hanno ricavato nella sala macchine; se non per la musica il fatto di essere in quegli anfratti con soffitti bassissimi (se alzi le mani tocchi) dove si sente ancora l'odore di "macchina" è veramente affascinante, esperienza da fare almeno una volta.

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Seaking

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Grazie per questa testimonianza, ancora più preziosa considerando che subito dopo la visita di Nicola la nave è affondata in circostanze misteriose (si dice per improvviso sbilanciamento nel momento in cui Nicola ha terminato il suo soggiorno, ma sono solo voci).
 

gidsc

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Grazie mille! Bel reportage di una Dama dei Mari che ha fatto una marea di crossings! L`ultima volta l`avevo vista a NY a inizi anni 2000 quando ancora era una Cunarder operativa
 

Luca Paglia

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Cavolo Nicola, ma ora sei davvero di voler le mie foto della Fascination? Non credo possa mai reggere il confronto!
Comunque volendo io sono stato da poco sulla nave da cui lei aveva preso lo scettro, al QM! Anche lì, potrei fare un TR, e si, ci sarà anche qualche volo....
 

nicolap

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Grazie mille.

Dovresti andare al The Hatch, la discoteca che hanno ricavato nella sala macchine; se non per la musica il fatto di essere in quegli anfratti con soffitti bassissimi (se alzi le mani tocchi) dove si sente ancora l'odore di "macchina" è veramente affascinante, esperienza da fare almeno una volta.
Grazie a te. Essendo insieme a Seaking, ero sicuro che il buttafuori non lo avrebbe fatto entrare.

Grazie per questa testimonianza, ancora più preziosa considerando che subito dopo la visita di Nicola la nave è affondata in circostanze misteriose (si dice per improvviso sbilanciamento nel momento in cui Nicola ha terminato il suo soggiorno, ma sono solo voci).
Ho saputo di quei brutti graffi alla Mahindra, mi dispiace. Veramente dei vandali.

Grazie mille! Bel reportage di una Dama dei Mari che ha fatto una marea di crossings! L`ultima volta l`avevo vista a NY a inizi anni 2000 quando ancora era una Cunarder operativa
Grazie a te. Sì, veramente bella.

Cavolo Nicola, ma ora sei davvero di voler le mie foto della Fascination? Non credo possa mai reggere il confronto!
Comunque volendo io sono stato da poco sulla nave da cui lei aveva preso lo scettro, al QM! Anche lì, potrei fare un TR, e si, ci sarà anche qualche volo....
Vai! Fai TR a tutto spiano. E grazie.

Bellissimo TR compliementi

Sto in attesa del seguito!!!
Grazie mille. Arriva a breve.
 

nicolap

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Per la prima volta ho provato a fare anche un mini Video TR, dal dubbio risultato. Qui la prima parte.

 

edag75

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E invece secondo me il video rende bene l'idea, più delle foto, dell'eleganza e maestosità di cui è dotata questa affascinante signora.. Complimenti e grazie per aver condiviso questa bella esperienza, in attesa del resto, che certamente non deluderà.
 

Blitz

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19 Luglio 2006
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Padova, Veneto.
Mi ero ripromesso di non commentare fino a completamento del TR ed ero in ansia di leggere il seguito visto che l' inizio prometteva un TR de-luxe.
Ho dovuto cambiare idea dopo il video.

Oltre a concordare con edag75 quando dice che
il video rende bene l'idea, più delle foto, dell'eleganza e maestosità di cui è dotata questa affascinante signora..
devo dire che il tuo video mi ha fatto provare il piacere di sentirmi per un momento come un bambino che va alla scoperta.

Grazie

(e avanti col seguito :D)
 

nicolap

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10 Novembre 2005
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Roma
TR Queen Elizabeth II – Parte 2

Prendo possesso della cabina, una Superior vista mare, che è molto spaziosa, sobria ed elegante.


Dal corridoio d’ingresso si accede al bagno e al guardaroba. Cabine di queste dimensioni devono essere costate una fortuna all’epoca del servizio di linea.


Il guardaroba è ampio e spazioso, più o meno delle dimensioni di un cabina di seconda classe sulla Tirrenia!


Non ho idea di quali fossero gli arredi nell’ultima configurazione della nave, ma ho la sensazione che la cabina odierna sia un mix di arredi originali e altri più recenti.


La lunga cassettiera scrivania sembra originale


Mentre il letto e la testata sembrano più recenti.


Anche queste poltrone con il tavolino sembrano arredi più recenti



Iconico l’oblò multiplo


Angolo bar/breakfast


Particolare dell’oblò …


… e della sua produzione.


Anche il bagno sembra completamente rifatto …


.. con la modernizzazione della doccia …


… e dei sanitari.


Molto ben curate le amenities.


Particolare del lavandino.


la porta mi sembra invece un elemento originale.


Ma è ora di uscire dalla cabina e andare ad esplorare la nave!


Inizio ad avventurarmi per scale …


… e ascensori …


… e ancora scale …


… e forse mi sono perso.


Mi imbatto in queste “bow windows” che ospitano un negozio di bordo e scopro che un tempo sono state sede nientepopoedimeno che una succursale navigante di Harrods. I tempi del servizio di linea devono essere stati incredibilmente affascinanti.



L’attuale negozio di bordo, aperto H24


Salgo alla fine sul ponte principale …


… e al centro del vestibolo campeggia questo enorme modellino del Mauretania. Si tratta di modelli che avevano finalità progettuali, e non per esposizione. Venivano costruiti, da quello che mi viene detto, per verificare le soluzioni progettuali in fase di costruzione della nave vera e propria.


Il valore del modello è enorme. Viene sorvegliato da telecamere e pare sia assicurato per cifre iperboliche.


Mi dirigo poi a sinistra …


… dove un’altra teca ospita un bel modello più recente.


Poco più in là campeggia un dipinto della Regina Elisabetta e di suo marito Filippo … qualche primavera fa.


Vado poi a visita uno dei bar, il “The Chart Room”


Molto grande ed elegante …


… occupa una parte del ponte promenade.


Il bar sta aprendo, e tra poco si alzeranno le serrande in metallo che fanno tanto “anti-drunken-Briton”.


Arredi e forniture sembrano essere originali.


E anche quelli del bancone.


La parete ospita una carta stilizzata dell’Atlantico, dove sono indicate le due rotte usualmente seguite dalla nave nella sua traversata. Una più a nord, per l’estate, e una più a sud per l’inverno. Mi dicono che all’epoca del servizio di linea un disco magnetico metallico indicasse in ogni momento della giornata l’esatta posizione della nave.


Particolare della carta, con le profondità dell’oceano.


Altro particolare, con la base di partenza a Southampton …


…. e quella di arrivo a New York. C’è anche il tristemente famoso faro di Nantucket, dove affondò la nostra Andrea Doria.


Spillatore della birra in chiave marinara.


Particolare delle sedie.


Immagino che sensazione incredibile si possa aver provato a sorseggiare un brandy in mezzo all’oceano Atlantico, seduti ad uno di quei tavoli.


Rule Britannia!


Arredi a carte nautiche.


Una sfera armillare.


Il nome del bar.


Esco e mi dirigo poi dalla parte opposta.


Mi affascinano questi vecchi strumenti per la gestione delle paratie.


Quella sulla sinistra era un tempo la biblioteca di bordo, ricca di oltre 3000 volumi.


Oggi è stata trasformata in sala per ricevimenti da un parte …


… e salottino dall’altra.


Resta ben visibile nel corridoio la buca per restituire al “librarian” le copie dei volumi anche negli orari di chiusura della sala.


Questo è oggi un ufficio, ma, dall’ubicazione e dalla presenza di scaffali al suo esterno, ritengo possa essere stato un tempo un negozio (giornalaio?) o l’ufficio del Commissario di Bordo.


Nel corridoio anche un’iconica cassette delle lettere britannica, in funzione all’epoca per la consegna della corrispondenza.


Essendo una cassetta originale, ed essendoci stampate le iniziali del Re Giorgio VI, mi dicono che con ogni probabilità si tratta della cassetta postale di una vecchia nave della Cunard (costruita prima del 1952, anno della morte del Re Giorgio VI), poi spostata sulla Queen Elizabeth II.


Mappa della nave.


Proseguendo sul ponte promenade di dritta si raggiunge la Queens Room.


Si tratta dell’ex salone feste della prima classe, ed è una delle sale più ampie (se non la più ampia) dell’intera nave. Le caratteristiche colonne adornano il locale.


Oggi viene usata per spettacoli, pranzi/cene e cerimonie.


Su questo podio c’era un busto della Regina Elisabetta II, che adesso è invece sposto nella hall a terra.


Proseguendo verso poppa si raggiunge il Lido, uno dei ristoranti della nave.


Le enormi vetrate offrono una bella vista sul porto.


Il ristorante occupa tutto il ponte posteriore.


Mi dicono che tutti gli arredi sono originali tranne le sedie.


Scala di accesso al ponte inferiore, dove c’è una delle piscine esterne, oggi in fase di restauro.


I lavori di restauro procedono alacremente. Si fa per dire.


Particolare del pennone della bandiera, sormontata da una corona.


Una delle “isole” del ristorante.


L’isola del pane.


Questi dipinti alle pareti sembrano risalgano all’ultima fase operativa della nave, quando faceva di fatto praticamente solo crociere.


L’isola pizzeria e grill.


Ai soli fini del TR provo la cucina. Molto buona, e con prezzi davvero ragionevoli.


Particolare, prima dell’assalto.


Dopo pranzo vado ad esplorare gli altri ponti, passando ancora una volta per la promenade del Quarterdeck, con le sue enormi vetrate.


Particolare delle applique a parete.


Ancora il ponte Q.


Giusto per capire che razza di palazzo galleggiante sia!


Fine Parte 2

*** CONTINUA ***
 

nicolap

Amministratore AC
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10 Novembre 2005
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Roma
E invece secondo me il video rende bene l'idea, più delle foto, dell'eleganza e maestosità di cui è dotata questa affascinante signora.. Complimenti e grazie per aver condiviso questa bella esperienza, in attesa del resto, che certamente non deluderà.
Grazie davvero!

molto molto interessante!
Mi piacerebbe visitarla ma peccato che sia ormai ferma e a Dubai!
Dubai è ormai una meta abbastanza facile da raggiungere. E solo la QE II ne varrebbe la pena.

Mi ero ripromesso di non commentare fino a completamento del TR ed ero in ansia di leggere il seguito visto che l' inizio prometteva un TR de-luxe.
Ho dovuto cambiare idea dopo il video.
Oltre a concordare con edag75 quando dice che
devo dire che il tuo video mi ha fatto provare il piacere di sentirmi per un momento come un bambino che va alla scoperta.
Grazie
(e avanti col seguito :D)
Grazie mille!!!

Bello bello.Grazie Roma Radar
Grazie davvero anche a te!
 

Luca Paglia

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Ciao Nicola, un'informazione, ma sai perché hanno rimosso la piscina a poppa? Comunque vedo stanno cominciando ad avere quasi buona parte della nave in funzione e restaurata.

Ps non so se è una leggenda o meno, ma il modellino del Mauretania pare venne usato anche per fare le prove in vasca, da qui il valore enorme, poiché era un modello in scala anche dal punto di vista dei pesi delle sovrastrutture e dei dettagli.

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lezgotolondon

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Grazie davvero!


Dubai è ormai una meta abbastanza facile da raggiungere. E solo la QE II ne varrebbe la pena.



Grazie mille!!!



Grazie davvero anche a te!
ma io non voglio visitare Dubai o meglio la visiterei volentieri 3 giorni ma sono in disaccordo con tutto ciò che rappresenta.
Un modello sbagliatissimo di città e società del futuro.

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13900

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26 Aprile 2012
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Bello!

Fa un po' tristezza la strisciata continua di sabbia e fango che imbratta le fiancate. Immagino che la clientela sia almeno al 45% fatta da Brexiteers che, malgrado essere emigrati, vogliono Britains for Britons e ancora non hanno capito che oramai l'isola non conta piu' una bega (come tutti noi d'altronde, a meno che uniti nell'UE... E anche li...).