Capitolo 4 –
Il ritorno
Fantastica cena in un ristorante, questa volta italiano e di ottima qualità
http://www.zuanetrattoriapizzeria.com/, mi preparo al ritorno.
Avendo fatto conoscenza con il traffico locale parto in abbondante anticipo, quattro ore..
Per la legge di Murphy.. le strade sono “vuote” arriverò quindi con solo due ore e trenta minuti di anticipo rispetto all’ apertura del check-in
Ingresso con controllo di sicurezza devo dire accuratissimo.
Questa l’ area Check In dove devo rimare ormai circa 2h poiché il Check In On line è fatto ( ma comunque non riconoscono le boarding pass stampate) ed in ogni caso devo imbarcare il bagaglio ma non c’è (ovviamente) un drop off dedicato.
A quest’ ora si imbarcano solo le Olandesine di un gruppo vacanze (ma come si fa a stare scalze.. non lo capirò mai)
La notizia del giorno è la scomparsa di Nelson Mandela, le TV chiaramente sono a ciclo continuo sulla notizia
AL Check In fanno moltissima attenzione al peso di ogni singolo bagaglio, queste bilance sono ovunque, gli operatori controllano mandando tutti quelli in over in ufficio per pagare la differenza… peccato solo che l’ ufficio sia chiuso.. si forma quindi una coda assurda di gente che va e viene e che farà tardare questo volo di circa 1h.
Fast Jet è comunque una realtà assolutamente consolidata e presente quasi ovunque con la sua pubblicità
Via con l ‘imbarco.. via con i giramenti di eliche…
L’ operatrice al gate pretende di mettere un foglio A4 attaccato con il nastro adesivo e scritto con il pennarello sulla mia valigia, riportante il mio nome il mio cognome ed indirizzo… certo e poi… anche l’ iban magari… faccio un po’ di casino e mi rifiuto, ci sono le etichette con i codici a barre per cosa?
Arriva il capo scalo di MS, purtroppo non l’ho fotografato ma, cercate di immaginarvelo, 130KG per circa 170cm vestito in completo beige 100% di acrilico (ci sono circa 35°) e cravatta che sporge sotto la giacca tre bottoni rigorosamente chiusa. Scarpa tipo... ok avete capito.
E’ accolto da una serie di inchini che sono secondi solo a quelli del messia, gli vengo indicato come il ribelle, lui mi dice.. cerchi di capire… se si rompe l’ etichetta qua non ci sono i lettori di codici a barre come facciamo a sapere di chi è la valigia?
Non mi interessa… il foglio A4 non lo voglio (acconsentire vuol dire che sicuro a CMN gli do una scusa per fregarmi la valigia con la scusa di un controllo pre delivery).
E cosi sia. Nostro Signore di MS autorizza… poi estrae un tacuino e sigla solennemente il mio voucher per l‘ ingresso in lounge (se non firma non si entra).
Il potente sistema di luggage delivery nel frattempo fatica a mettersi in moto..
Attraverso l’ affollatissimo terminal … quasi mi sembra di essere a Malpensa
Ed arrivo davanti alla Lounge anzi, alla
Tanzanite Lounge e… sono un attimo perplesso…
Il nome assomiglia più ad un virus che non ad una lounge.. l’ ingresso non promette nulla di buono…
I potenti strumenti tecnologici di cui sono dotato, confermano il pericolo che corro…
Il virus potrebbe essere in agguato...
In realtà … dentro è pure peggio :
Vista di insieme
Punto pregjhiera con gira arrosto
Angolo ricreazione
Bar
Un attenzione particolare è stata riservata alle connessioni elettriche delle luci di Natale
Andiamo all' imbarco
Da qua si vola per:
On Board, il sedile ormai lo conoscete
Il pitch anche
Preghiera di benvenuto
E solita felicità trasmessa dal safety video
Vengono distribuite queste… ma ovviamente non saranno ottemperate
Svengo sono quasi le 5 am… praticamente mi risveglio sull’ autobus all’ arrivo
Padroni di casa… la flotta è grande, specie i 330 o sono tutti qua, ora, o ne hanno una valanga
Passaggio transiti a CAI
Verso la Lounge… ancora dormo
Arrivo e fuori comincia ad albeggiare
Padre e Figlio
Verso l’ imbarco… adesso ci divertiamo
Sala d’ attesa
Riescono nell’ impossibile….. imbarcare in contemporanea dallo stesso gate due voli (con tanto di annuncio e display), con personale diverso che litiga su chi debba imbarcare prima ma comunque staccano BP (senza controllarle sullo scanner) e via cosi…
Insomma… non si sa più dove sono i passeggeri, su che aereo o su che bus… arriva la polizia e 1h di ritardo... Trogloditi!
Nel frattempo, mentre all’ interno della mia testa sembra essere in corso un concerto dei daft punk, tanto mi pulsa, noto TV e fotografi intorno al bus
Tutti a controllare l' imbarco dei bagagli ci sono 10 diversi gradi di controllo … sarà mica perché non ho messo il foglio a DAR?
Questa volta in pieno rispetto dello standard…
Safety Video ? No
PA Messagges ? No
Push back e andiamo
Monitor con il vecchio logo
Ci allineiamo
Relitto insabbiato num. 1
Relitto insabbiato num. 2
TWR, secondo me molto bella.
Nuovo terminal
Vecchio terminal
Remoti di CAI
Cairo by air
Saliamo
E’ chiara l’ importanza del Nilo
E’ bellissimo ed imponente anche da quassù
Breakfast… riescono a fare peggio di AZ… e ce ne vuole
Non sto molto bene, ho mal di testa e sono molto stanco tra impegni di lavoro ed altro sono praticamente svelgio da 24h filate, cerco di dormire o meglio ci provo, tutti mangiano la sbobba, io chiudo gli occhi.
Passa circa un ora ed un continuo rumore di voci e schiamazzi mi fa aprire gli occhi
Provo a richiuderli… poi li apro
Penso di sognare… chiudo gli occhi e li riapro ancora
Abbiamo a bordo la squadra Egiziana del Al Ahly che va a Marrakech a giocare il mondiale per club tutte le tv ed i giornalisti sono venuti in J per le interviste, il presidente è il mio vicino di posto.
Ora facciamo a capirci… a me del calcio non me ne frega nulla, ma comunque anche i giornalisti devono fare il loro lavoro, ma ci vuole un po’ di rispetto … glielo chiedo una volta, poi due volte, nulla, cerco la hostess, non si sa dove sia, cerco il purser, si sta facendo le foto con non so chi, ok, apro la tenda del galley anteriore e non c’è nessuno quindi, busso in cockpit.
Parlo 30 secondi con il comandante, gentilissimo e professionalissimo, il risultato dopo 2 minuti è questo
Ora però non ho più sonno …
Viene servito il pranzo, solita storia
I seafood si confermano ancora una volta l’ unica scelta edibile
Siamo già sopra l’ Algeria, come cambiano i colori dell’ Africa
Finale su CMN
Atterro a casa ma lui mi ricorda che proprio con loro ripartirò dopo appena due giorni.
Capitolo 5 –
le mie considerazioni
Egypt Air:
“ I got what I paid for...”.
Ha senso lamentarsi di un servizio in business che definire scadente ed approssimativo è poco? Secondo me no.
Facendo i dovuti calcoli il mio volo mi è stato venduto a € 70 l’ ora tutto incluso. Più o meno il costo del taxi per un ora di viaggio dal centro di una grande città europea verso il suo hub.
Capiamo tutti che è un prezzo ridicolo, Emirates, decisamente overpriced, me ne avrebbe chiesti € 250, per ora di volo.
CAI:
L’ aeroporto non è male per i transiti che sono snelli e veloci. L’ organizzazione non è il loro forte però.
La Tanzania:
Paese bellissimo, assolutamente da visitare per le sue bellezze naturalistiche.
E’ in pieno boom economico ma è ancora un posto per i “grandi” dal punto di vista degli affari.
Visitatelo con piacere, senza paura e pregiudizi, l’ ospitalità Africana vi farà sentire a casa ovunque.
L’ Africa alla fine è un po’ come in questa foto, un continente dove finalmente la luce si vede ma la strada per raggiungerla è ancora lunga e buia.
Grazie per avermi letto.
UM78