Thread MXP-LIN 2020


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Cesare.Caldi

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Iniziano a vedersi gli effetti nefasti della riapertura di Linate: dal 15 luglio Lufthansa cancella MXP-FRA e lo sposta a LIN. Verranno mantenute le stesse frequenze e orari attuali cioè 2x daily con voli operati da Air Dolomiti.
Per la prima volta da non so quanti anni Malpensa non è piu' collegata col principale hub tedesco, era l'unica rotta internazionale rimasta attiva da MXP anche durante tutto il lockdown. Il danno che non ha fatto il virus è riuscito a farlo la riapertura di Linate. Complimenti a chi ha deciso questa riapertura assurda con questi livelli di traffico.
 
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Viking

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Iniziano a vedersi gli effetti nefasti della riapertura di Linate: dal 15 luglio Lufthansa cancella MXP-FRA e lo sposta a LIN. Verranno mantenute le stesse frequenze e orari attuali cioè 2x daily con voli operati da Air Dolomiti.
Per la prima volta da non so quanti anni Malpensa non è piu' collegata col principale hub tedesco, era l'unica rotta internazionale rimasta attiva da MXP anche durante tutto il lockdown. Il danno che non ha fatto il virus è riuscito a farlo la riapertura di Linate. Complimenti a chi ha deciso questa riapertura assurda con questi livelli di traffico.
Cesare strapensi e straparli: ma che dici?
 

Cesare.Caldi

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Confermo che i voli MXP-FRA dal 15 luglio non sono piu' in vendita sono stati spostati a LIN. Avevo un volo di ritorno a inizio Agosto e mi hanno riprotetto su un comodissimo FRA-MUC-MXP. Ho rifiutato e chiesto il voucher.
 
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13900

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Cesare è per il tuo bene. Agosto a Francoforte è un po’ come natale a Vercelli.
 
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Nuovo Masterplan Malpensa:

 

13900

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Dall'inizio del pontile per il Satellite C alla strada retrostante l'hangar LH sono 700 metri. Vero, non sono bruscolini, ma d'altronde si scarpina anche in tanti altri aeroporti del mondo. Magari dei tapis roulant messi (e soprattutto mantenuti) intelligentemente aiuterebbero.

Dando un'occhiata alle mappe, però, mi sembra che i margini di manovra (tra l'hangar, le uscite del BHS e futuro molo) diventino un pochetto stretti.

Anche l'idea di uffici al posto dei parcheggi mi sembra un po' buttata a casaccio; c'è davvero domanda?
 

Paolo_61

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Nuovo Masterplan Malpensa:

Per la prima volta in Italia ci sono anche strutture dedicate agli spotter.
 

BAlorMXP

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Iniziano a vedersi gli effetti nefasti della riapertura di Linate: dal 15 luglio Lufthansa cancella MXP-FRA e lo sposta a LIN. Verranno mantenute le stesse frequenze e orari attuali cioè 2x daily con voli operati da Air Dolomiti.
Per la prima volta da non so quanti anni Malpensa non è piu' collegata col principale hub tedesco, era l'unica rotta internazionale rimasta attiva da MXP anche durante tutto il lockdown. Il danno che non ha fatto il virus è riuscito a farlo la riapertura di Linate. Complimenti a chi ha deciso questa riapertura assurda con questi livelli di traffico.
Cesare si tratta di uno spostamento di feed che dolente o nolente tornarà in brughiera fra poco anche perché a regime LH non riesce a gestire il feed solo da LIN. Fra l'altro poi il regime dei 2/3 movimenti l'ora, mantenuti chissà per quanto, non è che permetta di fare grandi cose
 

Cesare.Caldi

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Linate è un caso: l'aeroporto riapre il 13 luglio, ma manca l'autorizzazione

Il ministero dei Trasporti ha deciso la riapertura anticipata una settimana fa, ma Sea (società di gestione) e compagnie aeree non hanno ancora il via libera ufficiale

A cinque giorni dalla riapertura l’aeroporto di Milano Linate non ha ancora il via libera ufficiale all’avvio delle operazioni. Una settimana dopo l’annuncio del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti la società di gestione Sea e le compagnie aeree che volano nello scalo cittadino non hanno ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) o dal dicastero. È quanto apprende il Corriere della Sera da quattro fonti separate che sottolineano anche l’urgenza di una passo formale per procedere con i vari aspetti tecnici.

Il decreto del 12 giugno
C’è grande caos sul riavvio delle attività di Linate, chiuso dallo scorso marzo nell’ambito delle misure per il contenimento della diffusione del coronavirus nel nostro Paese e non ancora riaperto al traffico passeggeri. Il decreto del 12 giugno scorso della ministra dei Trasporti Paola De Micheli — «di concerto» con il ministro della Salute Roberto Speranza — prevedeva indirettamente la chiusura dell’aeroporto milanese fino alle 23.59 del 14 luglio. Con una nota ufficiale del 1° luglio scorso il dicastero «ha concesso il parere favorevole alla proposta dell’Enac alla riapertura dello scalo di Linate a partire dal 13 luglio».

Nessun via libera
Un’anticipazione del riavvio che sta creando non pochi problemi organizzativi per chi opera nella struttura: le compagnie aeree stavano ormai lavorando alla ripresa dei voli da agosto-settembre e ora devono ri-programmare i collegamenti, mentre Sea sta allestendo i vari percorsi per fare in modo che i viaggiatori rispettino le distanze ed evitino di incrociarsi tra loro. Ma una settimana dopo non c’è traccia di alcun via libera ufficiale. Il decreto interministeriale del 12 giugno stabilisce che l’Enac «può sulla base delle ulteriori esigenze di trasporto aereo, previo parere conforme del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, modificare e integrare l’elenco» degli aeroporti da far riaprire. Ma quella lista ad oggi resta ferma a quella di quasi un mese fa.

Poco spazio
A complicare la ripartenza di Linate sono i lavori all’interno del terminal: i cantieri hanno ridotto ulteriormente lo spazio a disposizione dei passeggeri. Per questo — dovendo far rispettare il distanziamento sociale di un metro — in Sea calcolano che potrebbero essere al massimo 6 i movimenti orari (3 partenze, 3 arrivi) contro i 18 attuali. Mancando un atto ufficiale non si sa ancora nulla sulla re-distribuzione degli slot (i diritti di decollo e atterraggio): due terzi sono in mano ad Alitalia e quindi a logica due partenze su tre dovrebbero spettare al vettore tricolore. Ma anche la stessa riorganizzazione di Alitalia presenta diverse complessità.

Il rebus
La compagnia aerea deve decidere che voli ri-spostare su Linate e cosa mantenere a Malpensa, l’aeroporto rimasto sempre aperto, anche durante il lockdown. Decisione che dovrà poi essere seguita da un messaggio a tutti i passeggeri prenotati con il quale comunicare che il loro viaggio partirà dallo scalo cittadino, peraltro dopo averli avvisati settimane fa che sarebbero partiti da Malpensa data la chiusura programmata di Linate.

 

Cesare.Caldi

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A questo punto è probabile un rinvio nella riapertura di Lin non ci sono i tempi tecnici per organizzare tutto, limitazione movimenti orari, assegnazione degli slot rimasti, ripartizione dei voli tra Mxp e Lin, avviso ai pax di cambio aeroporto ecc
 
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vipero

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Malpensa è ai minimi storici, ma il sindaco di Casorate si lamenta del rumore


Ora, il sindaco in questa particolare situazione magari esagera.
In effetti però, visto lo scarso traffico, qualche decollo pesante per la 17 potevano pure programmarlo.
 

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A questo punto è probabile un rinvio nella riapertura di Lin non ci sono i tempi tecnici per organizzare tutto, limitazione movimenti orari, assegnazione degli slot rimasti, ripartizione dei voli tra Mxp e Lin, avviso ai pax di cambio aeroporto ecc
 

Cesare.Caldi

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Linate, ora è ufficiale: l’aeroporto riapre il 13 luglio con 10 voli all’ora
Lettera ufficiale dell’Enac che riapre lo scalo di Milano con almeno 5 partenze e 5 arrivi ogni ora. I cantieri e il distanziamento sociale riducono l’operatività dell’aeroporto

L’aeroporto di Milano Linate riapre il 13 luglio e con almeno dieci movimenti all’ora, cinque partenze e cinque arrivi. È quanto dispone l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) in una comunicazione ufficiale di quattro pagine — e attesa da giorni — inviata giovedì all’ora di pranzo. È quanto si legge nella lettera di cui il Corriere ha ottenuto copia. L’impianto cittadino era stato chiuso lo scorso marzo nell’ambito delle misure di contenimento del coronavirus nel nostro Paese e da allora mai più riavviato.

La comunicazione
Nella comunicazione dell’Enac si spiega che con una nota il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti dava l’ok alla «ripresa dei servizi» dal 13 luglio «al fine di superare i disagi per l’utenza correlati all’inattività prolungata dello scalo di Linate» e di «superare l’impatto negativo sull’economia e le attività produttive del territorio». Il 6 luglio si è poi tenuta la riunione del Comitato di coordinamento della capacità aeroportuale. La lettera ufficiale dell’Ente nazionale per l’aviazione civile è stata inviata tre giorni dopo e quattro giorni prima della riapertura.

I movimenti
Se la data non suscita particolare sorpresa — essendo stata anticipata il 1° luglio dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, è il numero dei movimenti che ha colto di sorpresa: Sea, la società di gestione di Linate (e di Malpensa), aveva proposto al massimo 6 voli ogni ora (contro i 18 dei tempi normali) perché la presenza dei cantieri per il rifacimento del terminal e l’esigenza di far rispettare il distanziamento sociale riducono lo spazio a disposizione dei viaggiatori. Cosa che sarebbe difficile in particolare in corrispondenza delle postazioni dei controlli di sicurezza. Ma l’Enac ha deciso diversamente: i voli devono essere «almeno» 10. Anche perché — ricostruisce l’Ente — «i principali vettori che operano sullo scalo esprimevano la propria contrarietà a una drastica riduzione della capacità aeroportuale dello scalo di Linate».

Le mosse di Alitalia
Alitalia è la compagnia principale a Linate dove detiene i due terzi degli slot, i diritti di decollo e atterraggio. La compagnia non ha ancora ufficializzato la sua ri-programmazione in conseguenza della riapertura, ma è probabile che i primi voli ad essere spostati da Malpensa al city airport saranno quelli della continuità territoriale con la Sardegna (verso Cagliari, Olbia e Alghero) dal momento che tra vettore e Regione c’è un contratto che pone Linate come scalo di riferimento e non Malpensa.

I mesi successivi
In ogni caso, l’Enac spiega stabilisce poi che la pianificazione del traffico aereo sullo scalo — per i mesi successivi — «sarà ricalibrata in coordinamento con Assoclearance, in funzione dell’ultimazione degli interventi infrastrutturali in corso di svolgimento». Il numero dei movimenti stabiliti dal 13 luglio intanto potrebbe finire per creare criticità ad agosto o nei giorni con aerei particolarmente pieni, anche se i flussi in questo periodo sono sì in risalita, ma ben lontani dai livelli dell’estate precedente.

 
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