Thread MXP-LIN 2018


robygun

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27 Gennaio 2013
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Vandali a Malpensa, squarciate le sedute: migliaia di euro di danni
Tagli obliqui nella pelle delle poltroncine. Numerosi testimoni: "E' sempre la solita persona"

Decine e decine di sedute nelle sale d'aspetto di Malpensa, nelle scorse ore, sono state vandalizzate con uno squarcio obliquo. E' probabile che la pelle sia stata bucata con un coltello o con un taglierino. Il danno è ingente, anche se non è ancora stato quantificato dalla direzione, e ci vorranno migliaia di euro per le riparazioni.

E' stata avvisata la polaria che visionerà le telecamere di sorveglianza per risalire al colpevole o ai colpevoli. Anche se, come riportano numerose testimonianze dei lavoratori dell'aeroporto sui social e sui forum specializzati, tutte univoche, non è la prima volta che avvengono vandalismi simili; l'attenzione è rivolta a una donna, con problemi psichiatrici, nota alle forze dell'ordine, che staziona stabilmente nello scalo creando non poche difficoltà. "Sappiamo chi è, la cosa è stata segnalata tante volte, ma è difficile far qualcosa", sottolinea un dipendente. Secondo altre fonti la persona in questione aveva già, in passato, rovinato le poltroncine con tagli simili.

http://www.milanotoday.it/cronaca/malpensa-vandali-sedute.html
La questione dei "residenti" aeroportuali sta diventando ridicola..
Mille controlli e ciancie sulla sicurezza e poi non si fa nulla per barboni e sballati .. assurdo!
 

AZ209

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Milano. Cesira lascia l’aeroporto di Malpensa dopo 20 anni: una casa per «l’inquilina» dello scalo

Cesira Ton, classe 1940, conosciuta come «Emilietta», dal 1999 viveva a Malpensa. Le notti sulle panchine e il bucato nei bagni. Tra i viaggiatori era una celebrità

Dorme su una panchina dell’aeroporto, fa il bucato in bagno, mangia scaldando il cibo su un fornelletto. La stessa vita dal 1999, per Cesira Ton, la donna di 78 anni che vive a Malpensa, Emilietta per gli amici. Ma il tempo passa e nonostante la sua ferma determinazione a restare tra i passeggeri dello scalo, per tenere fede a una promessa («Resterò qui finché le autorità locali non mi faranno tornare alle Mauritius, dove vivono i miei figli»), le condizioni di salute a volte esigono un letto caldo, un po’ di conforto in più, una intimità maggiore. Le necessità della vecchiaia stanno diventando impellenti, anche per questa particolarissima figura di donna, coraggiosa, grintosa e dedita a una scelta essenziale a dir poco fuori dagli schemi (anche se non è del tutto chiara la sua vera situazione).

Già in questi giorni, Cesira, è stata accompagnata a casa di una donna di Lonate Pozzolo, dove passerà qualche giorno al caldo. Sono in tanti, tuttavia, che le offrono aiuto, soldi o altro. Ma lei è orgogliosa, rifiuta, e non vuole l’elemosina. Le basta la sua esigua pensione, un po’ di cibo da chi la vede ogni giorno. A ben guardare Cesira Ton non soffre la solitudine. È una vera celebrità per gli addetti aeroportuali: i poliziotti e anche i viaggiatori; alcuni dei quali hanno letto articoli e visto servizi televisivi. C’è persino un documentario che parla di lei.

La Sea, società aeroportuale, ha da tempo deciso di darle una mano, ma deve gestire una situazione particolarissima: da un lato non può incoraggiare chi voglia dormire in aeroporto, ma dall’altro si è presa a cuore l’aspetto umanitario della vicenda e sta lavorando a una convenzione con la Croce Rossa e il Comune di Ferno per darle un tetto. Un alloggio che sarà ricavato da una delle case di via Santa Maria, tra gli appartamenti che la Regione ha ritirato da alcuni anni ai residenti che hanno scelto di andare via a causa del rumore degli aerei che atterrano e decollano da Malpensa. «C’è un’abitazione in quella zona che tra poco la Regione restituirà al Comune — osserva il sindaco di Ferno Filippo Gesualdi —. In questo momento è occupata da un’altra persona, che ha chiesto in permuta una casa nella zona, ma a Somma Lombardo. Dopo le stime di valore, se tutto andrà come deve, potremo ritirare l’appartamento e darlo in gestione alla Croce Rossa, per le esigenze della signora Cesira Ton». I volontari della Croce Rossa le porteranno da mangiare e la aiuteranno per le necessità primarie. D’altronde la donna è residente proprio a Ferno, il comune nel quale sorge il Terminal 1 dell’aeroporto. È un caso, forse unico, di cittadino che ha come casa, anche ufficialmente, l’aerostazione.

Si ipotizza una interessante collaborazione tra enti. La Sea aiuta già la Croce Rossa di Gallarate con azioni di responsabilità sociale, e queste ultime potrebbero comprendere anche una quota per la ristrutturazione dell’appartamento: «Con Sea è in essere un progetto chiamato Lost & Cri — osserva Mirto Crosta presidente del comitato locale di Gallarate —. Abbiamo avviato una mappatura dello scalo per capire le esigenze sociali, censire i bisogni ed eventualmente gestire interventi, anche psicologici. Chi ha più bisogno, lo portiamo a Gallarate in una strutta chiamata “La casa di Francesco”. Con gli altri casi che girano per Malpensa avviamo un dialogo». Un secondo esempio è quello di Silvana, la seconda donna che spesso dorme a Malpensa. Attualmente è ricoverata a Como, dopo un problema di salute, ma potrebbe essere un nuovo caso Emilietta.

http://milano.corriere.it/notizie/c...lo-d4628756-1163-11e8-9c04-ff19f6223df1.shtml
 

AZ209

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M4, otto mesi in più per finire la linea
Slittamento da aprile a dicembre 2022


Milano, 14 febbraio 2018 - Ora è ufficiale: «Sì, stiamo lavorando per ultimare tutta la linea entro la fine del 2022», fa sapere, a domanda, Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità. Come intuibile, la linea da ultimare è la Metropolitana 4. E il cronoprogramma fin qui scandito e difeso sia dal Comune sia dalla società dei costruttori prevedeva che la fine dei lavori lungo tutta la linea avvenisse entro il 30 aprile del 2022. Detto altrimenti: c’è uno slittamento di 8 mesi.

Lo stato dell'arteè il seguente. Lungo la tratta est, la tratta più lunga con i suoi 5,1 chilometri di tracciato per ognuna delle due gallerie, quella che unisce l’aeroporto di Linate a piazza Tricolore, gli scavi nel sottosuolo sono ormai ultimati. I due tunnel dove dovranno correre i treni sono del tutto pronti mentre le stazioni sono ultimate per metà, è stato realizzato il 50 per cento delle opere. A dirla tutta, la lungo la minitratta Linate-Forlanini Fs, quella che consta di 3 fermate e che dovrà aprire per prima, già entro la metà del 2021, binari e impianti definitivi sono già posati. Le due talpe meccaniche che hanno fin qui eroso terreno lungo la tratta est si trovano oggi in corrispondenza della stazione Tricolore, una stazione in fase di completamento. Lo sfondamento del diaframma che separa i tunnel e la stazione appena citata avverrà per l’inizio di marzo, tra un paio di settimane. A quel punto le due talpe dovranno essere smontate ed estratte dal sottosuolo di piazza Tricolore per essere sostituite da talpe più grandi che dovranno scavare le gallerie della tratta centrale della Metropolitana 4, quella tra piazza Tricolore e il parco Solari. La prima talpa della tratta centrale «partirà all’inizio del 2019» spiega Granelli. L’approdo in Solari è previsto non prima del 2020. Qui la tecnica di scavo è diversa rispetto a quella seguita lungo le due tratte periferiche.

Detto delle galleriedella tratta est, ormai terminate, e delle gallerie della tratta centrale, che saranno realizzate solo dal 2019, restano quelle della tratta ovest, la tratta che unisce la stazione ferroviaria di San Cristoforo al parco Solari. Ed è proprio da qui che ripartirà a breve la realizzazione della Metropolitana 4: «Ad ovest le talpe entreranno in azione a luglio 2018» conferma l’assessore comunale alla Mobilità. E impiegheranno poco più di un anno per terminare il loro tragitto sotterraneo. Quanto alle stazioni della tratta ovest, è stato completato il 23 per cento delle opere. Questo lo stato dell’arte che, sommato ai problemi, già riportati, relativi al ritrovamento di reperti archeologici, a contenziosi sui sottoservizi e a rinvii continui dell’approvazione della variante Tricolore da parte del Cipe, ha infine indotto allo slittamento ammesso ieri da Granelli. Il ritardo potrebbe essere contenuto in meno di 8 mesi. Ad oggi la certezza è che la scadenza prevista per la consegna dell’intera linea non è più quella originaria, non è più il 30 aprile del 2022.


http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/metropolitana-m4-1.3724514
 

AZ209

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#Multe #Malpensa – Vanno in prescrizione ma il verbale non lo fa capire. E negli altri aeroporti…

Nel 2017 anche Malpensa si è aggiunto agli aeroporti in cui c’è il controllo elettronico degli accessi al piazzale davanti al terminal. Ma con una particolarità: niente sbarre a mettere sull’avviso che si è sforato il tempo di permanenza gratuita e a permettere di pagare i minuti in eccesso, evitando così la multa (81 euro, che diventano 38 solo per ciclomotori e motoveicoli a due ruote). Dunque, è arrivata la prima raffica di verbali. Come sempre quando un controllo automatico viene avviato, le multe sono tante e gli uffici vanno in tilt, rischiando di effettuare notifiche tardive. E, visto che il genio italico non è solo dei trasgressori ma anche dei controllori, cosa c’è di meglio che scrivere verbali che impediscano di verificare il rispetto dei tempi e quindi rendere più difficile presentare ricorso?

A Malpensa sta accadendo: nella documentazione che ricevono gli intestatari dei veicoli colti in fallo, manca la data in cui il Comune e la società privata di cui si avvale per gestire i verbali affidano i plichi al servizio postale. Così chi proprio volesse controllare deve prendersi la briga di telefonare al Comune. Ciò consente una discreta scrematura dei possibili ricorrenti.

Inoltre, nei non rari casi in cui il veicolo è a noleggio, i verbali non danno conto di quanto è stata effettuata la prima notifica, quella al noleggiatore che poi ha indicato al Comune il nome del cliente. Di questo passaggio c’è traccia indiretta solo in una criptica riga, che parla di “riapertura dei termini”. Evidentemente la dicitura è riferita alla data in cui il noleggiatore ha comunicato il nome del cliente: è da questa che riparte un nuovo conteggio di 90 giorni entro i quali gli si può notificare il verbale. Ma quanti cittadini lo sanno?

Ora, passi il fatto che non ci sono le sbarre: il volume di traffico a Malpensa è tale che, se ci fossero, si creerebbero code infernali per il fatto che ogni veicolo dovrebbe fermarsi in loro corrispondenza. Ma questa opacità nel testo dei verbali sa di modo per fare più cassa, ostacolando i ricorsi.

D’altra parte, con l’aumento del numero di passeggeri, la confusione attorno ai terminal è aumentata e i parcheggi aeroportuali sono diventati un business appetito. Non è un caso che il Comune di Milano abbia fatto multe abusive a Linate (tanto che quasi un anno fa ha dovuto spegnere le telecamere e ora sta perdendo cause contro i multati). Non è un caso che nel business si siano buttati anche i privati, con scia di polemiche a Palermo, dove si sospetta che i vigili non controllino le foto delle infrazioni e di fatto deleghino tutto a loro; un altro grande classico delle multe automatiche all’italiana, tanto che a Napoli c’è gente che sostiene di aver ricevuto multe per aver sforato il limite di permanenza gratuita ma in realtà la sosta per il tempo eccedente l’aveva pagata.
Se tutto questo fosse almeno servito a eliminare il caos, andrebbe anche bene. Ma non è andata così.

http://mauriziocaprino.blog.ilsole2...ale-non-lo-fa-capire-e-negli-altri-aeroporti/
 

AZ209

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Soldi per far dormire clochard a Linate
Bulgaro estradato in Italia, già arrestate 2 donne connazionali

(ANSA) - MILANO, 16 FEB - E' stato catturato in Bulgaria ed estradato in Italia Ivan Alexandrov Angelov, il bulgaro di 46 anni che assieme a due donne connazionali imponeva il pizzo ai senzatetto che volevano dormire all'interno dell'aeroporto di Linate, a Milano. Angelov era l'ultimo componente ancora libero della banda smantellata dalla polizia nelle scorse settimane.
All'inizio di gennaio, la Squadra Mobile aveva già arrestato Silvia Dimitrova, bulgara di 27 anni con diversi precedenti, e Maria Cerkezova, connazionale incensurata di 55 anni.
Per dormire all'interno dell'aeroporto, i tre facevano pagare ai clochard dai 10 ai 50 euro. Le indagini degli investigatori diretti da Lorenzo Bucossi erano iniziate in seguito a un servizio di Striscia la Notizia in onda nel gennaio dell'anno scorso. L'inviato del tg satirico aveva filmato la consegna di coperte ai senzatetto, cui veniva imposta la 'tassa' per dormire al coperto. Per costringerli a pagare, i senzatetto venivano minacciati, anche se non sono emersi episodi violenti.

 

AZ209

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Due tassisti picchiano un abusivo a Malpensa: ecco il video della violenta rissa al Terminal 1

"A Malpensa arrivano turisti da tutto il mondo e questo è il nostro biglietto da visita". Il fatto

Un uomo, un 'conducente abusivo', picchiato a sangue davanti ai turisti in arrivo al Terminal 1 dell'aeroporto Malpensa. Come in una sorta di spedizione punitiva portata avanti da due tassisti, uno dei quali aveva iniziato a litigare con lui perché cercava di 'rubare' loro i clienti. Ed è proprio un passeggero a fare la denuncia con un video della rissa.
Attonito, domenica sera attorno alle 20.30, ha assistito alla scena dal taxi su cui era salito al termine di una lunga disputa tra l'autista regolare e quello irregolare. Alterco che è precipitato velocemente dalle parole ai fatti. "A Malpensa arrivano turisti da tutto il mondo e questo è il nostro biglietto da visita", scrive amareggiato il cliente.
"Sono arrivato e avevo bisogno di un passaggio per tornare in centro. Fuori dagli arrivi - racconta il cittadino che vuole restare anonimo per paura di ritorsioni da parte degli interessati - un signore distinto si presenta come autista privato e si offre di accompagnarmi in centro, prezzo fisso 95 euro. Pensando che fosse un servizio regolare decido di accettare".
"Uscito dall'aeroporto - prosegue ancora il passeggero - mi ferma un tassista dicendomi che la persona a cui mi ero affidato non aveva regolare licenza e i due iniziano a litigare animatamente. Decido quindi di prendere il taxi regolare ma i due continuano ad insultarsi a vicenda fino a quando il tassista accosta e il resto lo vedete nel video, girato da me all'interno del taxi".

Video: ecco le immagini girate dal cliente

Le immagini durano solo 15 secondi ma la rissa, spiega il ragazzo, è durata circa 3 minuti. Nei pochi frame registrati si vede come l'abusivo venga preso a calci e pugni da due tassisti mentre una terza persona, probabilmente sempre un conducente di taxi, cerca di separarli. Lo scaraventano a terra ma l'uomo riesce a divincolarsi, incalzato dai due. Sotto lo sguardo stupito di passeggeri col trolley in mano. Poi il video si interrompe.

"Alla fine di questa rissa - riferisce il testimone - l'abusivo aveva la faccia piena di sangue. Poi - segno che la zuffa potrebbe essere andata oltre - il tassista mi ha accompagnato dal primo taxi della fila e mi ha fatto salire con lui dicendo che sarebbe tornato indietro a continuare la lite".

http://www.milanotoday.it/cronaca/rissa-tassisti-malpensa.html
 

cammellocane

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23 Aprile 2014
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Segnalo totale assenza di corrente in tutto l'aeroporto di Linate.
Aeroporto, non terminal.
Prevedo casini.
Sono già 20 minuti...
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Soldi per far dormire clochard a Linate
Bulgaro estradato in Italia, già arrestate 2 donne connazionali

(ANSA) - MILANO, 16 FEB - E' stato catturato in Bulgaria ed estradato in Italia Ivan Alexandrov Angelov, il bulgaro di 46 anni che assieme a due donne connazionali imponeva il pizzo ai senzatetto che volevano dormire all'interno dell'aeroporto di Linate, a Milano. Angelov era l'ultimo componente ancora libero della banda smantellata dalla polizia nelle scorse settimane.
All'inizio di gennaio, la Squadra Mobile aveva già arrestato Silvia Dimitrova, bulgara di 27 anni con diversi precedenti, e Maria Cerkezova, connazionale incensurata di 55 anni.
Per dormire all'interno dell'aeroporto, i tre facevano pagare ai clochard dai 10 ai 50 euro. Le indagini degli investigatori diretti da Lorenzo Bucossi erano iniziate in seguito a un servizio di Striscia la Notizia in onda nel gennaio dell'anno scorso. L'inviato del tg satirico aveva filmato la consegna di coperte ai senzatetto, cui veniva imposta la 'tassa' per dormire al coperto. Per costringerli a pagare, i senzatetto venivano minacciati, anche se non sono emersi episodi violenti.

ecco, appunto, sempre per ricordare che in questo paese occorrono Striscia e Le Iene per far funzionar le cose, giacche' SEA e ENAV se la dormivano anche loro mentre succedeva tutto questo!

Problema a centralina elettrica alla quale è collegato l’aeroporto. Risolto in 15 minuti senza particolari problemi

http://milano.repubblica.it/cronaca..._rallentamenti_controlli_sicurezza-190040430/
e comunque non mi par robina da poco per un aeroporto come LIN; non ci sono gruppi di continuita'!?!?!?!?
 

Dancrane

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Milano
...
e comunque non mi par robina da poco per un aeroporto come LIN; non ci sono gruppi di continuita'!?!?!?!?
Infatti è partito il gruppo di continuità, ma ci vuole del tempo per mandarlo a regime e fare funzionare tutto. Un quarto d'ora di aggiustamento è più che accettabile (tieni presente che, probabilmente, per evitare problemi maggiori, in funzione della mancanza di tensione c'è una priorità di servizi che vengono garantiti a scapito di altri che subiscono rallentamenti/interruzioni).
 

TapiroVolante

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Infatti è partito il gruppo di continuità, ma ci vuole del tempo per mandarlo a regime e fare funzionare tutto. Un quarto d'ora di aggiustamento è più che accettabile (tieni presente che, probabilmente, per evitare problemi maggiori, in funzione della mancanza di tensione c'è una priorità di servizi che vengono garantiti a scapito di altri che subiscono rallentamenti/interruzioni).
Il gruppo di continuità (o inverter) è quel macchinario che serve per dare appunto continuità alla fornitura elettrica tra il fault della rete e la messa a regime del gruppo elettrogeno vero e proprio, che, nella maggior parte dei casi, sfrutta un motore diesel; il gruppo di continuità è invece composto di semplici batterie, MOLTE batterie...
Se c'è stata interruzione nel flusso elettrico, evidentemente il gruppo di continuità non ha fatto il suo dovere, oppure non c'era proprio!
 

Dancrane

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Il gruppo di continuità (o inverter) è quel macchinario che serve per dare appunto continuità alla fornitura elettrica tra il fault della rete e la messa a regime del gruppo elettrogeno vero e proprio, che, nella maggior parte dei casi, sfrutta un motore diesel; il gruppo di continuità è invece composto di semplici batterie, MOLTE batterie...
Se c'è stata interruzione nel flusso elettrico, evidentemente il gruppo di continuità non ha fatto il suo dovere, oppure non c'era proprio!
Tutto può essere, ma da quanto riporta l'articolo il problema è stato risolto in 15 minuti. Anche da me in ufficio il gruppo di continuità mi tiene acceso il server ma non i client (meglio: dovrebbe tenerlo acceso. Quando mi è servito non ho fatto in tempo a spegnere tutto, batterie a peripatetiche e display ingannevole).
 

miguel

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Ma infatti i server, che sono sotto gruppo di continuità, non sono andati giù, non si può pensare di avere tutto sotto UPS
 

AZ 1699

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Ma una cosa non ho capito, in quei 15 minuti l'aeroporto è rimasto operativo seppur con qualche disagio o no?
Perchè se si è bloccato tutto allora gli UPS non hanno proprio fatto il loro dovere secondo me!
 

Dancrane

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Ma una cosa non ho capito, in quei 15 minuti l'aeroporto è rimasto operativo seppur con qualche disagio o no?
Perchè se si è bloccato tutto allora gli UPS non hanno proprio fatto il loro dovere secondo me!
Ma leggere l'articolo no?

La caduta di una centralina elettrica ha causato intorno alle 15.50 un black out nella zona est di Milano, dove si trova anche l'aeroporto di Linate.

Nello scalo sono subito sono partiti i generatori di emergenza e dopo un quarto d'ora è tornata la corrente elettrica. Non ci sono stati ritardi né cancellazione di voli, ma qualche rallentamento ai controlli di sicurezza.
 

I-POV

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Insubria
Da Varesenews del 9-03

Aerotaxi, scoperta evasione fiscale all’aeroporto di Malpensa
L’attività ha consentito di constatare un’evasione di imposta pari a circa 640.000 euro. Tra 2013 e 2017 sono stati controllati oltre 2000 movimenti aerei

L’attività svolta ha permesso di appurare che ben 235 società di Aerotaxi nel periodo esaminato (ovvero dal 2013 al 2017) hanno effettuato, in arrivo/partenza dall’aeroporto di Milano-Malpensa, oltre 2.000 movimenti aerei (più della metà dei quali rilevanti ai fini dell’imposta), interessando lo spostamento complessivo di oltre 6.000 passeggeri, omettendo di versare l’imposta dovuta.


L’attività ha consentito di constatare un’evasione di imposta pari a circa 640.000 euro. L’aerotaxi è un sistema di trasporto diffuso e utilizzato in sostituzione dei voli di linea. L’imposta in argomento è a carico del passeggero dell’aerotaxi, che deve corrisponderla al vettore aereo in relazione a ciascuna tratta con partenza e/o arrivo sul territorio nazionale e/o estero e l’importo varia tra i 100 ed i 200 euro, in base ai chilometri percorsi.

Le violazioni sono state accertate attraverso una minuziosa ricostruzione effettuata dalle Fiamme Gialle varesine, che ha visto i militari impegnati in una complessa analisi comparata tra i vari documenti di viaggio compilati dalle società di handling ed i dati relativi ai versamenti effettuati a favore delle casse dello Stato.
 

AZ209

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Malpensa Express, l'obiettivo di Sea: "Tutte le corse a Milano Centrale, dal 2019 stop Cadorna"

Tutte le corse concentrate nella stazione Centrale

Il motivo è che razionalizzando la logistica "si possono garantire treni ogni 15 minuti"


Sea punta a concentrare, dall'anno prossimo, i treni diretti all'aeroporto di Malpensa sulla stazione di Milano Centrale. Lo ha detto il presidente della società che gestisce gli scali milanesi, Pietro Modiano, intervenendo alla Mobility Conference Exhibition.

"Bisogna far partire i treni per Malpensa ogni 15 minuti e, per farlo, vanno concentrate le partenze nella stazione hub, che è Milano Centrale, perché è connessa sia con l'alta velocità che con la metro", a differenza della stazione di Cadorna, ha affermato il presidente di Sea Pietro Modiano, aggiungendo: "Cerchiamo di farlo per il 2019".

Modiano ha spiegato che "quando si arriva all'aeroporto di Malpensa c'è un treno ogni 15 minuti per Milano. Il problema vero è il collegamento dalla città all'aeroporto, con i treni che, essendo suddivisi tra Cadorna e stazione Centrale, partono ogni mezzora".

http://milano.repubblica.it/cronaca...stazione_centrale_milano_sea_treni-191168248/