Di situazioni simili a MXP-LIN e la galassia SEA comunque mi viene in mente un'altra situazione qui negli Stati Uniti, dove il mercato pero' ha funzionato lasciando aperti tutti gli aeroporti.
Mi riferisco a Washington DC, con i suoi aeroporti DCA, IAD e BWI. Dove e' la differenza? ENORME. Ovvero che il mercato e' in questa realta' molto piu' grande che a Milano, la domanda molto forte, le compagnie che vi operano hanno le spalle solide e le low cost (cosi come intese in Europa) quasi non esistono, e lo stato non fa leggi, leggine, condizioni differenti, sgambetti, etc. per aiutare ora uno ora l'altro, ma ha lasciato il mercato stabilizzarsi al meglio:
DCA: il Reagan National Airport e' l'aeroporto di eccellenza per chi vuole volare comodo a Washington. Usato da quasi il 100% dei viaggiatori business dell'aerea, collegato dalla metro, a un passo dal centro. Non opera voli internazionali. Ci volano tutte le compagnie. Fa macinare tariffe spesso altissime. Per anni le compagnie piu' presenti erano US (e, ma molto meno, DL). Ora US ha dovuto lasciare un po' di slot per via dell'accordo con l'antitrust dopo la fusione con AA.
IAD: il Dulles e' uno degli HUB principali di United Airlines. Compagnia enorme, gestisce voli per tutto il mondo da questo hub e tantissimi voli nazionali. Non si spaventa della concorrenza di DCA, vista la presenza di una domanda enorme sul ptp, destinazioni verso quasi tutte le mete raggiungibili in Sud America, Europa, etc. presenza di tantissimo traffico business e diplomatico/politico verso la capitale americana che garantisce flussi forti sia in First che in Business che in Economy su tante rotte internazionali, ed un network di transiti nazionali pesante che si aggiunge a tutto il resto.
BWI: e' in genere l'alternativa piu' economica per chi vuole volare a Washington. Ci volano le stesse compagnie che arrivano a DCA ma in genere con tariffe piu' basse, e bisogna sobbarcarsi un viaggetto di circa un'ora per la citta' di Washington. In aggiunta, serve la citta' di Baltimora che, con rispetto parlando, non e' Bergamo, in termini di clientela business e non, traffico passeggeri e merci. Una curiosita', anche compagnie come Southwest, che vengono spesso additate come "low cost" (ma che poi non lo sono, almeno nel significato europeo del termine) volano sia a BWI (con tariffe piu' basse) che a DCA (con prezzi in genere piu' alti).
Il sistema si regge bene, e tutti generano profitti, aeroporti e aerolinee. Ovviamente pero' stiamo parlando di un altro mondo. SEA se lo scordi. Noi a Milano non abbiamo la capitale americana, la Banca Mondiale e una decina di altre agenzie internazionali, non abbiamo United Airlines (ne' altre major da 500-600 aerei), non abbiamo la domanda di trasporto aereo degli USA, in compenso abbiamo Ryanair e EasyJet, una politica asfittica sui piani aeroporti, infrastrutture da terzo mondo (la metro e' arrivata a LIN ora che non serve forse piu', perche' non 20 anni fa?), incentivi dati da molte societa' aeroportuali a vanvera, ed una compagnia ex-di bandiera che e' un po' allo stremo.
Da noi, l'unica e' chiudere LIN se Milano vuole un vero aeroporto intercontinentale che funzioni.