FIUMICINO, TERRORISMO: DOPO I CONTROLLI SULLO YEMEN TORNERA' IL BODY SCANNER
Entro fine mese un comitato per la sicurezza deciderà quale dei modelli sperimentati reinstallare. Maroni da Tel Aviv: sarà utile, magari solo per gli individui sospetti
ROMA - Pensionato anzitempo, dopo una sperimentazione non esaltante, ritorna il body-scanner all'aeroporto di Fiumicino. E' quanto gli esperti di settore prevedono dopo la convocazione (entro fine mese) del Comitato interministeriale sulla sicurezza dei voli e dopo le dichiarazioni del ministro dell'Interno Roberto Maroni da Tel Aviv, dove mercoledì si trovava per una conferenza sulla sicurezza.
ALLARME ROSSO - Negli scali italiani, è di nuovo allarme rosso - ha detto Maroni - dopo i pacchi bomba inviati dallo Yemen verso gli Stati Uniti e dalla Grecia in Italia, i controlli negli aeroporti sono stati innalzati al massimo livello. Per questo potrebbe essere di nuovo preso in considerazione l’ utilizzo dell’apparecchiatura che misura il calore del corpo umano registrando onde millimetriche in bassa frequenza.
CONTROLLI LIMITATI AI SOSPETTI - Un’idea ventilata proprio dal ministro dell’ Interno per il quale «un’ipotesi potrebbe essere quella di riservare il passaggio sotto il body scanner soltanto agli individui considerati sospetti». Il responsabile del Viminale non ha nascosto però i dubbi: «Anche per le restrizioni imposte dal garante della privacy», la sperimentazione dei macchinari – condotta in primavera con quattro tipi di tecnologie differenti negli aeroporti di Fiumicino, Milano, Venezia e Palermo – non ha dato risultati positivi.
IMMAGINI NEBBIOSE - Al «Marco Polo» l’immagine del passeggero proiettata sul monitor era indistinta, nebbiosa, non metteva in evidenza la presenza di eventuali oggetti mentre al «Leonardo da Vinci» si è scoperto che se il viaggiatore aveva una corporatura massiccia o si spostava durante la scansione, il body scanner andava in tilt, dando l’allarme. Dopo il mezzo fiasco, le apparecchiature sono state riposte negli scatoloni. Se potranno di nuovo essere utilizzate con impieghi più calibrati – appunto, con controlli su passeggeri sospetti e solo su alcuni voli - verrà deciso durante la riunione del Comitato sulla sicurezza del volo che, coordinato dall’Enac, vede la partecipazione delle forze dell’ ordine e delle società aeroportuali.
VERIFICHE ALL’AREA CARGO - Nel frattempo a Fiumicino e a Ciampino la rete dei controlli è strettissima. Massima allerta in particolare al Pastine, dove hanno sede i tre corrieri espressi Dhl, Tnt e Ups che operano con una propria flotta aerea. Adesso tutti i pacchi vengono sottoposti al controllo radiogeno per individuare un’eventuale presenza di ordigni. In caso di sospetto è pronta ad intervenire «H24» una squadra di artificieri. Quanto ai velivoli della Yemen Airways in transito al Leonardo da Vinci, è previsto che vengano fatti sostare in piazzole distanti dagli altri aeromobili. Agenti della Polaria controllano i passeggeri attraverso i body check e con i cani antiterrorismo, capaci di fiutare l’esplosivo.
VENEZIA, DALL’AEREO ESCONO LIQUIDI CORROSIVI - Altri interventi urgenti per la sicurezza aeroportuale intanto vengono sollecitati all’Enac dall'Unione Sindacale di Base settore volo. Il sindacato si dice preoccupato «da un incidente avvenuto il 16 settembre scorso all'aeroporto Marco Polo di Venezia, dove un aereo della compagnia Swiss è rimasto bloccato a terra a causa della fuoriuscita di 25 litri di liquidi altamente corrosivi e infiammabili da un bagaglio durante l'imbarco delle stive». E anche il capogruppo Pd alla commissione politiche Ue di Montecitorio Sandro Gozi chiede a Maroni «molta attenzione sul tema della sicurezza aerea. Abbiamo indicando sistemi meno costosi dei body scanner per garantire sicurezza e insieme il rispetto dei diritti: ora chiediamo al ministro dell'Interno di ascoltare le esperienze e le valutazioni degli altri paesi europei».
http://roma.corriere.it/roma/notizi...y-scanner-anti-terrorismo-1804093171320.shtml