Thread Alitalia - Ottobre 2016


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aamilan

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17 Luglio 2008
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Così Alitalia mette sul piatto le ancillary
LINEE AEREE
21-10-2016NUMERO: Giornale Online


Alitalia strizza l’occhio alle agenzie di viaggi con un help desk dedicato e la possibilità di vendita dei servizi ancillary. L'attenzione per il canale agenziale viene spiegata nel dettaglio da Lorna Dalziel, senior vicepresident global sales del vettore dalla fine dello scorso anno, dopo aver maturato oltre 25 anni di esperienza in ambito vendite nel settore delle compagnie aeree.

«Anche se nelle vendite il canale diretto in Italia rappresenta ormai il 35%, l’intermediazione agenziale italiana rimane un importante e strategico canale commerciale per il supporto alle vendite dei nostri servizi, soprattutto per i nuovi collegamenti verso Santiago del Cile, Cina e L’Avana, dove abbiamo già raggiunto un buon 80% di venduto sui posti disponibili».

Proprio su questa tema Alitalia sta spingendo molto sulla conoscenza dei suoi prodotti, con visite guidate alla training Academy e a Casa Alitalia che aiutano molto gli agenti di viaggi ad approcciarsi in modo diversi all’offerta che non si limita ai voli. Da qui, infatti, l'ampio programma di formazione e workshop rivolti al trade, presente nell’agenda del team Alitalia per i prossimi mesi.

«Tra i plus delle ancillary, alle quali le adv possono accedere con procedure semplificate, c’è anche la possibilità di consentire ai clienti-passeggeri di accedere alle lounge a fronte dell’acquisto di tariffe light – sottolinea la manager – Abbiamo investito molto sui nostri venditori in Italia proprio per rendere visibile e concreta la particolare attenzione ai trade partner, a fronte di profondi cambiamenti dei nostri servizi a terra e a bordo, come ad esempio il catering».

Un'assistenza che si rivolge soprattutto alle adv del nord Italia, secondo Dalziel, che devono percepire al meglio le trasformazioni apportate all'hub di Fiumicino. Cambiamenti che attengono anche alcuni dettagli nei servizi a terra come il “transit team" adibito alla cura del transito veloce per le connection che talvolta sono motivo di apprensione per i passeggeri. Così come un altro versante sul quale Alitalia intende consolidare il rapporto con le adv riguarda la conoscenza delle partnership con Etihad e airberlin «con le destinazioni servite su Abu Dhabi che sta diventando uno stop-over sempre più richiesto dalla clientela italiana da abbinare alle final destination quali Maldive o Australia. La spiegazione dei vantaggi di unnetwork come quello di Alitalia rappresenta un passaggio essenziale per una consulenza nelle vendite davvero efficace».

E ovviamente Alitalia ha rafforzato i rapporti con i maggiori tour operator italiani che, come ha concluso Dalziel, «hanno compreso la rilevanza di compiere un investimento operativo su tutte le nostre nuove destinazioni di grande appeal per il segmento leisure».

Alitalia, dunque, a tutto campo per consolidare un feeling e una partnership strategica con gli attori del turismo organizzato.
tutto molto bello, ma quali sono i servizi ancillari ?
 

concorde

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2 Settembre 2016
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Sto dicendo che se Alitalia non ha traffico intercontinentale coerente con il bacino potenziale milanese è principalmente colpa della coesistenza di Linate - Malpensa - SEA e Sacbo.

MOL potrà fare la voce grossa nelle periferie, ma Milano non è sostituibile neppure per Ryanair che dovrà necessariamente chinarsi di fronte a nuove condizioni imposte da un gestore monopolista.
Forse confondi Milano con Roma....la situazione degli aeroporti di Milano dipende da Roma...dal Governo...e dai privilegi. Sea e' una Societa' che deve render conto al Comune di Milano che conta come il due di picche. Le scelte le fa Roma. Finche la politica vuole il cityairport Linate non si puo' chiudere. e d'altra parte Sea deve fare utili e non gliene puo' fregar di meno di avere uno o due scali da gestire. gli utili li porta a casa eccome.Milano non decide. Per Milano decide Roma.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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96
Forse confondi Milano con Roma....la situazione degli aeroporti di Milano dipende da Roma...dal Governo...e dai privilegi. Sea e' una Societa' che deve render conto al Comune di Milano che conta come il due di picche. Le scelte le fa Roma. Finche la politica vuole il cityairport Linate non si puo' chiudere. e d'altra parte Sea deve fare utili e non gliene puo' fregar di meno di avere uno o due scali da gestire. gli utili li porta a casa eccome.Milano non decide. Per Milano decide Roma.
Se il Comune di Milano lo volesse, a Linate si potrebbero mandare a pascere le pecore domattina.
 

Shogun

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18 Novembre 2010
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Sto dicendo che se Alitalia non ha traffico intercontinentale coerente con il bacino potenziale milanese è principalmente colpa della coesistenza di Linate - Malpensa - SEA e Sacbo.

MOL potrà fare la voce grossa nelle periferie, ma Milano non è sostituibile neppure per Ryanair che dovrà necessariamente chinarsi di fronte a nuove condizioni imposte da un gestore monopolista.
Sono d'accordo, e lo vado ripetendo da parecchi anni. A mio parere oggi (a differenza di quello che accadeva 20 anni fa) l'esistenza di un aeroporto come LIN porta più vantaggi alle altre major europee di quanti non ne porti ad AZ. La concorrenza agguerrita dell'alta velocità, che offre tempi di percorrenza e tariffe sempre più bassi, ha eroso per forza di cose i margini di profitto che si potevano realizzare sulla navetta in monopolio LIN-FCO, che per decenni ha rappresentato una delle cash cow di AZ, che anche sulla LIN-CTA, un'altra delle sue rotte d'oro, deve vedersela con la concorrenza crescente di vettori low cost che operano da altri aeroporti milanesi. Mi domando se abbia ancora un senso continuare a puntare forte su un aeroporto che per AZ non ha più l'importanza strategica di un tempo. Perchè nel frattempo, mentre Alitalia è impegnata in queste operazioni di piccolo cabotaggio, i vettori europei continuano ad utilizzare LIN per aspirare pax che poi proseguono sui loro voli intercontinentali, i voli che generano profitti. Io non ho dati da portare a conferma delle mie opinioni, ma sarebbe interessante sapere quanti pax in partenza da LIN per FCO proseguono poi sugli intercontinentali AZ, e quanti sono invece i pax p2p o in prosecuzione sul nazionale. E quanti pax intercontinentali del bacino milanese riesce ad attrarre AZ verso FCO in proporzione a quelli che vengono acchiappati da IAG, AF/KL e LH? E per quale ragione un milanese che vuole partire da LIN per il Nord America (uno dei mercati più ricchi) dovrebbe scendere a FCO, e allungare il viaggio di 800-1000 Km, invece che andare con BA via LHR? Non l'ho mai capito. Ma non sarebbe forse ora di abbandonare definitivamente LIN, chiuderlo, e riprogettare il network in maniera diversa? Se proprio non si vuole considerare la soluzione multihub di stampo tedesco si potrebbe pensare almeno ad elevare MXP al ruolo di focus airport e concentrarvi un certo numero di voli intercontinentali, diciamo quelli che per il tipo di rotta risultano più brevi, e quindi più comodi, degli stessi in partenza da FCO, oltre a tutti i voli nazionali che oggi operano su LIN, in modo da avere anche il feeding necessario ad alimentarli. In questo modo AZ avrebbe la possibilità di sfruttare direttamente il potenziale intercontinentale dell'area milanese e al tempo stesso si ritroverebbe a giocarsela ad armi pari, con gli altri vettori europei che, dovendosi trasferire su MXP, perderebbero il vantaggio derivante dalla comoda posizione di LIN. Francamente ho sempre avuto difficoltà a capire quali siano le controindicazioni che fino ad oggi hanno sconsigliato un simile piano d'azione.
 

concorde

Utente Registrato
2 Settembre 2016
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Se il Comune di Milano lo volesse, a Linate si potrebbero mandare a pascere le pecore domattina.
Il Comune di Milano ripeto conta come il due di picche....il Comune di Milano sta ai voleri del Palazzo che vuole mantenere il city airport. Mi pare che se nessuno muove un dito a Milano evidentemente e' perche' non puo'.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Sono d'accordo, e lo vado ripetendo da parecchi anni. A mio parere oggi (a differenza di quello che accadeva 20 anni fa) l'esistenza di un aeroporto come LIN porta più vantaggi alle altre major europee di quanti non ne porti ad AZ. La concorrenza agguerrita dell'alta velocità, che offre tempi di percorrenza e tariffe sempre più bassi, ha eroso per forza di cose i margini di profitto che si potevano realizzare sulla navetta in monopolio LIN-FCO, che per decenni ha rappresentato una delle cash cow di AZ, che anche sulla LIN-CTA, un'altra delle sue rotte d'oro, deve vedersela con la concorrenza crescente di vettori low cost che operano da altri aeroporti milanesi. Mi domando se abbia ancora un senso continuare a puntare forte su un aeroporto che per AZ non ha più l'importanza strategica di un tempo. Perchè nel frattempo, mentre Alitalia è impegnata in queste operazioni di piccolo cabotaggio, i vettori europei continuano ad utilizzare LIN per aspirare pax che poi proseguono sui loro voli intercontinentali, i voli che generano profitti. Io non ho dati da portare a conferma delle mie opinioni, ma sarebbe interessante sapere quanti pax in partenza da LIN per FCO proseguono poi sugli intercontinentali AZ, e quanti sono invece i pax p2p o in prosecuzione sul nazionale. E quanti pax intercontinentali del bacino milanese riesce ad attrarre AZ verso FCO in proporzione a quelli che vengono acchiappati da IAG, AF/KL e LH? E per quale ragione un milanese che vuole partire da LIN per il Nord America (uno dei mercati più ricchi) dovrebbe scendere a FCO, e allungare il viaggio di 800-1000 Km, invece che andare con BA via LHR? Non l'ho mai capito. Ma non sarebbe forse ora di abbandonare definitivamente LIN, chiuderlo, e riprogettare il network in maniera diversa? Se proprio non si vuole considerare la soluzione multihub di stampo tedesco si potrebbe pensare almeno ad elevare MXP al ruolo di focus airport e concentrarvi un certo numero di voli intercontinentali, diciamo quelli che per il tipo di rotta risultano più brevi, e quindi più comodi, degli stessi in partenza da FCO, oltre a tutti i voli nazionali che oggi operano su LIN, in modo da avere anche il feeding necessario ad alimentarli. In questo modo AZ avrebbe la possibilità di sfruttare direttamente il potenziale intercontinentale dell'area milanese e al tempo stesso si ritroverebbe a giocarsela ad armi pari, con gli altri vettori europei che, dovendosi trasferire su MXP, perderebbero il vantaggio derivante dalla comoda posizione di LIN. Francamente ho sempre avuto difficoltà a capire quali siano le controindicazioni che fino ad oggi hanno sconsigliato un simile piano d'azione.

La strada più semplice per raggiungere l'obiettivo sarebbe quella di nazionalizzare tutti gli aeroporti, così come accadde con le centrali idroelettriche dopo il crollo della diga del Vajont.
Purtroppo le partecipazioni azionarie di comuni, provincie, regioni, camere di commercio hanno un effetto nefasto tanto da portare al paradosso che una delle aree più ricche e popolate al mondo risulta tra le meno collegate agli altri continenti con voli diretti.
 

WASP

Bannato
22 Settembre 2016
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Up
Il Comune di Milano ripeto conta come il due di picche....il Comune di Milano sta ai voleri del Palazzo che vuole mantenere il city airport. Mi pare che se nessuno muove un dito a Milano evidentemente e' perche' non puo'.
L'ho letto tante volte qui sul forum che non resisto...posso?? :eek::eek:
Non resisto!!!

FONTE??? :D:cool:


PS
Ci stava o non sono ancora capace? :eek:
 

concorde

Utente Registrato
2 Settembre 2016
63
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L'ho letto tante volte qui sul forum che non resisto...posso?? :eek::eek:
Non resisto!!!

FONTE??? :D:cool:


PS
Ci stava o non sono ancora capace? :eek:
Ma anch'io rido sull'argomento degli aeroporti milanesi! Che il Comune, la Regione e il Management ( quello attuale di SEA sull'aviation meglio astenersi...)non siano stati capaci di far fronte comune e addivenire a una soluzione intelligente e' fuori di dubbio. Ora per questa ragione contano zero e dipendono dalle scelte del Governo che finora ha assecondato le strategie di Alitalia. Con cio' io ho solo replicato sul tema che sarebbe "colpa" di Milano se AZ non va bene....mi pare un affermazione che si commenta da sola.
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Ma anch'io rido sull'argomento degli aeroporti milanesi! Che il Comune, la Regione e il Management ( quello attuale di SEA sull'aviation meglio astenersi...)non siano stati capaci di far fronte comune e addivenire a una soluzione intelligente e' fuori di dubbio. Ora per questa ragione contano zero e dipendono dalle scelte del Governo che finora ha assecondato le strategie di Alitalia. Con cio' io ho solo replicato sul tema che sarebbe "colpa" di Milano se AZ non va bene....mi pare un affermazione che si commenta da sola.
Il problema di LIN è la politica milanese. Nessun politico ha la forza di dire ai cittadini che con LIN aperto Milano sarà sempre collegata in maniera ridicola.
 

Milanello

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10 Novembre 2009
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Io non ho dati da portare a conferma delle mie opinioni, ma sarebbe interessante sapere quanti pax in partenza da LIN per FCO proseguono poi sugli intercontinentali AZ.
Non ho i numeri neanch'io ma sicuramente molti meno rispetto a quelli che scelgono altri vettori (per la reputazione di FCO, per la disponibilità, per l'allungamento della tratta, affidabilità, etc.)

E per quale ragione un milanese che vuole partire da LIN per il Nord America (uno dei mercati più ricchi) dovrebbe scendere a FCO, e allungare il viaggio di 800-1000 Km, invece che andare con BA via LHR?
Infatti non lo fa. Solo il pax low-cost / leisure in caso di differenza significativa di prezzo rispetto ad altre major. Comunque si tratta di traffico poco profittevole per AZ.

Come abbiamo visto ormai da quasi 10 anni, il modello così noon funziona, non riusciranno mai ad attrarre il pax che contano (spendono) rimanendo così concentrati su FCO. O metti qualche rotta in più da MXP oppure la gente continuerà a volare via CDG o AMS (finchè dura) oppure via FRA, LHR, etc. nel caso AZ uscisse da ST. E sicuramente il netto peggioramento del programma frequent flyer elimina quasi del tutto le "barriers to exit" del programma AZ.
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
tutto molto bello, ma quali sono i servizi ancillari ?
Ad esempio le "vendite di bordo" che sembra vogliano inserire al posto del servizio catering come è oggi sui voli nazionali ed internazionali .
Quello che fanno Easy Jet o Vueling o Ryan , con cataloghi che spaziano dal food a biglietti di autobus e treno , lotterie, etc. e che AZ aveva tentato di fare con i 5 aerei AP qualche anno fa.
 

Discusfra

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15 Dicembre 2007
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1
BRU/BDS
Non vi rendete conto che la soluzione a tutti i mali (milanesi) e' molto più semplice di quanto pensiate: chiudere MXP e potenziare LIN.
O sbaglio?
 

totocrista

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4 Settembre 2012
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2
tps - Psa
Ad esempio le "vendite di bordo" che sembra vogliano inserire al posto del servizio catering come è oggi sui voli nazionali ed internazionali .
Quello che fanno Easy Jet o Vueling o Ryan , con cataloghi che spaziano dal food a biglietti di autobus e treno , lotterie, etc. e che AZ aveva tentato di fare con i 5 aerei AP qualche anno fa.
Anche il prenotare un petc ad esempio.
 

aamilan

Socio AIAC 2025
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17 Luglio 2008
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Ad esempio le "vendite di bordo" che sembra vogliano inserire al posto del servizio catering come è oggi sui voli nazionali ed internazionali .
Quello che fanno Easy Jet o Vueling o Ryan , con cataloghi che spaziano dal food a biglietti di autobus e treno , lotterie, etc. e che AZ aveva tentato di fare con i 5 aerei AP qualche anno fa.
Sì grazie. Dicevo solo che dal titolo pensavo dicessero cosa, invece è stata molto generica
 

carloz

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13 Gennaio 2007
797
15
50
Milano
...
Ma non sarebbe forse ora di abbandonare definitivamente LIN, chiuderlo, e riprogettare il network in maniera diversa? Se proprio non si vuole considerare la soluzione multihub di stampo tedesco si potrebbe pensare almeno ad elevare MXP al ruolo di focus airport e concentrarvi un certo numero di voli intercontinentali, diciamo quelli che per il tipo di rotta risultano più brevi, e quindi più comodi, degli stessi in partenza da FCO, oltre a tutti i voli nazionali che oggi operano su LIN, in modo da avere anche il feeding necessario ad alimentarli. In questo modo AZ avrebbe la possibilità di sfruttare direttamente il potenziale intercontinentale dell'area milanese e al tempo stesso si ritroverebbe a giocarsela ad armi pari, con gli altri vettori europei che, dovendosi trasferire su MXP, perderebbero il vantaggio derivante dalla comoda posizione di LIN. Francamente ho sempre avuto difficoltà a capire quali siano le controindicazioni che fino ad oggi hanno sconsigliato un simile piano d'azione.
Forse perchè Alitalia ha dimostrato di essere troppo radicata a Roma per una simile manovra.

A Milano la situazione di un aeroporto con LR ed uno con i feeder rappresenta, per quanto tutt'altro che ottimale, il modo per congelare lo stato delle cose.
Se, come per incanto, domani fosse concentrato tutto in un solo aeroporto, la presenza di feed delle varie alleanze creerebbe opportunità che se AZ non cogliesse, dovrebbe lasciare il campo ad altri e questo rappresenterebbe quindi un boomerang.
Quindi, secondo il mio modestissimo parere da ignorante, se AZ per sua natura non può trasferirsi da dove sta ora (e men che meno sdoppiarsi), il sistema milanese rappresenta ora per lei il minore dei mali. Non può hubbizzarlo ma quanto meno non lo può fare nessun'altro (ammesso che ci sia qualcuno disposto).
 

Ganimede

Utente Registrato
23 Aprile 2016
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0
Non vi rendete conto che la soluzione a tutti i mali (milanesi) e' molto più semplice di quanto pensiate: chiudere MXP e potenziare LIN.
O sbaglio?
Che figata! Così già non riesce a decollare un Lin-Mosca dalla 36, figuriamoci dei voli di lungo raggio. A meno che non tiri fuori almeno un km di pista in più da qualche parte. E visto quanto è facile fare un ponte o una fermata della metro in Italia non mi illuderei proprio.
Ma ancora convinti che il problema di Az siano i due aeroporti milanesi? Sul serio?
Non saranno forse i 30 milioni scarsi di passeggeri che porta Ryanair (in continuo aumento), gli X milioni di Easyjet e gli Y di Vueling? Alitalia o molla il medio raggio e si concentra sull'intercontinentale o ha i giorni contati.
Altro che Linate e Malpensa.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
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Non vi rendete conto che la soluzione a tutti i mali (milanesi) e' molto più semplice di quanto pensiate: chiudere MXP e potenziare LIN.
O sbaglio?
Con una sola pista (corta), un piazzale saturo e un'aerostazione simile a una stazione degli autobus?
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Che figata! Così già non riesce a decollare un Lin-Mosca dalla 36, figuriamoci dei voli di lungo raggio. A meno che non tiri fuori almeno un km di pista in più da qualche parte. E visto quanto è facile fare un ponte o una fermata della metro in Italia non mi illuderei proprio.
Ma ancora convinti che il problema di Az siano i due aeroporti milanesi? Sul serio?
Non saranno forse i 30 milioni scarsi di passeggeri che porta Ryanair (in continuo aumento), gli X milioni di Easyjet e gli Y di Vueling? Alitalia o molla il medio raggio e si concentra sull'intercontinentale o ha i giorni contati.
Altro che Linate e Malpensa.
Senza feed che intercontinentale fai?
 
Stato
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