Relazione senato:
Dall'aula di Palazzo Madama è arrivato a larghissima maggioranza (264 sì e 14 astenuti, i senatori di Fratelli d'Italia) il via libera al decreto legge Alitalia, che proroga al 31 ottobre 2018 il termine per l'espletamento della procedura di cessione e fino al 15 dicembre 2018 la restituzione del prestito pubblico di 900 milioni di euro . Il testo ora passa all'esame della Camera. Da parte del Senato è arrivato l'ok all'emendamento della Commissione speciale con un subemendamento del senatore Andrea Cioffi (M5S): si prevede che i Commissari straordinari dovranno trasmettere alle Camere una relazione concernente la situazione economica e finanziaria dell'impresa nell'ambito della procedura di cessione, evidenziando in particolare i dati riferiti ai contratti aziendali in corso; all'andamento dei crediti commerciali e delle altre attività commerciali; alla consistenza della forza di lavoro impiegata e al raggiungimento degli obiettivi previsti nell'ambito del programma di cessione del gruppo. La relazione dovrà essere trasmessa entro il 1° agosto (in questa relazione i commissari daranno conto anche delle attività compiute nel periodo intercorrente tra la data di entrata in vigore del decreto e quella di entrata in vigore della legge di conversione) mentre la relazione conclusiva dovrà essere trasmessa alle Camere entro il 31 ottobre prossimo. Sono stati approvati inoltre gli ordini del giorno della Commissione che riguardano il rilancio della politica industriale nel trasporto aereo; la continuità operativa di Alitalia nel lungo periodo; la costruzione di una partnership internazionale adeguata; la definizione di un quadro normativo puntuale sul comitato di sorveglianza, i criteri di nomina e remunerazione del commissario, la procedura pubblica per le consulenze; il riacquisto dei diritti di approdo e decollo relativi all'aeroporto di Londra, la ridefinizione del piano nazionale degli aeroporti. In replica il relatore del provvedimento, il senatore Mario Turco (M5S), ha ricordato come l'indagine conoscitiva svolta in Commissione abbia evidenziato le criticità delle precedenti gestioni e i limiti delle attuali offerte. "I dati emersi - spiega il senatore pentastellato - hanno comprovato le politiche di risanamento avviate dai commissari, ma hanno anche evidenziato, oltre alle criticità gestionali delle precedenti amministrazioni che si sono succedute, le tante difficoltà ancora da superare. Nonostante i primi risultati ottenuti, peraltro dai valori contrastanti, il risultato economico finale del periodo commissariale da maggio a dicembre 2017 si chiude infatti con una perdita di 160 milioni di euro, senza considerare gli alti oneri finanziari, le partite non ricorrenti e le imposte. Con riferimento ai finanziamenti concessi oggetto del presente procedimento in esame, l'indagine conoscitiva ha anche permesso di appurare che, alla data del 30 aprile 2018, il saldo di cassa è pari a soli 769 milioni di euro, insufficiente a garantire non solo il rimborso del prestito e degli interessi maturati, ma anche la stessa sopravvivenza prossima di Alitalia. Il tempo, pertanto, per scongiurare l'ennesimo fallimento è molto ridotto". Turco ha sottolineato poi l'esigenza di un "management altamente professionale e privo di conflitto di interessi che sappia garantire economicità, solidità a tutta l'organizzazione aziendale e condivisione con gli obiettivi di puro benessere collettivo" e "sarà, pertanto, compito del nuovo Governo, legittimato nei suoi poteri, a porre tra i temi centrali del dibattito politico il tema in discussione e a programmare il rilancio - si spera definitivo - dell'ancora amata e sentita compagnia di bandiera". "Il tempo a disposizione - aggiunge - non è tanto e, in caso di mancate soluzioni tempestive, sarà inevitabile assistere all'ennesimo fallimento, da cui conseguirebbero gravi e incontrollabili problemi occupazionali, sociali ed economici