Thread Alitalia - Maggio 2018


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TapiroVolante

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13 Dicembre 2016
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:D Naturalmente intendevo il "Noi" = "Italiani". Giuro di non sapere nulla di quello che sta succedendo nella trattativa. Anche perché ad essere onesti credo che al momento, senza governo, non stia succedendo veramente nulla su quel fronte. :sconfortato:
Tranquillo, tra un po' Frau Merkel commissarierà il Lander Italien e ci manderà lei qualcuno...
Del resto lo ha già fatto nel 2011...
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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Azionista LibertyLines
https://italiavola.com/2018/05/08/alitalia-raddoppia-sulle-maldive-dal-1-11-non-stop-da-milano/

Un altra novità esce dal cilindro di Alitalia ed e’ il collegamento diretto bisettimanale Milano Malpensa – Male dal 1/11 ogni giovedì e sabato. Si affianca al volo da Roma ogni martedì – venerdì – sabato. Tutti e due operati con A330/200. Un collegamento anche questo in ottica leisure per il tour operating che si affianca ai nuovi servizi trisettimanali per Mauritius da Roma, questi già annunciati qualche settimana fa. Il volo Milano – Male e’ ancora in attesa dell’approvazione governativa, ma già e’ disponibile in prenotazione.

Milano MXP – Male 20:30-10:00 AZ774 giovedì – sabato A330

Male – Milano MXP 12:00-18:55 AZ775 venerdì – domenica A330


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Una domanda: come sono a livello di comodità i 330 Alitalia rispetto ad una Economy del 380 Emirates? Hanno gli IFE personali?
Ma l’utilità di quotare italiavola per riportare qui qualcosa di già detto/postato in precedenza esattamente quale sarebbe?
 

cammellocane

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23 Aprile 2014
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Chiudo la parentesi TripAdvisor Ringraziando davvero tutti e me ne vado con la convinzione che effettivamente Il diretto ha più vantaggi Che svantaggi. Peccato che con il cambio di data imposto dal via del volo Alitalia la vacanza mi verrebbe a costare €1000 in più. Quindi si va di Emirates con le vecchie date
 

Simme71

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19 Maggio 2009
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Chiudo la parentesi TripAdvisor Ringraziando davvero tutti e me ne vado con la convinzione che effettivamente Il diretto ha più vantaggi Che svantaggi. Peccato che con il cambio di data imposto dal via del volo Alitalia la vacanza mi verrebbe a costare €1000 in più. Quindi si va di Emirates con le vecchie date
Peccato, il 330 AZ è molto comodo in economy, senza contare il fattore volo diretto nel tuo caso

Perdona la curiosità, ma il nick cammellocane? :D
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Vi spiego tutti gli errori su Alitalia. Parla il prof. Giuricin

“Guardare in faccia la realtà non è essere anti-italiano. Continuare a non vedere i due milioni di euro al giorno che Alitalia perde è tuttavia molto più anti-contribuente italiano”. Parola di Andrea Giuricin, economista esperto di trasporti, docente alla Bicocca di Milano e in altre università estere. Giuricin è reduce da un confronto franco e tosto con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.

Ecco la conversazione di Start Magazine con Giuricin.
Prof, perché ha fatto innervosire il ministro Calenda?..
Da esperto è mio dovere fare stime e calcolare come sta andando Alitalia e ho espresso la mia preoccupazione di perdite per due milioni di euro al giorno per il contribuente italiano che ha prestato 900 milioni di euro alla compagnia. Ho twittato questa mia preoccupazione, anche in vista della probabile condanna di aiuto di Stato che rischia di arrivare dalla Commissione Europea e sono stato accusato di anti-italianità. Una discussione surreale, poiché gli esperti devono avvertire dei rischi di spreco di denaro pubblico, come purtroppo sta accadendo in questa lunga vendita.

Il prestito ponte è stato utilizzato o no, secondo lei?
Dovremmo avere i dati di cash flow dell’azienda, ma purtroppo per adesso ci dobbiamo fidare delle rassicurazioni del ministro Calenda. Il punto è che, per un ragionamento per cassa, una compagnia aerea riceve prima i soldi dalla vendita dei biglietti ai passeggeri, mentre paga a due mesi i suoi fornitori. Tuttavia il punto essenziale è vedere l’ultima linea del conto economico e purtroppo questo indica che Alitalia perde, e non poco.

Ma Alitalia continua a perdere? E perché?
La compagnia ha perso due milioni di euro al giorno nel primo trimestre del 2018. Un dato molto preoccupante. Nel complesso della gestione commissariale la perdita è stata di 400 milioni di euro, un dato molto preoccupante. Le responsabilità tuttavia non possono essere ascritte tanto alla gestione attuale, ma ad una situazione molto complicata, dove senza investimenti, il vettore non potrà mai essere competitivo.

Davvero i commissari potevano invertire la rotta dei conti?
Le perdite sono importanti, ma è abbastanza logico che non potessero essere eliminate completamente da una gestione commissariale di una compagnia di fatto “fallita”. Porto spesso un esempio: quando un vettore deve rinegoziare i contratti di leasing degli aerei, i lessor “guardano” la situazione economica della compagnia stessa, e se questa non è buona, faranno dei prezzi più elevati (per il rischio da sostenere).

Ha fatto confronti sull’Ebit delle altre compagnie?
Confrontando Alitalia con altre compagnie tradizionali, la situazione è ancor più complicata. L’EBIT margin nel primo trimestre è stato negativo per il 28 per cento per Alitalia, contro un valore negativo del 2 per cento di Air France-KLM (che è in piena lotta sindacale) e valori positivi sia per Lufthansa che per il gruppo IAG (British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus).

Ma l’aspetto più preoccupante qual è?
Il dato più preoccupante è che ormai Alitalia è piccolo vettore regionale con circa il 2 per cento della quota europea, e con un fatturato che è il 7,8 per cento di quello di Lufthansa Group.

Quali sono i motivi di queste differenze?
Alitalia è una compagnia piccola, che non fa investimenti e che di fatto ha un network non competitivo per errori derivanti dal passato. Cercare di cambiare la propria struttura di rotte, andando verso l’intercontinentale, è una scelta lunga e dispendiosa. Aprire una rotta lungo raggio, dove ci sono i margini più elevati, ha bisogno di investimenti per miliardi di euro e tempo (affinché una rotta diventi profittevole ci vogliono almeno 24 mesi).

Che conclusioni trarre?
Questa Alitalia non può, senza soldi (900 milioni di euro sono “noccioline” nel mondo aereo e la metà sono stati già bruciati), cambiare il proprio modello di business da sola e questo processo di vendita lunghissimo è la cosa peggiore che poteva capitare alla compagnia.

Quindi?
L’ho sempre ripetuto: più passa il tempo, minore sarà il potere contrattuale nella vendita e cosi è stato. La piccolezza di Alitalia è anche sottolineata dal fatto che il mercato estero (da e verso l’Italia) è ormai coperto da altri operatori. Per esempio Lufthansa group è più grande della stessa compagnia italiana (8,6% vs 8,5%) che è un terzo invece di Ryanair (22,3%).

Chi davvero è interessato a rilevare Alitalia e a quali condizioni?
Ormai sono pochi gli interessati e il potere contrattuale degli acquirenti è sempre maggiore di fronte al governo e alla compagnia sempre più debole. Le condizioni sono sempre più stringenti e l’apertura della procedura di aiuto di Stato contro l’Italia da parte della Commissione Europea rende ancor più debole questa posizione.

Chi può essere interessato a una compagnia che perde 400 milioni di euro e con la “spada di Damocle” del prestito ponte?
Bisogna però ricordare che il mercato italiano interessa eccome: un mercato in forte crescita negli ultimi anni. Lo stesso amministratore delegato di Lufthansa ha detto chiaramente che è interessato ad un’Alitalia ristrutturata, ma i Commissari hanno sempre ripetuto che loro hanno il compito di vendere e non di ristrutturare (come scritto nel decreto dello scorso anno).

Lei quale pensa sia l’approdo preferibile per Alitalia?
Le opzioni sono sempre minori, ma quel che è certo che nel mercato aereo attuale non esiste più una soluzione stand alone per una compagnia piccola e in perdita. Se lo Stato vorrà assumere questa opzione tramite una ri-nazionalizzazione, dovrà essere chiaro che lo farà a spese del contribuente.
Guardare in faccia la realtà non è essere anti-italiano. Continuare a non vedere i due milioni di euro al giorno che Alitalia perde è tuttavia molto più anti-contribuente italiano.

http://www.startmag.it/smartcity/alitalia-calenda-giuricin-lufthansa/
 

13900

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AZ209;1851612[COLOR=#363B3F ha detto:
Ma l’aspetto più preoccupante qual è?[/COLOR]
Il dato più preoccupante è che ormai Alitalia è piccolo vettore regionale con circa il 2 per cento della quota europea, e con un fatturato che è il 7,8 per cento di quello di Lufthansa Group.


Quindi?
L’ho sempre ripetuto: più passa il tempo, minore sarà il potere contrattuale nella vendita e cosi è stato. La piccolezza di Alitalia è anche sottolineata dal fatto che il mercato estero (da e verso l’Italia) è ormai coperto da altri operatori. Per esempio Lufthansa group è più grande della stessa compagnia italiana (8,6% vs 8,5%) che è un terzo invece di Ryanair (22,3%).

Chi davvero è interessato a rilevare Alitalia e a quali condizioni?
Ormai sono pochi gli interessati e il potere contrattuale degli acquirenti è sempre maggiore di fronte al governo e alla compagnia sempre più debole. Le condizioni sono sempre più stringenti e l’apertura della procedura di aiuto di Stato contro l’Italia da parte della Commissione Europea rende ancor più debole questa posizione.
Concordo al 100% con questi due/tre passaggi.
 

ripps

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Si fa largo nei vari sistemi di prenotazione. Si tratta della nuova linea bisettimanale di Alitalia tra Milano Malpensa e Maldive. La compagnia ha deciso di aprire una nuova tratta a lunga gittata sempre da Malpensa, con avvio delle operazioni il prossimo 1° novembre con Airbus 330 in tre classi di servizio.

Solo pochi giorni fa il cco di Alitalia Fabio Lazzerini parlando del network a lungo raggio aveva detto a TTG Italia che "parliamo di un segmento interessante per capacità di spesa della clientela con la possibilità di alzare lo yield di gruppo. La rotta per Johannesburg rappresenta al meglio la nuova filosofia, perché offre tutte le componenti del business. E dopo poche settimane stiamo viaggiando con un load factor dell'80 per cento. Se infiliamo altre rotte simili ci riprendiamo pezzi importanti del traffico 'nobile’. Ecco quindi una nuova rotta in grado di garantire load factor elevato e buona marginalità".

La rotta per le Maldive riscuoterà molto interesse anche per il mondo dei tour operator: "Non vogliamo piantare bandierine nel mondo, ma fare di ogni rotta un elemento di crescita della compagnia", chiude Lazzerini.

TTG
 

alitaliaboy

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Alitalia cancella la storica rotta TRN-NAP nonostante l’incremento dei pax sulla tratta. La chiusura il 1º giugno.
Sulla tratta opera BlueAir e da settembre con un volo al giorno Easyjet

http://www.flytorino.it/alitalia-un...storico-volo-per-napoli-spazio-alle-low-cost/

Alitalia, un nuovo smacco per Torino: addio allo storico volo per Napoli, spazio alle low cost

Un nuovo smacco da parte di Alitalia per Torino ed i suoi viaggiatori: dal 1 Giugno 2018 stop allo storico volo per Napoli dopo oltre 30 anni di attività, attualmente operato con 15 partenze settimanali e con un Airbus 319 in night stop a Caselle. Si tratta di una rotta storica per Alitalia e per Torino, un volo che ha sempre operato al servizio della clientela leisure e business, e che ha sempre avuto tra i suoi principali clienti i pezzi grossi dell’economia delle due città: da FCA (con ben 4 poli produttivi raggiungibili dallo scalo di Napoli) ad Alenia Aeronautica, alla clientela bancaria di Intesa Sanpaolo. Alitalia continuerà ad operare su Torino con 7 voli giornalieri su Roma e 2 voli settimanali su Reggio Calabria, togliendo però un aereo in night stop a Caselle con i relativi equipaggi. Grande amarezza per le tempistiche con cui si consuma questo strappo: soli 20 giorni di preavviso, un tempo non casuale in quanto è il minimo per non incorrere nelle sanzioni della Carta dei diritti del passeggero, ed un tempo anche estremamente breve per consentire ad aeroporti e compagnie aeree di riorganizzarsi in maniera tempestiva, proprio alle porte della stagione estiva. Oltre che per i viaggiatori si tratta anche di un colpo basso per Sagat, che nei primi 3 mesi del 2018 ha visto un calo di traffico del 10% proprio sulle rotte nazionali.

Difficile ricercare nei numeri le cause di questa cancellazione: nel 2017 sulla rotta Torino-Napoli hanno viaggiato quasi 280 mila passeggeri in crescita del 16% rispetto all’anno precedente, si tratta quindi di un volo che non ha patito la concorrenza del treno, e che quest’anno puntava al traguardo dei 300 mila viaggiatori. Sulla tratta opera anche Blue Air con 2 voli giornalieri, e da Settembre arriverà easyjet con un volo giornaliero.

Nel giro di pochi anni, questa è l’ottava cancellazione da parte di Alitalia di un volo domestico da Caselle: Napoli si aggiunge infatti ad Alghero, Olbia, Cagliari, Catania, Palermo, Bari e Lamezia Terme, tutte rotte nazionali chiuse da Alitalia e rilevate con successo dalle low cost europee (Blue Air, Ryanair, Volotea e presto easyjet), a conferma che il problema non è l’assenza di traffico su queste rotte, ma piuttosto l’incapacità di Alitalia di operarle in maniera profittevole.

Quale futuro per la tratta Torino-Napoli? Questo volo continuerà ad esistere e probabilmente anche a crescere senza Alitalia. Blue Air consoliderà con grande tempismo la sua presenza già dal 11 Giugno aggiungendo 3 voli settimanali, easyjet da Settembre entrerà sulla rotta, e non è escluso che altri operatori low cost che già operano sia su Torino che su Napoli si facciano avanti. A non rivederci Alitalia, spazio alle low cost che credono in Torino!
 

EdoC

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Finalmente, lentamente ma forse hanno capito che devono eliminare queste tratte cross-country...
 

tiefpeck

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Torino, Alitalia dopo 30 anni cancella i voli per Napoli

Qui peró se ne scopre un pezzo in più, anzi due: "Fonti della compagnia Alitalia precisano che la rotta Torino Napoli è stata cancellata perché “non si sosteneva dal punto di vista economico, una condizione a cui l’amministrazione straordinaria pone, come è logico, grande attenzione in questo momento”. Alitalia fa poi sapere di aver attivato un code sharing con Blue Air, che continua a coprire la tratta. I passeggeri potranno perciò continuare a comprare biglietti presso Alitalia ma viaggeranno negli orari e sulle aeromobili della compagnia romena."

Fonte: http://torino.repubblica.it/cronaca..._sagat_una_decisione_inspiegabile_-196009490/

Riassumendo:
- code share AZ con Blue Air rimpiazza i voli AZ;
- il volo TRN - REG è economicamente sostenibile, visto che continua, a differenza di tutto quello che si era detto prima sul forum. Oppure no? Ah, saperlo...
 

Betha23

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Continua il patto di non belligeranza con blueair....per una volta una cosa intelligente .

Mi domando però come mai non ci sia il code sharing su FCO AHO per il volo diretto, ma solo per i transiti.
 

alitaliaboy

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.
Continua il patto di non belligeranza con blueair....per una volta una cosa intelligente .

Mi domando però come mai non ci sia il code sharing su FCO AHO per il volo diretto, ma solo per i transiti.
Presumo per motivi di continuità esclusiva per BlueAir mentre si è trovato un accordo per i transiti..
 
Stato
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