Thread Alitalia - Luglio 2018


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nicolap

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10 Novembre 2005
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Quoto ..

Il problema vero è che è dal 2009 in poi i soldoni necessari per fare gli investimenti per stare sul mercato non li ha mai tirati fuori nessuno, se non lo stato per ammortizzatori sociali.. Capitani, EY e company hanno fatto grandi proclami ma mano al portafogli non l’hanno mai messa!! Anzi ..
Ma pure qui con 'ste idiozie? Siamo a livello di stalking.
 

Simme71

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19 Maggio 2009
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Leggo del mancato rinnovo per AZ della JV Atlantica, mi fa pensare che stavolta sono veramente andati fuori tempo massimo.
Spero di sbagliarmi ma è un fatto che va al di là della semplice cessazione di partnership, è la certificazione di una situazione non solo di estrema sofferenza finanziaria ma anche di totale confusione
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Se quanto riporta FG è corretto

Air France, Delta, KLM and Virgin Atlantic operated just over a quarter of transatlantic capacity during the year ending in July, FlightGlobal schedules data shows. Including Alitalia boosted their share by less than one percentage point.
è probabile che un'AZ in perenne difficoltà, con la prospettiva di essere nazionalizzata e con una quota di mercato così bassa, rischi di essere più un problema che un'opportunità per la nuova JV.
Comunque ci sono ancora più di 3 anni prima della scadenza della JV attuale, quindi può accadere di tutto.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Leggo del mancato rinnovo per AZ della JV Atlantica, mi fa pensare che stavolta sono veramente andati fuori tempo massimo.
Spero di sbagliarmi ma è un fatto che va al di là della semplice cessazione di partnership, è la certificazione di una situazione non solo di estrema sofferenza finanziaria ma anche di totale confusione
Si sta parlando alla fine della JV in corso, è una cosa di cui si parla da almeno un anno e deriva dalla necessità di integrare VS ora che c'è stato lo scambio azionario con AF-KL. AD AZ, non partecipante allo scambio azionario,su spinta di DL era stata offerta la possibilità di entrare come partner ma giustamente i commissari hanno chiesto di rimanere in stand-by con la JV attuale in attesa di sapere quale sarà il futuro.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Se quanto riporta FG è corretto



è probabile che un'AZ in perenne difficoltà, con la prospettiva di essere nazionalizzata e con una quota di mercato così bassa, rischi di essere più un problema che un'opportunità per la nuova JV.
Comunque ci sono ancora più di 3 anni prima della scadenza della JV attuale, quindi può accadere di tutto.
L'obiettivo delle partecipanti era rinnovare la JV già quest'anno in coincidenza con lo scambio azionario ma avrebbe voluto dire terminare la JV attuale offrendo un bello sconto all'opzione LH. La nuova JV si basa sullo scambio azionario, ad AZ è stato offerto di entrare come partner con una maggiore libertà dell'attuale nella gestione delle rotte da operare e del traffico da inserire in JV per cercare di invogliare AZ a ri-vincolarsi. Visto che mancano 3 anni alla fine della JV attuale c'è tempo per capire il futuro azionario di AZ. Comunque il timore non è una AZ nazionalizzata stand alone, è una AZ che passa in orbita LH e Star Alliance.
 

belumosi

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Nessuno può aver timore di chi controlla meno dell'1% del mercato. Ciò non toglie che alle varie alleanze possano far comodo anche quei piccoli numeri. Chiaramente alle condizioni imposte dai pesi massimi, esattamente come ora.
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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La politica non deve avere le idee chiare su Alitalia. Ma più che la politica in generale, il ministro dei trasporti Toninelli. Perché se fino a qualche giorno fa riferiva che Alitalia sarebbe ritornata ad essere la compagnia di bandiera, oggi parlando a Radio1 il ministro ha affermato: «Non parlo di nazionalizzazione, parlo di interessi italiani», ha spiegando che l’idea è quella di trovare un compratore industriale e non uno speculatore. «Penso ci siano buone possibilità di ottenere ottimi risultati», ha sottolineato.



Nel frattempo, Alitalia è stata esclusa anche dalla joint venture transatlantica siglata fra Air France-KLM, Delta Airlines e Virgin Atlantic, della quale faceva parte dal 2010. E’ stato siglato lo scorso 20 luglio il rinnovo dell’accordo di cooperazione, che copre le rotte transatlantiche con riguardo ad orari, tariffe e strategie di marketing, producendo risparmi per i viaggiatori e benefici nella competizione fra le compagnie firmatarie.



L’esclusione di Alitalia, scrive il sito specializzato FlightGlobal, che riporta la notizia, è dovuta alla persistente fase di incertezza sul futuro della compagnia aerea, coinvolta in una critica procedura di ristrutturazionee vendita, ed alla scarsa visibilità circa il controllo della stessa. Queste le ragioni che hanno portato alla sua esclusione dalla partnership.

http://www.travelquotidiano.com/tra...azione-az-esclusa-da-maxialleanza/tqid-324737
Questo come intelligenza è ai livelli di Giulia Lupo.
Non so se mi spiego.
 

Betha23

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Nessuno può aver timore di chi controlla meno dell'1% del mercato. Ciò non toglie che alle varie alleanze possano far comodo anche quei piccoli numeri. Chiaramente alle condizioni imposte dai pesi massimi, esattamente come ora.
Penso si riferisse all'1% del totale voli tra Europa e USA, non l'1% della JV,
 

s4lv0z

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Mi sembra comunque un po' basso... se AZ con 3/6 (a seconda delle stagioni) voli ar al giorno costituisce l'1% del traffico usa/eu.. si intuisce che giornalmente il traffico complessivo sia costituito da diverse centinaia di voli al giorno (A380 e feed vari non cambiano sostanzialmente la proporzione).
Mi sembra un numero sparato a caso per sottolineare il basso peso di AZ..

S.
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Penso si riferisse all'1% del totale voli tra Europa e USA, non l'1% della JV,
Mi sembra comunque un po' basso... se AZ con 3/6 (a seconda delle stagioni) voli ar al giorno costituisce l'1% del traffico usa/eu.. si intuisce che giornalmente il traffico complessivo sia costituito da diverse centinaia di voli al giorno (A380 e feed vari non cambiano sostanzialmente la proporzione).
Mi sembra un numero sparato a caso per sottolineare il basso peso di AZ..
FG parla di "transatlantic capacity", che presa alla lettera, dovrebbe comprendere tutto quello che vola sopra l'oceano. Quindi qualsiasi collegamento tra l'intera America ed Europa/Africa/MO/Asia occidentale.
Riferendosi alla JV nordatlantica, si potrebbe però supporre che il lato americano includa solo Canada, USA e Messico. Non è chiaro.
AZ dovrebbe offrire meno dell'1% di questa capacità complessiva.
Quanto ai dati, va detto che di solito FG è una rivista seria e affidabile.
 

sevs17

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Il Corriere della Sera odierno riporta che AZ avrebbe inviato un documento chiedendo di essere inclusa nella nuova JV. Pare che la JV attuale possa concludersi in anticipo nel 2019...
 

Dancrane

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Il Corriere della Sera odierno riporta che AZ avrebbe inviato un documento chiedendo di essere inclusa nella nuova JV. Pare che la JV attuale possa concludersi in anticipo nel 2019...
Fosse vera la notizia, sarebbe da chiedersi come mai, dopo avere ripetuto fino al voltastomaco che la JV era penalizzante, adesso chiedano di farne parte. Forse che qualcuno meno politico e più ragioniere due conticini in croce se li sia fatti?
 

Farfallina

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Qui' c'e' qualcosa che non quadra....
Hai ragione, non quadra la tua comprensione dell'italiano… "in attesa di sapere quale sarà il futuro" e della nuova JV si parla da oltre un anno in quanto nasce dalla necessità di includere VS.

Sempre al post 305 scrivevo anche: "L'obiettivo delle partecipanti era rinnovare la JV già quest'anno…".

Nella nuova JV (su proposta DL che è poi quella che tira le fila dell'alleanza dopo l'entrata nel capitale di AF-KL) sarebbero previste aperture e maggiore flessibilità nei confronti di AZ (lo dichiarò il CEO di DL qualche mese fa) che chiedeva un maggiore spazio che le sarebbe utile per aumentare velocemente e con rischi ridotti il suo LR e aumentare un pochino la massa critica.
E' evidente che finché LH sarebbe rimasta in ballo la questione JV non poteva che rimanere in stand by, nel momento nel quale il governo parla di controllo pubblico e comunque di un partner industriale al 49% dubito che LH possa essere della partita, poi non si sa mai di vedere Spohr a fare il socio di minoranza di Toninelli.
 

Max737

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Alitalia tratta per l’alleanza nei cieli con Delta, Air France-Klm e Virgin
Depositata la richiesta per una nuova joint venture dove però Alitalia viene tenuta fuori. La compagnia tricolore sta negoziando, ma l’esito è incerto

di Leonard Berberi - lberberi@corriere.it
Si riapre all’improvviso la partita delle alleanze internazionali di Alitalia. In un documento spedito il 20 luglio al Dipartimento americano dei trasporti e visionato dal Corriere Delta Air Lines, Virgin Atlantic e Air France-Klm chiedono l’approvazione di una nuova joint venture. Ma si tratta di un riassetto dove la compagnia tricolore per ora non è presente. Una mossa a sorpresa dal momento che Alitalia fa già parte di un accordo di cooperazione — da 10 miliardi di dollari l’anno — con americani e franco-olandesi. La decisione, confida al Corriere chi segue da vicino il dossier, si è resa necessaria «per integrare i vari intrecci azionari: Delta detiene il 49% di Virgin, Air France-Klm ha acquistato il 31% di Virgin», «per rispondere all’aggressività delle low cost di lungo raggio come Norwegian Air e Wow Air» e perché «c’è incertezza su Alitalia, non sappiamo che farà il governo: andremo avanti senza loro per adesso anche per evitare sorprese come una cessione a Lufthansa». Questo non esclude che l’aviolinea italiana possa entrare in un secondo momento: i colloqui sarebbero in corso in questi giorni. Ma l’esito è incerto.
Il documento
Il passaggio che riguarda Alitalia è una nota a piè di pagina 3 del documento depositato: «Non sarà nella joint venture modificata fino a quando non scadrà quella di SkyTeam o quando verrà conclusa secondo i termini del contratto», c’è scritto. «Sebbene le parti sperano nella cooperazione con Alitalia la compagnia è in fase di ristrutturazione e la sua futura proprietà è incerta. Così come incerti sono anche i tempi per eventuali futuri accordi». La joint venture consente ai vettori di coordinare orari, tariffe, promozioni, strategie. Nei voli di lungo raggio Alitalia registra ricavi importanti: in un documento inviato alla Corte distrettuale di New York sostiene che i suoi affari nel mercato Usa «sono cruciali per le operazioni globali. I voli da e per gli Stati Uniti generano il 30% dei ricavi complessivi e almeno il 15% degli introiti totali viene registrato a New York». In Delta stimano che il mercato Usa-Italia valga 3,2 miliardi di dollari l’anno.
I dati
«La decisione di Delta, Virgin, Air France-Klm è sensata: non sappiamo come sarà il lungo raggio di Alitalia tra uno o due anni, perché coinvolgerla?», spiega Edward Russell, della società specializzata FlightGlobal. L’accordo nel quale si trova Alitalia scadrebbe il 31 marzo 2022, ma può essere chiuso prima. Già nel 2019, stando alle fonti. Dal vettore italiano arriva un secco «no comment». Secondo i dati della piattaforma Oag raccolti dal Corriere i voli operati da Alitalia rappresentano quest’anno l’1% di quelli totali messi a disposizione tra Europa e America. Dal 6 al 12 agosto 2018, sono 130 mila i posti offerti tra Italia e gli Usa: American Airlines pesa per il 26%, Alitalia il 24% e Delta il 23%.

https://www.corriere.it/economia/18_luglio_24/alitalia-tratta-l-alleanza-cieli-delta-air-france-klm-virgin-aa306ca6-8eb2-11e8-a00a-fdaee410bf0b.shtml
 

belumosi

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Alitalia, la Ue "apre" al ritorno dello Stato

La commissaria Vestager: "Non guardiamo mai al proprietario nè abbiamo soluzioni preferite, ma vogliamo solo che non ci siano aiuti diretti"
di LUCIO CILLIS

24 Luglio 2018

ROMA - La commissaria alla Concorrenza dell'Unione Europea, Margrethe Vestager, apre all'Alitalia pubblica e a un possibile ritorno dello Stato nella società. Ma, sottolinea anche, solo in assenza di aiuti diretti. In pratica un via libera condizionato a soluzioni finanziarie che vengano reperite sul mercato e quindi con una società che agisca alla pari con altri soggetti dello stesso settore.

Rispondendo ad una domanda, la commissaria alla Concorrenza ha spiegato che "quando si parla del futuro di Alitalia non c'è una nostra soluzione preferita, come sapete - ha aggiunto - siamo neutrali sulla proprietà, ovviamente è una possibilità che sia in parte di proprietà pubblica, ma quello che guardiamo è che lo Stato agisca come attore del mercato in modo che non ci siano aiuti di Stato. Quello è l'importante, non l'identità del proprietario".

Il tema è tornato a dominare il dossier Alitalia proprio per il ventilato ritorno di società pubbliche all'interno della nuova società che secondo il governo, dovrebbe poter contare sull'aiuto di uno o più forti partner statali (si parla di Cassa Depositi e Prestiti e altre aziende). La gara così come è stata pensata dal precedente esecutivo a guida Gentiloni, avrebbe dovuto scovare un socio industriale forte (in corsa ci sono Lufthansa, easyJet e Wizz Air) cui cedere le attività di volo mentre per l'handling ci sono sul tavolo altre tre proposte. Oggi invece le due soluzioni potrebbero andare d'accordo: un pezzo di Stato e un pezzo di privati con grande esperienza nel settore aeronautico. Alitalia ha comunque un contenzioso con l'Ue che ha aperto un dossier (proprio per aiuti di Stato) dopo il via libera al prestito da 900 milioni a un tasso del 10% annuo che potrebbe risultare, proprio perché concesso ad una società in amministrazione straordinaria, fin troppo favorevole.

http://www.repubblica.it/economia/2...to-202545953/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P10-S1.6-T2

 

atlantique

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Hai ragione, non quadra la tua comprensione dell'italiano… "in attesa di sapere quale sarà il futuro"
Quando si comincia offendendo o si e' colti in fallo o non si hanno argomenti ma andiamo oltre...

"in attesa di sapere quale sarà il futuro"
Bene, chiedono di rimanere in stby in attesa di conoscere il futuro, ma ora scrivono alla JV per essere aggiunti,ne deduco che sono venuti a conoscenza del futuro,cosa che ritengo difficile essendo la matassa ancora da dipanare.
 

atlantique

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Voglio vedere Di Maio e il Ministro dei Trasporti (non mi viene nemmeno in mente il suo nome, per dire il suo peso) che decidono l'uscita dalla UE perché il salvataggio di stato di Alitalia viene considerato illegale.
Stanno camminando tutti su un filo molto sottile, e nessuno sembra rendersi ben conto che ogni azione, ma anche ogni dichiarazione, ha delle conseguenze immediate (del resto questa è la differenza fra governare e fare opposizione)
Stando all'articolo sopra riportato pare che l'Europa possa anche chiudere entrambi gli occhi.
 

Kropotkin72

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17 Luglio 2016
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Fosse vera la notizia, sarebbe da chiedersi come mai, dopo avere ripetuto fino al voltastomaco che la JV era penalizzante, adesso chiedano di farne parte. Forse che qualcuno meno politico e più ragioniere due conticini in croce se li sia fatti?
Siccome va di moda esigere la botte piena e la moglie ubriaca si vogliono i ricavi della JV e la libertà di sviluppare la capacità come pare e piace. Può darsi che i commissari abbiano capito che i vincoli della JV non siano imposti contra personam dai franco-olando-americani, ma vincoli che tutti i soci danno a sè stessi per far funzionare la baracca come se fosse una compagnia virtuale. Può anche darsi che i commissari abbiano capito che l'alternativa di andare da soli costa il sacrificio di altri 2.000 posti di lavoro.
 

BGW

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30 Marzo 2008
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CMN
FG parla di "transatlantic capacity", che presa alla lettera, dovrebbe comprendere tutto quello che vola sopra l'oceano. Quindi qualsiasi collegamento tra l'intera America ed Europa/Africa/MO/Asia occidentale.
Riferendosi alla JV nordatlantica, si potrebbe però supporre che il lato americano includa solo Canada, USA e Messico. Non è chiaro.
AZ dovrebbe offrire meno dell'1% di questa capacità complessiva.
Quanto ai dati, va detto che di solito FG è una rivista seria e affidabile.
Il dato dell'1% è del tutto realistico. Basta guardare questa tabella in cui AZ è la penultima, appena sopra Air Transat. Dati stagionali, certo (W16 vs W17), ma la stagionalità sul nord atlantico riguarda un pò tutte le compagnie.

https://www.legalflightdeck.com/2018/01/articles/airlines/the-transatlantic-battle/
 
Stato
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