Thread Alitalia - Luglio 2018


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indaco1

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30 Settembre 2007
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Non vuol semplicemente dire che loro non ci capiscono nulla e si faranno scrivere il compitino da altri?
 

londonfog

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8 Luglio 2012
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Londra
Non vuol semplicemente dire che loro non ci capiscono nulla e si faranno scrivere il compitino da altri?
Viste le dichiarazioni di vari "esperti" riportate dai media italiani negli ultimi mesi, quello che mi fa paura e' chi potrebbere essere questi "altri"
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Passano i mesi, cambia il Governo, tutto come prima... la sensazione è che si potrebbe arrivare verso settembre con la necessità non di prorogare il prestito ponte, bensì di integrarlo cospicuamente.

Dell'intervista di Gubitosi non mi è chiaro un passaggio, ovvero quando dice del prestito ponte da 900 milioni che "al 30 giugno erano 763 milioni, più 103 milioni depositati presso la Iata" ... quindi Alitalia avrebbe regolarmente pagato le rate degli interessi?
Dai dati di bilancio pubblicati pare di si, quindi dovrebbero essere state pagate a scadenza previa autorizzazione del tribunale. E dovrebbero incidere per più del 50% sulla perdita netta a fine anno, ma ripeto si parla di stime sull'andamento dei conti.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Solo a me questa frase fa molta paura?
Fra l'altro non sta al loro team di esperti ottimizzare il piano. Il piano lo fanno i commissari, quello che deve fare il governo è decidere la linea strategica e ottenere le necessarie coperture in sede UE se come pare l'obiettivo è nazionalizzare con un progetto stand alone. Perchè altrimenti il piano lo detteranno da Francoforte.
 

londonfog

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8 Luglio 2012
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Londra
Fra l'altro non sta al loro team di esperti ottimizzare il piano. Il piano lo fanno i commissari, quello che deve fare il governo è decidere la linea strategica e ottenere le necessarie coperture in sede UE se come pare l'obiettivo è nazionalizzare con un progetto stand alone. Perchè altrimenti il piano lo detteranno da Francoforte.
Piu' che altro sarebbe il caso di darsi una mossa. Se veramente l'intenzione e' nazionalizzare con un progetto stand alone, prima si fa meglio e'. Le incertezze e i ritardi creano piu' danni che altro.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Nominato il nuovo Country Manager per la Francia:

En France, Alitalia a nommé Aldo D’Elia comme nouveau Country Manager. Né en 1979, diplômé en économie, il a occupé précédemment plusieurs fonctions au sein de la direction commerciale d’Alitalia, notamment Directeur régional pour l’Europe de l’Est ; Directeur régional pour le Moyen-Orient et l’Afrique ; Country Manager en Israël, et Pricing manager de la Coentreprise transatlantique entre Alitalia, Air France, KLM et Delta. Aldo D’Elia « est maintenant à la tête de la structure commerciale de la Compagnie italienne en France, un marché très important pour Alitalia avec de grandes marges de développement ». Au cours de la saison estivale 2018, Alitalia effectue 102 vols hebdomadaires au départ de cinq aéroports français : Paris-CDG(28 vols hebdomadaires vers Rome et 21 vers Milan-Linate) ; Paris-Orly (18 vols hebdomadaires vers Linate) ; Nice (21 vols hebdomadaires vers Rome); Marseille (7 fréquences hebdomadaires vers Rome) et Toulouse (7 fréquences hebdomadaires vers Rome Fiumicino). Parmi les destinations atteignables depuis la France via une correspondance, Alitalia met en avant l’île Maurice qui sera desservie à partir de la fin octobre.

air-journal.fr
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Roma, 9 lug. (askanews) - Risultati molto positivi per il nuovo Alitalia shuttle Milano-Londra. La "navetta" fra le due città, lanciata a inizio aprile e dedicata principalmente al traffico business, ha segnato nel trimestre aprile-giugno "un aumento dei passeggeri del 25,9% e ricavi in crescita dell'11,8%".

"A conferma - sottolinea Alitalia - degli investimenti sulle rotte da e per Milano Linate e visti i risultati estremamente positivi del collegamento tra le due capitali finanziarie, la compagnia ha deciso di estendere il prodotto Shuttle ad altre rotte, privilegiando le tratte nazionali e internazionali con maggiori frequenze giornaliere, ampi volumi di traffico e una clientela prevalentemente business".

Con 16 voli andata e ritorno, l'Alitalia Shuttle collega il city airport di Milano all'aeroporto di Londra City (12 voli andata e ritorno) e a quello di Londra Heathrow (4 voli andata e ritorno), "offrendo alla clientela business che viaggia fra le due capitali finanziarie un prodotto multifrequenza con servizi dedicati".

https://it.finance.yahoo.com/notizi...26-primi-3-mesi-shuttle-milano-155622361.html
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Perdonatemi se è stato già postato.

https://www.albertaferretti.com/ch/alberta-ferretti/mood/alitalia_section

Una maglietta 175euro? :morto:

Pablo Ardizzone è il make-up artist italiano delle star. Nel suo portfolio spiccano i nomi di Valeria Marini, sua grande amica, di Simona Ventura, di Elenoire Casalegno, ma anche di Kylie Minogue e della principessa di Monaco Charlène.


Pablo è stato scelto dalla stilista Alberta Ferretti, che ha avuto l’incarico da Alitalia di realizzare le nuove divise, per studiare il look delle assistenti di volo e di terra. “Anche il make-up è una divisa”, afferma il noto il make-up artist.
Pablo, raccontaci com’è iniziata la tua collaborazione con Alberta Ferretti e Alitalia
“Mi chiama l’ufficio stampa della Ferretti e mi chiede un appuntamento”, racconta Pablo a SiViaggia. “Vado e mi presentano il progetto. Io, entusiasta, ho detto subito ‘con piacere!’”.

Deve essere un onore ricevere un richiesta del genere, no?
“Lei mi ha spiegato qual era la sua idea creativa e di come voleva chiudere il progetto delle divise Alitalia chiedendo a me di pensare a trucco e capelli. Ho la fortuna di conoscere Alberta da più di dieci anni per cui abbiamo un ottimo feeling. Ci siamo ragguagliati e io le ho esposto le mie idee. Ci siamo trovati subito sul gusto e sul concetto e siamo andati avanti. Mi ha spiegato che la novità era il colore blu (blu sono infatti le nuove divise Alitalia che entreranno in vigore entro l’estate 2018, ndr) e che il protocollo era valido sia per il personale di volo sia per quello di terra, quindi doveva essere universale per tutte. Si parla all’incirca di quattromila donne di tipologie completamente diverse”.

Non deve essere facile trovare un look che stia bene a donne che hanno carnagione, occhi e capelli diversi. Come hai fatto?
“La scelta è stata piuttosto complicata perché non si trattava di lavorare con una tipologia unica, tutte bionde, tutte castane… certo, si tratta sempre di donne belle e di rappresentanza, ma comunque diverse. Quindi mi sono detto: cosa posso fare per farle sentire bene, renderle piacevoli e curate, atemporali perché non possono rifarsi il trucco completamente nelle diverse ore della giornata. Doveva essere un tipo di trucco che andasse bene in qualunque momento, dando un appeal fresco, sicuro e rassicurante”.

In effetti le assistenti di volo hanno sempre un aspetto fresco anche dopo aver volato 20 ore, raccontaci qual è il loro segreto.
“Il gioco è stato alquanto ambizioso perché il nero non mi piaceva, il marrone lo trovavo triste. Allora ho pensato: perché non usiamo il blu che è un colore estremamente attuale oltre a essere il colore della nuova divisa? Quindi ho optato per la matita blu, che fa parte dei colori naturali. Però il blu non è proprio adattabile a tutte. Allora mi sono chiesto, come renderlo più versatile e universale? Abbinandolo al marrone. Ognuna può quindi giocarsi il proprio punto di blu mescolandolo col marrone. Quando Alberta mi ha chiesto di collaborare a questo progetto, il primo pensiero che mi era venuto in mente era che Alitalia porta l’italianità in tutto il mondo. Allora mi sono chiesto: cosa ha portato l’italianità e lo stile italiano in tutto il mondo?”.

E cos’era?
“La musica. Non quella attuale, naturalmente, ma la musica classica che ha portato l’Italia in tutto il mondo per secoli. L’idea creativa che ho avuto è stata di ideare il make-up Alitalia ispirandomi alla musica classica”.

Puoi spiegarci meglio il tuo pensiero?
“Mi sono ispirato al ritmo di applicazione dei prodotti. Ovvero, questo make-up è ispirato al tempo di una composizione musicale classica e al suo andamento o velocità di applicazione”.

Vuoi dire che le hostess devono ascoltare la musica classica quando si truccano per andare al lavoro?
“Perché no! Scherzi a parte, per applicare il make-up che ho studiato non ci vogliono più di otto minuti, forse anche meno. A ogni prodotto ho dato un nome di ritmo. Alla terra ho dato l’Adagio, il blu Moderato, il marrone Allegrando, per le labbra nudo Vivace. Sono tutti aggettivi che si trovano sul metronomo. Prima che arrivasse il metronomo erano aggettivi che venivano scritti sullo spartito e che davano il ritmo e quindi a ogni aggettivo corrispondeva un tot dibattute al minuto. Il make-up ha quindi un concetto musicale.

Oltre alla matita blu e marrone per gli occhi, quali sono, secondo le tue indicazioni, gli altri colori che fanno parte delle nuova divisa Alitalia?
“L’incarnato deve essere naturale, modellato con un po’ di terra e dominato da un illuminante, quindi sopra lo zigomo un illuminante e sotto lo zigomo la terra. Non ho inserito blush. Naturalmente alla base ci deve essere un fondotinta in base alla carnagione, ognuna trova il colore giusto. Il rossetto è un nudo Vivace, un color labbra appena acceso. Ho consigliato tre colori che posso essere adattati alle diverse carnagioni. Per intenderci, non si può più indossare un rossetto rosso. Niente eyeliner però in quanto, nonostante sia bellissimo, crea dei problemi: innanzitutto non tutte hanno la palpebra che lo regge, inoltre perché non tutte sono capaci di metterlo. Quindi, piuttosto che trovare delle righe improbabili era meglio non metterlo. Inoltre, c’è un protocollo anche per le mani che devono essere lattiginose, l’unghia deve essere curata, ma senza colore”.

È un tipo di trucco che le hostess possono applicare da sole, anche durante un volo, senza bisogno di affidarsi al make-up artist?
“Essendo persone abituate a volare, secondo me non hanno bisogno che io spieghi loro il know how. Mi sono limitato a dare loro il nuovo mood e le nuove gamme cromatiche”.

Per quanto riguarda l’acconciatura, invece, quali indicazioni hai dato?
“Ho dato tre indicazioni diverse in base alla lunghezza e alla massa dei capelli: se la lunghezza è medio-lunga, uno chignon basso sotto l’osso occipitale. Prima era un po’ più alto, ma ora calcolando gli scolli delle giacche delle nuove divise ho pensato che dovesse quasi appoggiarsi, lo trovo più donante e più femminile. Ricordiamoci che spesso le hostess di volo le guardiamo di profilo e vedere uno chignon che rimane tra naso e bocca fa un po’ strano, invece un po’ più basso e più piatto nella parte alta e più gonfio nella parte bassa dà una bella proporzione alla testa rendendola molto femminile e armoniosa. Per questo tipo di chignon ho dato assoluta libertà di riga, in mezzo, su un lato o sull’altro o con la frangia perché volevo valorizzarle e non obbligarle a un protocollo per cui non stessero bene. Lo chignon si ferma con le forcine, no a imbottiture. Per chi li ha medio-corti, la banana raccolta e chiusa. Chi ha i capelli corti li lascia così come sono così come chi li ha a caschetto. Anche se ammetto che la maggior parte ha capelli medio-lunghi”.

Hai qualche consiglio da dare invece alle donne che viaggiano in aereo?
“Dipende dal tipo di viaggio. Se si tratta di un volo breve di un’ora e mezza al massimo ormai è come andare in metropolitana e non è un problema. Se invece è un viaggio a lungo raggio dove c’è di mezzo una notte passata in aereo dove c’è anche un grosso fuso orario io consiglio sempre di struccarsi e di portarsi dietro una maschera idratante da applicare durante il volo perché la pressurizzazione dell’aereo tende a seccare la pelle per cui la maschera aiuta la pelle a mantenere l’idratazione nello stato ottimale e anziché arrivare stanche si arriva riposate e meravigliose. Anche gli uomini”.
 
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