bombatutto
Bannato
- 2 Ottobre 2011
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Roger.Come vedi non ci sono preconcetti o posizioni derivanti da "tifo" ma solo da osservazioni che ognuno di noi evidenzia in base a una serie di parametri diversi.
Roger.Come vedi non ci sono preconcetti o posizioni derivanti da "tifo" ma solo da osservazioni che ognuno di noi evidenzia in base a una serie di parametri diversi.
vabbè...Roger.
In genere, nel mio campo, l'anzianità è anche sinonimo di piu' esperienza. Quindi, ragionevolmente, rispettando questo ordine di criteri, le aziende hanno visto che la percentuale di fallimenti è minore.Per tornare a parlare del metodo di selezione ti rispondo su quello che hai scritto sull'anzianità prima.
Non sta a me decidere quali debbano essere i criteri "meritocratici" , ma come tutte le cose esisteranno degli standard quindi facilmente potrebbero essere applicati. Il ragionamento che fai tu (e non metto in dubbio che sia come dici nella compagnia in cui lavori) sull'anzianità secondo me andrebbe ribaltato : sostanzialmente tu affermi che eventuali avanzamenti di carriera sono possibili (per capacità, giustamente) solo al raggiungimento di una certa anzianità. Io invece partirei dal concetto opposto : l'avanzamento di carriera avviene per capacità e a pari capacità la discriminante può essere l'anzianità aziendale. I criteri su cui "calcolare" il merito non mi sono noti ma non dubito che ci siano visto che paesi come Stati Uniti , ma per rimanere in casa nostra anche quelli scandinavi e la Germania basano la crescita professionale e le opportunità sul merito.
In un'azienda normale non è né uno né l'altro a determinare le promozioni.Per tornare a parlare del metodo di selezione ti rispondo su quello che hai scritto sull'anzianità prima.
Non sta a me decidere quali debbano essere i criteri "meritocratici" , ma come tutte le cose esisteranno degli standard quindi facilmente potrebbero essere applicati. Il ragionamento che fai tu (e non metto in dubbio che sia come dici nella compagnia in cui lavori) sull'anzianità secondo me andrebbe ribaltato : sostanzialmente tu affermi che eventuali avanzamenti di carriera sono possibili (per capacità, giustamente) solo al raggiungimento di una certa anzianità. Io invece partirei dal concetto opposto : l'avanzamento di carriera avviene per capacità e a pari capacità la discriminante può essere l'anzianità aziendale. I criteri su cui "calcolare" il merito non mi sono noti ma non dubito che ci siano visto che paesi come Stati Uniti , ma per rimanere in casa nostra anche quelli scandinavi e la Germania basano la crescita professionale e le opportunità sul merito.
Altra piccola postilla : non è il "forum" che dice come la si deve pensare. Ognuno è dotato di un proprio cervello e ha la capacità di farsi un'idea sulla base delle informazioni che ha. Se queste non coincidono con quelle di tutti è necessario farsene una ragione.
Si parla di voli da AUH per Milano/Roma/Bologna/Venezia/Catania
Il mio ragionamento non si applica solo ai piloti (oltretutto saranno quelli che soffriranno meno gli esuberi visto il possibile trasferimento ad AUH, prepensionamenti e CIGS). Mi riferisco in particolar modo agli assistenti di voli o di terra o al personale in sede, ma più genericamente applicabile ad ogni realtà aziendale.In un'azienda normale non è né uno né l'altro a determinare le promozioni.
Il primo meccanismo è la necessità dell'azienda di avere le nuove posizioni.
Nel caso dei piloti, i controlli sono passa/non passa (ai vari check), quindi non c'è la classifica dei più bravi e si va per anzianità.
Del resto uno che ha passato i check per più tempo ha un vantaggio su chi è più "inesperto".
Da me questo criterio vale anche per gli assitenti di volo. Per i dipendenti di terra non so, ma se tanto mi da tanto.. se vuoi mi informo.Il mio ragionamento non si applica solo ai piloti (oltretutto saranno quelli che soffriranno meno gli esuberi visto il possibile trasferimento ad AUH, prepensionamenti e CIGS). Mi riferisco in particolar modo agli assistenti di voli o di terra o al personale in sede, ma più genericamente applicabile ad ogni realtà aziendale.
insomma Pres, direi dunque che le posizioni degli uni e degli altri siano dunque entrambe rispettabili e non troppo fuori dal coro o figlie di preconcetti!credo che in questi anni ci siano stati diversi forumisti a partire da belumosi, ma lo stesso TW 843 , Dr. Gio etc... che sull'aspetto finanziario non hanno mai risparmiato un colpo ad Alitalia , "denunciando" come i risultati economici non fossero in linea con le attese e che i comunicati stampa fossero confezionati in modo da riportare solo le notizie positive. C'è da prendere atto però che dal punto di vista operativo (quindi non finanziario) i miglioramenti che ci sono stati sono INNEGABILI : a partire da aeromobili nuovi, meno disservizi, voli più puntuali , meno bagagli persi e performances operative sicuramente in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti, di questi tutti hanno preso atto meno che qualche irriducibile fan-contro.
Come vedi non ci sono preconcetti o posizioni derivanti da "tifo" ma solo da osservazioni che ognuno di noi evidenzia in base a una serie di parametri diversi.
got it, thanks!Mi occupo di medicina, non di finanza, pertanto mi limito ad esprimere delle sensazioni e commentare più o meno vivacemente le notizie o i rumors usciti a mezzo stampa, più che a giudicare il perché e il percome DT e predecessori siano stati dei buoni AD o meno.
Rimanendo in tema di AD posso dirti che su Sabelli un'idea chiara non me la sono ancora fatta, benché molti dicano fosse un buon dirigente, mentre, a mio avviso, Ragnetti era un ottimo comunicatore e che da alcune sue idee (tipo l'Alitalia Day) era palese tutta la sua esperienza di marketing; sulla gestione Del Torchio, anche qui, non saprei esattamente cosa dire, se non che mantenere il dialogo tra tutte le parti in gioco e relativi interessi non deve essere un compito facile.
Con ciò ci tengo a precisare che nessuno degli AD finora subentrati debba essere beatificato per i mirabolanti risultati ottenuti, ognuno ha le sue colpe e i suoi errori, ma c'è anche da ricordare che, con il susseguirsi delle gestioni, gli spazi di manovra si sono via via ridotti sempre di più.
Detto ciò, non riesco a capacitarmi di come si possa giudicare, a prescindere, DT, considerato che è entrato in corsa (il bilancio 2012 era già stato approvato) e che i risultati 2013 non siano ancora stato ratificati dal CdA è resi pubblici.
Quoto.Dove stai tu, non credo siano dovuti mai ricorrere a licenziamenti collettivi. Per tutto il resto, l'anzianità, come ben sai, è un valore aggiunto ed è il primo criterio per gli avanzamenti di carriera.
In ogni caso http://www.repubblica.it/economia/2012/01/05/news/licenziamenti_possibili-27610617/
Io lavoro nel settore, ma nonostante il mio nick non sono un pilota. Lavoro con la tecnologia ma non ho nulla a che fare con IT. Dal mio ufficio non vedo aerei, pero' se non partono pieni, non ho fatto bene il mio lavoro. Il mio lavoro 20 anni fa non esisteva, e meta' delle cose che faccio oggi non si facevano 5 anni fa'. La gente che lavora per me tra 3 anni dovra' cambiare completamente skillset. Insomma, nel mio ambito l'anzianita' conta meno di zero, a tutti i livelli.Non ho esperienze nel tuo campo, anche perchè non ho ancora capito di cosa ti occupi nonostante il nick, ad ogni modo nella mia compagnia, per il mio campo, l'anzianità è il primo requisito. Questo, credo, per un duplice motivo. Primo perchè il dipendente è motivato a restare, e secondo perchè per la compagnia significa una maggiore esperienza. Ho già spiegato come funziona, quando arriva il tuo turno per anzianità, viene disposta una commissione che valuta le tue capacità. Se risulti idoneo, inizi il processo di upgrading ma se non è il tuo turno, aspetti. Non importa se tu sia chuck yaeger. Se quello prima di te passa gli assessment, significa che è altrettanto valido. L'anzianità è trasparente, tant'è che io posso in questo momento aprire intranet e sapere, piu' o meno, quando mi spetterà la valutazione per un eventuale avanzamento di carriera. Se ti saltano,puoi chiedere tutte le spiegazioni del caso.
Ora è ovvio che all'interno della struttura, le posizioni manageriali non seguono questo criterio, anche se raramente ho visto persone neo-assunte andare a occupare posizioni di rilievo. Pero', ad onor del vero, mi è capitato di vedere anche questo ma, parlando in generale, le persone che occupani le posizioni di spicco, sono tutte persone presenti in compagnia da lungo tempo.
Al contrario di quello che dici tu, invece, la stessa cosa non accade in Italia dove non si prendono persone di provata esperienza ma, invocando criteri meritocratici non meglio identificati come puoi vedere dai post degli illustri forumisti neo-liberali, si assumono inetti paraculati.
EDITO: scusami, arrivo al punto perchè credo di aver divagato. Credo che gli esuberi debbano essere individuati, all'interno dell'unità produttiva relativa, tenendo in stretta considerazione i criteri elencati da mauro piu' sopra. Nessuno spazio per paraculati o figli di personaggi illutsri (questo si puo' scrivere?).
A bomba...puoi passare al solito giochino di insulti ma se quello che hai scritto è una vaccata rimane una vaccata. Te pensa che in diversi casi ci sono arrivati anche i giornalisti a capire la differenza...A farfallino... eddai.
Se l'eventualità di rimanere fuori per sempre non fosse stata specificata chiaramente prima a chi richiese la cigs volontaria, sarà interessante sapere quale criterio viene ritenuto applicabile.Un taglio di 1.084 lavoratori di terra (staff e operations) più 380 tra piloti e hostess. Resteranno fuori dal perimetro della Nuova Alitalia anche 787 lavoratori già in cassa integrazione volontaria a zero ore. E’ questo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali al Messaggero, il piano che i ministri Lupi e Poletti stanno illustrando ai sindacati e che prevede, dopo l’accordo con Etihad, un organico a regime di 11.470 dipendenti e 1.464 esuberi.
Fonte il messaggero
Giusto quelle due destinazioni in più da Linate, eh?Sempre da Il Giornale di oggi, ecco le nuove rotte da LIN:
Ecco tutti i nuovi voli da Linate
Alitalia parla arabo. O almeno comincia. Etihad entra, come socio di minoranza nella compagnia di bandiera, rilevando il 49%.
Il costo dell'operazione è di 560mila euro ma il domani non promette niente di buono per i tifosi di un'Alitalia davvero Ali Italia. La parola araba conterà sempre più ed Etihad farà presto una voce più grossa o, come si suol dire, la voce del padrone. Indipendentemente dal futuro, il presente è il potenziamento di Linate, come chiesto espressamente da Etihad.
E allora eccoli i nuovi voli che decolleranno dal Forlanini. Etihad ha chiesto collegamenti con Düsseldorf, Amburgo, Ginevra, Ibiza, Palma di Maiorca, Belgrado, Kiev, Mosca, San Pietroburgo, Tirana, Casablanca, Algeri, Tunisi, Tripoli, Il Cairo, Istanbul e Tel Aviv. Queste mete si aggiungono al traffico di aerei di tutte le compagnie che attualmente gravitano su Linate e uniscono l'aeroporto milanese ad Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Berlino, Bucarest, Copenhaghen, Dublino, Francoforte, Londra, Madrid, Parigi, Praga, Stoccolma e Vienna.
In buona sostanza le capitali europee più alcune città che, pur non essendo tali, risultano strategiche nelle rotte aeree. L'effetto di questa «manovra» di Etihad, compresa nel pacchetto di acquisto del 49% delle azioni della compagnia, è che lo scalo amplierà di molto i propri orizzonti. Le attuali regole stabiliscono infatti che il Forlanini gestisca non più di 18 movimenti all'ora verso destinazioni coincidenti con capitali europee. È evidente, insomma, che la fisionomia della programmazione delle linee cambierà radicalmente. In primo luogo sono state incluse da Etihad anche mete intercontinentali quali Casablanca, Algeri, Tunisi, Tripoli, Il Cairo e Tel Aviv. Per il momento tra i collegamenti non figura quello con Abu Dhabi. Con queste premesse è prevedibile che il famigerato tetto di 18 movimenti orari verrà largamente sfondato.
Se Linate se la ride, nel senso che il futuro sembra tingersi di rosa dal momento che l'importanza di un aeroporto cresce con l'aumentare del traffico di passeggeri, Malpensa è al centro di un equivoco. Maurizio Lupi ha cercato di tranquillizzare il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il governatore lombardo Roberto Maroni, assicurandoli che il domani dello scalo è lontano dal ridimensionamento visto che Alitalia passerà dagli attuali 11 voli settimanali a 25.
Lupi ha orgogliosamente sbandierato il dato, senza contare però che il traguardo da lui indicato per l'Alitalia che verrà è inferiore al traffico aereo attualmente gestito da Fly Emirates che su Malpensa offre - già attualmente - la bellezza di 28 frequenze settimanali. Tre in più di quelle che Alitalia prevede e che l'ad Gabriele Del Torchio con l'ex ministro, prospettano come un prestigioso risultato che farà decollare lo scalo di Busto. Giusto per fare paragoni, da Fiumicino Alitalia gestisce 1.274 voli settimanali. Meditate, gente. Meditate.
http://www.ilgiornale.it/news/milano/ecco-tutti-i-nuovi-voli-linate-1026485.html
Lo aggireranno con la firma individuale. Ha funzionato in passato e funzionerà anche adesso.Se l'eventualità di rimanere fuori per sempre non fosse stata specificata chiaramente prima a chi richiese la cigs volontaria, sarà interessante sapere quale criterio viene ritenuto applicabile.
Perché la cigs volontaria presuppone certezza di rientro sul posto di lavoro?Se l'eventualità di rimanere fuori per sempre non fosse stata specificata chiaramente prima a chi richiese la cigs volontaria, sarà interessante sapere quale criterio viene ritenuto applicabile.
E quale è il periculum in mora per una persona che percepisce, sia pur momentaneamente, una tutela da parte dello stato?
Dubito che eventualmente interessino i B737 di Mistral. Nel momento in cui Poste è socio di AZ può cercare di convincere i soci ad integrare Mistral che non porta in dote certo i vecchi B737 ma io contratto con Poste per trasportare la posta. Alla fine Mistral non dovrebbe apportare grossi surplus di personale visto che la struttura pare abbastanza snella e si porterebbe dietro comunque del "lavoro" cargo e potrebbe integrarsi con Cityliner per i regional portando personale pronto per operare su ATR che ad AZ serve.Ho più di un dubbio che EY dopo aver messo a terra i 320 di AZ, voglia prendersi carico dei 737 Mistral. Mi sembra un'operazione fumosa all'interno di un'operazione fumosa più grande....
Grazie comunque per il rumor.![]()