Thread Alitalia Etihad III : l'accordo


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bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Tuttavia all’interno degli accordi tra impresa e sindacati raggiunti al termine del procedimento che precede il licenziamento, è possibile che le parti stabiliscano dei criteri diversi da quelli previsti dalla legge. Nel derogare ai principi di legge le parti devono comunque evitare discriminazione (sindacale, religiosa, politica, sessuale, linguistica ecc), e seguire principi di razionalità ovvero devono essere coerenti con le ragioni aziendali che sono alla base della richiesta di mobilità.
.. che poi è la parte della legge che si applicherà.
 

belumosi

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Il piano segreto di Etihad per Alitalia

Il governo alza il livello del confronto sui tagli in Alitalia. I ministri Maurizio Lupi e Giuliano Poletti, (Trasporti e Lavoro), hanno fatto slittare da ieri a oggi l'incontro sindacale, chiedendo la partecipazione dei segretari confederali, Susanna Camusso (Cgil), Raffele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil). Il confronto viene portato al massimo livello perché la situazione è prossima a diventare rovente. Oggi dovrebbero essere comunicati i licenziamenti previsti, che secondo l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio sono 2.200. Il personale in eccesso non potrà essere assistito con i consueti ammortizzatori sociali e quindi il sindacato, pur consapevole della delicatezza della situazione, dovrà far fronte a una valanga che finora aveva sperato di arginare. Il mestiere dei sindacati è quello di difendenere i lavoratori, e quindi le prossime settimane potrebbero essere drammatiche. Tutti e tre i leader sindacali ieri hanno convenuto che prima del confronto sui tagli andrà valutato il piano industriale della nuova Alitalia; il ministro Lupi si chiede se nei 2.200 esuberi sono considerati gli 800 cassintegrati a zero ore, che alleggerirebbero il numero totale. Per domani, giovedì, è confermato l'incontro di Del Torchio con i sindacati di settore sul piano.
Le questione degli esuberi va spiegata meglio. Etihad, nella sua lettera di 27 pagine datata 1 giugno, ha riproposto le sue condizioni, le stesse che aveva già comunicato in novembre (detto per inciso: sei mesi persi). Una delle condizioni è l'assetto della nuova compagnia, che dovrà assumere il personale adeguato alle esigenze di funzionamento (il costo dell'attuale personale è considerato eccessivo per 150 milioni all'anno). Nel testo non si fanno numeri ma è chiaro che il personale in esubero resterà, semplicemente, nella vecchia Alitalia. La quale sarà una scatola vuota (o meglio piena solo di grane, più ovviamente il 51% della nuova Alitalia) nella quale non si giustificano 2.200 dipendenti in cassa integrazione. Ecco perché per questi ultimi non c'è scampo.
La questione dei tagli, va osservato, non riguarda Etihad, ma la società attuale. Anzi, tra le condizioni poste dall'ad James Hogan, ce n'è una che prevede che ogni questione relativa ai dipendenti non trasferiti nella new company, resti alla old: gli arabi non intendono correre il rischio di fronteggiare i sindacati italiani. Su questo sono fermissimi, a costo di rinunciare ad Alitalia.
Altra questione, in qualche modo analoga, riguarda le banche. Etihad ha posto come condizione di non trasferire nella nuova compagnia i debiti pregressi, che quindi restano nella old. La questione, molto spinosa, relativa alla rinuncia dei crediti da parte delle banche e alla conversione di porzioni di essi in capitale riguarda dunque solo la vecchia Alitalia . Le banche su questo tema puntano i piedi, e la ragione è interessante: in caso di fallimento prima vengono liquidati i debiti, poi il capitale. In questa eventualità, le banche, rinunciando ai crediti, fanno un regalo agli altri soci. Nella vecchia Alitalia (per la quale Etihad prevede il cambio di denominazione, anche per fugare qualsiasi equivoco futuro) resteranno anche i prestiti convertibili di Intesa e Atlantia datati 2008.
Nella nuova Alitalia, Etihad verserà 560 milioni freschi: 387,5 in conto aumento di capitale, 112,5 per la società che gestisce il programma Mille miglia e 60 milioni per cinque coppie di slot a Londra Heathrow, che poi saranno riaffittati ad Alitalia. La condizione posta da Mr Hogan è che tutto questo denaro serva allo sviluppo e non a coprire questioni pregresse. Tra le richieste, anche un ampio numero di nuovi voli dall'Italia, per i quali rinviamo al grafico. Nella vecchia Alitalia restano anche i contenziosi (a garanzia dei quali Colaninno & C. si devono impegnare per altri 200 milioni) e le relazioni con il gruppo Toto. Per la parte riguardante gli aerei di quest'ultimo, che passeranno alla new, è prevista la rinegoziazione dei leasing: risultano del 20% superiori alla media del mercato. Qualcosa di simile a un regalo: per gli arabi, intollerabile.
Quanto ai tempi dell'accordo, la lettera di Etihad prevede la firma entro il 31 luglio; seguiranno 60-90 giorni per le autorizzazioni delle autorità, che - considerando il vuoto di agosto - porterà a fine anno. È presumibile che la nuova Alitalia partirà il primo gennaio 2015.

http://www.ilgiornale.it/news/economia/piano-segreto-etihad-alitalia-1026562.html

Qualcuno riesce a postare la versione cartacea con il grafico citato nell'articolo?
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Credo che gli 800 lavoratori in cassa volontaria sono tutelati da un accordo sindacale che prevede l'obbligo del reintegro in azienda al termine della cassa integrazione .
Se faranno la bad company, rimarranno semplicemente dove sono.
A proposito di bad company, ma nel resto dell'europa è permessa la creazione di una bad e good quando le cose vanno male,? Vorrei sapere se è solo un caso tricolore.
 

belumosi

Socio AIAC 2025
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Dossier Alitalia, Caio (Poste): Valuteremo investimenti per rafforzare nostra quota azionaria
Mercoledì 11 Giugno 2014
Roma
- Si è svolto ieri mattina il CDA di Poste Italiane. Al termine dell'incontro l'Amministratore delegato, Francesco Caio, si è soffermato sul Dossier Alitalia: "Ho aggiornato il Consiglio sul dossier Alitalia sulla base delle informazioni finora fornite dall'Azienda sul negoziato con Ethiad. L'interesse di Poste Italiane è legato alle sinergie industriali e commerciali, soprattutto nel settore della logistica. L'alleanza di Alitalia con un partner industriale crea le premesse per un suo rafforzamento. Ogni ulteriore investimento sarà valutato sulla base di un'attenta analisi dei ritorni economici e finanziari associati al piano industriale, della struttura societaria dell'accordo e della valorizzazione della nostra quota azionaria. Questi elementi sono in via di definizione e il nostro CdA li valuterà appena saranno disponibili".

http://www.casertanews.it/public/ar...timenti-rafforzare-nostra-quota-azionaria.htm

Vista l'elevatissima redditività riscontrata nel precedente investimento di 75 M€, le Poste stanno giustamente pensando di mettere altri soldi in AZ.
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Per la parte riguardante gli aerei di quest'ultimo, che passeranno alla new, è prevista la rinegoziazione dei leasing: risultano del 20% superiori alla media del mercato. Qualcosa di simile a un regalo: per gli arabi, intollerabile.2015.
Mi sembra che per anni, qui nel forum, questa sia stata sempre considerata una fandonia.
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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Se faranno la bad company, rimarranno semplicemente dove sono.
A proposito di bad company, ma nel resto dell'europa è permessa la creazione di una bad e good quando le cose vanno male,? Vorrei sapere se è solo un caso tricolore.
Non è detto. E nel caso deve essere un giudice a stabilirlo.
 
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flyboy

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Sempre da Il Giornale di oggi, ecco le nuove rotte da LIN:

Ecco tutti i nuovi voli da Linate


Alitalia parla arabo. O almeno comincia. Etihad entra, come socio di minoranza nella compagnia di bandiera, rilevando il 49%.
Il costo dell'operazione è di 560mila euro ma il domani non promette niente di buono per i tifosi di un'Alitalia davvero Ali Italia. La parola araba conterà sempre più ed Etihad farà presto una voce più grossa o, come si suol dire, la voce del padrone. Indipendentemente dal futuro, il presente è il potenziamento di Linate, come chiesto espressamente da Etihad.
E allora eccoli i nuovi voli che decolleranno dal Forlanini. Etihad ha chiesto collegamenti con Düsseldorf, Amburgo, Ginevra, Ibiza, Palma di Maiorca, Belgrado, Kiev, Mosca, San Pietroburgo, Tirana, Casablanca, Algeri, Tunisi, Tripoli, Il Cairo, Istanbul e Tel Aviv. Queste mete si aggiungono al traffico di aerei di tutte le compagnie che attualmente gravitano su Linate e uniscono l'aeroporto milanese ad Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Berlino, Bucarest, Copenhaghen, Dublino, Francoforte, Londra, Madrid, Parigi, Praga, Stoccolma e Vienna.
In buona sostanza le capitali europee più alcune città che, pur non essendo tali, risultano strategiche nelle rotte aeree. L'effetto di questa «manovra» di Etihad, compresa nel pacchetto di acquisto del 49% delle azioni della compagnia, è che lo scalo amplierà di molto i propri orizzonti. Le attuali regole stabiliscono infatti che il Forlanini gestisca non più di 18 movimenti all'ora verso destinazioni coincidenti con capitali europee. È evidente, insomma, che la fisionomia della programmazione delle linee cambierà radicalmente. In primo luogo sono state incluse da Etihad anche mete intercontinentali quali Casablanca, Algeri, Tunisi, Tripoli, Il Cairo e Tel Aviv. Per il momento tra i collegamenti non figura quello con Abu Dhabi. Con queste premesse è prevedibile che il famigerato tetto di 18 movimenti orari verrà largamente sfondato.
Se Linate se la ride, nel senso che il futuro sembra tingersi di rosa dal momento che l'importanza di un aeroporto cresce con l'aumentare del traffico di passeggeri, Malpensa è al centro di un equivoco. Maurizio Lupi ha cercato di tranquillizzare il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il governatore lombardo Roberto Maroni, assicurandoli che il domani dello scalo è lontano dal ridimensionamento visto che Alitalia passerà dagli attuali 11 voli settimanali a 25.
Lupi ha orgogliosamente sbandierato il dato, senza contare però che il traguardo da lui indicato per l'Alitalia che verrà è inferiore al traffico aereo attualmente gestito da Fly Emirates che su Malpensa offre - già attualmente - la bellezza di 28 frequenze settimanali. Tre in più di quelle che Alitalia prevede e che l'ad Gabriele Del Torchio con l'ex ministro, prospettano come un prestigioso risultato che farà decollare lo scalo di Busto. Giusto per fare paragoni, da Fiumicino Alitalia gestisce 1.274 voli settimanali. Meditate, gente. Meditate.

http://www.ilgiornale.it/news/milano/ecco-tutti-i-nuovi-voli-linate-1026485.html
 
F

flyboy

Guest
Il piano segreto di Etihad per Alitalia

Qualcuno riesce a postare la versione cartacea con il grafico citato nell'articolo?[/FONT][/COLOR]
Puoi leggerla a questo indirizzo http://www.ecostampa.com/Servizi/RasClienti/rassegna.asp

Le destinazioni sono quelle note, già nel piano DT: Shangai da MXP e da FCO: Pechino, Città del Messico, San Francisco, Seoul e Santiago del Cile. Vanno capite le tempistiche, e immagino tra queste si farà una ulteriore scelta.
 
Ultima modifica da un moderatore:

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Io direi che invece e' proprio grazie ad un ragionamento di questo tipo che si tengono in vita, pagati e a dispetto di altri molto piu' meritevoli, pesi morti di tutti i tipi in Italia.
Forse voleva dire che essendo di casa malcostume, non-trasparenza e pure di peggio, il concetto del merito assume valenza del tutto relativa.
Diventiamo prima un Paese normale e poi potremo riempire post e bocca di belle parole.
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Si. Negli anni che seguiranno. Intanto, se faranno come nel 2008, chiameranno i lavoratori individualmente per la firma nella nuova società e contestualmente per il licenziamento dalla vecchia.
Anche se non sempre viene concessa la procedura correlata, esiste l'art.700 cpc il quale prevede ulteriori misure cautelari.
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Anche se non sempre viene concessa la procedura correlata, esiste l'art.700 cpc il quale prevede ulteriori misure cautelari.
Non è ex 700? E se non sbaglio, il giudce concede il 700 solo in caso di problemi finanziari del lavoratore che non puo' aspettare i tempi biblici della giustizia italiana. Ma non sarà questo il caso perchè agli espulsi verranno concessi gli ammortizzatori sociali e quindi protranno aspettare l'esito di un normale procedimento.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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20
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Il piano segreto di Etihad per Alitalia
Qualcuno riesce a postare la versione cartacea con il grafico citato nell'articolo?[/FONT][/COLOR]
c'è solo un elenco senza specifiche ulteriori.
Si parla di voli da AUH per Milano/Roma/Bologna/Venezia/Catania

Quanto alle rotte da LIN c'è l'elenco postato nell'altro articolo, credo che si siano clamorosamente dimenticati di ZRH (visto che c'è GVA a maggior ragione).
Ad ogni modo mi pare una bozza tanto per far capire come si allargheranno i cieli UE.
Pare non ci siano richieste specifiche sulla LIN-AUH comunque, nonostante si fosse a lungo paventato e rumoreggiato.


Poi c'è l'elenco delle nuove rotte AZ.

da MXP : PVG
da FCO : PEK, ICN, SFO, MEX, SCL e più frequenze a ORD, JFK e GIG
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Non è ex 700? E se non sbaglio, il giudce concede il 700 solo in caso di problemi finanziari del lavoratore. Ma non sarà questo il caso perchè agli espulsi verranno concessi gli ammortizzatori sociali.
Il procedimento cautelare d'urgenza ex art.700 cpc è correlato alla provata esposizione di un periculum in mora. Il danno che ne deriverebbe può essere di diverso tipo, quindi non solo di natura patrimoniale. Altresì importante è che il danno non si sia già verificato e manifestato, altrimenti è rito ordinario.

In merito agli amm.ri sociali, come è uscito stamane (di cui il sottoscritto aveva già postato diverse settimane fa), non sembrerebbe prevista cigs (salvo deroga ad hoc), poichè non è chiaro se la oldco dichiari o meno di prevedere ripresa dell'attività.

Ovviamente, la sola indennità di mobilità durerebbe di meno, prima o poi finirebbe, e l'interessato potrebbe impugnare il tutto (sempre se il verbale della originaria messa in cigs lo permetta), e sarà il giudice a decidere sul tipo di tutela da riconoscere o meno.

C'è anche da dire che dopo una procedura di licenziamento collettivo non sembrerebbe possibile assumere.

http://www.fisacpiemonte.net/wordpr...igo-di-riassunzione-e-risarcimento-del-danno/
 

FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
Vista l'elevatissima redditività riscontrata nel precedente investimento di 75 M€, le Poste stanno giustamente pensando di mettere altri soldi in AZ.
Pare che le Poste, come contropartita, possano chiedere il loro smarcamento da Mistral, che verrebbe utilizzata per il famoso progetto del cargo a MXP, mentre le attività regionali attualmente operate per conto di AZ, possano venire integrate a quelle di CT.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Dall'articolo pubblicato sul giornale veniamo a sapere che la nuova alitalia avrà 150 mln in meno di costo del lavoro, il 20% in meno sui canoni dei leasing di Toto e un po' di interessi passivi in meno per il taglio dei debiti.

Se ci aggiungessimo un pochino di ripresa economica, a nessuno sorge il dubbio che questa volta davvero potrebbe iniziare a guadagnare?
 
Stato
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