Infrastrutture - Alitalia: il Cda cerca soluzioni per evitare il tracollo 19/12/2016 15:59 - ALN
Secondo fonti di stampa, Alitalia chiudera' il 2016 con una perdita superiore a 400 milioni, oltre un milione al giorno. Nell’anno in chiusura prosegue la crisi del vettore italiano che si prolunga dal 2009, a cui si e' tentato di preservarne 'l'italianita' con interventi pubblici per oltre 7 miliardi.
Il Cda di Alitalia si e' riunito per discutere il piano industriale per i prossimi anni. Diverse sono le soluzioni che il management sta studiando per evitare il tracollo finanziario, ma quella piu' semplice sarebbe un aumento di capitale, il quarto in meno di un decennio.
Questa scelta e' complicata per via della particolare compagine azionaria della compagnia, in quanto Etihad Airways, che alla fine del 2013 ha acquistato il 49% di Alitalia, non puo' piu' fornire risorse al vettore per i vincoli dell'Unione Europea. Inoltre, se la quota di Etihad salisse ulteriormente, Alitalia cesserebbe di essere compagnia europea diventando un vettore degli Emirati, perdendo cosi' tutti i benefici commerciali della Ue.
Per risolvere questo problema, il Cda ha in corso di valutazione una serie di soluzioni alternative. Etihad potrebbe ad esempio incrementare la partecipazione in Alitalia acquistando azioni senza diritto di voto, anche se tale operazione potrebbe andare contro i vincoli imposti dalla Ue.
Un'alternativa, ritenuta pero' dagli esperti ormai inadatta, e' quella di investire sulle tratte a lungo raggio, acquistando 20 nuovi aerei per le rotte piu' remunerative, e cessando di utilizzarne una decina di quelli che operano a corto e medio raggio. Anche alleanze commerciali con vettori low cost, come Ryanair, avrebbero un ruolo nella nuova strategia, compresa l’uscita dalla partnership con Skyteam.
Le indiscrezioni riportano inoltre che per ridurre i costi la compagnia starebbe valutando la possibilita' di piu' di mille tagli del personale, fra licenziamenti, prepensionamenti ed esternalizzazioni, cioe' trasferimenti ad altre societa' del gruppo.
Se tutte queste operazioni dovessero fallire, l'unica soluzione potrebbe essere l'ingresso di un nuovo partner europeo. Negli ultimi giorni, ad esempio, e' saltato fuori il nome della tedesca Lufthansa.
Commento
Se il nuovo piano strategico di Alitalia dovesse andare in porto, potrebbe impattare il traffico nazionale e internazionale con ripercussioni o vantaggi per tutti i gestori di infrastrutture aeroportuali piu' importanti come Atlantia, in quanto Alitalia genera il 42% del traffico dell'aeroporto di Fiumicino (dato al 31 dicembre 2015), senza tralasciare Save e Sea (non quotata).
Impatto limitato o nullo per Enav, i cui ricavi sono legati alle tariffe incluse nel piano quinquennale al 2019 e sono influenzati dal balance, meccanismo che prevede il recupero o la restituzione ai vettori degli effetti derivanti dallo scostamento tra il traffico aereo previsto nel piano tariffario e il traffico effettivo.
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