Thread Alitalia dal 1 settembre 2014


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Mobius

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7 Novembre 2013
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La soppressione dei voli da TRN deve essere scongiurata, e se proprio AZ non può mantenerli tutti, spero in una suddivisione delle rotte tra AZ e VY, che hanno servizi grossomodo equivalenti. FR non è adatta, almeno per quanto riguarda i collegamenti tra TRN e REG/SUF, anche se regalarle monopoli a destra e a manca sembra essere uno degli hobby nazionali preferiti. Ok per il mercato libero e la concorrenza, ma con dei paletti: le rotte e i servizi socialmente utili devono rimanere, anche se mantenuti con soldi pubblici, perché il fatto che le compagnie aeree siano private non annulla il diritto costituzionale alla mobilità e il mantenimento di servizi di base di utilità sociale. Anche per questo abbiamo la CT dove serve.

Proprio oggi ho fatto una rampa per TRN, volo operato da AP. Come al solito, tante assistenze (5, e molto gravi) e un'età media dei passeggeri altissima... se ci fosse stata FR una di quelle assistenze sarebbe rimasta a terra, e chissà quanti anziani avrebbero pagato una penale ACI perché non in grado di fare il check-in online. A questo punto è meglio fare qualche sconto ad AZ per mantenere decentemente una rotta piuttosto che regalarla a FR, incassare comunque di meno, e far calare a picco la qualità del servizio.

Per quanto riguarda i collegamenti con VCE, data l'utenza completamente diversa, i voli FR per TSF e quelli V7 per VCE possono tranquillamente sostituire quelli AP.
 

aless

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12 Settembre 2006
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La soppressione dei voli da TRN deve essere scongiurata, e se proprio AZ non può mantenerli tutti, spero in una suddivisione delle rotte tra AZ e VY, che hanno servizi grossomodo equivalenti. FR non è adatta, almeno per quanto riguarda i collegamenti tra TRN e REG/SUF, anche se regalarle monopoli a destra e a manca sembra essere uno degli hobby nazionali preferiti. Ok per il mercato libero e la concorrenza, ma con dei paletti: le rotte e i servizi socialmente utili devono rimanere, anche se mantenuti con soldi pubblici, perché il fatto che le compagnie aeree siano private non annulla il diritto costituzionale alla mobilità e il mantenimento di servizi di base di utilità sociale. Anche per questo abbiamo la CT dove serve.

Proprio oggi ho fatto una rampa per TRN, volo operato da AP. Come al solito, tante assistenze (5, e molto gravi) e un'età media dei passeggeri altissima... se ci fosse stata FR una di quelle assistenze sarebbe rimasta a terra, e chissà quanti anziani avrebbero pagato una penale ACI perché non in grado di fare il check-in online.

Mobius, non penso tu abbia ben chiaro cosa intende la Costituzione Italiana per "diritto alla mobilità" (art. 16).

Sei rimandato.

Vai, studia, e ritorna.
 

Fewwy

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19 Agosto 2014
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Mantenere le posizioni ad ogni costo? anche se non remunerative?
Adesso mi fai sbilanciare un po' troppo, non avendo numeri alla mano. Ovviamente c'è un limite alla perdita, ma non per questo non può essere leggermente in perdita (è un'ipotesi: potrebbe benissimo essere nella metà positiva e noi non lo sappiamo e stiamo discutendo del nulla).
Inoltre, ammettendo che la domanda ci sia, forse Alitalia non sa tenere delle buone politiche di pricing e da lì diventano rotte non remunerative... Chi lo sa!
Ad ogni modo, ci sono tante azioni da intraprendere prima di chiudere il volo. Ridimensionarlo, per esempio: mica dico che ci vuole un daily su tutte PMO, CTA, REG e SUF! :)

Comunque, staremo a vedere. Ad maiora!
 

Mobius

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7 Novembre 2013
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Mobius, non penso tu abbia ben chiaro cosa intende la Costituzione Italiana per "diritto alla mobilità" (art. 16).

Sei rimandato.

Vai, studia, e ritorna.
Se anche tu imbarcassi aerei ospedale per TRN la penseresti come me.

Tra l'altro non sembra un caso il fatto che la SAGAT sia disposta a cercare altre compagnie per le altre rotte, ma continua a trattare con AZ per NAP e SUF. Molto probabilmente anche loro, come noi della SACAL, sono arrivati alle stesse conclusioni; la differenza tra la nostra dirigenza e la loro sta nella capacità di reagire di fronte ad una specie di "emergenza" come questa. A Torino si danno da fare per cercare una soluzione, noi rimaniamo in balia delle onde nonostante gli interessi comuni.

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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Noto che nonostante i continui accenni a Pantalone per le questioni Az, le sovvenzioni Fr non ti scandalizzano più di tanto.
Herzog mi sa che a forza di voler fare le vittime a tutti i costi ti stai facendo dei viaggi mentali. Fosse per me non esisterebbero sovvenzioni a FR.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
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La soppressione dei voli da TRN deve essere scongiurata, e se proprio AZ non può mantenerli tutti, spero in una suddivisione delle rotte tra AZ e VY, che hanno servizi grossomodo equivalenti. FR non è adatta, almeno per quanto riguarda i collegamenti tra TRN e REG/SUF, anche se regalarle monopoli a destra e a manca sembra essere uno degli hobby nazionali preferiti. Ok per il mercato libero e la concorrenza, ma con dei paletti: le rotte e i servizi socialmente utili devono rimanere, anche se mantenuti con soldi pubblici, perché il fatto che le compagnie aeree siano private non annulla il diritto costituzionale alla mobilità e il mantenimento di servizi di base di utilità sociale. Anche per questo abbiamo la CT dove serve.

Proprio oggi ho fatto una rampa per TRN, volo operato da AP. Come al solito, tante assistenze (5, e molto gravi) e un'età media dei passeggeri altissima... se ci fosse stata FR una di quelle assistenze sarebbe rimasta a terra, e chissà quanti anziani avrebbero pagato una penale ACI perché non in grado di fare il check-in online. A questo punto è meglio fare qualche sconto ad AZ per mantenere decentemente una rotta piuttosto che regalarla a FR, incassare comunque di meno, e far calare a picco la qualità del servizio.

Per quanto riguarda i collegamenti con VCE, data l'utenza completamente diversa, i voli FR per TSF e quelli V7 per VCE possono tranquillamente sostituire quelli AP.
Perdonami, ma specialmente per un pax assistito fare uno scalo non è un dramma, male che vada faranno SUF-FCO-TRN.
 

aless

Moderatore
12 Settembre 2006
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Se anche tu imbarcassi aerei ospedale per TRN la penseresti come me.

Tra l'altro non sembra un caso il fatto che la SAGAT sia disposta a cercare altre compagnie per le altre rotte, ma continua a trattare con AZ per NAP e SUF. Molto probabilmente anche loro, come noi della SACAL, sono arrivati alle stesse conclusioni; la differenza tra la nostra dirigenza e la loro sta nella capacità di reagire di fronte ad una specie di "emergenza" come questa. A Torino si danno da fare per cercare una soluzione, noi rimaniamo in balia delle onde nonostante gli interessi comuni.

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Guarda, sarò brutale: da calabrese non me ne frega assolutamente niente dei voli sanitari dalla Calabria verso TRN, PSA o altro. Semmai mi frega del fatto che devi pregare per la buona salute tua e dei tuoi cari perchè se finisci in ospedale a Lamezia o oltrove è capace che ne esci in un sacco di plastica. Nonostante per la sanità si spendano gli stessi se non più soldi che altrove.

Andare a piangere perchè AZ se ne va e FR o le LCC non imbarcano le assistenze speciali, reclamando inoltre un diritto costituzionale che non esiste, mi fa imbufalire ancora di più, perchè se si continua a non capire qual è il problema, quel problema col ca**o che lo risolvi.

Detto questo, quando qualcuno nella mia famiglia s'è dovuto andare a curare altrove l'ha fatto senza volo diretto.
 
F

flyboy

Guest
Se anche tu imbarcassi aerei ospedale per TRN la penseresti come me.

Tra l'altro non sembra un caso il fatto che la SAGAT sia disposta a cercare altre compagnie per le altre rotte, ma continua a trattare con AZ per NAP e SUF. Molto probabilmente anche loro, come noi della SACAL, sono arrivati alle stesse conclusioni; la differenza tra la nostra dirigenza e la loro sta nella capacità di reagire di fronte ad una specie di "emergenza" come questa. A Torino si danno da fare per cercare una soluzione, noi rimaniamo in balia delle onde nonostante gli interessi comuni.

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Mobius, la SAGAT tratta con AZ per mantenere voli, ma la finalità non è principalmente quella di tutelare i poveri vecchietti, chi ha un cane ecc. ecc., come scrivi spesso tu, ma quella di mantenere voli e passeggeri che le possano consentire alla fine di ogni mese ed anno di:
a) emettere comunicati stampa dove possono trionfalmente scrivere che il traffico è cresciuto di x, y oppure z% (o almeno che non è diminuito);
b) di non scivolare ulteriormente nelle classifiche degli aeroporti italiani, alimentando polemiche e articoli di giornale tipo quelli che girano in questo giorni, che infastidiscono sia il management che i politici locali;
c) di tirare un sospiro di sollievo per riuscire a mantenere invariata la forza lavoro.

Delle motivazioni sociali che tu adduci, non gliene può fregar de' meno...
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alitalia, Cassano nuovo amministratore delegato

Alla guida della nuova Alitalia che nascerà dall'accordo con Etihad arriva Silvano Cassano. Il nome uscito venerdì sera dalla riunione del consiglio di amministrazione della compagnia italiana, ma che è stato identificato in accotrdo con Etihad, è circolato con insistenza nelle ultime settimane e non è quindi una sorpresa.

Una nomina che il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, pur non «avendo nulla contro del Torchio che ha fatto un ottimo lavoro», definisce «coerente con quanto ci avevano detto. Uno degli elementi importanti era la discontinuità».

Cassano, che succederà a Gabriele Del Torchio solo dopo il closing dell'accordo di partnership che Alitalia ed Etihad Airways hanno firmato l'8 agosto 2014 (e che a sua volta avverrà solo dopo il positivo completamento del processo di approvazione regolamentare) ha più di 35 anni di esperienza in ruoli dirigenziali ricoperti in diverse aziende. In precedenza è stato presidente e amministratore delegato della compagnia di navigazione italiana Grandi Navi Veloci, amministratore delegato del gruppo Benetton e di Fiat Auto Financial & Consumer Services, e Vice President Operations in Hertz Europa. E proprio alla società di autonoleggio il futuro comandante di Alitalia ha lavorato negli anni '90 insieme al numero uno di Etihad James Hogan.

Si scioglie quindi uno dei diversi nodi ancora rimasti sul cammino dell'alleanza tra le due compagnie, dopo che Del Torchio aveva annunciato l'intenzione di abbandonare a ottobre. Sul tavolo ci sono, tra le altre, ancora questioni importanti come la gestione degli esuberi e la scelta del presidente. Per quanto riguarda la prima la scadenza importante è quella del 10 settembre, giorno entro il quale dovranno arrivare le richieste di coloro che intendono andar via volontariamente a fronte di uno scivolo di 10mila euro. Per la seconda bisognerà invece aspettare la chiusura dell'operazione e la nascita della newco, i cui azionisti sceglieranno il nuovo presidente, che secondo indiscrezioni dovrebber essere Luca di Montezemolo, ormai vicino all'addio alla Ferrari.

Anche per cominciare a parlare di questo, e per illustrare la visione Etihad al personale di Alitalia, la prossima settimana sarà in Italia proprio Hogan.

http://economia.ilmessaggero.it/eco...-cassano-amministratore-delegato/881922.shtml
 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
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496
VCE-TSF
Il 12 sett incontro Del Torchio/Hogan e dipendenti per illustrare le opportunità e le prospettive della futura partnership con Etihad Airways.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO


Alitalia si cambia, Etihad sceglie Cassano



Gianni Dragoni

Mai più di tre anni anni al vertice di una grande azienda. Chissà se gli andrà meglio nella «nuova» Alitalia, quella targata Etihad, della quale Silvano Cassano (nella foto) è stato designato ieri «futuro amministratore delegato». La scelta di Cassano è stata ufficializzata dal consiglio di amministrazione dell'Alitalia-Cai, con anticipo rispetto alla data prevista di costituzione della «newco», la compagnia che avrà come socio principale con il 49% Etihad. La «nuova Alitalia» dovrebbe nascere entro fine anno, dopo l'approvazione di Bruxelles.
Gianni Dragoni


La decisione è stata presa ieri dal consiglio di amministrazione di Alitalia presieduto da Roberto Colaninno che, riferisce il comunicato della società, «ha deliberato di designare formalmente Silvano Cassano quale futuro amministratore delegato della "nuova" Alitalia». La nota aggiunge che «Silvano Cassano assumerà questo ruolo immediatamente dopo il closing del Transaction implementation agreement, ossia l'accordo di partnership che Alitalia ed Etihad Airways hanno firmato l'8 agosto 2014».
Secondo la nota della compagnia, «Alitalia ed Etihad Airways hanno identificato Silvano Cassano come il candidato più adatto per questo ruolo, dopo una adeguata consultazione». Gabriele Del Torchio rimane intanto a.d. dell'Alitalia-Cai, la compagnia dei «patrioti» berlusconiani nata nell'estate 2008 per acquisire la polpa della vecchia Alitalia pubblica, anch'essa però giunta al capolinea. Del Torchio potrebbe lasciare in ottobre.
Ma è chiaro fin d'ora che è Etihad a condurre le danze, anche se il vettore degli Emirati Arabi Uniti non può entrare subito formalmente nella gestione di Alitalia. Etihad deve attendere le autorizzazioni di Bruxelles, sia per l'Antitrust sia per il rispetto delle norme europee sul controllo, che deve essere di soggetti Ue: un passaggio delicato per quest'operazione, perché è evidente il ruolo forte dei soci arabi.
Nei sei mesi precedenti la firma degli accordi dell'8 agosto Cassano è stato consulente di Etihad per fare il piano industriale degli emiratini per Alitalia, come ha rivelato Il Sole 24 Ore il 9 agosto.
Dal 2010 non si hanno notizie di quali incarichi professionali avesse Cassano. Quell'anno aveva lasciato la guida della società di traghetti Grandi Navi Veloci, nella quale era approdato nel novembre 2006. Nel triennio precedente era stato a.d. del gruppo Benetton, dal 2003 al 2006. La famiglia di Treviso è, attraverso Atlantia, tra i principali azionisti italiani di Alitalia-Cai. Tuttavia non sarebbero i Benetton ad aver voluto Cassano per il nuovo incarico, del resto l'esperienza del manager a Treviso si era conclusa dopo appena tre anni. Nei tre anni precedenti Cassano era stato alla guida dei servizi finanziari del gruppo Fiat, a.d. di Fiat Auto financial & consumer services. Prima ancora era stato vicepresident Operations in Hertz Europa, dove avrebbe conosciuto James Hogan, attuale a.d. di Etihad.
Quando l'operazione sarà approvata da Bruxelles, Etihad sborserà 560 milioni di euro, ma solo 387,5 milioni entreranno nelle casse della nuova Alitalia, la «newco». Gli altri fondi andranno alla Cai, 60 milioni per comprare 5 coppie di slot a Heathrow che saranno dati in affitto alla nuova Alitalia e 112,5 milioni per comprare da Cai il 75% della società del programma Millemiglia, la Alitalia Loyalty.
Le parti, e in particolare Etihad, il socio forte della nuova Alitalia con il 49% (il 51% sarà di Cai insieme a Poste), hanno voluto mettere in chiaro in anticipo chi sarà il futuro amministratore delegato, anche perché gli uomini e le donne di Etihad, già presenti negli uffici di Alitalia, da questo mese seguiranno la gestione per tentare di raddrizzare la gestione. La prossima settimana, il 12 settembre, Hogan verrà di nuovo a Roma, per incontri con il governo e con un folto gruppo di dipendenti di Alitalia.
Resta da formalizzare la nomina del presidente della nuova Alitalia. A meno di imprevisti, il presidente sarà Luca Cordero di Montezemolo, che ha agito come «facilitatore» dell'accordo per Abu Dhabi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Gli Italiani ricapitalizzeranno cai per quasi 1000 mln oltre ai 75 mln che Poste metterà nella midco.

Continuo a non capire come farà Etihad ad arrivare al 49% versando solo 387,5 mln
 

mattia386

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28 Dicembre 2009
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Ok per il mercato libero e la concorrenza, ma con dei paletti: le rotte e i servizi socialmente utili devono rimanere, anche se mantenuti con soldi pubblici, perché il fatto che le compagnie aeree siano private non annulla il diritto costituzionale alla mobilità e il mantenimento di servizi di base di utilità sociale.
Premessa: non sono un simpatizzante di FR, delle sue politiche e dei suoi servizi. E' dal 2007 che non metto piede su un suo aereo.

Ciò detto non condivido una parola di quanto hai scritto: l'italico contribuente è stufo di sopportare una tassazione indegna di un paese civile al fine di finanziare sprechi e privilegi. I voli devono essere pagati dall'utente, non dal contribuente, in quanto la loro finalità sociale è pari a zero - a differenza di scuole e ospedali.
Il testo dell'art. 16 della costituzione mi pare molto chiaro: viene garantito il diritto alla libera circolazione e al soggiorno nel territorio, che possono essere limitati solo per legge e per motivi di sanità o sicurezza. Forse oggi ci può sembrare una cosa scontata, ma nel 1946/47 non lo era di certo.
L'articolo non include alcun riferimento al diritto a viaggiare liberamente all'interno del territorio nazionale a spese della collettività; nondimeno si può trovare tale interpretazione espansiva dei diritti garantiti dall'art.16 nella giurisprudenza della Corte Costituzionale.
 

totocrista

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Ma infatti sicuramente la ratio dell'articolo 16 Cost. Non è il diritto di viaggiare, ma ben altro.

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DusCgn

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ALITALIA: MICCICHE', BENE CASSANO A.D., SPERO SARA' GRADITO A ETIHAD

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cernobbio, 06 set - "Siamo molto soddisfatti della designazione di Cassano quale amministratore di Alitalia, un manager ex Fiat ed ex Benetton che ha sempre fatto bene, gestendo aziende importanti". Cosi' il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Micciche', all'indomani dell'indicazione di Silvano Cassano come futuro amministratore delegato di Alitalia. "Ci auguriamo che la scelta sara' gradita anche a Etihad", ha aggiunto, notando che "si tratta comunque soltanto di un'indicazione, la formalizzazione spettera' al nuovo cda una volta chiusa l'operazione con Etihad". Micciche' infine ha sottolineato che "Cassano potrebbe quindi essere uno dei sei nomi indicati dai soci italiani del futuro nuovo consiglio".




Tosi su Alitalia: "I dipendenti non sono pacchi postali. Parlerò con il ministro Lupi"

"Quando si fanno riorganizzazioni aziendali pur necessarie sul territorio oltre ai problemi dei dipendenti si deve anche tener conto degli aspetti strategici del trasporto aereo per le città interessate dal provvedimento"



La situazione di crisi di Alitalia è purtroppo ben nota, però non può giustificare il fatto che i dipendenti vengano smistati sul territorio nazionale come pacchi postali da Verona a Milano o a Roma senza tener conto delle implicazioni umane e sociali che investono queste persone e le loro famiglie”.

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Lo afferma il Sindaco di Verona Flavio Tosi in relazione al provvedimento di riorganizzazione annunciato dalla compagnia aerea che prevede che un centinaio di dipendenti, tra fine settembre e metà ottobre prossimi, non facciano più base in Veneto, negli aeroporti di Verona e Venezia, ma debbano trasferirsi nei due hub di Roma e Milano, nonostante i voli nazionali ed internazionali con destinazione da e per le due città venete rimangano sostanzialmente immutati. “Quando si fanno riorganizzazioni aziendali pur necessarie sul territorio – aggiunge Tosi – oltre ai problemi dei dipendenti si deve anche tener conto degli aspetti strategici del trasporto aereo per le città interessate dal provvedimento: Verona e Brescia, alleate con Venezia, rimangono tra i più importanti aeroporti nazionali, come confermano le nuove linee introdotte sia per mete italiane che straniere che funzionano benissimo, quindi il fatto che Alitalia concentri tutta l’attività su Roma, facendo in modo che tutti i voli diretti al Sud debbano far scalo a Roma, rischia di creare un disservizio negli aeroporti del Nord, un danno al territorio veronese e veneto e, in prospettiva, un danno all’Alitalia stessa che potrebbe soffrire ulteriormente la concorrenza dei treni veloci che possono offrire agli utenti alternative valide”. “Nei prossimi giorni cercherò – conclude Tosi – di confrontarmi su questo tema con il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi”.



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Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
1,306
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Gli Italiani ricapitalizzeranno cai per quasi 1000 mln oltre ai 75 mln che Poste metterà nella midco.

Continuo a non capire come farà Etihad ad arrivare al 49% versando solo 387,5 mln
Forse perchè non arriveranno al 49% di cai, ma di un altro soggetto. Insieme a cai.
 

DusCgn

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ALITALIA: LUPI, EUROPA NON PUO' NON RICONOSCERE BONTA' OPERAZIONE ETIHAD

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cernobbio, 07 set - "Un'Alitalia forte dovrebbe far bene non solo all'Italia, ma anche all'Europa e al mondo e quindi sono molto fiducioso. L'Europa non puo' non riconoscere la bonta' di questa operazione perche' tutti gli elementi sono stati seguiti. Non abbiamo problemi". Cosi' il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, parlando ai giornalisti a margine del Workshop Ambrosetti, sulla partnership con Etihad ora al vaglio dell'Unione europea.


Alitalia: Lupi, prossima settimana incontro ad Etihad

Cernobbio, 7 set. - 'La prossima settimana incontrero' l'ad di Etihad James Hogan, incontro richiesto dallo stesso manager'. Lo ha riferito ai giornalisti il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, spiegando che si tratta di un normale colloquio sullo sviluppo dell'operazione tra Etihad e Alitalia. Lupi si e' inoltre detto 'fiducioso' in un pronunciamento positivo da parte della Commissione Europea. 'E' stata un'operazione - ha spiegato - che assicura competitivita' e fa bene al mercato non solo europeo ma mondiale. E questo Bruxelles non potra' non riconoscerlo'. .


Alitalia: Lupi, nessun dubbio su via libera da parte di Bruxelles

Cernobbio, 7 set. (Adnkronos) - Sul via libera da parte di Bruxelles sulla questione Poste ed Etihad "non c'e' nessun dubbio". Lo assicura il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio.

"La notifica non puo' essere stata inviata, il closing e' previsto ad ottobre" ma si tratta di una questione puramente formale. "Sono molto fiducioso, così' come e' corretto che vi siano sollecitazioni da parte dei concorrenti che fino all'altro giorno si sono mossi con un concorrente debole come Alitalia e oggi c'e' un mercato aperto che dovrebbe fare bene non solo all'Italia ma anche all'Europa e al mondo".

Dunque " sono fiducioso -insiste Lupi - l'Europa non puo' non riconoscere la bonta' di questa operazione. Tutte le indicazioni sono state seguite. Non abbiamo problemi".



ALITALIA: LUPI, EUROPA NON PUO' NON RICONOSCERE BONTA' OPERAZIONE ETIHAD -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cernobbio, 07 set - Alitalia ed Etihad "stanno andando avanti ognuno per la propria parte. La settimana prossima incontrero' Hogan a Roma e ognuno procede per la propria parte nella direzione indicata - ha aggiunto Lupi - credo che l'Ue abbia acquisito tutta la documentazione quanto alle osservazioni di Poste, perche' quello era indipendente dall'accordo con Etihad, ma sono assolutamente convinto che sia su Poste, sia su Etihad/Alitalia non ci siano assolutamente problemi". Secondo Lupi, "sono solo questioni di forma. La prossima settimana definiremo con Hogan non l'intenzione di rilancio di Malpensa, ma come, alla luce del matrimonio Etihad-Alitalia, rilanciare lo scalo".
 
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