Thread Alitalia dal 1° gennaio 2009


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Il 13 gennaio è tra 10 giorni. Chi deve volare domestico a gennaio, febbraio, marzo, ecc., non aspetterà certo che LH Italia apra quei pochi voletti da MXP a 4/5 destinazioni. Volerà AZ e inizierà ad accumulare miglia Skyteam.

no, volera anche easyjet, ryanair, meridiana, windjet......
 
mi auguro fortemente che sia AF-KL a gestire le sorti strategiche e operative di AZ visto che, oltre ad essere socio di maggioranza, e' anche l'unico socio esperto in questioni aeronautiche.
il pool di imprenditori italiani si smembrera' nel corso del tempo perche' l'industria del trasporto aereo e' totalmente estranea a loro per tipologia di business e per interesse.
se le aspettative sono quelle di una AZ che torni forte e vincente, dovra' essere solo e soltanto un "addetto ai lavori" ad occuparsi di questa strategy.

Esatto, in questi 5 anni di lock-up le scelte strategiche saranno solo del partner. L'italianità consisterà solo nella mera proprietà, che si limiterà ad avvallare le decisioni parigine.
 
Esatto, in questi 5 anni di lock-up le scelte strategiche saranno solo del partner. L'italianità consisterà solo nella mera proprietà, che si limiterà ad avvallare le decisioni parigine.

mi aspetto anche una sequela di ostrusioni e rallentamenti nei vari processi decisionali perche' ... come si fa a tenere a bada un gruppo di italiani che vuole (o meglio, crede) comunque avere sempre qualcosa da dire di migliorativo (anche senza competenza ma per il semplice diritto di essere ... socio?).
 
mi aspetto anche una sequela di ostrusioni e rallentamenti nei vari processi decisionali perche' ... come si fa a tenere a bada un gruppo di italiani che vuole (o meglio, crede) comunque avere sempre qualcosa da dire di migliorativo (anche senza competenza ma per il semplice diritto di essere ... socio?).

Un Tronchetti Provera qualsiasi sicuramente non è un esperto di compagnie aeree, ma non è l'ultimo dei fessi...sa benissimo che certe decisioni vadano fatte da chi se ne intende.
Lui ci ha messo gli sghèi e sicuramente non li vuole vedere volatilizzati..
 
Lui ci ha messo gli sghèi e sicuramente non li vuole vedere volatilizzati..

sarebbe interessante sapere chi ha erogato i fondi (non penso nessun socio personalmente ma banche o altri istituti a nome e per conto di) dato che l'operazione dei "patrioti" come definiti dal vs presidente del consiglio e' decisamente di natura politica e demagogica (concorderai, spero!)
 
sarebbe interessante sapere chi ha erogato i fondi (non penso nessun socio personalmente ma banche o altri istituti a nome e per conto di) dato che l'operazione dei "patrioti" come definiti dal vs presidente del consiglio e' decisamente di natura politica e demagogica (concorderai, spero!)

Beh imprenditori che lavorano per spirito di carità ancora non ne ho conosciuti :D
 
mi auguro fortemente che sia AF-KL a gestire le sorti strategiche e operative di AZ visto che, oltre ad essere socio di maggioranza, e' anche l'unico socio esperto in questioni aeronautiche.
il pool di imprenditori italiani si smembrera' nel corso del tempo perche' l'industria del trasporto aereo e' totalmente estranea a loro per tipologia di business e per interesse.
se le aspettative sono quelle di una AZ che torni forte e vincente, dovra' essere solo e soltanto un "addetto ai lavori" ad occuparsi di questa strategy.
concordo...fosse anche una partnership con Air Timbuctu...all'interno di CAI (come emanazione della proprietà, non di eventuale management proveniente da AZ o AP) serve una conduzione tecnica e professionale del settore.
Qualcuno avecva scritto qui di patti parasociali, di AF tenuta al guinzaglio, di suddivisone degli tuli in un certo modo.
Dubito che AF entri con il 25%, ci metta un pacco di soldi (forse pure veri! non come quelli di Toto, ad es., che girerà un assegno CAI a favore di CAI!) e stia lì a guardare, acconentandosi di un posto in CdA, rubacchiando qui e là qualche pax su CDG che prima sarebbe transitato che so? da FRA o LHR...
 
sarebbe interessante sapere chi ha erogato i fondi (non penso nessun socio personalmente ma banche o altri istituti a nome e per conto di) dato che l'operazione dei "patrioti" come definiti dal vs presidente del consiglio e' decisamente di natura politica e demagogica (concorderai, spero!)
applausi!
 
mi aspetto anche una sequela di ostrusioni e rallentamenti nei vari processi decisionali perche' ... come si fa a tenere a bada un gruppo di italiani che vuole (o meglio, crede) comunque avere sempre qualcosa da dire di migliorativo (anche senza competenza ma per il semplice diritto di essere ... socio?).

Una società è governata dal CDA non dai soci. E nel CDA AF KLM sarà ben rappresentata e conterà.
Non credo che il socio forte avrà interesse alla non proffittevolezza di Alitalia. Proporrà uno sviluppo organico alla sua casa madre, la quale sarà sempre pronta a fondersi con una società attiva anche se non abbastanza grande.
 
concordo...fosse anche una partnership con Air Timbuctu...all'interno di CAI (come emanazione della proprietà, non di eventuale management proveniente da AZ o AP) serve una conduzione tecnica e professionale del settore.
Qualcuno avecva scritto qui di patti parasociali, di AF tenuta al guinzaglio, di suddivisone degli tuli in un certo modo.
Dubito che AF entri con il 25%, ci metta un pacco di soldi (forse pure veri! non come quelli di Toto, ad es., che girerà un assegno CAI a favore di CAI!) e stia lì a guardare, acconentandosi di un posto in CdA, rubacchiando qui e là qualche pax su CDG che prima sarebbe transitato che so? da FRA o LHR...

Pero' se AF non accettava certe condizioni, avrebbe visto il principale concorrente papparsi anche il mercato italiano, e quindi dominare il continente perche' ilnostro mercato non e' poco, spendendo quattro soldi. La forza contrattuale i soci la avevano.

Io non ci credo che AF con il costo di due WB ha praticamente il controllo di AZ.

Se no veramente saremmo stati gabbati sanguinosamente (noi e SB) confrontando le condizioni adesso con quelle di cui si parlava un anno fa.

Sono il primo a dire che all'epoca c'erano condizioni onerosissime.

Ma adesso c'e' stata l'eliminazione della concorrenza interna a spese del contribuente.

Questa eliminazione della concorrenza non sara' eterna (sono di quelli che pensano che appena LHI mettera' voli domestici, anche con frequenze piu' basse, li riempie... e quindi puo' prendersi la sua fetta velocemente). Ma anche se non eterna nel frattempo il monopolio pesa.

Insomma, mi sembra troppo buono l'affare fatto da AF, stando a quello che si dice ufficialmente. Non posso credere che sia vero.

Forse AF ha accettato condizioni che LH non ha voluto accettare.

O forse LH semplicemente non poteva prendere anche il mercato italiano dopo tutto lo shopping che ha fatto. Non glielo avrebbero permesso e non avrebbero piu' chiuso gli occhi sui miracolosi trasferimenti di asset e debiti per l'operazione fenice.

In questo caso non vuol dire necessariamente che LH e AF si sono accordate per la spartizione del nostro mercato.... ma sicuramente vuol dire che siamo stati gabbati, come contribuenti, utenti o, per chi lo e', dipendenti AZ che avrebbero avuto altri contratti.

Se il risultato della sceneggiata doveva essere questo spiegherebbe anche perche' sono stati tutti zitti e buoni a Bruxelles.

Ma io tiro a indovinare...
 
Una società è governata dal CDA non dai soci. E nel CDA AF KLM sarà ben rappresentata e conterà.
Non credo che il socio forte avrà interesse alla non proffittevolezza di Alitalia. Proporrà uno sviluppo organico alla sua casa madre, la quale sarà sempre pronta a fondersi con una società attiva anche se non abbastanza grande.

yes, concordo, ma peccato che la societa' e' in Italia e i CDA spesso non fanno gli interessi reali della societa' (la vecchia AZ e' un esempio magnifico di mal gestione, ecc. ecc. ecc.).

comunque AF-KL e' un vettore con una chiara visione strategica, non ha l'attitude italiana ai magheggi per cui sara' un socio scomodo per quei presunti soci italiani con idee differenti e secondi fini e scarsa managerialita' (finalmente un socio serio e competente per risollevare le sorti di AZ).
e confido che presto, prima del previsto, AF-KL si assorba completamente AZ e che diventi un asset strategico nel network AF-KL
 
mi auguro fortemente che sia AF-KL a gestire le sorti strategiche e operative di AZ visto che, oltre ad essere socio di maggioranza, e' anche l'unico socio esperto in questioni aeronautiche.
il pool di imprenditori italiani si smembrera' nel corso del tempo perche' l'industria del trasporto aereo e' totalmente estranea a loro per tipologia di business e per interesse.
se le aspettative sono quelle di una AZ che torni forte e vincente, dovra' essere solo e soltanto un "addetto ai lavori" ad occuparsi di questa strategy.

pare tre posti in cda di cui due nel comitato strategico... zero deleghe "pesanti" agli uomini di af...

per ora, poi spero che abbiano messo in cassaforte un contratto di put & call che prevede, X anni, la possibilità di cessione/acquisto di cai da parte di af/cai...
 
Pero' se AF non accettava certe condizioni, avrebbe visto il principale concorrente papparsi anche il mercato italiano, e quindi dominare il continente perche' ilnostro mercato non e' poco, spendendo quattro soldi. La forza contrattuale i soci la avevano.
Io non ci credo che AF con il costo di due WB ha praticamente il controllo di AZ.
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Se il risultato della sceneggiata doveva essere questo spiegherebbe anche perche' sono stati tutti zitti e buoni a Bruxelles.
Ma io tiro a indovinare...

Quanto tu dici è possibile e, in questo caso e momento, evito comunque i riferimenti al "era meglio prima" o "era peggio prima in merito all'accordo con AF della primavera scorsa o di questo inverno.
Non credo si saprà (non mai, ma per lo meno non presto) le condizioni pro o contro AF nell'attuale accordo o ingresso di AF.
Mentre possiamo inventarci per loro conto, rotte che sarebbero proficue e stolti loro a non seguirle, ciò che non possiamo fare è immaginare più di tanto gli accordi tra le righe che ci sono o ci sarebbero.
Sarebbe un esercizio di pensiero fine a trasmettere solo un po' di bytes. Poi magari tra 10 opzioni ve ne sarà una azzeccata...dato che sparando nel mucchio...qualcosa si colpisce.
Possiamo ragionare solo con il buon senso dell'uomo comune che ne sa - forse -qualcosa di più...:)

pare tre posti in cda di cui due nel comitato strategico... zero deleghe "pesanti" agli uomini di af...

per ora, poi spero che abbiano messo in cassaforte un contratto di put & call che prevede, X anni, la possibilità di cessione/acquisto di cai da parte di af/cai...

Azzarderei a dire che le "zero deleghe pesanti" potrebero anche essere così nel'immediato.
La forma va comunque salvata, al di là di ciò che c'è dietro e della presunta miglior convenineza all'accordo con AF di oggi rispetto a ieri.
Almeno così ci sarà venduta (comunque sia, fosse anche il contrario, non importa).
Come scrissi precedentemente, devono spiegare all'uomo comune perchè oggi AF è ok e prama non lo era, in modo semplice ma al contempo non dicendo "fidatevi, l'accordo della primavera era penoso per AZ e l'Italia".
Quindi non possono certo debuttare con un AF forte e pesante.
Già il 25% è forte.
Poi, chissà?, qualche cordataro potrebbe tirarsi indietro fra due o 10 mesi...si crea un vuoto, chi lo occupa azionariamente parlando?.... e quindi, tutti d'accordo, fatti pure avanti AF...
Solo fantapolitica la mia, my fuel for the thoughts!
 
Ultima modifica da un moderatore:
... devono spiegare all'uomo comune perchè oggi AF è ok e prama non lo era, in modo semplice ma al contempo non dicendo "fidatevi, l'accordo della primavera era penoso per AZ e l'Italia".


oggi è socio italiano più francesi in minoranza
ieri era tutto francese senza italiani

cette ci... ca va sans dire...

all'italiano "medio" che non gli può fragare niente di parteggiare per i francesi o per gl'italiani, che non ha "panza" in questo settore, basta e avvanza! al limite, questa risposta, non andrà bene agli anti berlusconiani viscerali, a loro però non andrà mai bene nulla... e posso immaginare che al berlusca interessi poco visto che rappresentano, oggi, la minoranza nel paese (sulla base dei dati delle ultime elezioni)!
 
... La forma va comunque salvata, al di là di ciò che c'è dietro e della presunta miglior convenineza all'accordo con AF di oggi rispetto a ieri ... Quindi non possono certo debuttare con un AF forte e pesante.
Già il 25% è forte...

yes, anche io condivido il tuo pdv e credo che ufficialmente nell'accordo con AF si debba, almeno inizialmente, "salvare la forma" ma che sicuramente dovra' esserci un secondo accordo che preveda una certa autonomia per AF ed un futuro allargamento delle quote AF a fronte di soci che molleranno nel breve (perche' comunque qualcuno mollera' nel breve sia per mancanza di interesse reale che perche' questa manfrina della italianita' dovra' poi pure finire.
non ti pare?
qui si deve gestire una azienda e non giocare a monopoli.
 
«Malpensa, appello al governo: scelga Lufthansa»
La Moratti: non decidano solo gli imprenditori
Allarme occupazione: peggio dell'Alfa di Arese

MILANO — «Le scelte strategiche per il Paese non possono essere lasciate nelle mani degli imprenditori». Letizia Moratti, ex imprenditrice e ora sindaco di Milano, dal suo buen retiro di San Patrignano, lancia un appello a Berlusconi e al governo: intervenga su Alitalia per la scelta del partner straniero. Lufthansa e non Air France. Perché «garantirebbe lo sviluppo sia di Malpensa sia di Fiumicino». E lancia l'allarme occupazione: «Dal 13 gennaio si bloccherà il traffico merci di Malpensa dove passa il 50 per cento delle merci italiane. Con relativa messa in mobilità del personale. Sarà una crisi più grave dell'Alfa di Arese».

Sindaco Letizia Moratti, dicono che ormai manchi solo la firma per sancire l'alleanza tra la nuova Alitalia e Air France. Addio Malpensa?
«So che nei prossimi giorni ci sarà l'incontro ufficiale tra Lufthansa e i vertici di Cai. La serietà di Cai mi fa ritenere che non sarà solo l'occasione per rilanciare la trattativa con Air France. Sarà una trattativa seria».

Coltiva ancora qualche speranza per Lufthansa?
«Lufthansa sarebbe la scelta migliore per garantire lo sviluppo del sistema dei trasporti italiano. Per due motivi».

Quali?
«Lufthansa ha un modello di business basato sul multi-hub. In Italia, Malpensa e Fiumicino non sono decollati per la debolezza della vecchia Alitalia, non perché sia mancato il mercato. Sono due hub complementari. Entrambi importanti per l'economia del Paese, e Lufthansa può garantire la loro crescita, mentre Air France ha un modello mono-hub che centralizzerebbe tutto su Parigi».

Perché Malpensa è così importante per lo sviluppo del sistema Paese?
«Le fornisco due dati della ricerca Ambrosetti del 2007. La perdita secca che c'è stata con il dehubbing di Malpensa ammonta a 3 miliardi e mezzo di euro, tra perdita di posti di lavoro, passeggeri e merci. E poi c'è una correlazione molto stretta tra il Pil e lo sviluppo del sistema aeroportuale. Con l'abbandono di Malpensa, la Lombardia ha perso un punto di Pil, pari allo 0,50 per il Paese. Ecco perché Malpensa è importante per il sistema Italia. Non solo per Milano o la Lombardia. Lufthansa garantirebbe sia Malpensa sia Fiumicino».

Il secondo motivo per scegliere Lufthansa?
«Il network internazionale. La nuova Alitalia è più piccola della vecchia Alitalia e quindi ha bisogno di un partner internazionale forte, per poter avere un numero importante di collegamenti internazionali diretti consentendo costi inferiori di trasporto per i passeggeri e maggiore competitività per le merci e le imprese. Questo consente di collegare l'Italia con i principali mercati di tutto il mondo».

C'è Sky Team.
«Ma con Lufthansa c'è Star Alliance che ha 17 vettori, mentre Sky Team ne ha 7. E dalle notizie che ci arrivano da Sky Team stanno uscendo Tam, Air India e Continental».

Si parla di forti penali per uscire da Sky Team e comunque i tempi dell'alleanza con Lufthansa sarebbero troppo lunghi.
«Sono discorsi pretestuosi e non veritieri perché Lufthansa si è dichiarata disponibile ad assorbire i costi del passaggio da Sky Team e a mettere subito a disposizione di Alitalia tutto quello che serve. Mentre Air One, che rappresenta un numero significativo di aeromobili, dovrà pagare penali proprio perché è legata a Star Alliance».

Resta la convenienza imprenditoriale. Il business plan si regge con il ridimensionamento di Malpensa.
«Questa è una scelta Paese e non solo una scelta industriale. Continuo a pensare che una scelta di questo genere non possa indirizzarsi verso una compagnia che non permetterà all'Italia di avere due hub e un network internazionale di primo piano».

Deve intervenire il governo?
«Faccio un appello al governo perché qui si tratta di scelte strategiche per tutta Italia. Il governo deve intervenire perché la strategia del trasporto italiano non può essere lasciata al mondo imprenditoriale pur con tutte le decisioni legittime che il mondo imprenditoriale deve prendere. Non ci devono essere sottovalutazioni».

È un appello a Berlusconi?
«Il presidente Berlusconi si era già espresso in questo senso. Mi auguro che a questo punto ci sia una presa di posizione da parte del governo. Chiaramente non sulle scelte industriali, ma sulla scelta di un partner che condiziona lo sviluppo del Paese. Anche perché c'è un altro rischio immediato non solo per Malpensa ma per tutta Italia».

Quale?
«Dal 13 gennaio si bloccherà l'attività cargo di Malpensa perché Alitalia smetterà il traffico merci. Sa quante merci passano a Malpensa? Il 50 per cento dell'intera Italia. Dal 13 dovranno transitare su altri scali, come Parigi. Con tutto il rispetto per le scelte industriali non credo che le nostre merci avranno la priorità su quelle francesi. Sarebbe infatti una scelta devastante anche dal punto di vista occupazionale, con metà dei lavoratori messi in mobilità e un incremento della cassa integrazione per Sea del 15 per cento. Sarebbe una crisi più grave di quella dell'Alfa di Arese».

Allarme occupazione?
«Molto forte. Chiaramente è stato giusto pensare ai lavoratori di Alitalia. Ma adesso il governo non può non occuparsi dei lavoratori di Milano e Varese. Qualche volta si ha l'impressione che esistano lavoratori di serie A e di serie B».

Alitalia si dice disposta a tornare su Malpensa ma chiede la trasformazione di Linate in city airport.
«Non abbiamo mai messo preclusioni alla riconfigurazione di Linate. Il ragionamento di Cai è corretto, ma anche su questo pesa il fattore tempo. Con Lufthansa ci sarebbe infatti una revisione graduale dello spazio di Linate mentre il nuovo piano operativo Alitalia, che sembra assecondare la strategia francocentrica di Air France, prevede che a Malpensa si passi dai 1250 voli settimanali di marzo a 201. È assurdo: si abbandona Malpensa e si chiede insieme la chiusura di Linate. Di fronte a ciò è impensabile chiedere un ridimensionamento immediato di Linate. Sarebbe come dire che Milano resta separata dal mondo e dal resto d'Italia. Se riduciamo Linate vorrà dire che Milano sarà collegata solo con Roma e Bari e forse Catania e Palermo».

Che fine ha fatto la richiesta di liberalizzare gli slot di Malpensa?
«Il tema delle liberalizzazioni può essere considerato, ma in seconda battuta anche perché c'è un problema di tempi e qui è in gioco l'interesse del Paese. Ma bloccare le liberalizzazioni sarebbe un suicidio».

Molti degli imprenditori che adesso sono nella cordata Alitalia ai tempi della mancata vendita ad Air France erano molto preoccupati per la penalizzazione del Nord. Ora?
«A parte Assolombarda e Unione del Commercio, ora sento un grande silenzio».

Maurizio Giannattasio
04 gennaio 2009
Corriere della Sera
 
«Malpensa, appello al governo: scelga Lufthansa»
La Moratti: non decidano solo gli imprenditori
qualcuno informi la moratti che è finita l'epoca in cui la politica e il suo volere prendevano per la giacchetta la compagnia per portarla dove meglio credevano...
ora la società è privata e va dove vuole il cda,non dove vuole la moratti...
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.