Brevissimo resoconto del volo di questa mattina.
Finalmente riesco a vedere un mezzo riconfigurato (DSE): gradevoli i sedili blu, mentre le tende dorate fanno molto arabo, pugno nello stomaco, ed abbinamento del cavolo. I rivestimenti legnosi, poi, secondo me non sono nulla di che.
Servizio indolore, senza infamia e senza lode (ma al mattino i passeggeri sono tutti abbastanza assonnati). Devo dire che l'inglese risulta quasi sempre incomprensibile (pare che se non dai l'errata impressione di essere madrelingua non va bene, ed il risultato è che non si capisce nulla...), ma una menzione la merita il Comandante, i messaggi del quale sono risultati intelleggibili, chiari, concisi. Complimenti.
A terra, invece, per la prima volta ho fatto caso al fatto di essere stato chiamato ospite. Solidarietà massima alle due povere addette: dopo avere ripetuto non so quante volte l'elenco delle priorità, e poi dei blocchi delle file, hanno dovuto gestire la solita massa informe di pax in coda al gate dalla settimana prima e con difficoltà a comprendere la differenza tra linea rossa e linea verde. E sorvolo sul concetto di "oltre la fila 16": se già non capiscono i colori, i numeri diventa mission impossible.
All'arrivo, prima che il mezzo tirasse il solito colpettino di freni finale e si spegnesse il segnale delle cinture, l'Usain Bolt di fila 30 era già arrivato in pole position per sbarcare. Sul bus. Sai che soddisfazione!