Thread Alitalia da Maggio 2013


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ilcavalieredeltempo

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20 Luglio 2007
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ROMA.
Sito web che va a singhiozzo (non è veramente una novità), centralini in tilt, lunghissime attese per chi riesce finalmente a prendere la linea, gli incolpevoli addetti dei call center sommersi dalle richieste e dalle proteste dei clienti Alitalia. Quelli che in questi giorni stanno disperatamente cercando di prenotare un volo premio (se riescono a trovarlo: da mesi moltissime destinazioni sono off limits in tutte le classi), guadagnato accumulando viaggi con la compagnia di bandiera e le aerolinee alleate oppure facendo acquisti con i partner commerciali.
I clienti migliori, insomma: trattati a pesci in faccia. O arrivano a prenotare un biglietto premio entro il 30 giugno oppure perdono tutti i punti “Mille Miglia” accumulati fra 2008 e 2012 o comunque una buona parte di essi. Facile immaginare la ressa a web e call center e facile prevedere anche l’impossibilità di gestire le richieste: per la mole dei punti in scadenza, la quantità delle richieste, l’esiguità dei posti disponibili a fronte di una simile concentrazione di domanda.
In Alitalia non se ne erano evidentemente accorti nonostante la pressione dei clienti e la rabbia per non trovare disponibilità monti da mesi: già dallo scorso febbraio era impossibile trovare posti per gli Stati Uniti a dicembre.
Alitalia si difende dicendo che si sa da tempo che il programma era in scadenza. Giustificazione impeccabile. Ma burocratica, di un ex monopolio che si crede ancora monopolio e non riesce a prevedere i comportamenti dei propri clienti migliori. Tanto più che anche le richieste fatte per tempo non hanno trovato soddisfazione nei posti disponibili.
Eppure bastava poco per evitare il caos se proprio non si volevano rendere gratuiti tutti i voli di Alitalia per rispondere alle richieste (magari tardive ma legittime): o fare scadere progressivamente un anno alla volta invece che cassare tutto insieme un lustro di accumuli, o prolungarne last minute la validità. Se non altro per non perdere la faccia.
Niente di tutto questo all’Alitalia hanno deciso che la soluzione era un sito web “sos” in cui chi si iscrive verrà ricontattato (ma se non lo trovano o è in giro per il mondo? E quando? Con quanti posti disponibili?) anche oltre la scadenza di fine giugno.
Il web come ciambella di salvataggio? Non funziona. Lo diciamo da tempo: se non si modificano anche i processi aziendali, il web (che, detto per inciso, Alitalia sa usare malissimo) non serve a nulla. Ma forse Alitalia per cambiare i processi dovrebbe anche cambiare la testa. Con meno arroganza e più buon senso.

Dal"corriere delle telecomunicazioni" 27/6/13
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Ma perché AZ non modifica Millemiglia come LH, 3 anni e poi scadono salvo possedere la carta di credito associata. Fine delle polemiche e della corsa al posto disponibile in scadenza del programma.
 

gioAZ

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26 Settembre 2011
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Bologna, BLQ
Gentile, X Y

ti informiamo che, dal 1 luglio a Roma Fiumicino, il Fast Track dedicato ai passeggeri dei voli Roma - Milano viene posizionato accanto ai varchi prioritari, situati nell'area destra delle partenze del Terminal 1, riservati ai Soci Freccia Alata Plus, Freccia Alata, SkyTteam Elite Plus e ai passeggeri delle classi Magnifica, Ottima e Business.

I nuovi servizi di Fast Track saranno facilmente raggiungibili dalla nuova Sala Dolce Vita e consentiranno un'esperienza più agevole e flessibile.
 

FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
Ma perché AZ non modifica Millemiglia come LH, 3 anni e poi scadono salvo possedere la carta di credito associata. Fine delle polemiche e della corsa al posto disponibile in scadenza del programma.
Quella che sto per dire potrebbe essere un'enorme boiata, ma non esiste il limite di 5 anni di validità dei programmi a premi nella regolamentazione italiana?
 

asterix

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20 Gennaio 2012
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D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430

3. I concorsi e le operazioni a premio hanno durata non superiore,
rispettivamente, a uno e a cinque anni dalla data di inizio degli
stessi. Nel periodo di durata dei concorsi e delle operazioni a
premio sono compresi, rispettivamente, le fasi relative
all'individuazione dei vincitori e il termine ultimo per richiedere
il premio. I premi messi in palio sono consegnati agli aventi diritto
entro il termine di sei mesi dalla conclusione della manifestazione o
dalla data di richiesta dei premi stessi. Se il regolamento della
manifestazione prevede termini di consegna inferiori a sei mesi, in
caso di ritardo e' data comunicazione agli interessati, mediante
lettera raccomandata, dei motivi ostativi al sollecito adempimento
dell'obbligazione.
 

FlyKing

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14 Aprile 2011
6,078
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Genova - LIMJ
Grazie mille Asterix per la precisazione.
Per chi se ne intende più di me, considerata la precedente regolamentazione, come potrebbe essere modificato il programma per allinearlo a quelli europei e non che non prevedono la scadenza delle miglia?
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Scadenza miglia Alitalia: attivato un sito e una linea telefonica dedicata
Thursday 27 June 2013
Alitalia comunica che in prossimità della scadenza delle miglia della vecchia edizione del programma MilleMiglia, prevista per il prossimo 30 giugno, un altissimo numero di richieste di biglietti premio si è concentrata negli ultimi giorni, generando una forte congestione delle linee telefoniche e qualche comprensibile disagio. La compagnia per far fronte alla situazione ha attivato una serie di azioni per rispondere alle richieste dei soci MilleMiglia, in aggiunta ai tradizionali canali dedicati: è stato istituito infatti un numero verde gratuito 800.65.00.55 attivo fino a domenica 30 giugno alle ore 20.00, ed è stata prolungata fino alle 20.00 anche nel week-end la possibilità di contattare il servizio MilleMiglia attivo tutti i giorni dalle ore 09.00.
E’ stata creata una pagina web consultabile al link www.sosmiglia.alitalia.com contenente alcune informazioni utili per la gestione delle richieste e la soddisfazione delle esigenze dei clienti: i passeggeri che si registreranno entro il 30 giugno verranno ricontattati da Alitalia anche successivamente al fine di poter usufruire dell’emissione dei biglietti premio.

http://www.ilvolo.it/index.php/2013062710686/Compagnie-Aeree/Alitalia.html

"Alitalia, scusandosi comunque per i disagi di questi giorni, ricorda che il Programma MilleMiglia 2008/2012 è scaduto il 31 dicembre 2012, così come previsto dal regolamento e come confermato a tutti gli iscritti dal settembre 2012." Spiega una nota della compagnia. "Alitalia ha comunque riservato ai soci del programma la possibilità di prenotare i propri biglietti premio ancora per 6 mesi, fino al 30 giugno 2013, per volare fino a giugno 2014. Inoltre, per chi ha volato tra il 18 aprile e il 30 giugno 2013 Alitalia ha concesso di recuperare sul nuovo programma 2013/2015 tutte o in parte, in base al club di appartenenza, le miglia inutilizzate del vecchio programma."
 

airport81

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18 Luglio 2009
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Roma
Quello che è incomprensibile e' che ancora non abbiano mandato a casa a calci chi lo ha implementato, chi lo ha autorizzato e che peggio che mai non abbiano un B Plan.
Gia'..Questo e' il problema di Alitalia...che per aiutare gli uffici inutili(vedi i contrtti di solidarieta')non si risolvera' un bel niente.Del Torchio non e' un marziano!!Speriamo solo nell'acquisizione totale da parte du qualche compagnia.Meglio se medio-orientale..
 

Edoardo

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16 Settembre 2011
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Gentile, X Y

ti informiamo che, dal 1 luglio a Roma Fiumicino, il Fast Track dedicato ai passeggeri dei voli Roma - Milano viene posizionato accanto ai varchi prioritari, situati nell'area destra delle partenze del Terminal 1, riservati ai Soci Freccia Alata Plus, Freccia Alata, SkyTteam Elite Plus e ai passeggeri delle classi Magnifica, Ottima e Business.

I nuovi servizi di Fast Track saranno facilmente raggiungibili dalla nuova Sala Dolce Vita e consentiranno un'esperienza più agevole e flessibile.
Bella scomodità, visto che attualmente si evita di passare per il piano superiore e risparmiare 2/3 minuti.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Quella che sto per dire potrebbe essere un'enorme boiata, ma non esiste il limite di 5 anni di validità dei programmi a premi nella regolamentazione italiana?
Certo è una particolarità dovuta alla legge. L'opzione è riconoscere alla scadenza un bonus di pari importo nel nuovo programma e questo impedimento tecnico è superato.

La cosa interessante sarebbe vedere uno studio sulle dinamiche di fidelizzazione dell'ultimo anno almeno.

Fra l'altro concordo con chi sopra ha associato Amex con l'abolizione dei moltiplicatori al malcontento, ho sentito quasi più lamentele per questo che per la scadenza miglia. Incavolature che ho comunque sentito, ma ho visto anche colleghi urlare e poi continuare ad usare Millemiglia perché alla fine urlare è facile, essere coerenti come hanno fatto alcuni sul forum meno.
 

Paolo_61

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Sito web che va a singhiozzo (non è veramente una novità), centralini in tilt, lunghissime attese per chi riesce finalmente a prendere la linea, gli incolpevoli addetti dei call center sommersi dalle richieste e dalle proteste dei clienti Alitalia. Quelli che in questi giorni stanno disperatamente cercando di prenotare un volo premio (se riescono a trovarlo: da mesi moltissime destinazioni sono off limits in tutte le classi), guadagnato accumulando viaggi con la compagnia di bandiera e le aerolinee alleate oppure facendo acquisti con i partner commerciali.
I clienti migliori, insomma: trattati a pesci in faccia. O arrivano a prenotare un biglietto premio entro il 30 giugno oppure perdono tutti i punti “Mille Miglia” accumulati fra 2008 e 2012 o comunque una buona parte di essi. Facile immaginare la ressa a web e call center e facile prevedere anche l’impossibilità di gestire le richieste: per la mole dei punti in scadenza, la quantità delle richieste, l’esiguità dei posti disponibili a fronte di una simile concentrazione di domanda.
In Alitalia non se ne erano evidentemente accorti nonostante la pressione dei clienti e la rabbia per non trovare disponibilità monti da mesi: già dallo scorso febbraio era impossibile trovare posti per gli Stati Uniti a dicembre.
Alitalia si difende dicendo che si sa da tempo che il programma era in scadenza. Giustificazione impeccabile. Ma burocratica, di un ex monopolio che si crede ancora monopolio e non riesce a prevedere i comportamenti dei propri clienti migliori. Tanto più che anche le richieste fatte per tempo non hanno trovato soddisfazione nei posti disponibili.
Eppure bastava poco per evitare il caos se proprio non si volevano rendere gratuiti tutti i voli di Alitalia per rispondere alle richieste (magari tardive ma legittime): o fare scadere progressivamente un anno alla volta invece che cassare tutto insieme un lustro di accumuli, o prolungarne last minute la validità. Se non altro per non perdere la faccia.
Niente di tutto questo all’Alitalia hanno deciso che la soluzione era un sito web “sos” in cui chi si iscrive verrà ricontattato (ma se non lo trovano o è in giro per il mondo? E quando? Con quanti posti disponibili?) anche oltre la scadenza di fine giugno.
Il web come ciambella di salvataggio? Non funziona. Lo diciamo da tempo: se non si modificano anche i processi aziendali, il web (che, detto per inciso, Alitalia sa usare malissimo) non serve a nulla. Ma forse Alitalia per cambiare i processi dovrebbe anche cambiare la testa. Con meno arroganza e più buon senso.

Dal"corriere delle telecomunicazioni" 27/6/13
Chi ha scritto l'articolo o è un ignorante o è in malafede (propenderei per la seconda ipotesi, ma concedo il beneficio del dubbio).
La scadenza ogni 5 anni (3+2) è un obbligo di legge, e AZ ha sempre concesso la massima estensione possibile, in questo modo aiutando i clienti ad accumulare più miglia, potendo accedere ai servizi più "pregiati" (Y o classi di prenotazione con maggiore disponibilità di posti).
Per altro sappiamo tutti da almeno 2 anni che la scadenza è il 30 giugno, se tutti - io compreso, attualmente in attesa di parlare con un operatore - abbiamo aspettato l'ultimo giorno non possiamo certo lamentarci.
Stessa cosa per il numero limitato di posti per volo, è scritto nelle regole, e per altro ancora una volta AZ concede, spendendo più miglia, di avere un numero sostanzialmente maggiore di posti a disposizione.
Il capolavoro, comunque è questa frase "Eppure bastava poco per evitare il caos se proprio non si volevano rendere gratuiti tutti i voli di Alitalia per rispondere alle richieste (magari tardive ma legittime): o fare scadere progressivamente un anno alla volta invece che cassare tutto insieme un lustro di accumuli, o prolungarne last minute la validità. Se non altro per non perdere la faccia". Rendere gratuiti tutti i voli? Già che ci siamo perché non pagarci anche per volare con loro?

PS. Ma questo signore non è mai andato all'Esselunga quando c'è la scadenza dei punti del programma Fidaty?
 

Paolo_61

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Ma perché AZ non modifica Millemiglia come LH, 3 anni e poi scadono salvo possedere la carta di credito associata. Fine delle polemiche e della corsa al posto disponibile in scadenza del programma.
Credo non sia possibile per legge, nel senso che i programmi di raccolta punti devono avere una data di scadenza definita e uguale per tutti.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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Grazie mille Asterix per la precisazione.
Per chi se ne intende più di me, considerata la precedente regolamentazione, come potrebbe essere modificato il programma per allinearlo a quelli europei e non che non prevedono la scadenza delle miglia?
Cambiando la legge italiana.
 

Dr Gio

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Sito web che va a singhiozzo (non è veramente una novità), centralini in tilt, lunghissime attese per chi riesce finalmente a prendere la linea, gli incolpevoli addetti dei call center sommersi dalle richieste e dalle proteste dei clienti Alitalia. Quelli che in questi giorni stanno disperatamente cercando di prenotare un volo premio (se riescono a trovarlo: da mesi moltissime destinazioni sono off limits in tutte le classi), guadagnato accumulando viaggi con la compagnia di bandiera e le aerolinee alleate oppure facendo acquisti con i partner commerciali.
I clienti migliori, insomma: trattati a pesci in faccia. O arrivano a prenotare un biglietto premio entro il 30 giugno oppure perdono tutti i punti “Mille Miglia” accumulati fra 2008 e 2012 o comunque una buona parte di essi. Facile immaginare la ressa a web e call center e facile prevedere anche l’impossibilità di gestire le richieste: per la mole dei punti in scadenza, la quantità delle richieste, l’esiguità dei posti disponibili a fronte di una simile concentrazione di domanda.
In Alitalia non se ne erano evidentemente accorti nonostante la pressione dei clienti e la rabbia per non trovare disponibilità monti da mesi: già dallo scorso febbraio era impossibile trovare posti per gli Stati Uniti a dicembre.
Alitalia si difende dicendo che si sa da tempo che il programma era in scadenza. Giustificazione impeccabile. Ma burocratica, di un ex monopolio che si crede ancora monopolio e non riesce a prevedere i comportamenti dei propri clienti migliori. Tanto più che anche le richieste fatte per tempo non hanno trovato soddisfazione nei posti disponibili.
Eppure bastava poco per evitare il caos se proprio non si volevano rendere gratuiti tutti i voli di Alitalia per rispondere alle richieste (magari tardive ma legittime): o fare scadere progressivamente un anno alla volta invece che cassare tutto insieme un lustro di accumuli, o prolungarne last minute la validità. Se non altro per non perdere la faccia.
Niente di tutto questo all’Alitalia hanno deciso che la soluzione era un sito web “sos” in cui chi si iscrive verrà ricontattato (ma se non lo trovano o è in giro per il mondo? E quando? Con quanti posti disponibili?) anche oltre la scadenza di fine giugno.
Il web come ciambella di salvataggio? Non funziona. Lo diciamo da tempo: se non si modificano anche i processi aziendali, il web (che, detto per inciso, Alitalia sa usare malissimo) non serve a nulla. Ma forse Alitalia per cambiare i processi dovrebbe anche cambiare la testa. Con meno arroganza e più buon senso.

Dal"corriere delle telecomunicazioni" 27/6/13
La cosa splendida e' vedere che l'articolo che parla di Alitalia e' corredato da una bella immagine di un B747-200 AZ... Diciamo un pezzo vintage, visto che sono piu' di 10 anni che sono fuori flotta:
http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/22148_alitalia-senza-la-testa-il-web-serve-a-poco.htm
 

india9001

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1
GLI SPAGNOLI PARLANO DI ALITALIA

http://www.expansion.com/2013/06/26/empresas/transporte/1372281109.html

La de Alitalia, la antigua aerolínea de bandera italiana, que en los años 60 fue una de las mayores del mundo, es la historia de un declive que no parece tener fin. Desde 2009, cuando la compañía fue rescatada por un grupo de empresarios italianos, se han presentado dos planes de relanzamiento del grupo y el miércoles 3 de julio el nuevo consejero delegado de la compañía, Gabriele del Torchio, lanzará el tercero. En este caso, el impulso a la compañía vendría de Oriente, a través de la apertura de nuevas rutas hacia Asia y la llegada de nuevos inversores. En los cuatro años transcurridos desde el anterior rescate, la aerolínea ha mejorado notablemente su nivel de servicio, hasta convertirse en una de las más puntuales del mundo, de las que menos vuelos cancelan, y menos equipajes pierden. Además, el grupo ha renovado su flota con aviones Embraer 175 y 190 para las rutas regionales, Airbus A319, A320 y A321 para el medio recorrido y Airbus A330, que se suman a los Boeing 777 en el largo radio. Con esta operación, que ha implicado la salida de los antiguos Md80, Md82 y Boeing 767, el grupo cuenta con la flota más joven entre las grandes aerolíneas europeas. Pérdidas Sin embargo, estas mejoras no han sido suficientes para hacer de Alitalia una empresa rentable. Al contrario. El grupo, que tiene una dimensión similar a la de Iberia, perdió, en 2012, 280 millones de euros. La aerolínea española está en una situación similar, tras registrar unos números rojos de 351 millones el año pasado. Sin embargo, la diferencia es que Iberia forma parte de IAG, que tiene un músculo financiero mucho mayor que el de Alitalia, que no está integrada en ningún gran grupo internacional y cuya liquidez amenaza con acabarse a finales de año. Una solución a este problema es necesaria y todos, en Italia, reconocen la seriedad de la situación. Sin embargo, perfilar un plan de negocio capaz de sacar a la compañía del atolladero no va a ser tarea fácil para Del Torchio. El directivo es conocido por su capacidad para salvar a empresas al borde de la insolvencia. Su hoja de servicios es intachable y cuenta con casos como el de Ducati, el fabricante de motos deportivas, que, a la llegada del directivo, estaba en una situación de quiebra técnica y hace un año, cuando fue vendido a Audi, era una de las compañías más rentables de su sector. Plan “No he visto ninguna empresa salir de la crisis mortificando su producción”, aseguró Del Torchio hace unas semanas, cuando asumió su cargo. Toda una declaración de intenciones. Con estas palabras, el nuevo consejero delegado dejó claro que la salida de la crisis de la compañía no puede pasar por esquilmar la flota, sino por potenciar su negocio, sobre todo el de largo radio con rumbo a Oriente Medio, Asia y Latinoamérica. Así, según los rumores que han circulado en los últimos días, la compañía introducirá en su flota algunos Airbus A330 y Boeing 777, que se sumarán a los que ya tiene. Con estos nuevos aviones, el grupo podría abrir nuevas rutas a Thailandia y reforzará su presencia en China y Japón. Eso sí, la flota de medio recorrido podría verse redimensionada. Sin embargo, en este puzle, falta una pieza: el nuevo accionista de control de la compañía. Actualmente, Air France KLM, eterno aspirante al control de Alitalia, cuenta con un 25% del capital de la compañía y es primer accionista individual del grupo. Pero en Italia muchos están convencidos de que, si la compañía pasara a estar bajo control francés, se vería fuertemente redimensionada a favor del gigante galo. Accionista Por lo tanto, el equipo de Del Torchio (y la clase política transalpina) están buscando la solución a este galimatías. Casi todos los socios actuales de la aerolínea quieren deshacerse de prisa de sus posiciones, pero Air France, que tiene que luchar contra su propia crisis financiera, quiere tomarse su tiempo y pagar en acciones. Los galos son muy conscientes de la situación de Alitalia y quieren llevarse la compañía por el mejor precio posible. Pero podrían acabar perdiéndola del todo. El Gobierno de Roma está dejando claro que su socio ideal es una compañía de Oriente Medio, como Etihad o Turkish Airlines; del sudeste asiático, como Thai; o rusa, como Aeroflot. Esta opción tendría dos ventajas: la presencia de un socio internacional dispuesto a invertir en el hub de Roma Fiumicino y la imposibilidad de éste de tener más de un 49% de Alitalia, en virtud de las normativas europeas. Ferrocarril Así, entraría en juego el candidato del Gobierno: Ferrovie dello Stato, la empresa pública de ferrocarriles. El grupo es uno de los pocos operadores ferroviarios rentables en Europa y está alcanzando con Alitalia importantes acuerdos de interconexión entre trenes de alta velocidad y avión. Esta opción permitiría a la aerolínea continuar con el plan que está poniendo a punto Del Torchio: menos corto recorrido, que al menos en parte sería sustituido por el tren y más largo recorrido. Un plan arriesgado, pero que podría funcionar.

Fanno sorridere i commenti: http://www.preferente.com/noticias-...ia-busca-socio-en-asia-y-el-golfo-240127.html
"addirittura i governanti italiani sono più furbi, meno corrotti e con più dignità nazionale dei nostri"

E' proprio vero.. l'erba del vicino è sempre più verde!
 
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Dr Gio

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Devo dire che l'articolo e' ben scritto, ben informato (notevole che seguano le vicende di AZ con maggiori dettagli e meno polemiche dei nostri giornalisti) e preciso in molte cose, compresa la posizione del CEO di AZ, i malumori dei soci, il ruolo possibile di Trenitalia, i paragoni con Iberia su alcune cose ma la differenza data dalle spalle forti di IAG dietro IB.

Riconosce in particolare nel passaggio "la aerolínea ha mejorado notablemente su nivel de servicio, hasta convertirse en una de las más puntuales del mundo, de las que menos vuelos cancelan, y menos equipajes pierden" i miglioramenti effettuati, parla del rinnovamento della flotta, dei cambi di piano industriale e della mission impossible di Del Torchio per farla diventare profittevole l'aerolinea che ha perso un mare di soldi e continua a perdere. Discute anche in maniera equilibrata della possibile acquisizione Air France e cita le pressioni politiche del governo in modo delicato ma preciso. Soprattutto mi colpiscono i due vantaggi attribuiti al possibile soci orientale: l'interesse del socio di investire in FCO e l'impossibilita' di comprare piu' del 49%, citato come VANTAGGIO nella transazione: in altre parole un socio di qualita' che fa girare le cose meglio e da sinergie ma che lascia spazio ad altri attori (e non spaventa Italiani e politici vari) come il possibile ruolo di Trenitalia.

Certo, tutte queste cose si sanno, ma e' raro vederle scritte sulla stampa senza polemiche o disinformazione. Ci volevano gli spagnoli per dare un quadro piu' oggettivo su Alitalia.
 

india9001

Utente Registrato
6 Novembre 2005
5,068
1
Devo dire che l'articolo e' ben scritto, ben informato (notevole che seguano le vicende di AZ con maggiori dettagli e meno polemiche dei nostri giornalisti) e preciso in molte cose, compresa la posizione del CEO di AZ, i malumori dei soci, il ruolo possibile di Trenitalia, i paragoni con Iberia su alcune cose ma la differenza data dalle spalle forti di IAG dietro IB.

Riconosce in particolare nel passaggio "la aerolínea ha mejorado notablemente su nivel de servicio, hasta convertirse en una de las más puntuales del mundo, de las que menos vuelos cancelan, y menos equipajes pierden" i miglioramenti effettuati, parla del rinnovamento della flotta, dei cambi di piano industriale e della mission impossible di Del Torchio per farla diventare profittevole l'aerolinea che ha perso un mare di soldi e continua a perdere. Discute anche in maniera equilibrata della possibile acquisizione Air France e cita le pressioni politiche del governo in modo delicato ma preciso. Soprattutto mi colpiscono i due vantaggi attribuiti al possibile soci orientale: l'interesse del socio di investire in FCO e l'impossibilita' di comprare piu' del 49%, citato come VANTAGGIO nella transazione: in altre parole un socio di qualita' che fa girare le cose meglio e da sinergie ma che lascia spazio ad altri attori (e non spaventa Italiani e politici vari) come il possibile ruolo di Trenitalia.

Certo, tutte queste cose si sanno, ma e' raro vederle scritte sulla stampa senza polemiche o disinformazione. Ci volevano gli spagnoli per dare un quadro piu' oggettivo su Alitalia.
Perfettamente d'accordo su tutto ciò che hai detto. Posso solo aggiungere che però i giornalisti spagnoli non sono così lucidi quando parlano di affari aeronautici iberici..

Ad ogni modo, è un articolo "politico" anche questo: senza essere espliciti affermano di come l'affaire Alitalia sia stato gestito in un'ottica più di sistema, che non quello IB-BA. Hanno interesse molte lobby a screditare IAG, ed Expansión è il Sole24Ore spagnolo.

Tutto il mondo è Paese..
 

Dr Gio

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Stavo pensando un po' lo stesso: in pratica, loro sono piu' obiettivi nel giudicare la situazione Italiana (dove hanno meno interesse) e la usano come metro di paragone per giudicare la situazione di IB e IAG. Da noi il contrario. Be', in effetti e' vero, con le differenze del caso, spesso tutto il mondo e' paese...
 
Stato
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