Thread Alitalia da gennaio 2013


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AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alitalia sceglie Catania per prendere tempo

Alitalia sta attraversando il momento peggiore della sua storia recente. Si avvia a presentare un bilancio 2012 con una perdita netta di circa 190 milioni, è alle prese con le polemiche provocate dall'incidente di Fiumicino e dagli accordi con Carpatair, deve far fronte alla nuova concorrenza di EasyJet sulla Linate-Fiumicino. Ma soprattutto deve far fronte alle esigenze di casse ormai vuote. Gli azionisti, soprattutto quelli più piccoli, sono nervosi - non era questa, dopo quattro anni, l'Alitalia che era stata loro prospettata - e dovranno mettere mano al portafogli. Ne farà le spese l'ad Andrea Ragnetti, in uscita dopo meno di un anno. Alitalia, detto per inciso, non ha mai portato fortuna ai suoi manager, se non, forse, negli zeri della liquidazione.

Già nel cda di domani - o in quello del 25 - potrà esserci una redistribuzione delle deleghe di Ragnetti; e sarà varato il finanziamento richiesto ai soci. Partiamo da qui: all'inizio si era parlato di 150-200 milioni, ora pare assodato che si tratterà di 150. Si riconosce l'urgenza, ma mettendoci il meno possibile. Come se ci fosse il retropensiero di una scadenza breve; qualcuno ha già cominciato a chiamarlo prestito-ponte; dove «ponte» richiama un mutamento d'assetto. Quanto a Ragnetti, starebbe trattando l'assegno di addio; gli vengono attribuiti molti errori, sicuramente più di quanti egli abbia commesso. Le sue deleghe sarebbero redistribuite al vertice, senza la nomina formale di un ad. La gestione sarà attribuita comunque al vicepresidente vicario Elio Catania, sempre affiancato dal presidente Colaninno. Anche qui, come nel prestito, si rileva una certa provvisorietà: un assetto gestionale spurio in attesa di un nuovo capo-azienda, da cercare dentro e fuori la compagnia in tempi sconosciuti. Sullo sfondo c'è sempre Air France, che oggi più che mai è in conflitto. Da un lato è il maggior azionista (25%) e il primo partner di una compagnia in forte crisi, che non può permettersi di mollare: quindi sborserà la sua quota di finanziamento. Dall'altro è anche il candidato più naturale (se non l'unico) a comperare Alitalia. Potrebbe farlo già oggi, ma per pagarla il meno possibile il suo interesse è tenerla debole, con una guida incerta, e fare un'offerta il più tardi possibile. Tutto questo genera incertezza e irritazione in una compagine azionaria che non ha nel trasporto aereo le sue competenze principali.

http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-sceglie-catania-prendere-tempo-885275.html
 

UM78

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Alitalia sara' in buone mani....

Elio Catania fu allontanato dalla presidenza delle Ferrovie dello Stato da Padoa Schioppa. Se ne andò con un buco di 465 milioni di perdite e con sette milioni di euro di buonuscita. Per il successo ottenuto fu premiato con la poltrona di consigliere di amministrazione da IntesaSanPaolo e con la presidenza dell'Azienda di Trasporti di Milano. Pisapia lo ha licenziato dall'ATM. Catania non potrà più far fronte alle spese senza le remunerazioni da presidente e amministratore delegato tra i 366 mila e i 450 mila euro (fisso più variabile). Dovrà accontentarsi dei gettoni come consigliere di amministrazione Telecom (110 mila euro annui più altri 100 mila per le funzioni nei comitati, fonte Corriere), di Intesa SanPaolo (150 mila) e della misera pensioncina Inps da 12.276 euro netti al mese. Doppie e triple cariche con pensione d'oro al seguito....

Così almeno scrivono sul blog di Grillo.
 

UM78

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Può anche essere moralmente discutibile finché volete ma la realtà dei fatti è che in NESSUNA azienda al mondo delle stesse dimensioni di AZ, troverete qualcuno disposto a fare l'ad senza negoziare stipendi, bonus e fuoriuscite a sei zeri.
Ma questo e' chiaro e giusto. Il problema e' riciclare ancora questi personaggi, chiaramente imposto da Intesa San Paolo che vuole il più presto possibile uscire dalla rogna AZ.
 

FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
Catania era il genio che in due anni di gestione delle FS aveva triplicato le perdite e che aveva fatto tagli sulla manutenzione per tentare di limitare i danni (o almeno questo gli era stato attribuito facendo emergere problemi di sicurezza)?
 

md80

Bannato
4 Gennaio 2011
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Può anche essere moralmente discutibile finché volete ma la realtà dei fatti è che in NESSUNA azienda al mondo delle stesse dimensioni di AZ, troverete qualcuno disposto a fare l'ad senza negoziare stipendi, bonus e fuoriuscite a sei zeri.
ma possibile che bonus, stipendi ecc non siano commisurati ai risultati raggiunti?? è possibile che uno che ha fatto circa 200 mln di perdite in un anno si becca pure 2 mln di buonuscita?? ma è normale una cosa del genere? che schifo.
 

UM78

Utente Registrato
perfetto ma io azienda perchè non ho vincolato le tue condizioni al raggiungimento di uno straccio di risultato?!
Perché non esiste nessuna azienda che ti vincoli, semmai mi vincoli extra bonus sl risultato, insomma, parliamoci chiaro, sei già una azienda che hai appetibilità zero, e' chiaro a tutto il mondo del management che lo condizioni lavorative di AZ sono ostiche a dire poco, quindi sai già quando accetti che sarà non dirà durissima.
Mi vuoi paghi. Non ti va bene, cercano un altro.
 

aa/vv??

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Up in the air
appunto.... se la fine è il traghettamento per la svendita, la liquidazione, il fallimento, vuoi dirmi che non c'è nessuno che sia capace di fare ciò con un contratto ed una buonuscita meno onerosi? la crisi c'è solo per i poveri disgraziati? i manager sono davvero così pochi ed ambitissimi? mah....
 

londonfog

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Londra
Dispiace vedere Alitalia in grande difficolta', ma se le condizioni fossero un minimo migliori, vedrei bene in questa congiuntura una espansione delle attivita' nel sudamerica (oltre a quanto gia' fatto con Rio de Janeiro e Fortaleza), per sfruttare un mercato in espansione ed una debolezza estrema di Iberia in questo periodo. AZ potrebbe consolidarsi come un player importante per l'area sottraendo spazio a IB. Tuttavia dubito che riesca a centrare un simile obiettivo, avendo una potenza di fuoco risicata in ambito LR, e dovendo risolvere questioni interne per andare avanti.

Sul tema precedente, anche io sono uno di quelli che non ha mai detto che AZ stia bene finanziariamente, ma sono straconvinto, e non cambio idea, che AZ abbia radicalmente migliorato le sue condizioni in termini di prodotto e servizi dal 2008 al 2012: Ricordo bene alcuni ultimi viaggi con Alitalia LAI, ed oggi ha una flotta rinnovata, servizi migliori, interni rifatti interamente, e solo quattro tipologie di aeromobili che possono permettere molte economie. Ovviamente, c'e' ancora molta strada da fare. Se poi AZ, che e' nata fortemente sottocapitalizzata come molte volte detto, sia in grado di arrivare a godere dei benefici di questo processo ed arrivare al completamento di questo processo di rinnovamento o no, e' un'altra storia, o meglio e' l'attualita' che ci troviamo a commentare...
Sono d'accordo con te sul Sud America e sul fatto che AZ potrebbe approffitare della debolezza di IB. Forse puo' essere un punto di forza per una trattativa con qualsiasi altro vettore. AZ gioca in casa in SudAmerica come solo IB, TP e Air Europa possono fare. E potrebbe puntare ad una strategia di medio e preve come feeder per il Sud America (e per l'Africa). Per quello che riguarda il prodotto, io ricordo LAI e mi pare di capire da quello che leggo qui (soprattutto su TR qui e su airliners.net) che il servizio in volo e' migliorato moltissimo, e la J tiene testa alla concorrenza. AZ (CAI) ha servizi a terra che lasciano molto a desiderare. Lasciamo perdere FCO ma la sale VIP (comprese quelle a FCO) hanno ancora molta strada da fare.
 

TW 843

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13/02/2013 09.19 Economia

Alitalia, domani il Cda decisivo

FTA Online News

Si riunirà domani il Cda di Alitalia per analizzare definitivamente il finanziamento da 150 milioni di euro sottoscritto da quasi tutti i soci. La conversione del prestito in azioni sarà la formula prescelta, una specie di acconto sul futuro in vista di un inevitabile aumento di capitale che sarà varato dopo l'estate. Secondo MF Air France-Klm, in virtù del suo 25% dovrebbe partecipare con 37 milioni, che nello specifico significa opzionare un altro 3,7% del vettore italiano, portandosi così quasi al 30%. Per la concessione del prestito sarà necessaria l'approvazione da parte dell'assemblea degli azionisti, convocata il prossimo 22 febbraio da Cai. Il presidente Roberto Colaninno si è detto certo dell'adesione della stragrande maggioranza dei soci; le uniche eccezioni certe al momento sono quelle di Acqua Marcia e Unipol, che ha preso in carico la quota del 4,4% detenuta da FonSai, che deve prima cercare di dirimere una questione. Infatti, pur risultando azionista della compagnia non riesce ancora a portare un rappresentante in Cda, dove siede Paolo Gioacchino Ligresti, rimasto a rappresentare l'ormai ex socio Fonsai.
(EP)

http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,495859/Alitalia_domani_il_Cda_decisivo.aspx
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Edoardo

Moderatore
Utente Registrato
16 Settembre 2011
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Catania non ha un grande curriculum. Se potessi decidere non gli affiderei le mani di un'azienda da salvare.
Se dovesse succedere, gli auguro che possa arrivare all'utile.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
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1,440
N/D
Confermata la chiusura della LIN-MAD da fine marzo, era operata 2x daily. I voli sono stati tolti dalla vendita, adesso il sistema propone uno scalo via FCO. Sulla rotta rimane presente Iberia 2x daily.
 
Stato
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