Thread Alitalia da gennaio 2013


Stato
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rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
ROMA – Lo Stato è pronto a chiedere i danni ai 17 ex manager di Alitalia che causarono un danno erariale per 3 miliardi di euro. Il Corriere della Sera scrive che l’indagine della Corte dei conti sull’amministrazione della compagnia aerea tra il 2001 ed il 2007 è conclusa e il danno stabilito. Un conto decisamente non da poco, quei 3 miliardi, che ora lo Stato vuole riavere indietro.
Antonella Baccaro scrive sul Corriere della Sera.
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Trattasi di consueta perdita di tempo che approderà a nulla. La mancata apposizione regolamentare sui fascicoli del timbro delle poste della località di residenza "Fiumicino Paese" invaliderà tutta la procedura "ex tunc"...
 

aleall

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8 Novembre 2007
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milano
ieri ero su Az 787 da NRT a MXP abbiamo fatto la rotta polare 12 ore totali di viaggio, negli ultimi viaggi sulla MXP-NRT-MXP ho notato che la MXP-NRT fa la rotta via Ekaterinburg-Novosibirsk-Pechino-Seul, mentre la NRT-MXP passa via Sapporo, Khabarovsk, Norilsk, Siberia, San Pietroburgo, Dresda
magnifica quasi full
classica plus 8 prenotati
classica quasi full
componente 80% giapponesi, 20% europei, c'era un gruppo di polacchi a bordo

se dovessero chiudere la MXP-NRT-MXP farebbero un gravissimo errore, perchè i giapponesi pagano molto per il volo diretto sull'italia e solitamente i loro tour sono Milano-Venezia-Firenze-Roma o viceversa
il 330 potrebbe operarla?
 

FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
Certo, è stata operata spesso dai nuovi 330.

Scandalosa la mancanza del daily sul Giappone da Milano, pensando a solo pochi anni fa' quando si viaggiava quotidianamente con 747+777 Jal+AZ.
Ricordiamoci che c'è stata una flessione non indifferente sui collegamente Italia - Giappone, sia per la crisi economica sia per il terremoto di un paio d'anni fa.
 

sky alex

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11 Novembre 2010
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Forse è il periodo ma la MXP-NRT-MXP ultimamente non è che brilli per prenotazioni...
Già lo scrissi mesi fa...

a parte la 787 del 19 (quella dove aleall era a bordo) dove i pax con ticket az erano 22 9 197 (su 30-14-249 vendibili da az - il volo è in cs)

i prossimi giorni la situazione è nettamente negativa

786 del 22 2-0-97
786 del 23 9-8-97
787 del 24 18-7-113

un po' meglio da roma

as esempio

784 del 24 30-14-178

Se qualcuno ha dei dati più precisi sarebbe interessante conoscere il LF 2011/2012 sulle varie 782 - 784 - 786

Forse sarebbe meglio qualche frequenza 782 in più ed eliminare la 786...si recupererebbe anche un 777
O optare per un 330 su mxp.
Il 330 già vola sul giappone da roma...Fco-Kix
 

odisseo

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19 Dicembre 2010
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Trattasi di consueta perdita di tempo che approderà a nulla. La mancata apposizione regolamentare sui fascicoli del timbro delle poste della località di residenza "Fiumicino Paese" invaliderà tutta la procedura "ex tunc"...
... tu hai un concetto dello stato italiano che risale ai tempi di attila ... vedrai, inceve, che la passamonti domani rinvierà a giudizio gli ex amministratori alitalia nominati dal mef anche sulla scorta di questo importantissimo pronunciato della corte dei conti ...
 

sleepypilot

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11 Gennaio 2008
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ieri ero su Az 787 da NRT a MXP abbiamo fatto la rotta polare 12 ore totali di viaggio, negli ultimi viaggi sulla MXP-NRT-MXP ho notato che la MXP-NRT fa la rotta via Ekaterinburg-Novosibirsk-Pechino-Seul, mentre la NRT-MXP passa via Sapporo, Khabarovsk, Norilsk, Siberia, San Pietroburgo, Dresda
magnifica quasi full
classica plus 8 prenotati
classica quasi full
componente 80% giapponesi, 20% europei, c'era un gruppo di polacchi a bordo

se dovessero chiudere la MXP-NRT-MXP farebbero un gravissimo errore, perchè i giapponesi pagano molto per il volo diretto sull'italia e solitamente i loro tour sono Milano-Venezia-Firenze-Roma o viceversa
il 330 potrebbe operarla?
quella rotta non e' polare, semplicemente trans-siberiana.
 

aleall

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8 Novembre 2007
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milano
chiedo ai piu esperti, i giapponesi pagano molto di piu sui diretti per fare Giappone-Italia-Giappone rispetto noi che facciamo Italia-Giappone-Italia?
non è che a fronte di un LF bassino cmq gli Yields son alti vista la componente nipponica a bordo?
ho voluto mettere i dati di ieri proprio dopo aver letto la situazione tragica dei LF sui MXP-NRT-MXP
il 30 dicembre sulla 786 la situazione era
2 pax in magnifica
16 pax in classica plus
quasi full classica
 

vipero

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oppure:
The FAA defines the North Polar area of operations as the area lying north of 78 deg north latitude.
 

aleall

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8 Novembre 2007
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milano
oppure:
The FAA defines the North Polar area of operations as the area lying north of 78 deg north latitude.
grazie, mi domandavo dove iniziassero esattamente le rotte polari, se a nord del circolo polare artico o più su ancora
la cosa affascinate delle rotte cosi a nord in questo periodo è che si parte da tokyo con la luce, dopo 3 ore è buio x 5 ore con pero' un cielo rosso all'orizzonte, poi ritorna la luce e si atterra ancora al buio...
 

BAlorMXP

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27 Febbraio 2006
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Milano/Antwerpen
Certo, è stata operata spesso dai nuovi 330.

Scandalosa la mancanza del daily sul Giappone da Milano, pensando a solo pochi anni fa' quando si viaggiava quotidianamente con 747+777 Jal+AZ.
Credo che, allo stato attuale, ci sia solo da ringraziare AZ se continua ad operare la tratta. La crisi economica mondiale, soprattutto sul versante europeo e la relativa crisi giapponese che ormai imperversa da quasi un decennio ha portato a notevoli flessioni della richiesta per questo tipo di collegamenti.
JAL ha dovuto abbandonare al più presto diverse tratte per razionalizzare flotta e destinazioni nel piano di ristrutturazione aziendale, tanto che i vecchi 744, anche sul versante domestico sono stati radiati. A mio avviso, con l'arrivo dei 787 (sempre che non compaiano altri imprevisti), potremo rivedere le code JAL nei vecchi mercati presidiati fino a poco tempo fa. Stessa cosa per ANA.
 

odisseo

Bannato
19 Dicembre 2010
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Redazione, 20 gennaio 2013 - Alitalia, stavolta i soldi sono finiti

I soci della cordata “coraggioso” del 2008 cercano un compratore: la compagnia di bandiera al collasso

Alitalia sempre più in difficoltà

L’Alitalia ha esaurito il carburante, i soldi sono finiti. E i soci italiani della compagnia, i “Capitani coraggiosi”, chiamati “patrioti” da Silvio Berlusconi che nella campagna elettorale del 2008 lanciò la cordata italiana, la Cai, guidata da banca Intesa e Corrado Passera, cercano un compratore.

Il 13 gennaio è scaduto il vincolo che si erano dati, in gergo lock up, a non cedere le loro quote. Adesso sono liberi di vendere. Il pretendente favorito per l’acquisto è Air France-Klm. E’ la stessa compagnia franco-olandese che nel 2008 era giunta a un passo dall’acquisto della malconcia Alitalia pubblica. La trattativa era alle battute finali con il governo Prodi, ma il progetto fu respinto da Berlusconi in nome dell’italianità, e anche i sindacati gli diedero una mano, perché bocciarono il piano industriale dei francesi.

Respingere l’offerta di Air France e fare l’operazione Cai – come spiega il blog “Cado in piedi” – è costato ai contribuenti almeno 3 miliardi di euro. I francesi si sarebbero accollati circa due miliardi di debiti finanziari e avrebbero messo un altro miliardo con un aumento di capitale. Invece, con la cordata lanciata da Berlusconi, i debiti sono rimasti a carico della collettività, inoltre settemila ex dipendenti dell’Alitalia hanno perso il lavoro, una legge ha garantito loro l’80 per cento dello stipendio per sette anni.

Neppure la nuova Alitalia privata, pur libera da zavorre e con il monopolio su molte rotte nazionali garantito dall’acquisto anche di Air One, è riuscita a decollare veramente. I conti sono in rosso dalla nascita, il capitale è stato quasi interamente bruciato dalle perdite, pari a 678 milioni nei primi tre anni di attività, più altri 173 milioni persi nei primi nove mesi del 2012. L’attività dell’Alitalia è stata ridimensionata, meno aerei, meno voli, meno dipendenti, sono aumentate le quote di mercato delle compagnie concorrenti, tutte straniere. E adesso, per risparmiare, i patrioti hanno anche affittato alcune rotte a una compagnia rumena, la Carpatair, che impiega propri equipaggi, mentre ci sono 5mila lavoratori in cassa integrazione o in mobilità

Allora a cosa è servito il sacrifici odi 3 miliardi è rotti imposto alla collettività dal progetto di Berlusconi e di banca Intesa con Passera, che adesso è ministro dello Sviluppo nel governo Monti?

I “Capitani coraggiosi” sono in fuga. Chi sono? Sono Colaninno, i Benetton e i Gavio proprietari di autostrade, Emilio Riva il patron dell’Ilva, la famiglia Ligresti ha passato la mano all’Unipol, l’ex proprietario di Air One Carlo Toto, gli Angelucci proprietari di cliniche, la Pirelli e tanti altri. Sono entrati di malavoglia in questo affare, attirati da Berlusconi che ha promesso: “Siete dei patrioti. Vi ringrazio per aver risposto con il cuore e vedrete che sarà un buon investimento”.

Adesso vorrebbero fari riconoscere da Air France un prezzo più alto del capitale che hanno versato, in tutto 847 milioni di euro. C’è anche l’interesse di una compagnia araba, la Etihad di Abu Dhabi, che potrebbe avere una quota solo di minoranza. Con i francesi non c’è accordo sul prezzo. Air France, che è già entrata nel 2009 come partner industriale con una quota del 25 per cento, non è disposta a pagare un prezzo come quello già offerto a Prodi, sembra che al massimo potrebbero sborsare alcune centinaia di milioni di euro.

Italianità non ha coinciso con l’interesse nazionale, ma con gli interessi, privati, di un gruppo di imprenditori che hanno accettato di intervenire nella speranza di ottenere benefici, compensazioni nelle loro attività.

http://www.blogtaormina.it/2013/01/20/alitalia-stavolta-i-soldi-sono-finiti/143888
 

odisseo

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19 Dicembre 2010
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Alitalia, lo Stato vuole 3 miliardi di maxi risarcimento dagli ex-manager

Dopo la Procura di Roma, si muove anche la Corte dei Conti che chiede i danni. A dover ripagare gli effetti di della folle gestione degli ultimi anni della compagnia di bandiera, gli ad dell'epoca Mengozzi e Cimoli

di Rita Di Giovacchino | 20 gennaio 2013

Alitalia, lo Stato vuole 3 miliardi di maxi risarcimento dagli ex-manager

Un maxi-risarcimento da 3 miliardi di euro, è quanto lo Stato si accinge a chiedere agli ex manager dell’Alitalia, Francesco Mengozzi e Giancarlo Cimoli, ma anche a presidenti, consiglieri e dirigenti che hanno gestito la compagnia di bandiera tra il 2001 e il 2007 prima che sprofondasse in un disastro senza ritorno. In tutto 17 persone. Lo ha deciso il procuratore regionale della Corte dei conti del Lazio, Angelo De Dominicis, a conclusione di un’indagine avviata nel 2011 sul danno erariale prodotto da una bancarotta da 4 miliardi di euro, come emerge dalle carte del liquidatore Augusto Fantozzi.

La Procura di Roma lo scorso novembre aveva chiesto il rinvio a giudizio soltanto per gli amministratori delegati e cinque direttori generali, i giudici contabili allargano il cerchio delle responsabilità anche al cda, partecipe del disastro provocato dalla folle gestione che nel settembre 2008 ha portato l’Alitalia in stato di insolvenza. La Corte dei Conti si è attenuta ai risultati dell’indagine svolta negli ultimi tre anni dalla Procura di Roma, tanto da chiederne le carte. Il procuratore aggiunto Nello Rossi, con i pm Loy e Pesci, a novembre hanno contestato i reati di bancarotta, distrazione e dissipazione agli ex ad Mengozzi (2001-2004) e Cimoli (2004-2007), all’ex direttore centrale di ”amministrazione e finanza” Gabriele Spazzadeschi; all’ex responsabile del settore “finanza straordinaria” Pierluigi Ceschia e agli ex funzionari Giancarlo Zeni, Leopoldo Conforti e Gennaro Tocci.

Nomi che probabilmente compaiono tra quanti sono stati chiamati a risarcire il danno erariale o in alternativa a produrre entro 60 giorni prove a propria discolpa. Il documento firmato da De Dominicis equivale all’art. 415 del processo penale, un provvedimento di chiusura indagine che anticipa le richieste di rinvio a giudizio. Secondo indiscrezioni l’avrebbero ricevuto consiglieri di nomina politica. Sono rimasti fuori Jean-Cyril Spinetta, di Air France Kim, e i componenti dei collegi sindacali dal 2001 al 2007. La richiesta di risarcimento sarà proporzionale alle singole responsabilità ed è a Cimoli che, nell’inchiesta penale, sono contestati i fatti più gravi ivi compresi due episodi di aggiotaggio, operazione finalizzata a un rifinanziamento dell’azienda da 1000 milioni di euro. Ma finora l’ex ad ha goduto di una certa benevolenza da parte della Corte dei Conti, che si era limitata a chiedergli la restituzione di 150mila euro, rispetto ai 750mila di premio che il cda gli aveva concesso, nonostante avesse guadagnato 6 milioni di euro, il doppio di Mengozzi. Anche di questo qualche consigliere sarà chiamato a rispondere.

La folle gestione ha attraversato quasi un decennio: scelte “abnormi sotto il profilo economico e gestionale”, che hanno portato al dissolvimento dell’Alitalia e che l’appello di Berlusconi ai “patrioti” ha soltanto finito per aggravare. Nel mirino la gestione del settore Cargo attribuita sia a Cimoli che a Mengozzi, con perdite di 398 milioni di euro grazie ai 135 piloti per soli cinque aerei. A Cimoli, Spazzadeschi e Ceschia i pm contestano la creazione di Alitalia Fly e Alitalia Servizi,. A Cimoli, Spazzadeschi, Ceschia, Zeni e Conforti è attribuita nel 2005 la disastrosa acquisizione di Volare Group, Volare Airlines e Air Europe. Ancora a Mengozzi e Ceschia la decisione del luglio 2003 di cedere Eurofly per 13 milioni di euro e due aerei per 3 milioni (i canoni di affitto ammontavano a 6). Proprio su Eurofly si era già espressa a febbraio scorso la Corte dei Conti accertando un danno erariale da 100 milioni di euro, compresa anche la consulenza affidata da Cimoli alla McKinsey, costata ad Alitalia 50 milioni di euro. Giorni difficili per gli ex manager: a febbraio è prevista la decisione del Gup, a piazzale Clodio. A fine marzo quella sul colossale risarcimento.

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...di-maxi-risarcimento-dagli-ex-manager/475435/
 
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