Alitalia, Ragnetti: «Niente salvataggio di Stato»
L'ad della compagnia: «Punteremo su tratte meno frequentate».
Alitalia «non è sull'orlo del baratro». A dirlo è Andrea Ragnetti, amministratore delegato e direttore generale di Alitalia.
«È nata sottocapitalizzata e ha una liquidità un po' tirata. Ma sta molto meglio di quattro anni fa. È sana, ha investito sul prodotto e non ha distrutto, anzi, ha creato posti di lavoro», quindi un salvataggio dello Stato «non serve», ha dichiarato Ragnetti a Repubblica.
«Fatico a immaginare per la compagnia un futuro indipendente», ha aggiunto a proposito di un eventuale salvataggio da parte di Air France, «e certo avremmo grande beneficio a far parte di una realtà più grande. Detto questo abbiamo diverse opzioni e quando saranno mature decideranno gli azionisti».
«SI RIPARTE DALL'ESTATE». E ancora: «Ci sono davanti tre o quattro mesi difficili. Ma abbiamo in cassa le risorse necessarie per passarli e dall'estate si ripartirà. L'economia, del resto, non ci ha certo aiutato. Se petrolio e dollaro fossero ai livelli del 2009, oggi festeggeremmo 300 milioni di utile operativo e 200 milioni di profitti netti».
«Noi abbiamo tutti i fondamentali a posto e abbiamo fatto, dati alla mano, un gran lavoro. Eravamo l'ultima azienda in Europa per puntualità e bagagli smarriti. Oggi viaggiamo al 99,9% di regolarità e abbiamo dimezzato le valigie perse. E grazie a 3 miliardi di investimenti abbiamo la flotta più giovane del continente», ha precisato.
NUOVO NETWORK NEL 2013. E ha annunciato: «Stiamo ridisegnando il network nel 2013. È controproducente puntare sulle destinazioni dove vanno tutti e c'è troppa concorrenza. Punteremo su tratte meno frequentate dove però si fanno utili. Un esempio: abbiamo appena aperto il collegamento per Tbilisi e va benissimo, con un load factor dell'85%».
Sulla tratta Milano-Roma, Ragnetti ha detto che Alitalia ha il 30-35% del mercato «e quando il viaggio in treno scenderà sotto le tre ore in modo stabile sarà ancor più difficile competere. Ma oggi Alitalia è molto meno dipendente del passato dalla Linate-Fiumicino»
Sabato, 22 Dicembre 2012
http://www.lettera43.it/economia/az...ti-niente-salvataggio-di-stato_4367577473.htm
L'ad della compagnia: «Punteremo su tratte meno frequentate».
Alitalia «non è sull'orlo del baratro». A dirlo è Andrea Ragnetti, amministratore delegato e direttore generale di Alitalia.
«È nata sottocapitalizzata e ha una liquidità un po' tirata. Ma sta molto meglio di quattro anni fa. È sana, ha investito sul prodotto e non ha distrutto, anzi, ha creato posti di lavoro», quindi un salvataggio dello Stato «non serve», ha dichiarato Ragnetti a Repubblica.
«Fatico a immaginare per la compagnia un futuro indipendente», ha aggiunto a proposito di un eventuale salvataggio da parte di Air France, «e certo avremmo grande beneficio a far parte di una realtà più grande. Detto questo abbiamo diverse opzioni e quando saranno mature decideranno gli azionisti».
«SI RIPARTE DALL'ESTATE». E ancora: «Ci sono davanti tre o quattro mesi difficili. Ma abbiamo in cassa le risorse necessarie per passarli e dall'estate si ripartirà. L'economia, del resto, non ci ha certo aiutato. Se petrolio e dollaro fossero ai livelli del 2009, oggi festeggeremmo 300 milioni di utile operativo e 200 milioni di profitti netti».
«Noi abbiamo tutti i fondamentali a posto e abbiamo fatto, dati alla mano, un gran lavoro. Eravamo l'ultima azienda in Europa per puntualità e bagagli smarriti. Oggi viaggiamo al 99,9% di regolarità e abbiamo dimezzato le valigie perse. E grazie a 3 miliardi di investimenti abbiamo la flotta più giovane del continente», ha precisato.
NUOVO NETWORK NEL 2013. E ha annunciato: «Stiamo ridisegnando il network nel 2013. È controproducente puntare sulle destinazioni dove vanno tutti e c'è troppa concorrenza. Punteremo su tratte meno frequentate dove però si fanno utili. Un esempio: abbiamo appena aperto il collegamento per Tbilisi e va benissimo, con un load factor dell'85%».
Sulla tratta Milano-Roma, Ragnetti ha detto che Alitalia ha il 30-35% del mercato «e quando il viaggio in treno scenderà sotto le tre ore in modo stabile sarà ancor più difficile competere. Ma oggi Alitalia è molto meno dipendente del passato dalla Linate-Fiumicino»
Sabato, 22 Dicembre 2012
http://www.lettera43.it/economia/az...ti-niente-salvataggio-di-stato_4367577473.htm